«Eppur si muove!»: no, non è Galileo che si riferisce alla terra, ma potrebbe essere il Direttore Generale del MIUR che si riferisce agli indicatori dei candidati all’abilitazione scientifica nazionale. A quindici giorni dalla scadenza dell’ultima proroga per la conclusione dei lavori, diversi Presidenti di commissione avrebbero ricevuto una gentile lettera che chiede di riaprire i verbali e riverificare i giudizi, dato che gli indicatori bibliometrici di alcuni candidati sarebbero cambiati. Lettere di questo tipo sarebbero arrivate sia nei settori bibliometrici che in quelli non bibliometrici. Come mai? Mancati agganci con le banche dati ISI e SCOPUS, pubblicazioni non indicate nella sezione pertinente della domanda, nonché riesame dei periodi di congedo. Dato che è noto che occorrono circa due anni per l’assestamento dei database citazionali, è probabile che nei settori bibliometrici gli indicatori continueranno a variare anche dopo la pubblicazione dei risultati, se questa mai avverrà.
Era del 28 settembre il comunicato stampa in cui il MIUR ammetteva che, a seguito dei controlli effettuati durante l’estate, erano stati individuati moltissimi casi di mancato aggancio delle pubblicazioni di molti candidati che davano luogo a variazioni significative nelle posizioni dei candidati (sopra o sotto la mediana) in almeno 500 casi:
Nel corso della procedura si sono verificati via via non pochi problemi. Alcune criticità si stanno risolvendo solamente in questi giorni e il Ministero ne darà comunicazione alle singole commissioni a partire dalla prossima settimana. […] Queste criticità hanno richiesto al Ministero un lavoro supplementare e in larga misura manuale nel corso dei mesi estivi, lavoro giunto ormai quasi al termine.
Alla fine della settimana scorsa, ovvero un mese e mezzo dopo il Comunicato stampa MIUR cs280913, sulla pagina di alcuni presidenti di commissione dell’ASN sarebbe comparsa la seguente lettera:
Gentile Presidente
con riferimento alla procedura per il conseguimento dell’Abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore universitario di I e II fascia (tornata 2012), si comunica che lo scrivente Ministero, a seguito del controllo delle informazioni contenute nelle domande presentate dai candidati, avviate anche sulla base di segnalazioni delle commissioni, ha provveduto alla verifica degli indicatori bibliometrici dei candidati riportati nella tabella allegata. Si precisa che tali informazioni aggiomate saranno disponibili dal 15 novembre nella piattaforma a disposizione della commissione e saranno evidenziate in mode da agevolare al massimo l’aggiornamento dei lavori richiesto.
Tale ulteriore verifica si é resa necessaria una volta riscontrato che in taluni casi gli indicatori potevano risentire di alcune anomalie riconducibili a diverse fattispecie: mancati agganci di pubblicazioni scientifiche pur presenti nelle banche dati ISI e SCOPUS, pubblicazioni non indicate nella sezione pertinente della domanda nonché verifica e riesame dei periodi di congedo.
Pur nella consapevolezza che la commissione ha già terminato i suoi lavori e tenuto conto che il complesso lavoro di verifica degli indicatori da parte del Ministero si è concluso ora, si è reso necessario precisare quanto sopra al fine di consentire la massima completezza delle informazioni a disposizione della Commissione funzionali alla valutazione delle domande presentate.
Nel ringraziare per la fattiva collaborazione, si invita pertanto la Commissione a verificare la congruenza dei giudizi rispetto agli indicatori come rideterminati e variati secondo quanto riportato nella tabella allegata, ribadendo altresi la rilevanza dei principi del giudizio analitico e della coerenza tra motivazione, criteri ed esito della valutazione, previsti dalla normativa vigente per l’abilitazione scientifica nazionale.
IL DIRETTORE GENERALE Daniele Livon
Nel sito, i candidati per cui sono variati gli indicatori sarebbero evidenziati in arancione o rosso:
In particolare i candidati evidenziati in rosso riportano una variazione degli indicatori rilevante rispetto alle mediane, per quelli evidenziati in arancione si è riscontrata una variazione degli indicatori non rilevante rispetto alle mediane, per tutti gli altri candidati gli indicatori non sono variati.
Alle commissioni verrebbe richiesto di confermare o modificare i giudizi dei candidati rossi e arancioni e di procedere alla redazione di un nuovo verbale di chiusura.
Ma quando finiranno di oscillare gli indicatori bibliometrici dei candidati?
Di fronte a questa ammissione di errori da parte del Ministero sorgono spontanee alcune domande:
- Su quali dati sono state calcolate le mediane? Se così tanti sono stati gli errori, come mai non sono state riviste neppure per la prossima tornata?
- Sono stati ricalcolati gli indicatori di tutti o solo quelli dei candidati con lavori col mancato aggancio?
- Come ci si è accorti del mancato aggancio? Su segnalazione individuale? Sono stati fatti tutti gli agganci o ci si aspetta una nuova tornata di correzioni?
- Se sono stati ricalcolati solo gli indicatori dei candidati con mancato aggancio, qual è lo stato del contenuto delle banche dati di riferimento? Vale a dire, le informazioni citazionali al 31.12.2012 sono state estratte dal ministero solo per le riviste “agganciate” o anche per quelle non agganciate? In sostanza, i dati a disposizione del ministero sono gli stessi per chi ha avuto gli indicatori calcolati a suo tempo e per chi li ha avuti ricalcolati ora?
Nel caso dei settori bibliometrici vanno infatti tenuti in conto non solo i “mancati agganci”, ma anche i tempi di aggiornamento dei database commerciali. Per tentare di dare una risposta, può essere utile leggere quanto scritto a pagina 5-30 del rapporto Science and Engineering Indicators 2010 del National Science Board relativamente all’uso dei dati Web-of-Science (ISI):
Previous editions reported data based on the year an article entered the database (tape year), not on the year it was published (publication year). NSF analysis has shown that, for the U.S. data, each new tape year file fails to capture from 10% to 11% of articles that will eventually be reported for the most current publication year; for some countries, the discrepancy is much larger. Here, data in the first section only (“S&E Article Output”) are reported by publication year through 2007, which contains virtually complete data for this and prior publication years.
Pertanto:
- C’è un ritardo di registrazione per cui l’ultimo anno disponibile nel database non comprende almeno il 10% degli articoli che a regime risulteranno pubblicati in quell’anno
- Il National Science Board nel suo report del 2010, non usa i dati 2008 e 2009 perché ritiene assestati solo i dati fino al 2007.
Seguendo le indicazioni del National Science Board, i dati sugli articoli pubblicati nel 2012 diventerebbero assestati – e perciò utilizzabili – solo nel 2015.
Ancor meno affidabili sono da ritenersi i dati relativi alle pubblicazioni 2013 dei candidati della seconda tornata. Per farsi un’idea delle possibili distorsioni basta esaminare il seguente grafico, tratto da un articolo scientifico pubblicato nel 2011.

Si vede immediatamente che per tutte le nazioni il numero di pubblicazioni per 1000 abitanti mostra un tracollo del dato 2009 rispetto a quello del 2008. Poiché non ci sono stati improvvisi incrementi della popolazione, il 2009 risulterebbe un vero e proprio annus horribilis per tutta la ricerca europea. In realtà, si tratta solo di un artefatto, dal momento che i dati relativi alle pubblicazioni 2009 erano stati estratti nel 2010, prima che potessero dirsi assestati. Il calo non è dovuto ad una minor produzione scientifica, ma – come spiegato qui – ai ritardi di registrazione ricordati dal National Science Board.
Per la seconda tornata dell’abilitazione, ci si troverà in una situazione analoga: i dati bibliometrici relativi alle pubblicazioni 2013 verranno estratti a cavallo tra il 2013 e il 2014, replicando tutti i problemi segnalati dal National Science Board e confermati dal grafico.
Una volta di più appare evidente come la mancanza di dati controllati e certificati porti a distorsioni gravi e renda poco credibile l’applicazione degli indici bibliometrici anche per una valutazione di minima degli individui (superamento di una soglia). Laddove le commissioni non hanno tenuto conto degli indicatori individuali ciò non influirà sui risultati finali, ma, laddove invece il superamento delle mediane è stato considerato come vincolante, l’intero processo perde completamente di credibilità.
Scusate, ci sono troppi refusi, ecco la versione corretta:
“Conclusione: un altro rinvio è in arrivo, e tenuto conto che si avvicinano il santo natale, la hannukkah, il capodanno etc… se ne riparlerà a gennaio 2014.
Questa ASN si sta rivelando una grande buffonata.
Da una parte ci sono i problemi bibliometrici, che anche un non esperto come me avrebbe potuto prevedere: se solo la gelmini mi avesse chiamato (non so la maristellassa, ma altri ministri italiani chiamano cani e porci, a quanto pare) glieli avrei potuti anticipare io uno per uno, compreso questo.
Da un’altra c’e’ il fatto che le commissioni si sono comportante come commissioni di concorso classiche italiane, NON capendo che
l’ASN era solo un permesso a partecipare a concorsi per una data persona. Il tutto, in taluni casi, con ‘ammirevole’ sprezzo del senso del ridicolo !”
Veramente si parla ormai apertamente di GIUGNO 2014, con accorpamento delle prime due tornate.
NG vuole solo seminare il panico. Forse la redazione dovrebbe moderare questo genere di interventi. Oppure prendere informazioni e spazzare via queste sciocchezze.
Chi è NG?
Nessun panico, figuriamoci! E non è certo una notizia riservata. Mi è solo stato riferito (ero purtroppo assente alla riunione) che la possibilità concreta del rinvio/accorpamento al 30 giugno 2014 è stata apertamente prospettata in sede di consiglio di dipartimento. Tutto qui.
Nicola Giocoli
Allora stiamo sereni, qualsiasi cosa venga decisa al Ministero i consigli di dipartimento saranno gli ultimi a saperla…
Mi scusi, ma di che sta parlando?
Un ulteriore rinvio si può capire, magari al 30 dicembre 2013 o al 30 gennaio 2014 — ma in che senso potrebbe accadere un «accorpamento»? È una possibilità non prevista dalla legge. E in ogni caso: come potrebbe essere motivata una decisione del genere?
Forse dovrebbe chiedere lumi al Suo informatore.
Girano voci di tutti i tipi. Sicuri di volerle inseguire come fuochi fatui?
A.
Tutto ci si può aspettare, ma quella dell’accorpamento mi sembra più una realtà di fatto che una voce.
Anche se non c’è, e forse mai ci sarà, una conferma ufficiale, si considera che già per legge il ministro può ulteriormente rinviare a fine dicembre la fine dei lavori e che cmq dopo hanno già preannunciato che si prenderanno il tempo necessario per valutare attentamente prima di proclamare gli idonei, a conti fatti sono pronto a scommettere che sapranno i risultati ufficiali della prima tornata quando saranno già in circolazione quelli ufficiosi della seconda (che a rigore dovrebbe finire a marzo 2014).
A me un amico ha raccontato che il suo panettiere ha incontrato un tizio che gli ha detto che il MIUR cancellerà la abilitazione 2012 e manterrà in piedi la 2013, dove ci sono meno candidati.
Adesso vi racconto una storia vera anche se non più documentabile. Nel 1996 il nuovo Ministro, Luigi Berlinguer, presentò un disegno di legge che prevedeva un sistema di reclutamento dei professori di ruolo, ordinari ed associati, non dissimile da quello della Legge Gelmini. Basato cioè su una idoneità o abilitazione a numero aperto seguita da concorsi o chiamate locali. Questa procedura trovò d’accordo parte del mondo accademico. Ci fu però chi non era affatto d’accordhttps://www.roars.it/wp-login.php?action=logout&redirect_to=http%3A%2F%2Fwww.roars.it%2Fonline%2Fabilitazione-oops-mi-sono-cambiati-gli-indicatori-dei-candidati%2F&_wpnonce=69c15b7682o. Gli oppositori fecero pervenire al Ministro un appunto nel quale si calcolavano approssimativamente i tempi minimi e massimi per concludere tutti gli adempimenti necessari per arrivare alla prima presa di servizio di un professore reclutato con il sistema proposto. Ne risultava che nessuno sarebbe entrato in ruolo prima di tre anni dall’approvazione della legge. Il Ministro si rivolse allora al direttore generale per chiedergli di esaminare ed eventualmente correggere l’appunto con l’indicazione dei tempi necessari per concludere i concorsi. Il Direttore generale non riuscì a smentire il documento che era pervenuto al Ministro. Dobbiamo ricordare che i concorsi a professore ordinario erano già fermi da diversi anni. Aggiungere altri tre anni, almeno, alle attese dei possibili concorrenti sembrò eccessivo anche allo stesso Ministro. Fu così che dopo la approvazione del disegno di legge al Senato, il Ministro decise di non opporsi ai mutamenti radicali proposti dalla Commissione Istruzione della Camera (Presidente Giovanni Castellani) Questi mutamenti, in pratica una totale riscrittura del disegno di legge, diedero luogo al sistema di concorsi che vigeva prima della legge Gelmini. La differenza tra il caso di allora e quello odierno è che il vituperato sistema pre-Gelimini non aveva interrotto il flusso dei concorsi. I tempi lunghi del nuovo sistema non si sommavano quindi ad una precedente interruzione, come sarebbe avvenuto se il disegno originario di Luigi Berlinguer fosse stato approvato. Confesso di aver collaborato alla stesura di quell’appunto, del quale però non ho conservato una copia. La mia testimonianza è quindi priva di riscontri.
@fausto_proietti
Caro Fausto, forse hai ragione, ma dipende anche da QUALI consigli di dipartimento…
Come sai, purtroppo, non tutte le aree sono uguali in termini di accesso a “chi può” e “chi sa” nei ministeri.
Comunque non volevo scatenare alcun putiferio, ma solo riferire una notizia (che immaginavo potesse interessare molti) che è stata data in sede di comunicazioni al consiglio dell’11 novembre. Quindi non una semplice voce di corridoio (che avrei ovviamente ignorato).
E poi, come si dice, ambasciator non porta pena.
Una ennesima verifica dell’assunto:
“La Bibliometria è uno strumento Informativo ma non Normativo”
L’ASN va abolita.
Ho “casualmente” ritrovato questa frase:
“Si ricorda che il significato della mediana può cambiare radicalmente a seconda della tipologia della distribuzione analizzata (che può essere unimodale o multimodale) e che è di per sé variabile nel tempo e per effetto stesso delle valutazioni.”
in un documento CUN
http://www.cun.it/media/114276/ps_2011_10_19.pdf
… parte di un ampio lavoro sistematico del Consiglio sulla ASN
http://www.cun.it/media/116897/dossier_cun_15_06_2012.pdf
Quel che mi pare evidente è che al MIUR hanno un (giustificatissimo) timore di valanghe di ricorsi.
Concordo…ed è per questo che stanno rallentando o quasi facendo marcia indietro…a tutta birra!!!
L’indice di Hirsh contemporaneo è stato concepito da tal Dimitri KATSAROS. Mi sembra in linea con tutta la vicenda ASN……
nooo dai !!! non ci credo. Non è possibile
Non fatico a credere che le commissioni che hanno ultimato i lavori nei tempi previsti prima delle proroghe a cascata possano avere due paroline non proprio gentili da dire a “quelli del ministero”.
no dai, vi prego, qualcuno smentisse NG
L’indice di Hirsh contemporaneo è stato pubblicato in [1]
[1] A. Sidiropoulos, D. KATSAROS, Y. Manolopoulos “Generalized Hirsch h-index for disclosing latent facts in citation networks. Scientometrics, 72(2), 253–280 (2007)
Quindi possiamo fare a meno, anche questa volta, di stare in ansia sino al 30 novembre perché, comunque, come per miracolo troveremo un avvertimento che recita: “per gravi sciagure incomunicabili e metafisiche, di cui neanche l’Onnipotente conosce i motivi, la scadenza è stata prorogata a data in cui sarà comunicata la nuova proroga”. Io sono stufo di questo Paese, io le mie scadenze le rispetto con il sudore e il sangue
L’ASN è un’abilitazione, non un classico concorso. E su questa “interpretazione” che si è generato il caos (che alla politica fa comodo, tra l’altro). Non capisco come possa esserci un “mancato aggancio” per le pubblicazioni bibliometriche. I candidati stessi hanno indicato gli indici Scopus-ISI ed il sistema a me ha impedito di caricare articoli “in press”.
Vero, anche le pubblicazioni hanno fluttuazioni, come ben riassunto nell’articolo, perché i dbase non caricano gli articoli in tempo reale. Certe riviste poi vengono indicizzate dopo lungo tempo. Ma non bastava dichiarare validi gli articoli con un codice ISI/Scopus al momento dell’invio delle informazioni da parte del candidato?? Troppo semplice e razionale??
E le pare normale che la soglia fra uno che passa ed uno che non passa debba essere decisa dalla velocità con cui una rivista viene indicizzata?
il problema dell’indicizzazione riguarda un numero esiguo di articoli/riviste, e in casi limite credo che la commissione, se lavora bene, possa decidere con raziocinio. Torniamo al solito punto, altrimenti. Mediane sì/mediane no, precessi di peer review, etc.
Il problema dell’indicizzazione non è assolutamente secondario, negli SSD ING-IND di mia conoscenza gli articoli a circonferenza rivestono un notevole peso nella produzione complessiva e proprio per le citazioni da conferenza il database Scopus si è rivelato fallace, costringendo i diretti interessati a interminabili corrispondenze con il servizio clienti Scopus.
Parlo per esperienza diretta, mia e dei miei colleghi.
PS sarebbe interessante quantificare gli anni-uomo persi in queste attività
..”a circonferenza”, vabbé
Infatti si usa anche ISI, non esclusivamente Scopus. Ci mancherebbe.
Nightwish,
per quanto mi (ci) riguarda ISI è semplicemente inutilizzabile, visto che riporta una frazione esigua degli articoli e delle citazioni.
Capisco. Se la situazione del vostro settore è questa, a) i commissari dovrebbero esserne a conoscenza e tenerne conto; b) rivolgersi anche ad altri motori di ricerca (es. Google Scholar).
Se il problema è generalizzato, dovrebbe riguardare sia i pesci piccoli che grossi.
ISI negli ultimi mesi si sta ampliando, ma è vero, è un database molto parziale.
Faccio un’altra considerazione: perché, nonostante quanto dichiarato, non escono i risultati di quelle commissioni che hanno finito e non hanno correzioni da fare? Se il problema è su 500 candidati, non su migliaia, possibile che questa combinazione non si presenti?
Secondo me c’è da aspettarsi di tutto e il suo contrario. Tutte le voci sono vere e false allo stesso tempo.
Vorrei solo ricordare a tutti la vicenda del bonus maturità, che il ministro aveva detto di voler mantenere e poi cancellato la mattina delle prove e poi finito con l’ammissione in sovrannumero dei potenziali ricorrenti.
Questo fatto è per me emblematico della scarsa serietà della politica italiana nei confronti dell’istruzione e dell’università (e anche per il resto).
Al MIUR assicurano che la prima tornata della ASN si concluderà il 30 novembre: da questa data in avanti inizierà la pubblicazione on line dei risultati (salvo di quelli di alcune commissioni “ritardatarie” per motivi oggettiv),
Tutto qui.
Oggi è (quasi) il 20 novembre. Se proroga dovrà esserci, il suo annuncio sarà dato entro la prossima settimana.
Oppure sarà dato il 30 novembre stesso, nella migliore tradizione MIUR.
[…] sorpresona! – cambiano gli indici bibliometrici dei candidati all’abilitazione, spiegano da ROARS. Fanno anche un bilancio dell’università dopo 1000 giorni di riforma […]
Mentre si discute su indici e calcoli vari, i Consigli di Amministrazione di alcune università si stanno già attrezzando per assumere ad ordinari gli associati abilitati con i fondi con cui dovrebbero assumere ad associti i ricercatori abilitati. Occhi aperti.
Fantastico, mi ci fiondo subito. Di che universita’ si sta parlando?
coi fondi del piano straordinario non si può. se succede, partite coi ricorsi
Si può, si può. Basta distrarsi e tutto diventa possibile.
Tutto documentato dal sottoscritto, aspettiamo notizie più complete e sganciamo la bomba. Il caso della mia università non è l’unico.
Con i fondi del piano straordinario non si può però è possibile farlo utilizzando i punti budget che derivano dai pensionamenti, credo che questo ripensamento di alcuni CdA (o molti, vedremo..) sia dovuto alla recente eliminazione del vincolo PO-RTDb che prima rendeva troppo onerosa l’assunzione (o reclutamento) di un professore ordinario perchè imponeva anche l’assunzione di un ricercatore senior. Ora che questo vincolo non c’è più è probabile che ci sarà un ripensamento della programmazione di personale in alcuni atenei.