Dopo il controverso approccio bibliometrico adottato durante la VQR per la valutazione nell’ambito delle scienze dure, Anvur ha deciso di fare partire un centro studi che si occuperà principalmente di individuare indicatori quantitativi per le scienze umane (link).
In sistemi ben più avanzati è invece in atto una saggia riflessione sugli indici bibliometrici utilizzati per la valutazione, sulla loro robustezza, sul loro significato anche in termini di influenza sui comportamenti editoriali dei ricercatori. Insomma, sgombri da pregiudizi sulla bontà o meno degli indici bibliometrici utilizzati per i diversi esercizi di valutazione, i britannici si interrogano, o meglio Hefce incarica un gruppo di ricerca dello SPRU di interrogare le comunità scientifiche. Segnaliamo qui l’iniziativa di Hefce (link), chiedendoci anche, in occasione dell’avvio della SUA RD e in assenza di una definizione degli indicatori quantitativi che verranno utilizzati, se non sia il caso che una riflessione simile venga affidata a un soggetto terzo anche da noi.
Risultato:
altri centri studi inutili e costosi,
altri consulenti inutili ma superpagati
altre astruserie numeriche, travestite da statistiche.
Il tutto nelle mani dei mirabili e pagatissimi gestori della baracca, ignari dell’istituto delle dimissioni “irrevocabili”.
Intanto l’Università muore, la cultura affoga, l’Italia arretra di un altro secolo o giù di lì. Ma poi le valutazioni ce le manderanno via Twitter.
Evviva,
Giancarlo Guarino
“I am a statistician […] Nevertheless I am strongly against the suggestion that peer–review can in any way be replaced by bibliometrics.”
http://understandinguncertainty.org/using-metrics-assess-research-quality
“On Google Scholar I have 64000 citations, h-index of 85, and on Web of Science I have 32000 citations, h-index of 63. I follow Altmetrics, and have over 8000 followers on Twitter. All this has done me very well in my career … Nevertheless I am strongly against the suggestion that peer–review can in any way be replaced by bibliometrics.”
http://understandinguncertainty.org/using-metrics-assess-research-quality
QUANTO COSTANO WOS E SCOPUS?
Sempre a proposito della valutazione “un tanto al chilo”, qualcuno ci dica, con cortese sollecitudine, a quanto ammontano i costi dell’utilizzo dei database WOS e SCOPUS ai fini ANS VQR et similia. Il MIUR deve aver stipulato un contratto, ma non ho mai letto nulla sul relativo ammontare.