Sono tante, sono pazze. Un’altra cinquantina di svarioni nella lista dellle riviste “scientifiche” certificate dall’ANVUR. Sesso alla patria, smart drugs e seminari ecclesiastici (senza scordare le stalle da latte). È questa la “meritoria opera di sfrondamento” rivendicata dall’ANVUR? La costosa agenzia su chi scaricherà la colpa questa volta? E la storia non è finita …
[Link all’episodio 1 della trilogia]
Antonio Banfi e Giuseppe De Nicolao
Con il documento datato 5 ottobre 2012, il Consiglio direttivo di ANVUR ha inteso fornire chiarimenti su “la classificazione delle riviste nell’ambito dell’abilitazione nazionale“. Roars ha già pubblicato alcune osservazioni preliminari che ne evidenziano debolezze logiche e metodologiche. In questo articolo, corredato di una lunga appendice, vorremmo concentrarci sulla questione delle liste di riviste scientifiche.
Ricordiamo che il D.M. 76/2012 prevede che la seconda e la terza mediana per i settori “non bibliometrici”, siano rispettivamente calcolate in base al
- numero di pubblicazioni su “riviste scientifiche”;
- numero di pubblicazioni su “riviste di eccellenza”, per le quali si assume il postulato secondo cui qualsiasi prodotto collocato in un buon contenitore è necessariamente buono.
Non intendiamo qui affrontare il punto 2. Ci limitiamo a ricordare come esista un’ampia letteratura scientifica internazionale che mette in guardia dal classificare le riviste in diverse fasce, in particolare ai fini del reclutamento. Le considerazioni relative al punto 1 sono invece del tutto diverse, dato che può essere certamente utile compilare elenchi di riviste scientifiche, sulla scia, ad esempio, di quanto fatto con LATINDEX. Infatti, un elenco completo e affidabile di sedi caratterizzate da requisiti minimi di scientificità costituirebbe un utile strumento di monitoraggio e valutazione. Non da ultimo, disporre di criteri oggettivi per riconoscere e quantificare la produzione scientifica dei docenti sarebbe utile anche al fine di elaborare filtri per il reclutamento.
Riguardo al punto 1, l’ANVUR, seppure con settimane di ritardo rispetto alla pubblicazione delle mediane che presupponevano l’esistenza di tali liste, ha pubblicato gli elenchi di riviste scientifiche per i settori “non bibliometrici”. Vale la pena ricordare i criteri che la stessa Agenzia afferma di essersi data per la compilazione degli elenchi.
Scientificità: per molte ma non per tutte
Secondo l’ANVUR, perché una rivista sia ritenuta scientifica occorre che sia “presente uno o più dei seguenti elementi” (documento di accompagnamento alle mediane non bibliometriche, § 3.1):
- la descrizione della rivista o la politica editoriale prevedono esplicitamente il riferimento alla natura scientifica e alla pubblicazione di risultati originali
- esiste un comitato scientifico della rivista – il comitato editoriale ha una composizione in cui la componente accademica è rilevante e/o il direttore della rivista ha affiliazione accademica
- viene menzionata una procedura di revisione dei manoscritti
- la rivista è indicizzata nei principali repertori nazionali e internazionali di riviste delle aree umanistiche e sociali
- l’ispezione di indici della rivista e/o di esempi di articolo confermano che si tratti, per dimensione e struttura del testo, di contributi scientifici.
[NdR le parti in rosso sono volutamente evidenziate poiché forniscono una eccellente chiave di lettura di quanto segue]
Forse anche per evitare interpretazioni troppo accondiscendenti, l’Agenzia ha preferito specificare alcune tipologie destinate all’esclusione:
Riassumendo, sulla base dei diversi criteri sopra descritti sono stati in linea di massima esclusi:
- quotidiani, settimanali
- periodici di cultura, politica, attualità, costume,
- periodici di recensioni,
- riviste di divulgazione scientifica,
- riviste di taglio esclusivamente professionale e di aggiornamento,
- riviste di associazioni di categoria, ordini e associazioni professionali, enti pubblici nazionali e locali, istituzioni pubbliche non scientifiche di varia natura,
- riviste espressione di formazioni politiche, sindacali, religiose,
- “house organ” aziendali – bollettini, newsletter,
- riviste promozionali, pubblicazioni non dotate di periodicità regolare o infra-annuale (Annali, Atti di accademie, Conferenze),
- pubblicazioni ad accesso non aperto e senza cessione dei diritti di autore (“working papers“).
[NdR le parti in rosso sono volutamente evidenziate poiché forniscono una eccellente chiave di lettura di quanto segue]
Duole ricordare che nei suoi documenti l’Agenzia ha fatto ricorso a ritrattazioni, maldestre scuse, ammissioni di incapacità e così via. Non stupisce quindi che i criteri dell’Agenzia siano stati preventivamente resi derogabili con la locuzione “in linea di massima“.
“Riviste pazze”: riassunto dell’episodio 1
Il 21 settembre scorso fa abbiamo mostrato che fra le riviste “in linea di massima” scientifiche, l’ANVUR aveva incluso riviste che nulla avevano di scientifico: da Airone a yacht Capital e da Suinicoltura al Mattino di Padova (Le riviste “scientifiche” dell’ANVUR: dal sacro al profano e dalle stelle alle stalle). L’anomalia era talmente evidente da destare sospetti riguardo a possibili “aiuti” nei confronti di aspiranti commissari oppure di candidati che potevano superare le mediane solo etichettando come scientifiche delle pubblicazioni che nulla avevano di scientfico.
È bene prendere le distanze dal qualunquismo di chi scandalizza perché un docente universitario scrive su Suinicoltura. Trasmettere conoscenze e riflessioni attraverso la stampa divulgativa – o anche attraverso i quotidiani – rientra pienamente tra le possibili missioni di un universitario ed è giusto che ne rimanga traccia negli archivi istituzionali. Colleghi avveduti hanno ricordato come su Penthouse, molto tempo fa, siano apparsi scritti di autori illustri. Tuttavia, si tratta di attività che, per quanto meritorie, sono distinte dalla ricerca scientifica e, tipicamente, si servono di sedi di pubblicazione rivolte ad un pubblico più vasto di quello degli scienziati. Se si decide di procedere alla redazione di una lista di riviste scientifiche, il punto qualificante è proprio distinguere tra sedi scientifiche e sedi che non soddisfano i requisiti di scientificità.
Soprattutto se si è un’Agenzia nazionale di valutazione.
In effetti, i criteri di scientificità che l’ANVUR si era data stanno a dimostrare che l’Agenzia era ben consapevole che non si trattava di realizzare un semplice censimento delle sedi in cui hanno pubblicato i docenti italiani.
Ma l’obiettivo è stato mancato: le liste delle riviste scientifiche si sono rivelate al di sotto di ogni standard qualitativo. In altre nazioni, le anomalie riscontrate da Roars e poi rilanciate dalla stampa, sarebbero bastate a provocare le dimissioni del consiglio direttivo dell’Agenzia per manifesta incapacità – per non volere pensare peggio riguardo a possibili favoritismi. Tanto più che le “riviste pazze” sono solo l’ultimo episodio di una serie di errori grossolani che non hanno risparmiato nemmeno i fondamenti dell’aritmetica, come nel caso delle divisioni per zero e delle “frazioni superiori“.
Ma l’Agenzia, anziché chiedere scusa o spiegare per quale motivo i compiti assegnati sono stati così malamente eseguiti, risponde con alcuni “chiarimenti” miranti a scaricare all’esterno ogni responsabilità e a denigrare i soggetti valutati.
Sfrondami ma di scienza saziami!
Paradossalmente, l’ANVUR si vanta di aver compiuto “una difficile e meritoria opera di sfrondamento“. A dire il vero, non sembra che tale opera sia stata compiuta fino in fondo. Anzi, come mostreremo, non è nemmeno iniziata seriamente.
Vediamo perché.
1. L’ANVUR afferma di aver “sfrondato” dal novero delle sedi su cui hanno pubblicato i docenti italiani ben 3.133 riviste. In qualsiasi paese normale, l’Agenzia pubblicherebbe questa lista di riviste non scientifiche, in modo da rendere trasparente il suo operato e consentire di verificare che non vi siano state esclusioni ad hoc.
2. Le liste di riviste contengono errori marchiani: la stessa rivista appare più volte a seconda della grafia più o meno corretta, del titolo (accento grave o acuto, presenza o meno di cediglia e così via). Ecco qualche esempio tratto dall’area 11:
3. Nelle liste, le riviste, salvo rarissimi casi, sono prive di codice ISSN. Il codice ISSN serve a identificare univocamente una sede editoriale. Invece l’Agenzia, quasi non fosse conscia di essere un’agenzia di valutazione, omette sistematicamente il codice ISSN dimenticando (o ignorando) i requisiti minimi per la redazione di una lista di riviste. Con il risultato che in presenza di riviste omonime prive di ISSN (e ce ne sono parecchie) esse risultino tutte scientifiche per l’area considerata: più sotto il paziente lettore potrà trovare qualche esempio significativo.
4. L’ANVUR afferma che
l’eliminazione dal novero delle riviste di un numero così elevato di pubblicazioni non scientifiche (circa il 20% del totale) costituisca un significativo passo avanti nella direzione di evitare per il futuro che i siti docenti, su cui molti atenei si basano per la distribuzione interna di fondi di ricerca , siano infarciti di pubblicazioni che nulla hanno di scientifico.
Delle due l’una:
- l’Agenzia non sa fare il proprio mestiere
- l’Agenzia sta cercando di coprirsi le spalle scaricando sui valutati le proprie responsabilità.
Vediamo perché.
Sito infarcito? L’ANVUR ti segna a dito!
a) Sfrondare cosa? Articoli o riviste? Con che regole?
ANVUR parla di uno sfrondamento di pubblicazioni non scientifiche. E’ probabile che gli scritti comparsi su Yacht Capital o su Suinicultura, riviste peraltro ritenute scientifiche da ANVUR non abbiano nulla di scientifico. Ma non è certo. In qualsiasi sede, eventualmente anche nella collezione delle ricette di Nonna Papera, potrebbe miracolosamente apparire un lavoro di livello scientifico. Per decidere se sia o meno così, tocca leggere i singoli lavori. Il punto è che, se si vuole correttamente separare le sedi di pubblicazione (non le “pubblicazioni”) scientifiche da quelle non scientifiche occorre darsi regole precise e verificabili e attenersi ad esse. Il che non è stato.
b) L’ANVUR-comandamento: non infarcirai il sito docente tuo
ANVUR incolpa i soggetti valutati di essere responsabili di aver “infarcito” i siti docente di pubblicazioni non scientifiche. Non sappiamo se il termine “infarcire” si addica ad un Agenzia di valutazione. La questione, però, non è solo lessicale. ANVUR sa o dovrebbe sapere che le pagine personali CINECA sono pagine personali, non un’anagrafe della ricerca. Potrebbe anche sapere che alcuni atenei hanno raccomandato agli strutturati di inserire tutti i loro scritti sulla pagina CINECA. Il che è perfettamente ragionevole: infatti è del tutto sensato che un docente voglia tenere traccia di tutta la sua produzione – scientifica o meno – sulla sua pagina personale. Inoltre, è del tutto ragionevole che gli atenei vogliano monitorare anche prodotti divulgativi o che impattano sulla stampa. In proposito si parla di terza missione, tanto che si è detto che un articolo di giornale di un premio Nobel può essere molto più influential di un suo paper scientifico. Si tratta di considerazioni largamente condivise che dovrebbero essere ben note ad un’agenzia di valutazione come l’ANVUR, le cui argomentazioni sembrano condizionate dallo sforzo di imbastire una maldestra autodifesa.
Un’autodifesa tanto più maldestra quanto più contraddetta dalle precedenti dichiarazioni dell’ANVUR. Citiamo due casi in particolare. In primo luogo, l’ANVUR è sempre stata consapevole che il sito docente CINECA non è un’anagrafe nazionale della ricerca, al punto da usare questo argomento come scusa per le difficoltà incontrate nel calcolo delle mediane, scaricando la responsabilità (è un’abitudine, evidentemente) sui ministri Gelmini e Profumo che non avevano dato ascolto ai suoi appelli:
Di necessità, il sito docente CINECA ha suffragato [sic] la mancanza dell’ANPRePS, e l’ANVUR non potuto far altro che utilizzare le informazioni ivi volontariamente inserite dai docenti.
Pertanto, nel momento in cui l’ANVUR si apprestava a certificare la scientificità delle riviste sapeva perfettamente che gli elenchi forniti dal CINECA richiedevano uno scrupoloso esame. In secondo luogo, a fronte di questa consapevolezza, desta perplessità che nelle aree 8, 11 e 13
Le decisioni di inserimento nella lista delle riviste scientifiche sono state prese all’unanimità.
Relazioni finali dei gruppi di lavoro 8, 11, 13
L’ANVUR, che per sua stessa ammissione sapeva di dover esercitare la massima attenzione, ha approvato all’unanimità liste di riviste che contenevano svarioni evidenti anche ad un profano. Semplice negligenza? Oppure il tentativo di favorire commissari e candidati che avevano poche pubblicazioni autenticamente scientifiche e la cui “salvezza” imponeva di “infarcire” le liste con quotidiani, riviste patinate, bollettini di associazioni professionali , ecclesiali, di volontariato e così via?
In ogni caso, ANVUR cerca di ricacciare in secondo piano la questione centrale: è l’Agenzia che si è fatta carico di produrre liste di riviste scientifiche con l’ausilio dei Gruppi di Lavoro e delle Società Scientifiche.
Ed è l’Agenzia che ha prodotto e pubblicato liste “infarcite di errori”.
L’Agenzia ha pubblicato liste inadeguate, asserendo poi che non era colpa sua ma che la responsabilità ricadeva su chi aveva scritto in sedi non qualificate. In tal modo, l’ANVUR non solo ha sprofondato nel ridicolo le procedure di abilitazione scientifica, ma ha anche delegittimato se stessa mettendo in atto un maldestro tentativo di screditamento dei soggetti sottoposti alla sua valutazione. Le giustificazioni dell’ANVUR richiamano alla memoria l’increscioso bollettino di guerra n. 887:
La sera del 27 ottobre [1917 NdR], dopo aver raggiunto Treviso, Cadorna emise il bollettino di guerra con il quale imputava la sconfitta alla “mancata resistenza di reparti della 2ª Armata, vilmente ritiratisi senza combattere o ignominiosamente arresisi al nemico”. Così facendo egli addossava alla truppa la responsabilità della rotta di Caporetto e non invece a manchevolezze ed errori del suo Comando. (http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Caporetto)
c) L’ambigua natura scientifica del suino
Graziosamente, l’Agenzia si è “assunta la responsabilità” di aver inserito fra le riviste scientifiche due quotidiani (Il Mattino di Padova e Il Sole 24 Ore). Per gli altri casi sollevati su queste pagine, afferma che “la natura scientifica non può in realtà essere esclusa con certezza”. Non è così: la natura non scientifica della pubblicazione può essere esclusa con certezza per tutte le pubblicazioni che noi abbiamo segnalato. Semmai non si può escludere che in una sede non scientifica sia apparso un contributo di levatura scientifica: improbabile ma non impossibile. ANVUR asserisce che la natura scientifica di pubblicazioni come Suinicultura deriva dalla segnalazione di Società Scientifiche o esperti dei Gruppi di Lavoro. Begli esperti, non c’è che dire.
d) Un encomiabile scrupolo: ma la lista rimane infarcita di errori
L’Agenzia afferma che 20 sedi potenzialmente non scientifiche pesano fra lo 0.15% e lo 0.12% e che la loro rimozione non altererebbe le mediane. Un calcolo fatto per “scrupolo“: davvero encomiabile.
Per puro scrupolo, abbiamo fatto qualche ulteriore verifica e desideriamo sottoporre all’Agenzia, una nuova lista di “riviste pazze” (ma pur sempre “scientifiche” secondo l’ANVUR) un po’ più ampia della precedente: sono più di cinquanta. Si badi: noi non vogliamo sostituirci ad ANVUR. Preghiamo quindi l’Agenzia di non considerare esauriente la lista più sotto presentata (così come quella che apparirà nella prossima puntata). Non è il nostro mestiere: vogliamo solo offrire uno spunto di riflessione e qualche sassolino da seguire, un po’ come nella storia di Pollicino.
Precisiamo che questa seconda cernita ha richiesto circa 4 ore-uomo, senza avere accesso né al database CINECA né alle basi dati specializzate. Siamo convinti che un’analisi più approfondita e rigorosa, condotta con i mezzi di cui dispone l’ANVUR, dimostrerebbe che le “riviste pazze” (ma “scientifiche” secondo l’ANVUR) sono sufficientemente numerose da aver alterato significativamente le mediane.
Altro che limitarsi “per scrupolo” a verificare il calcolo delle mediane: di fronte ad errori così marchiani è necessario rifare da zero il censimento delle riviste scientifiche che, quanto più lo si guarda da vicino, tanto più fa acqua da tutte le parti.
Un sussulto di dignità
Prima di procedere all’elenco delle perle della scientificità anvuriana, vogliamo aggiungere un’amara considerazione: grazie all’ANVUR, le Abilitazioni nazionali, concepite con intenti meritocratici, sembrano sempre più una farsa, che ha poco o nulla a che fare con il merito. È chiaro a tutti che la procedura, se mai arriverà in porto, sarà assai poco selettiva, proprio a causa dei suoi difetti strutturali. Con il risultato di demandare tutto a concorsi locali che saranno gestiti in modo molto più opaco e discrezionale dei precedenti, addirittura con regole variabili da ateneo ad ateneo. Un bel risultato per chi voleva promuovere il merito, non c’è che dire. Si poteva almeno risparmiare qualche milione di euro ed evitare questa farsa degradante.
Ci sia consentito, da ultimo, un suggerimento: esiste un modo onorevole per uscirne. Sono le dimissioni.
Dimissioni dei Gruppi di Lavoro, a causa delle liste malfatte che hanno prodotto.
Ma anche dimissioni del consiglio direttivo ANVUR, non solo per l’incapacità di guidare le procedure e di vigilare sulla loro conduzione, ma anche per il maldestro tentativo di scaricare le proprie responsabilità soffiando sul fuoco del qualunquismo antiaccademico. In tempi di “spending review” questa sì che sarebbe una “meritoria opera di sfrondamento”.
ANCORA RIVISTE “SCIENTIFICHE”
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Area 08 (Ing. Civile e Architettura)
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1. Imprese Edili
“E’ sicuramente la rivista più diffusa del settore in Italia. Inoltre, attraverso l’apposito espositore presente in centinaia di magazzini e dealer in tutta Italia, la rivista viene distribuita gratuitamente ogni mese a migliaia di impresari e artigiani. Con il suo comodo e originale formato tabloid, con i suoi interessanti argomenti di attualità che non trascurano argomenti di basilare importanza come la sicurezza nei cantieri e i dossier – prodotti realizzati con un taglio specifico per le imprese, Imprese si è conquistata grande attenzione e considerazione fra gli operatori. La rivista è arricchita da interessanti e utili rubriche come quelle dedicate all’amianto, al restauro e al recupero, al fisco per le imprese, al mercato del lavoro. Anche su Imprese in ogni numero, viene proposta un’ampia rassegna di notizie sulle principali fiere del settore e sui prodotti novità. Se ti abboni subito in regalo un taccuino speciale per raccogliere i tuoi pensieri!”
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Area 10 (Sc. dell’antichità, filologico-letterarie
e storico-artistiche)
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2. Alta Padovana.
La rivista “Alta Padovana – Storia, cultura, società”, si propone di far conoscere il patrimonio del territorio, attraverso l’approfondimento di tematiche culturali.
3. Andersen-Il Mondo dell’Infanzia
“è il più noto e diffuso mensile di informazione sui libri per ragazzi. Esempio unico in Europa di rivista indipendente non legata direttamente ad un particolare ente pubblico o privato, Andersen è sempre stato caratterizzato dalla possibilità di esprimere liberamente giudizi e opinioni. Un’imparzialità che ha conquistato la fiducia di lettori e interlocutori.”
4. Annuario del Liceo di Rovereto.
(completo di classi, allievi e foto di gruppo)
5. ARTEDOSSIER
“La rivista, che offre l’esclusiva formula rivista + dossier, racconta l’arte del passato e introduce le mostre del momento, propone chiavi di lettura su movimenti e protagonisti dell’arte. Il dossier, da collezionare, è una preziosa monografia dedicata ai grandi maestri. In più, 100 mostre, una guida alle migliori mostre in Italia e nel mondo.”
6. CINEFORUM
“Rivista mensile di cultura cinematografica, edita dalla Federazione Italiana Cineforum Rivista associata all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana“
7. COLLANA (sic!) “Matteo Ripa”
Effettivamente è proprio una collana e non una rivista.
8. CREDERE OGGI
“Da 31 anni CredereOggi è al servizio della divulgazione teologica come bimestrale per l’orientamento e l’aggiornamento di quanti, tra i laici, i religiosi e i sacerdoti,sono interessati alla teologia, in particolare gli studenti e i professori attenti all’apertura interdisciplinare: fede e cultura.”
9. DARWIN
Periodico bimestrale divulgativo venduto in edicola, cessato.
10. DELITTI DI CARTA
“Arriva in libreria il terzo numero di Delitti di carta, la rivista italiana interamente dedicata al giallo Esce in libreria la rivista Delitti di Carta — Quaderni gialli di racconti, studi, storie e cronistorie a cura di Renzo Cremante e Loriano Macchiavelli e stampata dalla Libreria dell’Orso edizioni (euro 12).”
11. Didatticamente
RIVISTA MENSILE DI AGGIORNAMENTO E DIDATTICA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
12. I martedì : “Proporre, riflettere, commentare”
“Il sottotitolo de I Martedì qualifica immediatamente il profilo culturale che caratterizza questo mensile, nato nel 1975 intorno alle attività del Centro San Domenico e del suo instancabile fondatore e animatore, fra Michele Casali o.p. Nella veste attuale, ciascun numero della rivista si apre con un ampio dossier: l’attualità suggerisce il tema; la redazione, con l’apporto di qualificati esperti, elabora un percorso di approfondimento. Lo sforzo è quello di cogliere alcuni dati trascurati dall’informazione di massa e di indicare prospettive di analisi e interpretazione, sulla base di un approccio culturale cristianamente ispirato. Non è diverso il taglio degli articoli della seconda parte, dedicati alla letteratura, alle arti figurative, alla musica, al mondo della scuola, alla vita della Chiesa. Si ripete anche qui lo sforzo di segnalare eventi, figure o questioni che sfuggono all’attenzione dei mass-media, o di presentarli sotto una luce inconsueta. In chiusura, la rubrica “Quella sera a San Domenico” si propone di rilanciare creativamente alcuni dei contenuti proposti nelle periodiche e sempre affollate serate culturali da cui la rivista prese il nome.”
13. La Regione Abruzzo
Edita dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale d’Abruzzo. Totalmente irreperibile online.
14. Le valli dei cavalieri.
“Rivista” ignota, irreperibile.
15. Wired
16. PADOVA E IL SUO TERRITORIO
“Venticinque anni di attività e l’inaugurazione di una nuova sede, in via Arco Valaresso 32, per l’Associazione “Padova e il suo territorio”, che realizza l’omonima rivista di storia, arte, cultura, come ha ricordato il presidente Vincenzo Stefani. La prima parte della cerimonia si è tenuta nella sala del Guariento dell’Accademia Galileiana, con riflessioni da parte del presidente Oddone Longo, che è anche codirettore della rivista insieme a Giorgio Ronconi. Alla presenza di Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cariparo, di Luisa Scimemi di San Bonifacio, Toto La Rosa, Mirko Zago, Claudio Rebescini, che ha illustrato la nuova sede, confinante con l’Accademia, Ronconi ha sottolineato l’importanza di avere finalmente una sede aperta al pubblico, sede che ospiterà una raccolta di volumi su Padova e provincia, il cui primo nucleo, proveniente dalla biblioteca dell’ex rettore Luciano Merigliano, è stato donato dal figlio professor Stefano. Ha ricordato che la rivista è uscita, con cadenza bimestrale per 25 anni, raggiungendo con il numero in corso di stampa ben 154 fascicoli. Oltre agli argomenti culturali, riguardanti personaggi, eventi, documenti e testimonianze storiche e artistiche di Padova e del territorio, la rivista ha proposto una serie di rubriche sulla vita della città e delle associazioni e dato spazio a recensioni di libri, tesi di laurea, mostre, avvenimenti culturali, curiosità su dialetto e cultura popolare.”
17. Ore Piccole: rivista di letteratura e arte.
“Pubblicato da Ore Piccole Associazione Culturale”.
Sommario del numero 3 (2006):
pag. 1 (Saggistica)
pag. 65 La gaia bomba (Racconto breve) di Vittorio Curtoni
pag. 72 (Saggistica)
18. RID.IT
Rivista online di italianistica online diretta da Paolo D’Achille. Risulta avere pubblicato un solo numero nel 2008.
In compenso, siccome ANVUR e i Gruppi di Lavoro non sanno cosa sia un ISSN, per area 10 è scientifica anche la ben più diffusa:
RID.IT
“Nata nel 1982, RIVISTA ITALIANA DIFESA è indubbiamente la pubblicazione leader del settore in Italia fin dal primo numero. Rivista di carattere tecnico, gode di meritata fama di rispettabilità ed autorevolezza. Viene spesso citata dalla stampa quotidiana e periodica non specializzata quale unico “opinion maker” del settore ed utilizzata quale irrinunciabile fonte d’informazione. Presenta ottimi articoli di approfondimento tecnico, affiancati da pezzi di “live in action” con reparti speciali di tutto il mondo e reportage di volo sui principali velivoli militari di varie forze armate, esercitazioni nazionali ed internazionali, manifestazioni, saloni del settore e quant’altro possa essere d’interesse per appassionati e professionisti della Difesa.”
19. Rivista di Pastorale Liturgica.
“Bimestrale per la formazione e l’aggiornamento degli operatori liturgici. Perché RPL? È nata come rivista che ha accompagnato dalla fine del 1963 la riforma liturgica del Vaticano II. Oggi vuole curare la formazione liturgica permanente, facendo soprattutto emergere il ruolo che occupa la liturgia nell’azione pastorale. Ogni numero tratta un problema pastorale con un metodo interdisciplinare che va dalla Scrittura alla teologia liturgica fino agli apporti delle scienze umane. In sintonia con il Sinodo dei Vescovi sull’evangelizzazione nella prossima annata indagheremo il rapporto tra evangelizzazione, riti e nuovi contesti culturali ed ecclesiali“.
20. SCUOLA DELL’INFANZIA
21. TERRA INSUBRE
“L’Associazione Culturale Terra Insubre nasce a Varese nel 1996, iniziando da subito le pubblicazioni dell’omonima rivista e facendosi ben presto notare per la sua vivacità, per il prestigio delle collaborazioni su cui può contare e per la capacità di coinvolgere un numero sempre crescente di sostenitori e di simpatizzanti. Numerosi sono stati gli eventi organizzati dall’Associazione nel corso degli anni. Da segnalare soprattutto, pur non dimenticando decine di altri eventi minori di varia natura, la grande mostra sui Celti tenutasi a Varese tra il 2004 e il 2005, il festival celtico dell’Insubria del Ticino, che ormai da molti anni si tiene in primavera a Marcallo con Casone, e la manifestazione “Insubria Terra d’Europa”, che annualmente si ripropone a Varese nei mesi di Maggio e Giugno e che nel centro storico della città presenta mostre e convegni su tematiche storiche, identitarie e di attualità, oltre ed eventi teatrali e musicali di altissimo livello, senza naturalmente dimenticare altri temi strettamente legati alla nostra cultura quali la lingua locale e la gastronomia.”
22. [IL] TRENTINO
Rivista della Provincia di Trento.
23. TUTTO LIBRI TEMPO LIBERO (LA STAMPA)
Supplemento del quotidiano La Stampa.
24. UNIVERSITA APERTA TERZA PAGINA
“Dal 1991 viene pubblicata, in collaborazione con l’Editrice “La Mandragora”, la rivista mensile di carattere culturale UNIVERSITA’ APERTA Terza Pagina che ospita contributi di illustri studiosi di varie discipline“
25. VOCI DELLA SCUOLA.
“Voci della scuola presenta ed interpreta ogni anno le più importanti novità chi riguardano la vita della scuola: i cambiamenti nella società e negli allievi, le riforme in atto, le scelte organizzative e didattiche, i risvolti giuridici e amministrativi delle innovazioni. Quest’anno, con le 36 voci della nona edizione, viene dedicato uno spazio specifico al riordino della scuola superiore, alle prove di valutazione e all’Invalsi, all’impatto delle nuove tecnologie, alle difficoltà della relazione educativa tra insegnanti e studenti. Voci mette a disposizione conoscenze, concetti chiave, ipotesi operative e piste di approfondimenti (bibliografie, siti web, riferimenti normativi, ricerche) in una prospettiva culturale aperta e pluralistica, ma sempre con un rigoroso taglio informativo e scientifico. Si tratta di un vero e proprio dizionario tematico che, unito agli otto volumi precedenti, costituisce un prezioso archivio professionale (con oltre 360 voci di 180 autori diversi), utile per la gestione “strategica” della scuola e per chi intende prepararsi ai concorsi nell’ambito della pubblica istruzione. La qualità degli autori, la cura redazionale, la presenza di apparati che agevolano la ricerca rendono “Voci della scuola” una vera e propria “cassetta degli attrezzi”: uno strumento di consultazione flessibile e agile, da tenere su uno scaffale a portata di mano“.
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AREA 11 (Sc. storiche, filosofiche, pedagogiche
e psicologiche)
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26. CN Comune Notizie
“Rivista trimestrale del Comune di Livorno, ha iniziato le sue pubblicazioni nel 1984, con notizie relative alla vita istituzionale. 1984, con notizie relative alla vita istituzionale. Nel 1991 è uscito il primo numero della nuova serie che, oltre alle notizie istituzionali e ad informazioni di carattere amministrativo su uffici e servizi del Comune, con una veste grafica nettamente distinta pubblica articoli di carattere storico-culturale. Alla rivista si affiancano supplementi mirati, volti ad illustrare tematiche di particolare interesse di attualità.”
27. A & D. AUTONOMIA E DIRIGENZA
Organo dell’ANP, Editore: Anp – Associazione nazionale presidi e direttori didattici
28. Animazione Sociale
Dal 1971 Animazione Sociale è la rivista di chi lavora nel sociale. Educatori e assistenti sociali, psicologi e insegnanti, formatori e animatori. Professionisti che a vario titolo lavorano nei servizi, nelle cooperative sociali, nelle associazioni, su problemi sociali ed educativi. 112 pagine ogni mese, 1.120 pagine ogni anno. Da masticare e rimuginare. E magari discutere in équipe. Perché il pensiero rende liberi. E alleggerisce il lavoro. Dandogli metodo, senso, prospettiva.
29. ARPA Rivista
Rivista bimestrale dell’Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia-Romagna.
30. Bambini
“Bambini” è una rivista per educatori di nido, insegnanti di scuola dell’infanzia, ricercatori, studiosi e amministratori che avvertono il significato culturale e sociale e l’urgenza della qualità dei servizi socio-educativi. […]
Ampio spazio è dedicato alla valorizzazione delle esperienze più significative che maturano nei nidi, nelle scuole dell’infanzia e in tutti i luoghi educativi che accolgono bambine e bambini, offrendo occasioni e strumenti di crescita e di sviluppo. […]
Nel settembre del 1976, Loris Malaguzzi, impostando le linee della Rivista, con il primo gruppetto di collaboratori ha sentito il bisogno di partire almeno dalla nascita del bambino: “La rivista si rivolge a questo periodo che va riconosciuto come quello sicuramente più importante e decisivo di tutta la vita dell’uomo. «La rivista deve servire a far stare meglio i bambini»”.
31. Consultori familiari oggi
Organo della Confederazione Italiana dei Consultori Familiari di Ispirazione cristiana
La rivista … intende muoversi nel solco tracciato da Padre Angelo Serra: l’amore per la famiglia e per i consultori familiari deve costituire uno sprone per intraprendere all’insegna della serietà Editoriale e del rigore scientifico-culturale la via dell’approfondimento dei problemi e delle possibili soluzioni sotto il segno della speranza cristiana.
32. Il Maestro
Mensile dell’Aimc – Associazione Italiana Maestri Cattolici
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AREA 12 (Scienze Giuridiche)
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33. Cronache e opinioni
Mensile del Centro Italiano Femminile – CIF, inviato a tutte le donne che fanno parte dell’associazione
“Chi siamo: UN’ASSOCIAZIONE DI DONNE, CREDENTI, CITTADINE”
“Siamo nate nell’Ottobre del ’44 come collegamento di donne e di associazioni di ispirazione cristiana, per contribuire alla ricostruzione del Paese attraverso la partecipazione democratica, l’impegno di promozione umana e di solidarietà. Siamo presenti in rete in modo capillare su tutto il territorio nazionale e ci strutturiamo in CIF comunale, provinciale, regionale e nazionale; i nostri gruppi sono costituiti da donne che si propongono di interagire con le istituzioni per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza. La nostra azione si radica profondamente nel tessuto sociale ed è aperta alla collaborazione anche con donne di culture diverse per costruire una rete di relazioni e di progetti. Le nostre iniziative esprimono un impegno culturale, politico e civile orientato alla costruzione di rapporti di promozione umana, di giustizia e di pace”.
Vedi:
http://www.cifnazionale.it/pubblicazioni/cronache
http://www.cifnazionale.it/chisiamo
http://www.cifnazionale.it/chisiamo/radici/come
34. Cronache parlamentari siciliane
Quindicinale dell’Assemblea Regionale Siciliana
Alcuni articoli:
“Il carovita piega la Sicilia” (titolo copertina n. 1/2012)
“ARS, tagli ai privilegi. Risparmiati 37 milioni di Euro” (titolo copertina n. 17/2011)
“Poggioreale, va avanti il recupero” (titolo copertina n. 2/2011)
“Le crociere ingrassano il turismo” (titolo copertina n. 13/2010)
35. Dialoghi
Ma quali dialoghi? Ce ne sono tre. Mancando l’ISSN occorre presumere che siano tutti e tre sedi scientifiche per Area 12.
I. ISSN 1593-5760 1. Dialoghi Rivista trimestrale.
Dialoghi è una rivista di approfondimento culturale nata nel 2001. In ogni numero: l’Editoriale alla luce degli eventi che animano il dibattito culturale; Primo piano: una riflessione autorevole su questioni di attualità culturale e sociale; Dossier: una sezione monografica articolata in un percorso tematico annuale: articoli, servizi, interviste a testimoni, forum; Eventi&Idee: dibattiti e riflessioni; letteratura e cinema, costume e politica, Chiesa e società… Il libro&I libri: suggerimenti e itinerari critici di lettura; Profili: autori e personaggi illustri.
II. ISSN 0012-205X Dialoghi: Rivista Bimestrale di Letteratura Arti Scienze (no website)
III. Dialoghi online senza ISSN: Rivista dell’Azione Cattolica Italiana.
“Luogo di incontro e dialogo sulle tematiche che abbracciano la sfera della cultura e la dimensione della fede. Accogliendo un approccio critico alle vicende dell’oggi, essa apre a una lettura sapienziale della storia. In ogni numero, un dossier monografico ospita i contributi di diversi esperti, provando a sciogliere i nodi critici che animano il dibattito in corso: un servizio di autentica carità nei confronti della città degli uomini e della Chiesa”.
36. Europa.
Ma quale Europa? Manca l’ISSN. Ci sono allora due alternative.
a) ISSN 1350-4770 Periodico accademico pubblicato a Oxford dal 1994 ma cessato. Non si hanno tracce dell’anno (in cui è cessato), ma dalla scheda Ulrich’s sembra sia cessato quasi subito .
b) ISSN 1722-2052, il quotidiano vicino al PD.
Delle due scelte pare più plausibile la seconda. Ma in realtà è un falso problema: manca l’ISSN quindi entrambi sono scientifici per area 12.
37. Familia (ISSN 0014-7117).
Questa volta l’ISSN è specificato, per fortuna visto che ce ne sono altre tre.
“Familia is the quarterly journal published by the Genealogical Society of South Africa (GSSA), and is available either in printed (hard copy) format or electronically in pdf format. Contributions by members of the Society and others are invited. Articles should typically cover such subjects as: • Family registers • Character stories, irrespective of how well known or unknown they are • Historical events, and • Advice on doing research. Subscription to Familia includes membership of the Society”.
Dal sito della GSSA:
“We serve a community of dedicated amateur family researchers. No one that has not yet started with genealogical research can imagine the passion, the determination and the great exultation that the genealogist experience when achieving a breakthrough, and makes a final link to complete a family line. It is an experience of a lifetime. Moreover, for us it is more than just a family register, it is a family register augmented with the family- and cultural history of the time. Actual experiences of family groups, especially in remote areas, could be an indication of political, religious and cultural values of that time. This may be completely lost to later generations if not recorded in the family register. The advantages of joining the GSSA are numerous. One becomes part of a family of likeminded researchers with vast experience and one can interact with them on a personal level. You know that you can call on the help of people that is supportive and accommodating. You will gain access to research and educational resources and remain up to date with developments in the world of genealogy. You get the opportunity to go on outings to sites of genealogical significance and listen to experts in the research field. Benefits include discount on genealogy books, DVDs and CDs.”.
38. Il Commercialista Veneto
“Il Commercialista Veneto è un periodico a contenuto tecnico e professionale edito e di proprietà dell’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie. Da sempre pensato e voluto come l’organo di stampa di tutti i Dottori Commercialisti delle Tre Venezie, è fondato nel 1965 da Dino Sesani, di Venezia, che ne è, oltre che proprietario ed editore, anche direttore responsabile fino al 1989, anno in cui abbandona la direzione per assumere l’incarico di consigliere nazionale. Successivamente hanno assunto la direzione del giornale Giorgio Maria Cambiè, di Verona, fino a tutto il 1996; Giuseppe Rebecca, di Vicenza, per il biennio 1997 – 1998; Giampaolo Capuzzo, di Rovigo, per il biennio 1999 – 2000; Carlo Molaro, di Udine, per il triennio 2001 – 2003 e Luciano Berzè, di Padova, dal 2004 al 2007; da allora la direzione è affidata a Massimo Da Re, di Venezia. Il direttore è affiancato nei suoi compiti da un Comitato di Redazione composto attualmente da 16 redattori, ciascuno direttamente nominato dall’Ordine professionale di appartenenza, a cui dal 2009 si è aggiunto un ragioniere in rappresentanza del Collegio del Friuli. […] Nel corso dei molti anni della sua vita il giornale ha sempre cercato di seguire le linee guida che ne hanno determinato la nascita: essere la voce di tutti i colleghi del Triveneto, una palestra di confronto di idee e di problemi che sono comuni a questa grande area, l’osservatore attento dei tanti cambiamenti che investono la professione e valido strumento di dialogo fra persone che si occupano dei medesimi problemi, delle medesime sfide e delle medesime difficoltà. E nell’ancora costante perseguimento di questi intenti è forse il segreto della sua vitalità”.
“Il Comitato di Redazione è attualmente composto dal direttore e da 16 colleghi direttamente nominati dai singoli Ordini territoriali. Caratteristica costante di questo gruppo di lavoro, e delle tante persone che ne hanno fatto parte nel corso degli anni, è la capacità di essere una vera squadra unita da un comune senso di appartenenza, spirito di servizio, tanta disponibilità, entusiasmo e impegno dati dalla convinzione di voler operare tutti nell’interesse di tutti e con l’importante obiettivo di far giungere ai colleghi un giornale sempre nuovo, libero nel pensiero e attento alle tematiche professionali e di categoria. Ogni riunione del Comitato diviene il momento del confronto delle idee e delle diverse esperienze, si valuta il materiale raccolto dai redattori e si affiancano le scelte editoriali del direttore. In occasione della attribuzione dei Premi e delle Borse di studio, l’intero Comitato ne costituisce l’insindacabile Giuria. Per prassi ormai consolidata e molto gradita, le riunioni si concludono convivialmente a cena, nei vari splendidi luoghi sparsi nel nostro territorio che hanno fatto conoscere ed apprezzare, anche attraverso la tipicità della loro cucina, un aspetto forse non proprio professionale, ma pur sempre molto interessante del Triveneto”.
39. In Charitate Iustitia
“I destinatari della rivista sono i cultori del diritto, i sacerdoti e gli operatori di pastorale. Ai primi chiediamo quell’attenzione scientifica che porta alla collaborazione. Ai sacerdoti, invece, partecipiamo il nostro lavoro come strumento di dialogo pastorale per ricercare quelle vie che consentono di perseguire insieme l’unico fine dell’identica missione: offrire pace alla coscienza dell’uomo nella giustizia che è frutto di carità e di verità. Tutto ciò concorre perché ogni battezzato possa amare la “grande regola” che compendia identità dell’essere e prospettiva dell’agire. Mons. Raffaele Facciolo Presidente”
40. Informatore Agrario
“L’Informatore Agrario è il più autorevole e diffuso settimanale agricolo italiano. Da oltre 60 anni si rivolge a tecnici, imprenditori, allevatori, agricoltori e a tutti coloro che sentono la necessità di un’informazione politica, tecnica ed economica costante e qualificata”.
41. Jesus
“JESUS. Il più diffuso mensile di cultura religiosa in Italia. JESUS racconta la vita quotidiana dialogando con i lettori attraverso un’informazione esigente e ricercata, che non si sottrae agli argomenti più scottanti. Un mensile che analizza il quotidiano offrendo al lettore tante occasioni di riflessione, dibattito e confronto. Le parole di JESUS sono vere, libere, approfondite e mai retoriche: fede, società, comunità ecclesiale e grandi temi religiosi si svelano al lettore in modo esauriente e originale”
42. Obiettivo Impresa
(Camera di Commercio di Perugia)
“La rivista “Obiettivo Impresa” è un fondamentale strumento di comunicazione e informazione della Camera di Commercio, che permette all’ente di approfondire, con specifici “focus”, i principali temi legati all’economia reale e allo sviluppo del territorio, con uno sguardo attento anche alle politiche economiche e sociali, spaziando dall’ambito regionale a quello nazionale ed europeo con particolare attenzione ai temi economici e d’interesse per le imprese”.
Sommario Obiettivo Impresa n. 2/2010: Editoriale Andrea Sammarco / Forum Ricambio generazionale delle aziende umbre: L’Umbria ha il record di imprenditori sopra i 70 anni; Un’anomalia raccontata dai dati Chiara Vivoli / Storie di ricambio generazionale: SPAGNOLI. La scelta disobbediente di Nicoletta Gianfranco Ricci, MONINI. Con regole precise tutto liscio come l’olio Filippo Casciola, SACI INDUSTRIE SPA. Tre fratelli alla quarta generazione Filippo Campanile, MATTEO BARTOLINI. Si va più leggeri senza il peso della tradizione Giuseppe Occhioni, Galleria Ronchini.Prendi l’arte e mettila da parte Massimo Duranti / Storie aziendali: ASS. FORMA.AZIONE SRL. Un’impresa scandita dall’equilibrio dell’orologio Anna Schippa / Formazione in azienda: Le risorse umane sono la ricetta per ripartire Claudio Ricciarelli, Aggiornamento continuo come leva di sviluppo Tiziana Muzi, Per l’Umbria 99 milioni dall’Europa Lorenzo Robustelli / Arte: Incontri ravvicinati con i colori di Giotto Giovanni Zavarella / Rubriche: marchi e brevetti Arriva il nuovo Made in Italy per i prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri. Un primo commento alla Legge n. 55 del 2010 Giuseppe Caforio / cameranotizie Mario Pera / note di legislazione regionale Massimo Duranti.
43. Patrimonio pubblico
“www.patrimoniopubblico.it, alias www.demaniopatrimonio.it, è un sito professionale di informazione tecnico-giuridica specializzata nella materia della gestione, acquisizione e alienazione dei beni pubblici, rivolto agli operatori del settore (pubbliche amministrazioni, studi legali, studi tecnici). Coordinatore scientifico: dott. Gabriele Lami – dirigente del settore Patrimonio e Demanio del Comune di Follonica”.
44. La Circolare Tributaria
45. Quaderni dell’Osservatorio Elettorale
“Semestrale della Giunta Regionale Toscana Redazione: Settore Ufficio e Osservatorio Elettorale, Via San Gallo 34/a 50129 Firenze – Stampa: Centro Stampa Giunta Regionale. La pubblicazione Quaderni dell’Osservatorio Elettorale ha iniziato nel 1977. Dal 1982 i Quaderni si sono dati una periodicità semestrale. Ogni Quaderno si compone tipicamente di 3 articoli, di due Rubriche fisse: Le elezioni nel mondo di Silvia Bolgherini e Le elezioni in Italia di Aldo Di Virgilio e di un Notiziario contenente gli Appuntamenti elettorali in Toscana ed i Sommari dei numeri precedenti”.
46. Rivista AIAF (Associazione Italiana degli Analisti Finanziari)
“AIAF – Chi Siamo Costituita nel 1971, rappresenta circa 1000 Soci che operano presso Istituti di credito, SIM, SGR, Finanziarie di Investimento (Investment Banking, Private Equity e Venture Capital), Società di capitali (aree finanza, M&A, pianificazione), Studi Professionali indipendenti. Mission: Promuovere lo studio e la cultura dell’analisi finanziaria, contribuendo allo sviluppo, alla trasparenza ed efficienza dei mercati finanziari. Rappresentare pubblicamente gli interessi degli analisti finanziari. Svolgere un’attività di formazione e di education permanente nei confronti della comunità finanziaria. Promuovere in Italia elevati standard di qualificazione professionale attraverso la diffusione dei Diplomi: CIIA Certified International Investment Analyst; CIWM Certified International Wealth Manager; CFI Consulente in Finanza di Impresa”
“L’attività editoriale consiste nella pubblicazione della “Rivista AIAF online” trimestrale […] La Rivista AIAF online (trimestrale) – ISSN 2038-2111 – contribuisce a diffondere il sapere dei Soci su svariati temi quali la corporate governance, la gestione di portafoglio, gli intangibles, l’analisi di bilancio, la valutazione d’azienda, i principi contabili, l’analisi tecnica e la normativa finanziaria”.
47. Seminarium
rivista della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica [dei Seminari e degli Istituti di Studi]; Pontificia opera per le vocazioni ecclesiastiche
“Santità e sacerdozio. Figure esemplari a servizio delle vocazioni sacerdotali” (1/2011)
“Il Cammino Neocatecumenale. Un itinerario di catechesi che suscita vocazioni” (5b/2009)
“La dimensione vocazionale dello scautismo. La mia vita come un’avventura” (5f/2009)
“La personalità sacerdotale dei moderatori svolge un ruolo di primaria importanza nella formazione dei futuri presbiteri” (8/2008)
48. Summa
(ISSN 1125-6745). chiusa nel 2005
“Summa […] è un mensile di formazione permanente per il medico veterinario, ora disponibile in due versioni specifiche per i singoli settori: Summa – animali da compagnia e Summa – animali da reddito”.
“Mensile di formazione permanente per il medico veterinario, Summa animali da compagnia è una rivista dedicata esclusivamente agli animali d’affezione. La medicina veterinaria è sempre più indirizzata verso una forte specializzazione dei singoli settori ed è per questo che i lettori richiedono riviste più settoriali e specialistiche, ma anche in grado di offrire una panoramica sulle problematiche generali riscontrate nella pratica quotidiana. Medici veterinari e studenti possono perciò trovare in Summa animali da compagnia un’ampia gamma di articoli, sia di carattere generale sia incentrati sulla propria specialità e sulle specie di interesse, grazie a un mensile di formazione permanente più versatile e rispondente alle proprie esigenze”.
49. Tutela (Rivista del Patronato INAS – CISL)
ISSN: 0393-7798
“INAS – Istituto Nazionale Assistenza Sociale Chi siamo: Siamo il patronato della Cisl da oltre 60 anni. Agli inizi della nostra storia ci chiamavano gli “avvocati dei poveri”, per il nostro impegno nel garantire la tutela gratuita a chi non poteva permettersi di difendere i propri diritti a pagamento. Assistere, tutelare, offrire consulenza a tutti i cittadini, dentro e fuori dal luogo di lavoro è da sempre il nostro modo per declinare i valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte”.
50. UP. Università Progetto
(rivista dello SNUR – CGIL)
Presente sul WEB a questo indirizzo: non raggiungibile.
51. Voilà
Rivista misteriosa, introvabile, presente esclusivamente nel catalogo ANCE/Cineca. Naturalmente non è indicato l’ISSN. Che sia questa?
52. Ambiente consulenza e pratica per l’impresa.
Attualmente: Ambiente e sviluppo. Consulenza e pratica per l’impresa e gli enti locali.
N.B. Invia in omaggio agli abbonati la Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso.
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AREA 14 (Scienze politiche e sociali)
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53. ALTRAECONOMIA
“Altreconomia è un mensile nato nel novembre del 1999. Da allora, obiettivo di “Altreconomia” è di dare visibilità e spazio a stili di vita e iniziative produttive, commerciali e finanziarie ispirate ai principi di sobrietà, equità, sostenibilità, partecipazione e solidarietà. In questo, particolare attenzione è dedicata ai temi del commercio equo e solidale, dell’ambiente, della finanza etica e della cooperazione internazionale. La scelta editoriale della rivista va oltre l’informazione: si tratta infatti di suggerire scelte, orientare consumi e comportamenti, favorire la consapevolezza e la partecipazione agli avvenimenti locali e globali. Al tempo stesso, l’impegno della redazione è raccontare i meccanismi dell’economia mondiale, denunciandone soprusi, storture, ingiustizie. Oggi Altreconomia è edita da una cooperativa composta essenzialmente dai lettori della rivista. I soci a fine 2010 sono oltre 450. Un esempio pressoché unico nel panorama editoriale italiano, una straordinaria garanzia di indipendenza e correttezza dell’informazione“
54. CRITICA SOCIALE
I lettori più attenti avranno notato che manca un’area CUN. Alla prossima puntata!
Penso agli ignari (immagino!) componenti stranieri dei GEV… sapranno mai che il loro nome è infangato dall’aver prodotto queste liste?
Forse dovremmo farglielo sapere ;-)
Bella osservazione, malibranx. Ma sono ignari? Purtroppo anche loro fanno parte di un gioco a dir poco non trasparente: misteriosamente cooptati, come i Gev italiani (tra i quali si troveranno 10 giusti che si dimettono?). Così come sarà misteriosamente sorteggiato il quinto membro della Commissione. Quali docenti stranieri hanno risposto al bando di Anvur? Non se ne sa niente.
Torniamo alle riviste. Non dimentichiamo le proteste sensatissime del mondo accademico su quelle di fascia A (e c’è ancora da lavorare!). Ma lo scandalo delle riviste “scientifiche”, denunciato da Roars, è insopportabile, va al di là di ogni perversa immaginazione. Che vuol dire quell’immonda ammucchiata, si chiedono giustamente Banfi e De Nicolao, cosa ci aspetta nell’ultima parte della trilogia? Personalmente escludo l’errore casuale (il troppo è troppo). Sarei incline (e l’ho già detto) a investigare su due fronti: quello dell’assoluta cialtroneria: schedatura affidata a una sorta di “call center”, certo pagato meno lautamente dei vertici. Oppure ci sarebbe un altro fronte o un’altra pista che pure i nostri ci fanno intravedere: una manipolazione pesantissima in favore di candidati commissari e candidati all’abilitazione. Vi sembra fantascienza? Ma no. Si può fare, se il risultato finale è la somma di quello che è accaduto all’interno di ogni Gev, Subgev e Gruppo di lavoro. L’importante è rendere sorteggiabili i compagni di cordata. E che rabbia se quegli altri non riusciamo ad eliminarli…
PRIMO, DURO COLPO DEL TAR LAZIO ALL’ANVUR.
Da leggere soprattutto il commento della rivista giuridica Federalismi.it
link
http://www.federalismi.it/ApplMostraDoc.cfm?hpsez=Primo_Piano&content=TAR+Lazio,+sent.+n.+8408/2012%20sulla+richiesta+di+accesso+di+Federalismi+alla+documentazione+ANVUR+usata+per+la+classificazione+delle+riviste+scientifiche+%28con+una+nota+di+commento%29&content_auth=&Artid=21005
Un giudice a Berlino?
Ma perché non mi sono laureata in Giurisprudenza? Bella notizia, Jus.
La situazione e’ preoccupante, perche’ cio’ dimostra che il ministro deve intervenire subito, altrimenti saltera’ tutto. Piu precisamente, la classificazione delle riviste nella vqr alla fine era stata svalutata dagli stessi gev 12. Ma se un giudice da ragione ad una rivista malclassificata nella vqr, figuratevi cosa accadra’ per l’abilitazione
Se i componenti “stranieri” sono della stessa categoria degli “stranieri” dei comitati di selezione dei PRIN non saprei sino a che punto siano ignari. Molti di questi “stranieri”, guarda caso, sono italiani che lavorano all’estero. Vi ricordate del caso della rinuncia di quel ricercatore (professore) italiano che lavorava stabilmente negli USA a valutare dei progetti PRIN, forse per l’area 06, perchè subissato dalle telefonate dei colleghi in Italia?
Fra questi stranieri c’è chi sostiene a spada tratta questo sistema delle abilitazioni (è stato citato in un post di ROARS recentemente).
THOR come gli Stati dell’antico regime l’Anvur recluta i suoi reggimenti d’élite all’estero
ce l’avete fatta a smuovere la grande stampa.
su:
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_17/professore-riviste-scientifiche-suinicoultura_9287023c-181f-11e2-a20d-0e1ab53dafde.shtml
Gian Antonio Stella parla di voi!!!
Stella è un giornalista intelligente, ha sentito puzza di bruciato. Dobbiamo insistere: chi valuta i valutatori? Ormai il maxiconcorso è oggetto di interpellanze parlamentari e di sentenze della magistratura. Sospensione del bando e scioglimento dell’Anvur sono le condizioni per cui l’Abilitazione scientifica nazionale possa ripartire.
per i ricorsi poi siamo solo all’inizio…..
tra Anvur e Miur siamo ormai al gioco della torre…chi sarà buttato prima dalla torre…?
Vorrei che su tutto questo si esprimesse Sua Eccellenza Andrea Graziosi, Alto Esperto della Valutazione, una volta tanto prodigo di esternazioni e ora silente…
Qualche ulteriore segnalazione: Aspenia, rivista dell’Aspen Institute (presidente: Giulio Tremonti); Italiani europei e i Quaderni di Italianieuropei, riviste dell’omonima fondazione (Presidente Massimo d’Alema)
Premesso che della fascia A, B o C nulla mi importa, le vostre (più di qualche volta giuste) recriminazioni non vi autorizzano a denigrare il lavoro altrui, men che meno con le “motivazioni” da voi addotte. Alcune delle riviste da voi segnalate non mi sembrano indegne ad ospitare lavori scientifici e, in ogni caso, sono le motivazioni e il tono delle stesse a gridare vendetta! In quanto illustri docenti, ad esempio, dovreste sapere che la medicina veterinaria (anche quella degli animali da compagnia o dei lagomorfi) è una disciplina accademica con le sue cattedre, i suoi congressi, le sue riviste scientifiche. Poi si può obiettare riguardo al livello scientifico di una rivista, sulla presenza nella stessa di lavori scientifici originali o sulla peer review ma non mi sembra che voi siate scesi nel merito! Inevitabile nell’era di Facebook e della comunicazione di massa? Forse ma almeno sarebbe stato necessario documentarsi, prima di “sbattere i mostri in prima pagina” come avete fatto voi. Con una spocchia che, perdonatemi, non fa che alimentare i pregiudizi (sulla classe accademica italica) che voi volete combattere.
Riguardo alla rivista della quale mi onoro di essere redattore da più di un ventennio, e dato che le vostre “motivazioni” consistono nell’evidenziare in neretto parole chiave che, a vostro avviso, connotano negativamente le riviste che avete preso di mira, mi preme di precisare quanto segue: a) “La grande mostra sui Celti”… Organizzare mostre archeologiche sarebbe indice di scarsa scientificità? Si trattava comunque di una mostra archeologica sui Celti d’Insubria e di Boemia, organizzata dal professor V. Kruta della Sorbona, ospitata dal Civico Museo Archeologico di Varese e sul cui catalogo hanno scritto alcuni dei maggiori esponenti, non solo italiani, dell’archeologia celtica. b) “Festival celtico dell’Insubria”… Mutatis mutandis, accusereste di cialtroneria la NASA, l’ESA, l’ESO, il CERN o gli osservatori astronomici di tutto il mondo (inclusi quelli italiani) perchè destinano una parte del proprio budget alla divulgazione scientifica e all’outreach? Peraltro il festival in questione ha, come contorno, conferenze o convegni cui hanno partecipato illustri esponenti nel campo dei celtic studies come il già citato V. Kruta della Sorbona, R. de Marinis (Università degli Studi di Milano) o F.M. Gambari (allora Soprintendenza Archeologica della Lombardia), per citarne alcuni. c) “Tematiche storiche, identitarie e di attualità”… La storia, secondo voi, non è una disciplina accademica? Lo sono anche l’antropologia (inclusi gli studi identitari) e gli heritage studies, se non lo sapete. Attualità? Mutatis mutandis, anche Nature, ad esempio, si occupa di attualità nelle sue News and Views. Nel nostro piccolo, è quanto facciamo anche noi (in un senso, però, molto più alto di quanto pensiate voi). d) “Gastronomia”… Dovreste sapere che l’antropologia alimentare è una disciplina scientifica e che, in generale, chi si occupa di antropologia, di studi identitari, di heritage studies, trova nella cucina un fertile terreno di caccia. Vi lascio alla vostra spocchia italo-sinistro-accademica…