File .zip con tutte le mediane ASN 2012 in formato Excel: download

 

L’ANVUR ammette di aver sbagliato i conti
e ripubblica le mediane, chiamandole “definitive”

Sul sito dell’ANVUR tutte le mediane già pubblicate (dei settori bibliometrici e non bibliometrici) sono state rimpiazzate da nuove e diverse mediane. L’unica spiegazione fornita è il seguente avviso:

Nuova e definitiva versione delle Tabelle delle mediane per i settori bibliometrici e per quelli non bibliometrici

Pubblichiamo oggi nella sezione Abilitazione Scientifica Nazionale la nuova e definitiva versione delle Tabelle delle mediane per i settori bibliometrici e per quelli non bibliometrici, in base alle quali domani entro le 12,00 saranno fornite a ciascun professore ordinario nel rispettivo sito docente le informazioni relative all’ammissibilità alla candidatura alle commissioni di abilitazione.
I valori delle mediane pubblicati in precedenza erano stati ottenuti utilizzando un’approssimazione che, ad un più attento esame, non risulta pienamente in linea con la definizione formale di mediana contenuta nel DM 76.
Entro la settimana corrente pubblicheremo la lista delle riviste di fascia A per le aree non bibliometriche.

Da un primo esame si vede che:

  • L’ANVUR ha cambiato la definizione di mediana: nella nuova versione se il numero di soggetti è pari, la mediana viene calcolata come media dei due soggetti centrali (si spiega in tal modo il grande numero di valori frazionari che sono improvvisamente apparsi).
  • I nuovi calcoli hanno modificato anche gli “scorpori” dei settori scientifici, ovvero sono cambiati i settori scientifici che utilizzano mediane specifiche, diverse da quelle del settore concorsuale.
  • Per i settori bibliometrici è probabilmente stato corretto un errore nell’implementazione dell’indice-h contemporaneo in conseguenza del quale alcuni settori concorsuali avevano mediana pari a zero per l’indicatore h_c
  • Per i settori non bibliometrici è stato corretto il totale dei prodotti inclusi nel calcolo delle mediane da cui era possibile ottenere “per sottrazione” il numero di articoli in riviste di classe A per l’area 12 che era stato omesso (non essendo stata ufficialmente calcolata tale mediana per la classe A), si veda “La dodicesima mediana” per maggiori dettagli.
  • Per i settori bibliometrici il valore delle mediane è cresciuto.
  • Per i settori non bibliometrici il valore delle mediane è generalmente diminuito, a volte anche in modo sensibile.

Appena possibile ritorneremo sull’argomento con ulteriori analisi e commenti.

Link alla pagina con le nuove mediane: http://www.anvur.org/?q=asn-documenti

 

 

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195 Commenti

  1. Salve a tutti, scusate la banalità della domanda, ma è possibile avere notizie certe sulla normalizzazione per età accademica ai fini del superamento della mediana nei settoni non bibliometrici? Conto 13 fra articoli e saggi di cui il primo del 2006, la mediana è di 16.
    Grazie a chi mi risponde

    • Salvo errori, dovrebbe essere: (13 x 10)/6 = 21,67, quindi maggiore di 16. In dettaglio: moltiplica il # degli articoli per 10 e dividi per l’età accademica calcolata come anni dal primo articolo fino al 2012. Non mi è chiaro se dal 2012 devo calcolare 6 o 7 anni, ma per te cambia poco.

    • Penso che questo fosse chiaro a tutti, eccettuato eventualmente a chi aveva pubblicato le prime tabelle, tuttavia la cifra decimale, in questo caso è superflua e poteva anche non essere pubblicata, visto che gli Hc individuali sono interi e al fine del superamento è irrilevante che ci sia o meno il “.5”
      Mi resta difficile da immaginare quale “problema sul calcolo della mediana” possa fare cambiare la base di dati su cui è calcolata… Potenza dell’algoritmica…

    • Guarda, visti i giusti dubbi di ciascuno han fatto bene a mettere decimali. Anzi mi sorprende che nessun abbia addotto la loro mancanza come dimostrazione della falsità dell’ANVUR

      E’ però verissimo che la spiegazione degli errori da cui le modifiche è quanto meno ridicola. Un pdf con opportune note avrebbe evitato ulteriori polemiche.

    • Probabilmente ci sono gli estremi per ricorrere se la commissione non ne tiene comunque conto. ricorda: non sei certamente il solo in questa situazione e Scopus NON è la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

    • Ma se li cerchi su WoS li trovi? Se non li trovi su WoS e (se capisco) nemmeno su SCOPUS, come fai a sapere che sono molto citati?

    • sono in una situazione molto simile e l’articolo mancante mi farebbe essere sopra la mediana…Non si puo’ dipendere dal fato che l’indicizzazione comincia a partire da un dato anno!!! Ripeto e mi auguro che chi di dovere mi legga. Bisogna incrociare i dati Cineca con quelli senz’altro piu’ completi di Google ed eventualmente eliminare gli errori. Altirmenti è meglio fermare tutto questo pasticcio!!!

    • Ma su WoS o SCOPUS ci sono? Se non hai accesso, dammi qualcosa (se vuoi, eh), tipo il DOI, e ti dico se si vedono

    • @archangel

      Io sono nella stessa situazione: perdo 4 articoli su 2 riviste che Scopus indicizza dal 2005 e dal 2011, con tutte le relative citazioni. Questi 2 Journal non ci sono su WoS.
      Se contassero supererei la soglia, così sono sotto.
      La beffa è che Scopus conta altri miei articoli pubblicati sulle stesse due riviste negli ultimi anni, quindi ho mandato una mail e questa è la loro risposta:
      ——
      […] Regarding the coverage years in Scopus, unfortunately we are not able to give you a certain answer since many consequences may be part of it (publisher, Scopus preferences, etc)
      ———

      Non molto consolante…

  2. Vedo che per i settori bib si paventa una “strage” di non ammissioni. Ma tanto a “fare numero” per le abilitazioni provvederanno i settori non bib, dove di criteri basta soddisfarne uno solo ed alcune soglie sono davvero molto basse (incluse quelle del mio settore) e facilmente superabili, in modi anche non molto “scientifici”, da qui a novembre.

  3. scusate mi è venuto un dubbio per quanto riguarda le citazioni complessive. Nella delibera dell’Anvur si dice solo che queste vanno divise per l’eta’ accademica, ma probabilmente è saltato un fattore 10 a moltiplicare..altrimenti la cosa non funziona. D’altra parte per gli articoli si fa così sotto i 10 anni di età accademica. Confermate?

    • no è corretto..sono citazioni per anno.
      il fattore 10 deve essere utilizzato solo per la prima mediana

    • scusami ma non capisco la logica…col fattore 10 diminuisci un po’ le citazioni degli anziani e premi quelle dei piu’ giovani cosi’ come per gli articoli e l’h index contemporaneo…secondo me ci vorrebbe, avrebbe piu’ senso

    • francamente non capisco io, se moltiplichi tutto per dieci (mediana compresa) il risultato non cambia.
      V.

    • moltiplichi per 10 e dividi per età accademica…questo comporta un vantaggio per i giovani ed uno svantaggio per i piu’ anziani…

    • Vedo che non hai compreso a fondo lo spirito del Decreto e delle delibere Anvur!!!!
      Lo spirito è sfavorire i giovani.
      Infatti le citazioni che non crescono in maniera lineare con gli anni vengono normalizzate dividendo per gli anni.
      Allo stesso tempo viene utilizzato l’h_c index che per stessa ammissione dell’anvur (come si legge nel documento e come si evince dal delirante grafico che secondo loro ne giustifica l’impiego) è un indice che si stabilizza (ovvero è sufficientemente alto) solo a partire da una certa anzianità. Quindi in sintesi se sei un ricercatore giovane devi penare di più.

      Per quanto mi è sembrato di capire, un denominatore comune a molti settori è che un ricercatore giovane attivo si beva la mediana relativa al numero di lavori (io personalmente la raddoppio) ma affanni nel superamento degli altri due diabolici indici dalla dubbia normalizzazione.

    • Giustissimo! Concordo appieno con le conclusioni di aspa. Inoltre, in settori a citazioni “lente e persistenti” i giovani sono ancor più sfavoriti. Non si capisce poi perché non dovrebbe bastare un solo indice anche nei settori bibliometrici, almeno in questo modo i giovani sarebbero “salvi”.

    • Non so quanto mi possa considerare giovane a 40 anni, con 10 di età accademica. In ogni caso confermo, sono decisamente sopra il numero di lavori appena sotto (0.5) le citazioni normalizzate e appena sopra (0.5) l’h_c index.

    • Non capisco. Un ricercatore giovane avrebbe età accademica più breve…quindi denominatore più basso. Le citazioni crescono di solito per un certo periodo dopo pubblicazione, poi asintoto. Un giovane è più verosimile sia in fase ascendente (dipende da quanto giovane!)
      Attenzione…stabilizza vuol dire che rimane invariato, non è tempo dipendente.

      Ora sotto una certa età ha un trend crescente, e se vedi il grafico si stabilizza ben dopo i 10 anni!!! Giovani?
      Concettualmente h_c non penalizza i giovani, tutt’altro. Se le tue pubblicazioni hanno pochi anni le citazioni sono moltiplicate per un coef non da poco.

      Se leggi altri post troverai critiche esattamente di tenore opposto, dove ci si lamenta di questi score perché favoriscono i giovani…

    • @Stef
      tu scrivi: “Concettualmente h_c non penalizza i giovani, tutt’altro. Se le tue pubblicazioni hanno pochi anni le citazioni sono moltiplicate per un coef non da poco.”
      Questo non ha nulla a che fare con l’età accademica.
      Nel computo dell’ h_c, anche se hai 100 anni di età accademica, quando le tue pubblicazioni hanno pochi anni le citazioni sono moltiplicate per un coef non da poco. Mi spieghi perché un giovane sarebbe avvantaggiato? Mi spieghi perché usi la parola “tutt’altro”?

      Mi dispiace Stef ma non mi ritrovo assolutamente con le tue considerazioni. Anche ammesso che mediamente un lavoro smetta di ricevere citazioni dopo un certo numero N di anni (ammesso che N esista per l’area matematica è molto grande) non vedo come la normalizzazione brutale #citazioni diviso per l’età accademica possa favorire in qualunque modo un giovane.

      Mi dispiace, ma al momento non ho incontrato un solo ricercatore di età accademica inferiore a 10 anni che si lamentasse per la mediana degli articoli troppo alta e quello delle citazioni e dell’h_c troppo bassi.
      Secondo te che cosa significa?

  4. La tua carriera viene cosi a dipendere da una scelta editoriale di Scopus.
    La legge parla di database internazionali e non di Scopus e/o WoS. Questi sono stati usati da ANVUR per fare i propri calcoli. Perchè un candidato non può usarne altri, in aggiunta ai primi due, purché siano internazionali e di qualità riconosciuta?

    • E’ vero, la legge parla di database internazionali, ma credo che il problema sia che la commissione verrà dotata di un qualche strumento che controlli gli indici dei candidati in maniera automatica (o semiautomatica) non avendo ragionevolmente il tempo di controllarle “a mano” candidato per candidato.
      Quello che mi chiedo è: una commissione volenterosa potrebbe autodotarsi di un software capace di attingere da altri database?
      Per esempio nell’area matematica scopus e wos non sono stati mai stati presi in considerazione prima d’ora. Il database universalmente riconosciuto è mathscinet che è anche omnicomprensivo per riviste e citazioni, oltre che capace di riconoscere gli autori in modo più efficiente. Ovviamente non credo che verrà considerato. Ma la commissione avrebbe questo margine?

    • No, perché per le mediane si sono usati WoS e Scopus. E ci sono moltissimi casi di ricercatori che hanno produzione dimezzata e citazioni ridotte al 10-20% passando da mathscinet ai due DB (anche se uniti).

    • Il problema (serio in modo più che evidente) tuttavia non credo possa portare ad esiti positivi in un ricorso (a naso, non sono giurista). Il motivo è che i matematici sono confrontati con altri matematici, quindi se i RU perdono #citaz o #articoli così sarebbe per i PA o PO.
      Ovvero se tu cerchi i dati di un PA in WoS & Scopus, e li confronti con mathscinet trovi che pure per loro ci sono omissioni? Se così fosse il confronto sarebbe equo (al di là di margini d’errore che purtroppo però ci sono anche su Scopus & WoS come avrai letto qui)

  5. Cari colleghi,
    Sono un idoneo non strutturato (e non ancora chiamato) ad un concorso di II fascia, I sessione 2008. Il mio SSD è ICAR 14 (progettazione Architettonica). Visto che nè cineca nè anvur mi hanno risposto vi sottopongo alcuni quesiti:
    1_vista la sostanziale equiparazione tra vecchie idoneità e nuove abilitazioni nazionali, posso partecipare (visto che l’idoneità non è scaduta)ai concorsi di II fascia?
    2_ Data questa equiparazione come si concilia la durata della vecchia idoneità (3 anni) con quella della nuova abilitazione (4 anni)?
    3_Nel mio settore disciplinare i progetti (premiati e/o pubblicati) hanno enorme rilevanza. Mentre quelli pubblicati credo possano essere agevolmente ricondotti in “capitoli di libro” (se pubblicati in catalogo) o “articolo su rivista” (se pubblicati in rivista, come classificare i progetti premiati (in concorsi internazionali/nazionali o in premi)?
    4_Nel caso che un volume ha due autori (ovviamente con contributi distinguibili), come va calcolato ai fini della mediana?
    5_Tutte le pubblicazioni con isbn vanno nella prima mediana (libri)?
    6_Le pubblicazioni scelte per il superamento della mediana devono essere tutte comprese nel decennio 2002-2012? e da quale mese del 2002?
    7_Devono essere presentate in PDF tutte le pubblicazioni indicate per il superamento della mediana? E se sì, il PDF deve essere certificato o può essere homemade?
    8_Mi sono un po’ perso sulla storia della normalizzazione. Io non sono strutturato, ma ho un sito docente cineca perchè ho partecipato ad un prin 2000-2002. Qual’è la mia età accademica?
    Grazie in anticipo.

    • 1) Immagino di sì. Essere idoneo non esclude la partecipazione all’abilitazione (anzi fossi in te farei lo stesso)
      2) Non son certo, ma credo che siano del tutto indipendenti
      3) I ‘premi’ hanno una voce a sé nella domanda. Ma non contano come pubblicazione di per sé
      4) Il numero di autori nelle pubblicazioni non viene preso in considerazione in alcun modo
      6) Solo per l’indice #articoli (2002-2012) non per le citazioni e h_c che invece si estendono su tutta l’arco della carriera. Si parla di anno 2002 nessun riferimento a mesi (quindi gen-dec immagino
      7) No il pdf serve solo per le pubblicazioni sottoposte a revisione della commissione. Il numero dipende dalla fascia per cui si concorre e per area scientifica (vd Allegati C ed E del DM)
      8) età accademica = 2012 – anno prima pubblicazione

    • a rigor di logica bisognerebbe utilizzare un decimale. Ad esempio, per sei mesi, l’età accademica sarebbe 0,5. Voglio comunque sperare che chi ha pubblicato per la prima volta nel 2012 non sia abilitato a Professore, a prescindere dal superamento o meno delle mediane.
      V.

    • In tutti i settori bibliometrici con numero di articoli normalizzato <10 e citazioni <10, un dottorando che magari ha pubblicato la sua tesi su rivista nel 2012 e si prende una sola citazione (magari self), supera le mediane.

  6. ho da tempo un dubbio sul criterio che stabilisce se una pubblicazione su un periodico è di tipo journal paper (facente punteggio ai fini della mediana) o conference paper. Alcuni hanno già sottolineato che ad esempio nel settore 9 (il mio) molte conferenze sono di peso notevole. Nel mio caso in più circostanze l’articolo presentato a conferenza è stato sottoposto a vero e proprio processo di peer review e pubblicato su periodico (anche se specializzato in connference proceedings). Come va considerato un tale caso? Secondo me la vera discriminante tra articolo su rivista e conference paper dovrebbe essere l’avere o meno superato un processo di peer blind review, ma su Scopus ciò non si evince e la classificazione come conference paper sembrerebbe non dare alcun margine di chiarezza..

    • Nei settori bibliometrici sembra che ANVUR tratti come “article” quello che WoS e Scopus considerano “article”.

      “Rigore è quando arbitro fischia”

    • Già!! Peccato che a suo tempo, quando optai per la conferenzona piuttosto che per un journal, tutto ciò fosse considerato rigore… Ma tant’è!!

  7. Una perplessita’ tra le tante, forse legata anche alla specificita’ del mio settore (la psicologia e’ l’unica tra le scienze umane e sociali ad essere accorpata ai settori “bibliometrci” con alcuni SSD affini a Med e Bio e altri che sarebbero stati piu’ a loro agio tra i “non bibliometrci” dove la quasi totalita’ degli ordinari piu’ anziani non possiede le carattistiche per stare incommissione). I professori straordinari sono sicuramente conteggiati ai fini del calcolo delle mediane, ma possono essere incommissione? Se cosi’ non fosse (ma mi chiedo quanto sia opportuno che uno straordinario sieda inunacommissionedi concorso) nel mio SSD, peresempio,credo non ci possano essere con le mediane “ritoccate” piu’ di due persone conirequisiti necessari!

  8. Sarei grato a chiunque volesse darmi delle delucidazioni visto che ho seguito molto sommariamente tutta la vicenda delle mediane e mi pare che la norma non sia chiarissima al riguardo. Nei settori bibliometrici per il superamento della prima mediana si intendono come articoli tutti quelli presenti nei database (Scopus es Web of Science) e che quindi comprendono anche alcune (pochissime a dire il vero) conferenze, capitoli di libri ect., oppure solo gli articoli su rivista ? Il termine per il superamento della mediana è quello in cui il candidato presenta la domanda o quello di pubblicazione del bando o altro ancora?

  9. Approfitto della disponibilità di voi colleghi per farvi una domanda inerente il mio settore disciplinare 08D1 (ex icar1):

    riallacciandomi a quanto descritto nella FAQ “Nei settori di
    architettura, dove i progetti rivestono un ruolo fondamentale nella produzione accademica, gli articoli di commento ai progetti di altri architetti svolgono il ruolo di misura dell’attività progettuale dei docenti: quanto più le opere di un architetto sono commentate da altri tanto maggiore è la sua produzione. È possibile tenere conto di questa specificità nel calcolo delle mediane?”

    La risposta dell’Anvur è stata:

    “La pubblicazione di articoli che discutono l’opera di architetti
    assolve alla funzione che nella letteratura scientifica è svolta
    dalle citazioni. L’impatto dell’attività progettuale è misurabile dai lavori che esaminano criticamente (ovvero “citano”) le opere
    materiali, invece che le pubblicazioni, di un architetto. Data questa specificità si ritiene legittimo che gli autori dei settori non bibliometrici di architettura espongano come articoli propri nel sito docente articoli che contengono commenti e lavori critici relativi ai propri progetti. Naturalmente la rivista in cui sono contenuti tali articoli deve avere natura scientifica.”

    La mia domanda é:
    Le recensioni di altri autori di proprie pubblicazioni (libri), possono essere considerate come sorta di citazioni, misurando l’attività di ricerca dei docenti che non hanno indicatori bibliometrici?

    Grazie

    • Beh a te almeno hanno risposto! Io ho inviato ben tre email chiedendo come considerare gli Atti di convegno (annuali)con ISSN (pubblicati online)e ancora tutto tace…!

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