Il 21 luglio 2017 ANVUR ha pubblicato un comunicato dal titolo “Proposte di esclusione dall’elenco delle riviste classificate come scientifiche” ai fini della Abilitazione Scientifica Nazionale. A quattro giorni dalla pubblicazione, le liste sono scomparse dal sito dell’Agenzia: seguendo il link che fino a ieri portava ai file, oggi si trova un messaggio di errore. Le liste per i settori non bibliometrici servono per individuare le riviste che entrano nei conteggi delle soglie necessarie per presentarsi come candidati o come commissari dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ma anche per valutare i collegi di dottorato). Forse, anche in questo caso, il direttore dell’agenzia Sandro Momigliano potrà sostenere che questo elenco delle riviste “non sia da considerarsi un atto ufficiale“, come ha dichiarato dopo che Il Fatto Quotidiano ha scoperto che ANVUR ha modificato più di 100 file della VQR. Se i fondi premiali alle università e i dipartimenti di eccellenza sono decisi sulla base di atti “non ufficiali”, nessuno dovrebbe meravigliarsi di essere escluso dalla lista dei commissari o dei candidati all’abilitazione sulla base di altri documenti “non ufficiali”. Chiudiamo con una domanda: quanto dovremo aspettare ancora perché ANAC e Cantone mettano gli occhi sull’operato dell’ANVUR?
Il 21 luglio 2017 ANVUR ha pubblicato un comunicato dal titolo “Proposte di esclusione dall’elenco delle riviste classificate come scientifiche” ai fini della Abilitazione Scientifica Nazionale.
Le liste per i settori non bibliometrici servono per individuare le riviste che entrano nei conteggi delle soglie necessarie per presentarsi come candidati o come commissari nelle procedure ASN (ma anche per valutare i collegi di dottorato: il superamento delle soglie da parte dei componenti è uno dei criteri richiesti per ottenere l’accreditamento). Nei mesi scorsi ANVUR ha pubblicato a più riprese (senza segnalare le modificazioni) diverse liste di riviste scientifiche (le ultime in ordine di tempo sono datate 12 maggio 2017) <Non inseriamo i link alla pagina, tanto tra un po’ i file cambieranno>.
Ritorneremo in un altro post più meditato sulla deriva autoritaria delle attività messe in atto dalle plenipotenziaria agenzia ANVUR, inedita non solo nel nostro paese, ma nelle democrazie occidentali.
Qui ci interessa solo segnalare che a quattro giorni dalla pubblicazione, le liste sono scomparse dal sito dell’Agenzia. E che seguendo il link che fino a ieri portava ai file, oggi si trova un messaggio di errore:
Forse, anche in questo caso, il direttore dell’agenzia Sandro Momigliano potrà sostenere che questo elenco delle riviste “non sia da considerarsi un atto ufficiale“, come ha dichiarato dopo che Il Fatto Quotidiano ha scoperto che ANVUR ha modificato più di 100 file della VQR. Dopo aver scoperto che i fondi premiali alle università e i dipartimenti di eccellenza sono decisi sulla base di documenti che secondo Momigliano sono “non ufficiali”, non ci sarebbe davvero da meravigliarsi se si scoprisse che si è dentro o fuori dalla lista dei commissari o dei candidati all’abilitazione sulla base di altri documenti “non ufficiali”.
Forse dopo questo post, ANVUR pubblicherà un comunicato dichiarando che “sono stati corretti solo refusi“. O forse tra un po’ le liste di proscrizione semplicemente ricompariranno e nessuno avrà modo di vedere cosa è cambiato rispetto alla prima versione. O forse ancora ANVUR metterà fuori un altro comunicato in cui dirà che si tratta di correzioni marginali e che “i file originariamente pubblicati il 21 luglio sono disponibili su richiesta presso l’Agenzia”.
In ogni caso, la Redazione di Roars possiede una copia dei file originali.
Chiudiamo con una domanda: quanto dovremo aspettare ancora perché ANAC e Cantone mettano gli occhi sull’operato dell’ANVUR?
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P.S. Per descrivere la gestione anvuriana dei documenti, avevamo coniato l’espressione “documenti a cucù”. Per convincersi che non si tratta di episodi, ma di una vera e propria policy, basta scorrere il seguente elenco:
- Tornano le Riviste a Cucù. Con una novità: il lucchetto che blinda la classe A per l’ASN
- L’ASN che verrà? Apparizioni e scomparse nelle liste di riviste ANVUR
- Abilitazione nazionale: ritornano le liste di riviste a cucù
- VQR-settete! ANVUR aggiorna in corsa le soglie di gran parte dei GEV
- È ritornata l’ANVUR al canto del cucù
- Le abilitazioni a cucù! La nuova lista non c’è più!
- Introvabile! L’edizione originale della VQR. Da conservare e collezionare!
- Abilitazioni: ecco le liste “last minute” per le riviste di classe A.
- Attenzione: mediane in movimento!
Sono solo e semplicemente ridicoli. E bisogna solo e semplicemente mandarli a quel paese una volta e per tutte. Quando lo capiremo? Bisogna disobbedire e basta! La misura è ormai colma da tempo. Smettiamola di fare le pecore e rifiutiamoci una buona volta di sottostare a GeV giv anvur sua. Non se ne può più
Si saranno accorti di strafalcioni clamorosi: nell’area 12 Banca borsa titoli di credito e banca impresa e società non sarebbero scientifiche perché non diffuse bella comunità scientifica …
Sono state escluse dalle riviste scientifiche anche SUKIA e CABALLERO (chi ha dai 45 ai 55 anni circa se le dovrebbe ricordare…). Farò ricorso al direttivo Anvur e alla Camera di commercio per farle inserire tra quelle di fascia A… Visto che le classificazioni e le valutazioni sono deliri di impotenza e –
nei casi migliori – esercizi di onanismo accademico, le gloriose suddette testate mi sembrano le riviste più appropriate.
E ci si stupisce?
Tra le riviste proscritte vi sarebbe “critica marxista”. Ovviamente gli asini dell’anvur non sanno nemmeno cos’è. Ma, per fortuna, né la scientificità né la ricezione
della rivista dipendono dai quadrupedi di cui sopra.
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:s-EOcJbu6xIJ:www.anvur.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1220:proposte-di-esclusione-dalla-classificazione-delle-riviste-it&catid=33&lang=it&Itemid=796+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it
Nuovo primo (?) elenco di proposte di esclusione:
http://www.anvur.org/index.php?option=com_content&view=article&layout=edit&id=1220&lang=it&Itemid=623
L’ANVUR non dorme mai.
L’ISSN serve solo per identificare univocamente un periodico . L’Anvur avrebbe dovuo anzitutto dire a tutti di procurarselo e dare tempo per farlo, poi sollecitarlo a chi non rispondeva positivamente. Io chiederei anche a tutti gli umani coinvolti in queste procedure dalla scientificità irreprensibile, i dati identificativi pesonali, a cominciare dal numero delle scarpe per finire col Dna.
E comunque i super-esperti dei vari GEV, alla fine della fiera, han dovuto controllare chi non aveva compilato la casella dell’ISSN. Un lavoro di responsabilità di cui andare fieri e soldi pubblici certamente spesi nel modo migliore.