«È la cosa più orribile che abbia visto in vita mia» dice il poliziotto nella sigla del programma Blob su RaiTre. Chi si occupa di università e ricerca, se guarda indietro all’anno appena trascorso, è tentato di dire la stessa cosa.
Monti e Profumo che escono di scena, lasciando un buon numero di atenei a rischio di default. L’abilitazione scientifica, tela di Penelope dalle mille e una proroga, che non si è ancora conclusa del tutto. Gli effetti della bibliometria fai-da-te dell’ANVUR (indicatori, mediane, multimodalità, età accademica, etc) sulle abilitazioni scientifiche. Il curriculum anomalo di un commissario dell’ASN, denunciato da Gianantonio Stella. La VQR con le sue classifiche double-face degli atenei: quelle desumibili dal rapporto finale e quelle preparate per i giornalisti. La sete di distruzione degli opinionisti Bocconiani, che invocano tagli drastici senza accorgersi che stanno dando numeri sbagliati e che, adottando i loro criteri, bisognerebbe chiudere anche un paio di dipartimenti della Bocconi. Il Corriere della Sera che moltiplica per quattro il vero numero degli atenei. Una ripartizione dei punti organico che concede all’ateneo del Ministro un turn-over pari al 212%, mentre su scala nazionale il limite è pari al 20%. La ricerca di base che riceve pochi spiccioli attraverso un PRIN che assomiglia ad una “riffa di paese” e sembra comunque destinato a scomparire del tutto. La prevedibile catastrofe del bonus-maturità. L’inversione di tendenza sul finanziamento delle borse di studio che non è un’inversione. Gli “esperti della valutazione” che discettano di impact factor, sbagliandone la definizione. La ricercatrice sanzionata con la sospensione per un mese dal lavoro e dallo stipendio per aver scritto un articolo su Roars. Tutto vero, tutto accaduto realmente.
Come già fatto l’anno scorso, la Redazione ha preparato per voi un vero e proprio “Blob di fine anno“: una cavalcata attraverso gli eventi salienti del 2013 riassunti attraverso i titoli e le copertine di una selezione di articoli pubblicati su Roars.
Munitevi di antiacido e buona lettura! (si fa per dire)
[…] Blob 2013: un anno di ROARS […]
Davvero un annus horribilis. Come abbiamo accettato che avvenisse tutto questo? Per fortuna i redattori di Roars ci hanno fornito informazioni che probabilmente non avremmo avuto e ci hanno offerto una piattaforma per discutere fra noi, anche se purtroppo discutiamo solo delle conseguenze di questi orrori e non abbiamo potuto/saputo prevenirli. Ma forse senza la vigilanza sarebbe tutto andato anche peggio…
Grazie Roars!