Finalmente pubblicate le “terze mediane” per scienze giuridiche. Ma non è la fine della telenovela. Verranno riaperti i termini per commissari e candidati?E il ricorso dei costituzionalisti?

Oggi l’ANVUR ha pubblicato sul suo sito la Delibera del Presidente n. 16  che contiene le cosiddette “terze mediane” per l’area 12 (Scienze Giuridiche) Ricordiamo che la terza mediana costituisce la soglia relativa al numero di articoli pubblicati in riviste di classe A che aspiranti commissari e candidati devono superare per far parte delle commissioni, i primi, e per ottenere l’abilitazione, i secondi. Per quanto in seguito alla catena di errori documentati da ROARS e in parte ammessi anche da ANVUR, l’agenzia abbia dichiarato che le mediane sono indicative e non prescrittive, secondo il dettato originale della Delibera 50 dell’ANVUR, commissari e candidati sarebbero tenuti al superamento di almeno una mediana su tre.
Il documento pubblicato oggi contiene tre liste di mediane: due liste per i candidati alle abilitazioni di prima e seconda fascia e una terza per la selezione dei commissari. Quello di oggi è un’ulteriore episodio della telenovela della terza mediana per l’area 12. Infatti, già la prima edizione delle mediane per i settori non bibliometrici ed anche la rettifica del 27 agosto contenevano tutte le mediane per tutte le aree disciplinari con l’eccezione della terza mediana per l’area 12. La spiegazione riportata are abbastanza anomala:

Nelle tabelle manca il valore della mediana del terzo indicatore, relativo al numero di articoli pubblicati nelle riviste di fascia A, per tutti settori concorsuali dell’area 12. Ciò è dovuto alla mancata formulazione di una proposta di classificazione da parte dei componenti dell’area 12 del Gruppo di lavoro Libri e riviste scientifiche, che fosse condivisa dagli esperti della Valutazione della Ricerca (GEV), dalle società scientifiche del settore e dal Gruppo stesso . La mancata pubblicazione della mediana del terzo indicatore ha avuto il supporto esplicito del MIUR. L’ANVUR sta ancora lavorando alla classificazione utilizzando altre fonti di informazione previste dal RM, nella prospettiva che le commissioni di concorso dell’area 12 possano farne uso.

Tra l’altro dall’esame di una tabella che conteneva i  numeri di articoli utilizzati nel calcolo delle mediane dei settori non bibliometrici risultava che il totale era maggiore della somma dei parziali per area, rivelando che gli articoli di fascia A per l’area 12 erano stati prima contati e poi “sbianchettati”.

Su ROARS avevamo avanzato l’ipotesi che la singolare omissione, circoscritta ad una sola area, trovasse giustificazione nel ricorso presentato al TAR Lazio dall’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, relativo proprio alla terza mediana. Infatti era imminente l’udienza fissata per il 6 settembre che avrebbe dovuto decidere sulla richiesta di sospensiva avanzata dai costituzionalisti che riguardava proprio la terza mediana. La mancata pubblicazione era apparsa un espediente per far venir meno le motivazioni della sospensiva e, in effetti, il TAR non concesse la sospensiva, procedendo piuttosto ad una sollecita definizione del giudizio nel merito, fissato in data 23 gennaio 2013.

All’epoca avevamo osservato che la mancata pubblicazione della terza mediana veniva a creare una disparità di trattamento tra l’area 12 e tutte le altre aree non bibliometriche. Infatti, essere tenuti a superare una mediana su due, come succedeva per l’area 12, era sicuramente più svantaggioso che dover superare una mediana su tre. Fin troppo facile prevedere che ciò avrebbe dato esca ad ulteriori contenziosi. E probabilmente proprio per prevenire un’ulteriore richiesta di sospensiva da parte di un aspirante commissario, il 6 novembre l’ANVUR pubblicava la lista delle riviste di fascia A per l’area 12. A quel punto, era logico aspettarsi che le relative mediane non avrebbero tardato troppo ad essere pubblicate.

Come già accaduto in occasione della prima mancata pubblicazione della terza mediana, l’ANVUR si è mossa in accordo con il Ministro Profumo:

VISTA la nota del 13 novembre 2012, prot. 23505/PF, con la quale il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha condiviso la necessità di procedere, come previsto dal citato D.M. 76/2012 “anche per i settori concorsuali dell’area 12 al calcolo ed alla pubblicazione della mediana relativa al terzo indicatore, che tiene conto degli articoli pubblicati su riviste di fascia A per l’applicazione ai fini dell’abilitazione scientifica nazionale”;

Quello di oggi può essere considerato l’episodio conclusivo della telenovela della terza mediana “giuridica”? Pare proprio di no a causa dei seguenti motivi:

  1. Dato che la terza mediana è ora pienamente operativa, riprende forza il ricorso dei costituzionalisti che andrà in giudizio il 23 gennaio 2013.
  2. Saranno riaperti i termini per le domande degli aspiranti commissari? Non farlo esporrebbe la procedura ai ricorsi di quei professori ordinari di area 12 che superano la terza mediana e che non avessero presentato domanda o che l’avessero ritirata perché non superavano le prime due mediane.
  3. A rigore, avendo cambiato il paniere dei criteri che verranno utilizzati dalle commissioni, bisognerebbe riaprire i termini anche per i candidati all’abilitazione.

Che l’ANVUR non abbia intenzione di riaprire i termini per gli aspiranti commissari e i candidati è desumibile dal seguente passaggio:

CONSIDERATA l’urgenza di definire il calcolo della mediana del terzo indicatore anche per i settori concorsuali dell’area 12, al fine di assicurare il completamento della formazione delle commissioni esaminatrici, a fronte dell’ormai concluso termine per la presentazione delle domande di partecipazione da parte dei candidati per il conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia;

Insomma, le abilitazioni di area 12 e forse l’intera procedura di abilitazione sembrano pericolosamente avvitate in un vortice di ricorsi amministrativi annunciati o già intrapresi. Impossibile fare a meno di ricordare le parole che la settimana scorsa Sabino Cassese ha pronunciato alla conclusione della sua relazione presentata al primo convegno di ROARS:

l’Anvur ha ucciso la valutazione con la sua disattenzione dei limiti della valutazione e del contesto nel quale essa andava ad inserirla. Non sono stato completo nel dir ciò. Bisogna anche aggiungere che l’Anvur ha ucciso se stessa, consegnando il compito di dire l’ultima parola sulla valutazione ai giudici amministrativi

L’Anvur ha ucciso la valutazione. Viva la valutazione!

 

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4 Commenti

  1. Da candidato alla seconda fascia in area 12 mi permetto di rilevare che, oltre allo sconforto per l’ennesima pagliacciata, queste mediane sono semplicemente ridicole. Nessuno studioso appena appena rigoroso può seriamente pensare di ottenere una abilitazione sulla base del solo superamento della mediana delle riviste di classe A.
    L’elenco delle riviste è molto generoso, quasi onnicomprensivo e le mediane per molti settori sono pari a soltanto due o tre pubblicazioni, qualche volta sono di meno e qualche voltà di più.
    Questi livelli quantitativi sono veramente bassi e chi è al di sotto non si nasconda dietro il dito della imprescindibile qualità dei lavori. Al di sotto di certe soglie non ci sono discorsi di principio cui appigliarsi.

  2. francamente mi sembra impossibile che non riaprano i termini.
    può darsi benissimo che un potenziale candidato all’abilitazione non rientrasse nè nella prima mediana nè nella seconda, e che quindi non abbia potuto fare domanda. ed è impossibile tacere sul comportamento dell’anvur, che pubblica la mediana solo a termine scaduto, come per “fregare” i candidati. ma vi sembra un comportamento accettabile?

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