In copertina: un candidato a una procedura di valutazione comparativa con abilitazione ASN che spera di diventare professore scalando la Torre di Babele di regolamenti prevista dai 97 atenei italiani.
Siamo alla vigilia di un discusso intervento normativo che riformerà il reclutamento delle giovani generazioni accademiche negli anni a venire. Il legislatore ha deciso di intervenire in modo deciso per conformare le procedure di reclutamento dei nuovi RTD, individuando nel meccanismo del sorteggio lo strumento in base al quale contrastare l’endogamia localistica che nel post Gelmini è divenuta la condizione strutturale delle carriere accademiche italiane.
A ridosso di questa innovazione, vale la pena domandarsi in che modo l’autonomia accademica, muovendo dagli scarni dettami della legge Gelmini, ha provveduto a interpretare le procedure per la chiamata dei professori di prima e seconda fascia, che, per il momento, sembrano restare fuori dal cono di attenzione del legislatore.
Esistono in Italia ben 97 manifestazioni del modo in cui l’autonomia accademica ha declinato questa interpretazione, tante quanti sono gli atenei pubblici e privati, tradizionali e telematici, che compongono la galassia delle istituzioni universitarie accreditate dal MUR.
L’unico modo per tentare un’analisi di questa costellazione disparata di norme è costruire un punto di accesso unitario alle 97 versioni di regolamenti di ateneo che disciplinano le procedure di chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione degli articoli 18 e 24 della L. 30 dicembre 2010, n. 240, cosa che né il CUN (che qualche anno fa tentò un’analisi piuttosto asettica, senza poi tenerla aggiornata), né tanto meno il MUR si sono preoccupati di realizzare.
Questa base documentale, che invitiamo i lettori a consultare (anche perché alcuni atenei sono talmente orgogliosi e gelosi delle proprie elucubrazioni regolamentari da pubblicarne il frutto sul web in versioni non copio-incollabili), permette di fare utili esercizi comparativi. Essa dispensa non poche sorprese, anche perché, nel silenzio di silenziose riforme conosciute solo a livello locale, negli ultimi tempi numerosi atenei si sono affrettati a mettere a punto nuove versioni dei propri regolamenti sul tema.
Sono stati così congegnati dagli strateghi del potere regolamentare dei singoli atenei arditi esercizi di creatività, che sollevano più di un dubbio sulla legittimità delle scelte avallate dal Magnifico di turno e dai senati e consigli di amministrazione che nella verticistica Università gelminiana sono chiamati a validare le visioni del Rettore. Almeno se queste scelte sono messe al cospetto di un quadro normativo, sovraordinato al potere regolamentare degli atenei, che continua ad ispirarsi ai paradigmi di un concorso pubblico e alla conseguente logica del bando che, quante volte un ateneo attiva una procedura di chiamata, costituisce la “legge” di riferimento della valutazione comparativa.
La base documentale è quella che potete compulsare in calce all’articolo e, contando anche sulle nuove segnalazioni che i lettori potranno svolgere nei commenti, coltiviamo l’ambizione di riuscire a tenerla aggiornata, per farne un pubblico osservatorio permanente.
Invitiamo gli attenti lettori e commentare le anomalie e le sorprese che potranno scovare nei regolamenti, utilizzando i commenti in calce al post. Ci si limita qui ad evidenziare in che modo ciascun regolamento si atteggia su alcuni profili cruciali:
1) la designazione di commissioni di valutazione composte a maggioranza da professori di Università diverse da quella che bandisce;
2) la circostanza che la commissione termini i suoi lavori individuando un candidato idoneo (che al limite il dipartimento bandente potrà decidere di non chiamare), oppure si limiti a proporre graduatorie di idonei, con o senza un ordine di meritevolezza, rimettendo la scelta finale del vincitore al dipartimento bandente, sulla base di svariati meccanismi immaginati a monte della manifestazione della proposta di chiamata.
3) altre eventuali anomalie, suscettibili di conferire il potere di chiamare da graduatorie di idoneati dalla commissione anche in tempi diversi da quelli previsti dal bando, che si segnalano solo ove rilevate.
1) LE VALUTAZIONI COMPARATIVE FATTE IN CASA
Il minimo sindacale di ogni regolamento di ateneo sulle chiamate dei professori di prima e seconda fascia dovrebbe risiedere nella previsione che la commissione di valutazione sia composta da una maggioranza di esperti esterna a quella dell’ateneo che bandisce la valutazione comparativa.
E così, difatti, è nella stragrande maggioranza dei 97 regolamenti vigenti, dove questa composizione a maggioranza esterna è positivamente prescritta.
Ma si segnalano numerose eccezioni alla regola (ben 27), laddove questo requisito, che contribuisce a rinforzare la terzietà della commissione che valuta, non è reso esplicito e vincolante dal regolamento. Così avviene nel caso dei seguenti atenei: Bocconi, Humanitas, San Raffaele, LIUC Castellanza (preferibilmente esterni), IUAV Venezia (le commissioni nominati dal rettore possono essere composte da 5 ordinari, di cui almeno 2 esterni), Ca’ Foscari Venezia (che su 3 membri della commissione 2 siano esterni non viene detto esplicitamente, anche se il meccanismo di sorteggio previsto rende difficile – ma non impossibile – che i sorteggiati siano membri interni), Libera Università di Bolzano (unico requisito: che la commissione abbia una composizione internazionale), Trieste (la maggioranza di esterni non è esplicitata); Ferrara (tre professori di cui almeno uno locale); Università Politecnica delle Marche, Camerino, L’Aquila, Roma La Sapienza, Luiss (è prevista la maggioranza di due membri esterni direttamente designata dal dipartimento senza sorteggio, anche scegliendo fra professori in pensione), LUMSA, LINK, Roma europea (“ove possibile”), Mercatorum, UNINT, E-Campus telematica, Guglielmo Marconi telematica, Telematica IUL, Pegaso telematica, Suor Orsola Benincasa Napoli, Magna Grecia Catanzaro, Stranieri Reggio Calabria, Kore Enna.
2) LE PROCEDURE CREATIVE, CON “ROSE” O GRADUATORIE E MARGINI DI SCELTA NELLA CHIAMATA DA PARTE DEI DIPARTIMENTI
La fantasia sale al potere quanto si tratta di consentire al Dipartimento che mette in moto la procedura di rifiutare l’esito della valutazione di merito condotta dalla commissione, oppure di articolare la chiamata sulla scelta da “graduatorie di merito” o “rose” di idoneati dalla commissione, ideando i più svariati strumenti per farlo.
Molti atenei puniscono il dipartimento che non chiama il vincitore individuato dalla commissione, prevedendo che l’organo non possa ribandire la medesima posizione per un arco temporale che spazia da 12 a 36 mesi. A volte basta un giudizio motivato del dipartimento per non incorrere nella “sanzione”, a volte nulla viene previsto. Su questo dettaglio rimandiamo alla lettura dei singoli regolamenti.
Qui individuiamo, invece, gli atenei che hanno dato spazio alla creatività per rendere di fatto inoperante la selezione comparativa condotta dalla commissione e precostituirsi un margine di discrezionalità per attingere da rose o graduatorie da quest’ultima formata. Margini che possono consentire al dipartimento in questione di agirare “a norma di regolamento” la previsione del concorso, favorendo la scelta di candidati che siano ben visti dal dipartimento che effettua la chiamata (magari perché interni e dunque dotati di supporter più o meno palesi nel dipartimento che attiva la chiamata).
Va da sé che la legittimità di queste previsioni regolamentari, almeno per gli atenei pubblici, appare fortemente dubbia e comunque esposta a sicura ricorribilità innanzi alla giustizia amministrativa. Fra gli atenei “creativi” si riscontrano: Bocconi (il rettore si riserva la scelta di chi contrattualizzare della graduatoria stilata dalla commissione, ma questa procedura di reclutamento è facoltizzata dalla natura privata dell’ateneo in questione), Pavia (il giudizio degli esperti sugli idoneati al fine della chiamata è certamente una previsione singolare), Cattolica Milano, Humanitas (il consiglio di amministrazione può non chiamare), Brescia, Verona (nel gruppetto delle antesignane, con le sue celebri “rose“), Trento (anch’essa antesignana, con la chiamata decisa dal dipartimento al termine di un seminario nel quale i massimo tre maggiormente qualificati scelti dalla commissione raccontano al dipartimento quello che hanno fatto e quello che vorrebbero fare una volta chiamati), Siena stranieri (il dipartimento fa tenere seminari), Pisa (fra gli antesignani, il dipartimento sceglie chi chiamare fra gli idonei della commissione), Pisa Normale, Camerino, Perugia (ambiguità sulla posizione del candidato chiamabile “in posizione utile” nella graduatoria formulata dalla commissione), Pescara-Chieti (la commissione esprime una graduatoria, il dipartimento chiama il maggiormente qualificato, senza ulteriori specificazioni), Tuscia, La Sapienza Roma (si prevede che il candidato selezionato dalla commissione debba tenere un seminario, ma non è chiaro se e in che modo questo seminario influisca sulla chiamata del dipartimento), LUISS (la commissione formula una graduatoria di merito e il dipartimento chiama – fermo restando che, nella valutazione chiesta alla commissione, giocano per regolamento fattori che solo un interno può aver valorizzato), LUMSA (la commissione a maggioranza interna si serve di pareri non meglio precisati di esperti esterni e fa svolgere un prova didattica pubblica, la chiamata eventualmente consegue), UNITELMA Sapienza telematica (non è chiaro come funzioni la chiamata per i risultati delle procedure comparative per posti di prima e seconda fascia non riservati agli interni), UNINT (nel valutare, la commissione acquisisce pareri da studiosi esterni), Mediterranea Reggio Calabria (non è chiaro se il dipartimento possa scegliere fra i candidati idonei e valutati dalla commissione o se debba chiamare il primo in graduatoria – graduatoria che però non è menzionata dal regolamento), KORE Enna (regolamento peculiare, che fra le altre cose ammette a far parte della commissione professori in quiescenza).
3) I REGOLAMENTI ANCORA PIU’ ANOMALI, CON PREVISIONI PALESEMENTE ILLEGITTIME
Terminiamo questa disamina della imponente raccolta di dati che abbiamo messo assieme per segnalare come, su tutti i regolamenti censiti, svetti per creatività il recentissimo regolamento dell’ateneo di FERRARA. L’ateneo estense, dopo aver mancato di prevedere la commissione a maggioranza esterna, è giunto ad inventarsi un capolavoro strategico per gestire al meglio le progressioni carriera interne, facendosi beffe dell’art. 97 Cost. e della legge del bando. Si prevede esplicitamente, infatti, che la commissioni formuli una graduatoria di preminenza dalla quale il dipartimento bandente chiama subito il più meritevole, e che questa graduatoria continui a vivere per 24 mesi dall’approvazione degli atti, facoltizzando per due anni il dipartimento stesso o altri dipartimenti di ateneo ad effettuare chiamate per posizioni similari attingendo alla medesima graduatoria, chiamate che in tal modo sono sottratte al bando originariamente messo a concorso. O che, se invece sono previste nel bando, lo sono solo in base alla condizione meramente potestativa che nei due anni successivi un dipartimento si trovi a disporre delle risorse per effettuare la chiamata. Che dire? Un bel rebus per i cultori del diritto amministrativo concorsuale, che forse andrebbe risolto in autotutela dagli strateghi dell’ateneo ferrarese, rimangiandosi tale previsione prima che essa sobilli un sicuro contenzioso fra candidati illusi dalle illegittime lusinghe regolamentari nelle quali si è voluto cimentare chi ha partorito questa previsione.
Ci sarà certamente bisogno di un intervento meditato per proporre una soluzione che tenti di rimediare allo stato di cose che questo intervento documenta, per tentare di ricondurre ad uniformità le condizioni che nell’università pubblica e privata italiana oggi preludono ad una chiamata nei ruoli di professore di chi ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale.
Lo faremo prossimamente, sempre su questi schermi.
I REGOLAMENTI DI ATENEO ITALIANI IN TEMA DI CHIAMATE EX ART. 18 L. 240/2010 PER AREE GEOGRAFICHE
PIEMONTE e VAL D’AOSTA
UNIPO maggioranza membri esterni e chiamata del candidato idoneo della commissione.
TORINO maggioranza membri esterni e chiamata del primo in graduatoria di merito.
Politecnico di Torino maggioranza membri esterni e chiamata del candidato selezionato dalla commissione, con potere di consiglio di amministrazione di sostituirsi al dipartimento.
Università di scienze gastronomiche maggioranza membri esterni e chiamata del candidato individuato dalla commissione da parte del consiglio di amministrazione su proposta del dipartimento.
Val D’Aosta maggioranza membri esterni e chiamata del candidato individuato dalla commissione.
LIGURIA
Genova maggioranza membri esterni e chiamata del vincitore individuato dalla commissione. Esplicito divieto di graduatorie.
LOMBARDIA
Statale Milano maggioranza membri esterni e chiamata del vincitore individuato dalla commissione.
Milano Bicocca maggioranza di membri esterni, commissione individua “i candidati idonei”, dipartimento chiama (non chiaro se, e come, può scegliere dalla rosa dei candidati idonei definita dalla commissione)
Bocconi per effettuare la selezione, il Dipartimento si avvale del Comitato Risorse Umane, nominato dal Rettore, presieduto da Prorettore alle Risorse Umane. Le candidature ritenute meritevoli di approfondimento saranno invitate successivamente a presentarsi in Università per svolgere una serie di colloqui presso i Dipartimenti competenti e a tenere un seminario scientifico sui temi del loro lavoro di ricerca (fly out). Al termine dei lavori il Comitato Risorse Umane formulerà per ciascun candidato un giudizio complessivo, stilando una elenco di idonei, ai quali il Rettore si riserva la possibilità di fare una offerta formale, seppur sottoposta a condizione della deliberazione di chiamata da parte del Consiglio di Facoltà e del Comitato Esecutivo, nella quale sarà precisato: la qualifica accademica, l’impegno didattico richiesto, gli impegni scientifici previsti, il trattamento economico proposto, che non potrà essere inferiore ai minimi retributivi previsti dalla Tabelle ministeriali vigenti. Sarà altresì indicata la scadenza entro la quale il candidato dovrà comunicare la propria accettazione dell’offerta. Nel caso di accettazione dell’offerta formulata, l’Università provvede ad inoltrare il dossier di valutazione al Consiglio di Facoltà e successivamente al Comitato Esecutivo per la deliberazione della chiamata. In particolare il Consiglio di Facoltà dispone la chiamata con la maggioranza assoluta dei professori di I fascia per la chiamata di Professori Ordinari, e dei professori di I e II fascia per la chiamata dei Professori Associati.
Pavia maggioranza di membri esterni; commissione termina suo giudizio con una graduatoria di merito composta da non più di tre candidati, ponendo al primo posto il candidato più qualificato a svolgere le funzioni didattiche e scientifiche per le quali è stato bandito il posto; chiamata del più qualificato con delibera del dipartimento che deve essere adeguatamente motivata, eventualmente, anche alla luce del giudizio di uno o più autorevoli membri della comunità scientifica internazionale e del parere dei docenti del medesimo settore scientifico-disciplinare afferenti ad altri Dipartimenti, acquisito secondo modalità definite dalle singole strutture.
IUSS Pavia maggioranza di membri esterni; commissione valuta, potendo invitare i candidati che risultano soddisfare i criteri per la chiamata, dalla stessa predeterminati, a tenere un seminario aperto a tutto il personale docente e ricercatore della Scuola. La valutazione di tale seminario concorre alla valutazione complessiva svolta dalla commissione. Al termine delle valutazioni la Commissione, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, individua il candidato maggiormente qualificato alla copertura del posto. In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente. Chiamata del vincitore su proposta del Consiglio di classe, da parte del CdA, con parere del Senato.
Cattolica maggioranza membri esterni; commissione prevede al massimo due idonei, dipartimento convoca per audizione gli idonei e decide quale chiamare
LIUC Castellanza i membri della commissione sono in maggioranza “preferibilmente” esterni all’ateneo: al termine dei lavori la Commissione formulerà un elenco degli idonei da sottoporre al Consiglio di Dipartimento, che formulerà la proposta di chiamata al Consiglio di Amministrazione. Qualora nessuno dei candidati corrisponda alle esigenze dell’Ateneo, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Consiglio di Dipartimento, può non procedere alla chiamata.
Brescia commissione a maggioranza esterna; il Consiglio di Dipartimento delibera la proposta di chiamata del candidato risultato vincitore, ovvero decide di non procedere ad alcuna chiamata. In caso di rinuncia del vincitore, la Commissione è riconvocata dal Rettore su richiesta del Consiglio di Dipartimento per l’individuazione del candidato vincitore tra gli idonei. Ai fini della scelta, il Consiglio di Dipartimento può invitare il candidato indicato dalla Commissione ad illustrare le attività̀ di ricerca in corso e/o svolgere una lezione. Nel caso in cui, nel termine suddetto, il Dipartimento non adotti alcuna delibera è tenuto a darne motivazione al Rettore e non può richiedere nei due anni successivi alla approvazione degli atti la copertura di alcun posto di professore di ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale e settore scientifico-disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
VENETO
Verona commissione a maggioranza esterna; sulla base della valutazione effettuata, la Commissione formula una rosa di candidati idonei congrua rispetto al numero dei partecipanti, esprimendo oltre ad un giudizio analitico, anche un giudizio sintetico su ogni candidato; all’esito della procedura di selezione, il Consiglio di Dipartimento, a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata di professori di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia, per la chiamata dei professori di seconda fascia, delibera motivatamente la proposta di chiamata del candidato o, in caso di più posti, di quelli maggiormente qualificati anche in relazione alle specifiche tipologie di impegno didattico e scientifico indicate nel bando.
TRENTINO ALTO-ADIGE
Trento il Rettore nomina una Commissione di valutazione composta da tre membri appartenenti al ruolo dei professori di prima fascia o a un ruolo equivalente, attivi in ambito corrispondente al macrosettore che ricomprende il settore concorsuale per cui è indetta la procedura selettiva. Di questi, due membri sono indicati dal Comitato per il reclutamento e lo sviluppo delle carriere e un membro è indicato dalla struttura accademica che ha deliberato la proposta di attivazione della procedura. I componenti della Commissione provenienti da Atenei italiani sono scelti fra i professori appartenenti al macrosettore che ricomprende il settore concorsuale per cui è indetta la procedura selettiva. Almeno due membri della Commissione devono provenire da altra Università italiana o straniera. Al termine dei lavori, la Commissione individua non più di tre candidati, comparativamente migliori in relazione ai criteri definiti nel bando: nel caso in cui i posti messi a bando siano più di uno, i limiti sopra indicati sono moltiplicati per il numero dei posti. Ai fini della formulazione della delibera di chiamata, i comparativamente migliori individuati dalla Commissione sono invitati a sostenere presso la struttura accademica interessata un seminario relativo all’attività di ricerca svolta e alle prospettive di sviluppo, anche con modalità telematiche. Entro 60 giorni dall’approvazione degli atti con decreto del Rettore, il Consiglio della struttura accademica, sulla base delle valutazioni formulate dalla Commissione in merito al profilo scientifico e didattico dei candidati e degli elementi emersi in sede di presentazione del seminario, anche tenuto conto della coerenza rispetto alla eventuale tipologia di impegno didattico e di ricerca, delibera di procedere o meno alla chiamata di uno dei candidati o, in caso di più posti, di un numero di candidati fino al numero dei posti banditi, tra i candidati individuati dalla Commissione, con voto della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia, e dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Udine La commissione giudicatrice è composta da tre professori ordinari o studiosi ed esperti di pari livello in servizio presso università ed enti di ricerca di Paesi aderenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Un componente è designato dal Consiglio di Dipartimento che ha chiesto la copertura del posto, anche tra i professori dell’Università di Udine; i rimanenti due componenti sono sorteggiati, da parte dell’ufficio del personale accademico, in un elenco di quattro o di sei professori esterni all’ateneo, individuati dal Consiglio di Dipartimento, nel rispetto del principio della parità di genere, ove possibile. Nell’ambito delle procedure di cui all’art. 18 e all’art. 24 comma 6 della legge 240/2010, Il Dipartimento trasmette al Consiglio di Amministrazione la proposta di chiamata del candidato selezionato entro sessanta giorni dall’approvazione degli atti. La delibera del Dipartimento è adottata a maggioranza assoluta dei professori ordinari per la chiamata di professori ordinari, e dei professori ordinari e associati per la chiamata dei professori associati. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi alla approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima qualifica e per il medesimo settore concorsuale o, se previsto, scientifico-disciplinare, per i quali si è svolta la procedura.
EMILIA ROMAGNA
Bologna La Commissione è nominata dal Rettore, su proposta del Dipartimento che ha richiesto la copertura del ruolo. Nel caso in cui il Dipartimento, nell’ambito della propria programmazione, intenda proporre la copertura di posti sia di I che di II fascia nel medesimo Settore Concorsuale può nominare una commissione unica che svolgerà le procedure di valutazione per entrambe le fasce. La Commissione è composta da tre professori di prima fascia o di ruolo equivalente nel caso di componenti non provenienti da Atenei nazionali, nel rispetto della parità di genere e dell’art 57 del d.lgs. 165/2001. Almeno due dei componenti della commissione devono essere esterni all’Ateneo. I componenti esterni sono sorteggiati, con le modalità previste dall’art. 8 bis, nell’ambito di una rosa proposta dal Dipartimento e composta da un numero di candidati triplo rispetto al numero dei commissari da individuare. Relativamente alle procedure svolte ai sensi dell’art. 18 e art. 24 comma 6 della legge 240/2010, all’esito della procedura, il Dipartimento propone entro due mesi dall’approvazione degli atti al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato selezionato, o in caso di più posti, dei candidati selezionati. La delibera di proposta è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi alla approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo Settore Concorsuale o Disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura
Ferrara La Commissione è nominata dal Rettore su proposta formulata dal Dipartimento che ha richiesto l’attivazione della procedura di chiamata, con delibera assunta, con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli aventi diritto, in seduta ristretta ai professori di prima fascia se si tratta della chiamata di un professore di prima fascia e in seduta ristretta ai professori di prima e seconda fascia se si tratta della chiamata di un professore di seconda fascia. Per le selezioni a posti di prima fascia, la Commissione è composta da tre professori di prima fascia appartenenti all’area concorsuale oggetto della selezione, di cui almeno uno designato tra il personale docente in servizio presso un altro Ateneo anche straniero e almeno uno appartenente al settore concorsuale al quale si riferisce la selezione, nel rispetto ove possibile della parità di genere. I commissari sono preferenzialmente scelti tra i professori che risultino essere stati inseriti nella lista degli aspiranti commissari sorteggiabili per la formazione delle Commissioni nazionali per il conferimento dell’abilitazione alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia ai sensi dell’art. 16 della legge n. 240/2010 o comunque fra professori in possesso dei requisiti previsti dall’art. 6, commi 7 e 8, della L. 240/2010. La verifica dei commissari è effettuata dal Dipartimento che ne propone la nomina come componenti della Commissione giudicatrice. Al termine dei lavori, la Commissione seleziona il candidato o, in caso di pluralità di posti, i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico scientifiche ed eventualmente assistenziali per le quali è stato bandito il posto, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti. Entro sessanta giorni dall’approvazione degli atti da parte del Rettore, il Dipartimento che ha proposto l’attivazione della procedura propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato selezionato dalla Commissione giudicatrice. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento, che ha attivato la procedura di chiamata, non adotti alcuna delibera o non approvi la proposta di chiamata, decade dal potere di chiamare il vincitore. Il Dipartimento non potrà richiedere, nei due anni successivi all’approvazione degli atti, l’attivazione di una procedura di chiamata di un professore appartenente alla medesima fascia e al medesimo settore scientifico disciplinare cui si riferisce la procedura. Nell’ambito della graduatoria di preminenza predisposta dalla Commissione, ulteriori chiamate possono essere effettuate su proposta del Dipartimento che ha bandito la procedura oppure di altri Dipartimenti interessati entro due anni dall’approvazione atti.
TOSCANA
Firenze La Commissione è nominata con decreto del Rettore su proposta del Consiglio di Dipartimento interessato ed è composta, su indicazione del Dipartimento, da tre (o cinque) professori ordinari, di cui non più di uno (o due) interni. I restanti componenti esterni sorteggiati rispettivamente da due (o tre) terne proposte dal Consiglio del Dipartimento interessato. Al termine della valutazione la Commissione individua il candidato vincitore indicando il relativo settore scientifico-disciplinare. Il Dipartimento che ha richiesto la selezione formula la proposta di chiamata del candidato vincitore con delibera adottata a maggioranza assoluta dei professori ordinari, nel caso di chiamata di un professore ordinario, e dei professori ordinari e associati, nel caso di chiamata di un professore associato. La delibera deve essere assunta entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione degli atti sull’Albo Ufficiale di Ateneo, fatta salva la proroga eventualmente concessa dal Rettore per motivate esigenze. Qualora il termine intervenga nel mese di agosto, lo stesso è prorogato di venti giorni. La delibera del Consiglio di proposta di chiamata deve indicare il settore scientifico-disciplinare del candidato vincitore, in coerenza con quanto riportato nel verbale della Commissione. In alternativa alla formulazione di proposta di chiamata di cui al precedente comma 1, il Dipartimento può decidere di non chiamare il candidato vincitore con deliberazione espressa e adeguatamente motivata. Qualora entro trenta giorni oppure entro la proroga accordata dal Rettore ai sensi del comma 1, il Dipartimento non adotti alcuna deliberazione ai sensi dei commi 1 e 2, il Rettore assegna al Dipartimento un nuovo termine di trenta giorni, decorso inutilmente il quale la deliberazione è devoluta al Consiglio di amministrazione. Nei casi previsti ai commi 2 e 3 che precedono, il Dipartimento non potrà richiedere la copertura di un posto per il medesimo ruolo e per i medesimi settori concorsuale e scientifico-disciplinare per almeno un anno dalla data di approvazione degli atti della procedura.
Siena stranieri La Commissione di valutazione è nominata dal Rettore, su proposta del Dipartimento, ed è composta da cinque membri di cui almeno tre appartenenti ad altri Atenei, anche stranieri, del settore concorsuale o di uno o più settori scientifico-disciplinari oggetto della selezione, o in settori affini o in ambito corrispondente. I componenti esterni all’Ateneo devono essere individuati fra studiosi di riconosciuta elevata qualificazione scientifica entro la comunità accademica nazionale e internazionale. Non è previsto il sorteggio. Al termine dei lavori, la Commissione individua a maggioranza il candidato o, in caso di più posti, i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico-scientifiche per le quali è stata bandita la procedura. Entro 45 giorni dall’approvazione degli atti con decreto del Rettore, il Consiglio di Dipartimento, sulla base delle valutazioni formulate dalla Commissione in merito al profilo scientifico e didattico dei candidati, propone con deliberazione motivata, approvata con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori presenti di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia, e dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia, la chiamata del candidato o, in caso di più posti, dei candidati individuati dalla Commissione in riferimento ai posti messi a bando, ovvero decide di non procedere alla chiamata. Ai fini delle proprie deliberazioni il Consiglio del Dipartimento può organizzare incontri nel corso dei quali i candidati selezionati sono invitati a illustrare le attività di ricerca o a svolgere una lezione. Non è chiaro quali margini abbia il consiglio nel determinare le sue deliberazioni in base agli “incontri”, rispetto alla determinazione della commissione che individua il candidato maggiormente qualificato. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi all’approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o scientifico-disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
Pisa Per la selezione di professori associati la commissione è formata da tre componenti; per la selezione di professori ordinari la commissione è formata da cinque componenti. In entrambi i casi, i membri della commissione sono individuati tra professori di prima fascia secondo quanto disposto dai commi successivi. I membri esterni all’Università di Pisa devono essere docenti in servizio presso atenei anche stranieri, purché tali docenti siano di elevata qualificazione scientifica e appartenenti ad un ruolo equivalente al professore di prima fascia. I componenti della commissione devono essere professori appartenenti al settore concorsuale oggetto della selezione o, nel caso di componenti in servizio presso atenei stranieri, attivi in ambito corrispondente al settore concorsuale. In mancanza, possono essere professori appartenenti al relativo macro settore. In ogni caso, almeno un membro deve appartenere a ciascuno dei settori scientifico disciplinari eventualmente previsti nel bando. Il Consiglio di dipartimento che ha richiesto la copertura del ruolo di professore associato può, in alternativa: a) proporre la nomina nella commissione di un componente e di un supplente, interni o esterni all’Università di Pisa, nonché di una rosa di quattro nominativi esterni all’Università di Pisa tra i quali effettuare il sorteggio dei restanti due membri; b) proporre una rosa di otto nominativi esterni all’Università di Pisa tra i quali effettuare il sorteggio di tutti i membri della commissione e di un supplente. In tutti i casi di cui sopra, tra i professori esterni all’Università di Pisa proposti dal dipartimento per la formazione della commissione non possono esservi due o più professori in servizio nel medesimo ateneo.In ogni caso, solo uno dei membri effettivi della commissione nominata può essere interno all’Università di Pisa. il Consiglio di dipartimento che ha richiesto la copertura del ruolo di professore ordinario può, in alternativa:a) proporre la nomina nella commissione di due componenti e di un supplente, nonché di una rosa di sei nominativi esterni all’Università di Pisa tra i quali effettuare il sorteggio dei restanti tre membri; b) proporre la nomina nella commissione di un componente, interno o esterno, all’Università di Pisa e di un supplente, nonché di una rosa di otto nominativi esterni all’Università di Pisa tra i quali effettuare il sorteggio dei restanti quattro membri; c) proporre una rosa di dodici nominativi esterni all’Università di Pisa tra i quali effettuare il sorteggio di tutti i membri della commissione e di un supplente. In tutti i casi di cui sopra, tra i professori esterni all’Università di Pisa proposti dal dipartimento per la formazione della commissione non possono esservi più di due professori in servizio nel medesimo ateneo. In ogni caso, solo uno dei membri effettivi della commissione nominata può essere interno all’Università di Pisa. Le commissioni, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, individuano i candidati idonei a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il posto, all’esito di una valutazione comparativa delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum e dell’attività didattica dei candidati. All’esito della procedura di cui agli articoli precedenti, entro due mesi dall’approvazione degli atti, il Consiglio di dipartimento propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato prescelto fra gli idonei. La delibera di proposta è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori ordinari e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori associati. Il dipartimento può non procedere alla chiamata solo con delibera, assunta con la maggioranza assoluta di cui al comma 1, adeguatamente motivata in relazione ai sopravvenuti impedimenti imprevedibili ed eccezionali, che si sostanzino in casi di forza maggiore, caso fortuito o altre ipotesi di impossibilità derivanti da provvedimenti autoritativi. Qualora il dipartimento non rispetti il comma 2 del presente articolo, ferme restando le responsabilità sancite dall’ordinamento, il medesimo, nei due anni successivi alla approvazione degli atti, non può richiedere la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale oggetto del bando.
Normale Pisa La Commissione è composta da tre o cinque membri scelti tra i professori ordinari degli atenei italiani appartenenti al settore concorsuale oggetto della selezione, ovvero tra docenti di atenei stranieri e studiosi operanti presso istituzioni di ricerca di riconosciuto prestigio internazionale attivi alla data di nomina della Commissione nell’ambito scientifico corrispondente al settore concorsuale per il quale il posto è bandito. La maggioranza dei componenti della Commissione non deve appartenere ai ruoli della Scuola Normale Superiore. La Commissione, previa valutazione comparativa tra i candidati: (…) individua il candidato che abbia conseguito il giudizio finale più alto come più meritevole ai fini della successiva fase di chiamata, ferma restando la possibilità che siano individuati come tali più candidati che abbiano conseguito il predetto giudizio a parità di merito. La nomina del candidato più meritevole ovvero di colui che, tra i candidati più meritevoli pari merito individuati dalla Commissione, sarà chiamato a ricoprire il posto oggetto della selezione, è subordinata alla conclusione positiva della fase di chiamata. Ai fini della formulazione della proposta di chiamata, il candidato o i candidati individuati dalla Commissione come più meritevoli sono tenuti a sostenere, presso la struttura accademica interessata e in tempo utile per il rispetto del termine di cui al comma 3 del presente articolo, un seminario relativo all’attività di ricerca svolta e alle prospettive di sviluppo, anche con modalità telematiche. Può essere richiesto ai candidati di sostenere il predetto seminario nella lingua straniera di cui il bando prescriva la conoscenza in relazione alle esigenze didattiche previste. Al seminario sono invitati ad assistere i componenti delle altre due strutture accademiche della Scuola. Al termine dei seminari, il Preside della struttura accademica interessata procede alla stesura di un breve resoconto, dal medesimo sottoscritto, che ne riporti data e orario, nominativi dei candidati partecipanti ed una sintesi dello svolgimento. L’eventuale chiamata del candidato più meritevole, ovvero di uno dei più meritevoli in caso di pari merito, a ricoprire il posto oggetto di selezione è condizionata alla positiva verifica, effettuata con la delibera di cui al successivo comma 3, della congruità del relativo profilo con l’esigenza, propria della vocazione e strategia istituzionale della Scuola, di perseguire il più alto livello nelle attività di formazione e di ricerca che richiede ai propri docenti un livello di maturità scientifica e didattica – attestato dall’importanza delle tematiche affrontate, dei meriti scientifici e dei risultati raggiunti – significativamente più elevato di quello previsto per le procedure di abilitazione scientifica nazionale; un livello di maturità che sia in grado di contribuire a mantenere gli standard di eccellenza della Scuola nella didattica e nella ricerca nonché di promuoverne – nel medio-lungo termine – la visibilità, l’attrattività e la competitività anche internazionale e che in particolare: – in caso di posti di professore di II fascia, sia tale da conferire al candidato una posizione già affermata nel panorama almeno nazionale della ricerca nonché possibilmente già riconoscibile anche sul piano internazionale; – in caso di posti di professore di I fascia, sia tale da conferire al candidato una posizione già affermata e di rilievo nel panorama anche internazionale. Il Senato accademico, sentito il Consiglio della struttura che ha richiesto il posto il quale si pronuncia entro il termine ordinatorio di tre mesi dall’approvazione degli atti (escludendo da tale termine i periodi di vacanza accademica), sulla base delle valutazioni formulate dalla Commissione in merito al profilo scientifico e didattico dei candidati e degli elementi emersi durante la presentazione del seminario, verificata la congruità del relativo livello di maturità scientifica e didattica con le esigenze formative e di ricerca della Scuola di cui al precedente comma 2 e tenuto conto della sua coerenza rispetto alla tipologia di impegno didattico e di ricerca esplicitata nel bando, delibera di procedere o meno alla chiamata del candidato ovvero di uno dei candidati individuati come più meritevoli dalla Commissione. Resta ferma altresì la possibilità di non procedere alla chiamata per sopravvenute ragioni ostative di carattere organizzativo o finanziario. La delibera, che dovrà essere adeguatamente motivata, è assunta con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli aventi diritto (professori di I fascia per la chiamata di professori di I fascia e professori di I e di II fascia per la chiamata di professori di seconda fascia). La delibera è quindi sottoposta al Consiglio di amministrazione federato per quanto di competenza. In attuazione di quanto previsto dall’art. 42 del D. Lgs. 11 aprile 2006 n. 198, nei casi in cui vi siano due o più candidati parimenti meritevoli, appartenenti a generi diversi, aventi un equivalente livello di maturità scientifica e didattica nonché aventi il medesimo profilo di cui al comma precedente, la Scuola può dare preferenza al candidato/a appartenente al genere il cui numero di professori di ruolo della Scuola, nella fascia per la quale si procede alla chiamata, sia inferiore a un terzo del numero complessivo dei professori di ruolo della Scuola della medesima fascia.
Sant’Anna Per ogni procedura attivata viene nominata con decreto del Rettore, dopo la scadenza del termine per la presentazione delle domande, una Commissione di valutazione costituita da un componente della Commissione di Reclutamento, non afferente al Settore Concorsuale messo a concorso, designato dal Senato accademico, da un membro designato dall’Istituto e da un panel costituto da un numero di 4 esperti designati dal Senato Ordinario con l’apporto consultivo dell’Istituto richiedente e dello IAB. Tali esperti dovranno essere scelti tra soggetti esterni alla Scuola in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale attivi in ambito affine al settore concorsuale per il quale il posto è bandito, di cui almeno due attivi in università o centri di ricerca di un paese OCSE diverso dall’Italia. I componenti del panel di esperti e il membro designato dall’Istituto, se provenienti da Atenei Italiani, sono scelti tra professori di prima fascia appartenenti al settore concorsuale oggetto della selezione o al macrosettore di riferimento. La Commissione, a seguito della valutazione di cui al comma 1, potrà invitare i candidati che risultano soddisfare i criteri per la chiamata, dalla stessa pre-determinati, a tenere un seminario aperto a tutto il personale docente e ricercatore della Scuola. La valutazione di tale seminario concorre alla valutazione complessiva svolta dalla commissione. Al termine delle valutazioni la Commissione, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, individua il candidato maggiormente qualificato alla copertura del posto. Entro un mese dall’emanazione del decreto di approvazione degli atti della selezione, il Senato accademico nella composizione prevista dall’art. 20 dello Statuto, con diritto di voto riservato alla sola componente docente, tenuto conto dei giudizi formulati dalla Commissione di valutazione e del parere dell’Istituto può proporre, previa ulteriore verifica dei criteri di qualificazione didattica e scientifica richiesti per l’accesso ai ruoli della Scuola, elaborati dalla Commissione di Reclutamento di cui all’art. 5, comma 3, al Consiglio di amministrazione la chiamata o deliberare di non procedere alla chiamata stessa. Nulla si prevede in caso di mancata chiamata.
MARCHE
Macerata La Commissione è composta, nelle procedure di chiamata di professori di seconda fascia, da tre professori ordinari, la maggioranza dei quali appartenenti ad altri atenei e nelle procedure di chiamata di professori di prima fascia da cinque professori ordinari, di cui uno solo interno; i componenti della Commissione sono inquadrati nel settore concorsuale indicato nel bando. I componenti della Commissione giudicatrice sono individuati uno mediante designazione diretta e gli altri mediante sorteggio all’interno di una rosa di almeno cinque nominativi, nelle procedure di chiamata di professori di seconda fascia, e di almeno sette nominativi, nelle procedure di chiamata di professori di prima fascia, predisposta dal Dipartimento fra i professori ordinari in possesso dei requisiti per la partecipazione alle commissioni per l’abilitazione scientifica nazionale. Al termine dei lavori la Commissione, effettuata la valutazione comparativa dei candidati, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti indica il candidato vincitore ai fini della successiva chiamata da parte del Dipartimento; in alternativa la Commissione non indica alcun candidato come idoneo, motivandone le ragioni. La chiamata è deliberata dal Consiglio di amministrazione, previa acquisizione della proposta del Consiglio del Dipartimento adottata, entro due mesi dalla data del provvedimento di accertamento della regolarità degli atti, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia e dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia. Qualora il Consiglio di Dipartimento adotti una delibera di non procedere alla chiamata, la stessa dovrà essere dettagliatamente motivata e sottoposta all’approvazione del Consiglio di amministrazione, anche ai fini dell’eventuale applicazione della misura prevista dal successivo comma 6.6. Qualora il Dipartimento lasci decorrere il termine di cui al precedente comma 3 senza assumere la delibera di chiamata, non potrà richiedere, nei due anni successivi alla data del provvedimento di approvazione degli atti, l’indizione di una nuova procedura selettiva per posti della medesima fascia e del medesimo settore concorsuale.
Urbino La Commissione è nominata dal Rettore su proposta del Consiglio di Dipartimento che ha richiesto la copertura del posto. La Commissione è composta da tre professori di prima fascia o studiosi ed esperti di pari livello, di cui almeno due appartenenti ad altri Atenei italiani o stranieri in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale. Al termine della valutazione la Commissione seleziona il candidato maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattico-scientifiche per le quali è stato bandito il posto. Entro 60 giorni dalla data di approvazione degli atti, il Dipartimento trasmette al Consiglio di Amministrazione la proposta di chiamata del candidato selezionato. La delibera è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata di professori di seconda fascia. Qualora nel termine previsto il Consiglio di Dipartimento deliberi motivatamente di non procedere ad alcuna chiamata, non potrà richiedere nei due anni successivi all’approvazione degli atti la copertura di un posto per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o scientifico-disciplinare, se previsto, oggetto della selezione.
UMBRIA
Perugia La Commissione è nominata dal Rettore, è composta da tre membri, designati dalla struttura interessata, scelti tra professori di I fascia del settore concorsuale, ovvero di uno o più settori scientifico-disciplinari, in cui il posto è bandito in possesso di un elevato profilo scientifico. Almeno due dei componenti la Commissione saranno scelti tra docenti di altri Atenei, anche stranieri con comprovata esperienza scientifica su tematiche proprie del settore concorsuale ovvero dei settori scientifico-disciplinari. La commissione, all’esito della valutazione comparativa effettuata sulla base delle pubblicazioni scientifiche, dei titoli, del curriculum dei candidati e della prova didattica nel caso in cui sia prevista l’applicazione del comma 1 bis, individua il candidato maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattiche e scientifiche per le quali è stato bandito il posto, previa formulazione di una graduatoria di merito con deliberazione a maggioranza dei componenti. Il Dipartimento, nel termine di due mesi dall’approvazione degli atti e della relativa graduatoria di merito, adotta una delibera per la proposta di chiamata del candidato in posizione utile nella graduatoria da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. La delibera è adottata a maggioranza assoluta dei professori di I fascia, se il posto è di professore di I fascia, a maggioranza assoluta dei professori di I e di II fascia se il posto è di professore di II fascia. [Non è chiaro se il dipartimento deve chiamare il migliore in graduatoria o chi è in “posizione utile”; nulla è detto per il caso della mancata chiamata]
Perugia Stranieri La Commissione è nominata con decreto del Rettore su proposta del Consiglio di Dipartimento ed è composta da almeno tre professori ordinari appartenenti al medesimo settore concorsuale messo a concorso. Almeno un professore è afferente, ove possibile, al settore scientifico-disciplinare che determina il profilo della selezione. Nel caso in cui la disponibilità numerica a livello nazionale sia insufficiente, si attinge ai settori scientifico-disciplinari compresi nel macrosettore concorsuale al quale appartiene il settore concorsuale oggetto del bando. La delibera è adottata nella composizione ristretta ai professori ordinari per le procedure relative a posti di professore ordinario, oppure ai professori ordinari e associati per le procedure relative a posti di professore associato. La Commissione è individuata secondo le seguenti modalità: – un componente, non in servizio presso l’Ateneo, su designazione diretta del Consiglio del Dipartimento;- i restanti componenti ugualmente esterni sorteggiati all’interno di una rosa di almeno quattro nominativi, proposti dal Consiglio del Dipartimento interessato. Al termine dei lavori, la commissione individua il candidato, o, in caso di più posti, i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il posto, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, attraverso la formulazione per ciascun candidato di un giudizio individuale e di uno complessivo comparativo finale. Il Dipartimento che ha richiesto la selezione formula la proposta di chiamata del candidato vincitore con delibera adottata a maggioranza assoluta dei professori ordinari, nel caso di chiamata di un professore ordinario, e dei professori ordinari e associati, nel caso di chiamata di un professore associato. La delibera deve essere assunta entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione degli atti sull’Albo Ufficiale di Ateneo, fatta salva la proroga eventualmente concessa dal Rettore per motivate esigenze. La delibera del Consiglio di proposta di chiamata deve indicare il settore scientifico-disciplinare del candidato vincitore, in coerenza con quanto riportato nel verbale della Commissione. In alternativa alla formulazione di proposta di chiamata di cui al precedente comma 1, il Dipartimento può decidere di non chiamare il candidato vincitore con deliberazione espressa e adeguatamente motivata. Qualora entro trenta giorni dal provvedimento di approvazione degli atti il Dipartimento non adotti alcuna deliberazione non potrà richiedere la copertura di un posto per il medesimo ruolo e per i medesimi settori concorsuale e scientifico-disciplinare per almeno un anno dalla data di approvazione degli atti della procedura.
ABRUZZO
Teramo La Commissione è nominata con decreto del Rettore, su proposta del Consiglio di Facoltà che ha richiesto la copertura del ruolo, ed è composta da tre Professori di prima fascia, di cui rispettivamente almeno due esterni all’Università di Teramo, in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale. La proposta dei nominativi deve essere accompagnata dai curricula dei docenti. [Non si prevede un sorteggio da liste]. I componenti sono scelti fra i Professori appartenenti al settore concorsuale oggetto della selezione o, in caso di motivata necessità, dello stesso macrosettore. La Commissione seleziona i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il posto ed individuate nel bando stesso. Entro 60 giorni dall’approvazione degli atti, la Facoltà trasmette con riferimento alla sostenibilità finanziaria, al Consiglio di Amministrazione la chiamata di uno dei candidati selezionati. La delibera di proposta è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia. Nel caso in cui nel termine sopra indicato la Facoltà non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi all’approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o scientifico disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
LAZIO
Roma La Sapienza Per le procedure selettive i componenti delle Commissione sono individuati secondo le seguenti modalità: un componente designato con delibera del Consiglio di Dipartimento interessato; due componenti sorteggiati ciascuno da due terne proposte dal Dipartimento interessato, che, nella loro composizione, dovrà tenere conto, ove possibile, del principio dell’equilibrata composizione di genere. [nessuna previsione in ordine alla maggioranza di esterni]. La delibera del Dipartimento, approvata a maggioranza assoluta dei Professori di I fascia per procedure di I fascia e dei Professori di I e II fascia per procedure di II fascia, dovrà essere trasmessa all’Area Risorse Umane, ove per le procedure selettive saranno effettuati i sorteggi in seduta pubblica, ad opera di una Commissione composta da due funzionari del Settore Concorsi Personale Docente e da un delegato del Rettore con funzioni di presidente. La Commissione consegna agli uffici competenti una relazione contenente: – profilo curriculare di ciascun candidato, comprensivo dell’attività didattica svolta;-breve valutazione collegiale del profilo; – valutazione di merito complessiva dell’attività di ricerca, avvalendosi anche di indicatori bibliometrici autocertificati dai candidati e riferiti alla data di scadenza dei termini delle candidature nel caso in cui ciò sia prassi riconosciuta nel SC oggetto del procedimento (ad esempio numero totale delle citazioni; numero medio di citazioni per pubblicazione; «impact factor» totale; «impact factor» medio per pubblicazione); combinazioni dei precedenti parametri atti a valorizzare l’impatto della produzione scientifica del candidato (indice di Hirsch o simili); attività didattica svolta come titolare di corso di insegnamento ufficiale, con la relativa valutazione (se esistente); – discussione collegiale su profilo e produzione scientifica; – valutazione comparativa e suoi esiti. Sono da considerare per rilievo, nell’ordine: – attività didattica prestata a livello universitario congruente con l’attività didattica prevista nel bando; – produzione scientifica congruente con la declaratoria del SC-SSD, in particolare sotto i profili della sua qualità, notorietà internazionale, continuità temporale nel periodo indicato nel Bando;- altre attività universitarie, con particolare riguardo a quelle gestionali e relative alla partecipazione ad organi collegiali elettivi;- i risultati scientifici nella pregressa attività in campo clinico, relativamente ai SC e SSD in cui sia richiesta tale specifica competenza; -attività in campo clinico, relativamente ai SC e SSD in cui sia richiesta tale specifica competenza. In esito alla procedura selettiva e/o valutativa il Dipartimento formula la proposta di chiamata entro i successivi trenta giorni dall’approvazione degli atti (nel computo di tale termine è escluso il periodo 1 agosto-15 settembre). Prima della seduta di cui al comma 1 il candidato selezionato deve tenere un seminario sulle proprie attività di ricerca. Del seminario deve essere dato avviso pubblico, sulla pagina web del Dipartimento, con almeno tre giorni di preavviso. La delibera di chiamata o di rigetto della proposta della Commissione giudicatrice deve essere assunta a maggioranza assoluta degli aventi diritto ed adeguatamente motivata ed è trasmessa direttamente all’Area Risorse Umane nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione abbia attribuito il budget per la procedura al Dipartimento, o alla Facoltà, qualora il budget per la procedura sia stato ad essa attribuito. In quest’ultimo caso la Giunta di Facoltà è chiamata a deliberare secondo quanto è stabilito nel Regolamento della Facoltà. Ove la Facoltà deliberi in modo difforme dal Dipartimento, la competenza ai fini della chiamata è esercitata dal Senato Accademico, che si esprime a maggioranza assoluta degli aventi diritto. Ove il Dipartimento non adotti alcuna delibera entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento di approvazione degli atti della Commissione, il potere sostitutivo è attribuito al Preside riguardo alla convocazione ed alla Giunta di Facoltà riguardo alla deliberazione, mentre il potere di rinvio è attribuito al Senato Accademico. Il Dipartimento non potrà richiedere nei tre anni successivi all’approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o settore scientifico-disciplinare per i quali si è svolta la procedura.
Roma Tor Vergata La commissione è composta da tre professori di prima fascia appartenenti al settore concorsuale nonché al settore scientifico-disciplinare o ai settori scientifico-disciplinari oggetto del bando, in maggioranza esterni ai ruoli dell’Ateneo, anche attivi in università o centri di ricerca di Paesi OCSE. In caso di impossibilità oggettiva di nomina di professori di prima fascia appartenenti al settore scientifico-disciplinare o ai settori scientifico-disciplinari oggetto del bando è possibile nominare professori di prima fascia appartenenti ad altri settori scientifico-disciplinari del settore concorsuale indicato nel bando. I componenti della commissione sono individuati tra i professori ordinari in possesso dei requisiti, di cui alla delibera ANVUR n. 132 del 13 settembre 2016, punto 2. Il possesso dei requisiti vigenti alla data di pubblicazione del bando è attestato dal Dipartimento eventualmente anche sulla base delle autocertificazioni degli interessati. Entro 30 giorni dalla data di scadenza del bando il Dipartimento proponente designa un componente della commissione e predispone una lista di quattro professori, dalla quale vengono sorteggiati due componenti effettivi. Qualora non sia oggettivamente possibile indicare cinque professori di prima fascia appartenenti al settore scientifico-disciplinare o ai settori scientifico-disciplinari oggetto del bando e si debbano indicare professori di prima fascia appartenenti al settore concorsuale ai sensi del precedente comma 2, si applicano le seguenti regole, volte a privilegiare la nomina dei professori appartenenti al settore scientifico-disciplinare o ai settori scientifico-disciplinari oggetto del bando: a) se è possibile indicare solo quattro professori appartenenti ai settori scientifico-disciplinari indicati nel bando, uno di essi è senz’altro parte della commissione e si procede al sorteggio tra i rimanenti tre professori appartenenti ai settori scientifico-disciplinari, senza che sia necessario indicare un quinto nominativo tra professori appartenenti al solo settore concorsuale; b) se è possibile indicare solo tre professori appartenenti ai settori scientifico-disciplinari indicati nel bando, non si procede al sorteggio e i tre professori sono senz’altro parte della commissione; c) se è possibile indicare solo due o uno professori appartenenti ai settori scientifico-disciplinari indicati nel bando, questi sono senz’altro parte della commissione e si procede al sorteggio esclusivamente tra i tre o quattro professori appartenenti al solo settore concorsuale; d) se non è possibile indicare alcun professore appartenente ai settori scientifico-disciplinari indicati nel bando e si debbano indicare professori appartenenti ad altri settori scientifico-disciplinari del settore concorsuale indicato nel bando, il Dipartimento designa un componente della commissione e predispone una lista di quattro professori dalla quale vengono sorteggiati due componenti effettivi. Il sorteggio di cui al precedente comma 4 viene effettuato dal Dirigente competente in materia di Personale e dal Responsabile dell’Ufficio competente in materia di concorsi dell’Ateneo, in seduta pubblica. Delle operazioni di sorteggio viene redatto apposito verbale. Al termine dei lavori la commissione individua il candidato maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattico-scientifiche per le quali è stato emesso il bando. Il Dipartimento, con deliberazione motivata assunta entro due mesi dalla disposizione di approvazione degli atti, propone la chiamata del candidato maggiormente qualificato o dei candidati maggiormente qualificati in caso di bandi per la copertura di più posti, ovvero decide di non proporre la chiamata. In tale ultimo caso in assenza di un’adeguata e congrua motivazione, il Rettore chiede al Dipartimento di integrare la motivazione. In caso di motivazione non adeguata e non congrua, trova applicazione il comma 3 del presente articolo. Qualora il Dipartimento lasci decorrere il termine di cui al comma 1, senza assumere nessuna delle deliberazioni ivi previste, non può chiedere l’indizione di una nuova procedura per posti della medesima fascia e del medesimo settore scientifico-disciplinare o dei medesimi settori scientifico-disciplinari se non dopo che sia trascorso un anno dalla scadenza del predetto termine.
LUISS Al fine di effettuare la valutazione dei candidati, il Dipartimento si avvale di una Commissione istruttoria di valutazione. La Commissione istruttoria è nominata dalla Giunta del Dipartimento che ha richiesto la copertura del ruolo. La Commissione istruttoria dovrà essere composta da un professore di ruolo della LUISS Guido Carli e da due professori esterni (appartenenti o appartenuti ai ruoli universitari) di prima fascia, per le chiamate dei professori di prima fascia e da almeno un professore di prima fascia e professori di seconda fascia per le chiamate dei professori di seconda fascia. I componenti della Commissione suddetta possono essere anche appartenenti o appartenuti ad un ruolo equivalente di atenei stranieri. I componenti della Commissione istruttoria sono scelti fra i professori di elevata qualificazione scientifica, di norma appartenenti al settore concorsuale o a uno o più settori scientifico-disciplinari oggetto della selezione. Eventuali nomine di componenti della Commissione appartenenti ad un settore concorsuale diverso da quello oggetto della chiamata, dovranno essere motivati dalla Giunta di Dipartimento. In ogni caso, almeno uno dei componenti della Commissione istruttoria dovrà appartenere al settore concorsuale oggetto della chiamata. Non possono far parte della Commissione professori che abbiano avuto o abbiano con uno o più candidati un interesse economico e/o professionale ovvero che siano coautori con uno o più di essi di un numero significativo di pubblicazioni. La personalità scientifica del candidato è valutata con riferimento al suo curriculum scientifico, ai titoli esplicitamente dichiarati e alle pubblicazioni presentate. La produzione scientifica è valutata in ragione dell’originalità dei risultati raggiunti, del rigore metodologico espresso, dell’inerenza al settore concorsuale e dell’eventuale settore scientifico-disciplinare per il quale è stato bandito il concorso. Costituisce ulteriore elemento di valutazione la continuità temporale della produzione scientifica del candidato. Oltre alla qualificazione scientifica dell’aspirante sono valutate anche le competenze linguistiche necessarie in relazione al profilo plurilingue dell’Ateneo ovvero alle esigenze didattiche dei corsi di studio in lingua estera. Altri criteri di valutazione sono costituiti da: l’attività didattica svolta in corsi ufficiali nelle Università, con particolare rilievo per quelle svolte nella LUISS Guido Carli; l’attività di organizzazione, direzione e coordinamento di gruppidi ricerca nazionali e internazionali, ovvero partecipazione agli stessi; il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico, dirette a realizzare gli obiettivi strategici propri del progetto di formazione della LUISS Guido Carli (…). La Commissione, successivamente alla valutazione dei titoli, del curriculum, delle pubblicazioni e dei lavori presentati potrà far svolgere ai candidati un “seminario” su un tema a loro scelta, preferibilmente in lingua inglese, eventualmente anche alla presenza degli studenti. Per lo svolgimento del “seminario” la Commissione convoca i candidati con un preavviso non inferiore a 20 giorni di calendario. All’esito dei lavori la Commissione formula, per ciascun candidato, un giudizio complessivo formando una graduatoria di merito che trasmette al Consiglio di Dipartimento. Il Consiglio di Dipartimento tenendo conto del giudizio della Commissione istruttoria, nonché delle esigenze della didattica, del profilo e delle funzioni indicati nel bando, delibera, motivando, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia una graduatoria di nominativi da sottoporre al parere del Rettore. Sulla base delle delibere del Consiglio di Dipartimento, il Rettore formula una proposta da presentare al Comitato Esecutivo. Il Comitato Esecutivo delibera la chiamata.
LUMSA In questo caso la valutazione è svolta dalla Commissione permanente dell’ateneo così descritta dallo Statuto: Commissione permanente per il reclutamento ed il merito. Per il reclutamento e per la valorizzazione e l’incentivazione del merito del personale accademico e di ricerca, è istituita, sulla base della normativa vigente, una Commissione permanente per il reclutamento e per il merito. Ai fini del reclutamento la commissione è composta da: a) il Rettore in qualità di Presidente; b) il Prorettore per la didattica e il diritto allo studio; c) il Prorettore per la ricerca e l’internazionalizzazione; d) il Direttore generale, senza diritto di voto, con funzioni di segretario verbalizzante; ed è integrata di volta in volta da: a)i l Direttore del dipartimento a cui afferiscono i posti a bando; b) un membro esperto per ogni settore concorsuale/scientifico-disciplinare oggetto della procedura di chiamata o di trasferimento, scelto tra i professori di ruolo di prima fascia appartenenti all’Università, o in caso di loro assenza, di altre università italiane o straniere. L’art. 6 del regolamento (di cui è pubblicata una versione che impedisce il copia e incolla), prevede che detta commissione si serva di pareri di studiosi secondo criteri definiti dai singoli bandi. Essa può richiedere al candidato l’espletamento di una prova didattica pubblica. La Commissione con motivato parere individua un vincitore o delibera che nessuno dei candidati è adatto alle esigenze dell’ateneo. E può rendere pubblica una graduatoria. Il Rettore, su approvazione del consiglio di amministrazione, chiama con propri decreto il vincitore.
LINK La Commissione giudicatrice è nominata dal Rettore, sentito l’organo della struttura richiedente, ed è costituita da tre membri di cui almeno uno non di ruolo nell’Università degli Studi “Link Campus University” e precisamente: a) – per la chiamata di Professore di prima fascia: I – due Professori di prima fascia appartenenti al settore scientifico disciplinare e/o al settore concorsuale indicato nel bando; II – un Professore di prima fascia appartenente al macrosettore concorsuale relativo al settore scientifico disciplinare indicato nel bando. b) per la chiamata di Professore di seconda fascia: I – un Professore di prima fascia appartenente al settore scientifico disciplinare e/o al settore concorsuale indicato nel bando; II – un Professore di prima fascia o seconda fascia appartenente al settore scientifico disciplinare e/o al settore concorsuale indicato nel bando; III – un Professore di prima fascia o seconda fascia appartenente al macrosettore concorsuale relativo al settore scientifico disciplinare indicato nel bando. La Commissione, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, sulla base dei punteggi complessivi assegnati, redige all’unanimità, o con deliberazione assunta a maggioranza, la graduatoria di merito, individuando e dichiarando vincitore della selezione il candidato idoneo o, in caso di più posti, i candidati idonei, a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il/i posto/i che, se previsto, abbia raggiunto o superato il punteggio minimo definito. In caso di rinuncia alla chiamata ovvero di mancata assunzione in servizio dello stesso di uno o più candidati vincitori, l’Università può formulare la proposta di chiamata al primo candidato successivo in graduatoria rispetto al/ai chiamato/i. L’organo della struttura richiedente, successivamente all’approvazione degli atti, formula al Rettore la proposta di chiamata del/i candidato/i selezionato/i. Il Rettore sottopone la proposta di chiamata formulata dall’organo della struttura richiedente al Comitato Esecutivo che delibera a maggioranza assoluta dei propri componenti la chiamata e la conseguente assunzione in servizio. Con proprio decreto, il Rettore può assegnare un termine perentorio all’organo della struttura richiedente, entro cui il medesimo deve svolgere l’attività di cui al comma 1.
Roma europea La Commissione è nominata dal Rettore, su proposta effettuata dal Dipartimento che ha richiesto la copertura del posto, sulla base di una rosa di nominativi proposta dal Corso di Studio interessato. La Commissione è composta, ove possibile, da un professore di ruolo dell’Università Europea di Roma e da due professori esterni. La Commissione, previa valutazione comparativa dei candidati, esprime i giudizi complessivi per ciascun candidato e, con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti, indica il candidato idoneo a svolgere le funzioni didattiche e scientifiche per le quali è stato bandito il posto. Entro sessanta giorni dall’approvazione degli atti, il Consiglio di Dipartimento: a) propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato idoneo. La delibera di proposta è assunta con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia; ovvero b) delibera, con adeguata motivazione, di non procedere alla chiamata. In caso di inerzia da parte del Consiglio di Dipartimento il Rettore concede un ulteriore termine di trenta giorni decorso il quale la procedura si ritiene comunque conclusa senza esito.
Mercatorum il Consiglio di Facoltà propone la nomina di una commissione composta da almeno tre professori di I^ fascia e II^, appartenenti al settore scientifico-disciplinare cui si riferisce il bando o a settori scientifico-disciplinari affini. La Commissione è composta da almeno tre professori di I^ e II^ fascia [manca la previsione sulla maggioranza esterna]. La proposta del candidato idoneo a ricoprire il posto disponibile dovrà essere approvata dal Consiglio di Facoltà, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di I^ fascia per la chiamata di professori di I^ fascia, e dei professori di I^ e II^ fascia per la chiamata dei professori di II^ fascia, punto e) art. 18 legge 240 2010. La proposta di chiamata effettuata dalla Facoltà ovvero la scelta di non procedere alla chiamata dovrà essere motivata. In assenza di adeguata motivazione, il Rettore può chiedere al Consiglio di Facoltà una sua integrazione. La proposta di chiamata e sottoposta alla valutazione di compatibilità con le risorse di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione. La chiamata è disposta con decreto del Rettore, previa acquisizione del parere del C.U.N. per il passaggio da un settore scientifico disciplinare ad un altro. Il provvedimento del Rettore, in materia di inquadramenti nei ruoli universitari, è definitivo.
Unitelma Sapienza telematica dal decreto non copia-incollabile apprendiamo che la commissione è a maggioranza esterna; non è chiaro come funzioni la chiamata per i risultati delle procedure comparative per posti di prima e seccnda fascia non riservati agli interni.
UNINT Per le procedure per la chiamata di un professore di prima fascia, la Commissione è composta dal Rettore, o dal Preside della Facoltà interessata, che la presiede, e da due professori di prima fascia appartenenti, di norma, allo stesso macro-settore concorsuale di cui al Decreto Ministeriale 29 luglio 2011 n. 336, e s.s.m., oggetto della selezione. [Manca la previsione sulla maggioranza esterna]. Qualora il bando specifichi uno o più settori scientifico-disciplinari ricompresi nel macro-settore concorsuale almeno uno dei componenti della Commissione deve, nella misura del possibile, appartenere a uno dei settori scientifico-disciplinari indicati. In caso di bisogno o di opportunità al posto del Rettore o del Preside della Facoltà interessata, il CdA potrà nominare un altro docente. Per le procedure per la chiamata di un professore di seconda fascia, la Commissione è composta dal Rettore, o dal Preside della Facoltà interessata, che la presiede, e da due professori di prima o di seconda fascia appartenenti, di norma, allo stesso macro-settore concorsuale di cui al Decreto Ministeriale 29 luglio 2011 n. 336, e s.s.m., oggetto della selezione. Qualora il bando specifichi uno o più settori scientifico-disciplinari ricompresi nel macro-settore concorsuale almeno uno dei componenti della Commissione deve, nella misura del possibile, appartenere a uno dei settori scientifico-disciplinari indicati. In caso di bisogno o di opportunità al posto del Rettore o del Preside della Facoltà interessata, il CdA potrà nominare un altro docente. La Commissione può acquisire, secondo modalità espressamente previste nel bando, valutazioni di altri docenti e studiosi anche stranieri di riconosciuta qualificazione scientifica e accademica. Al termine dei lavori la Commissione formula un motivato giudizio analitico per ciascun candidato e un giudizio comparativo collegiale, formulando la graduatoria finale. Al termine del procedimento la Commissione dichiara un candidato vincitore e, in presenza di più candidati ritenuti meritevoli, stabilisce un’eventuale graduatoria degli altri candidati dichiarati idonei a ricoprire il posto in oggetto tenuto conto del settore concorsuale, del SSD eventualmente indicato nel bando nonché delle specifiche funzioni che il docente sarà chiamato a ricoprire. A tale graduatoria l’Ateneo potrà eventualmente ricorrere esclusivamente nel caso in cui decida di operare uno scorrimento di graduatoria ai sensi dell’art. 10, comma 2. Tale graduatoria non potrà essere utilizzata per la copertura di nuovi posti diversi da quello o quelli di cui al bando in oggetto. All’esito della procedura, entro due mesi dal decreto di approvazione degli atti, il Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico, può: a) procedere alla proposta di chiamata del candidato selezionato; b) deliberare di non procedere alla chiamata al verificarsi di eventi dalla pubblicazione del bando che incidano sull’assetto complessivo dell’offerta formativa o sui requisiti di docenza. In caso di rinuncia alla chiamata da parte del candidato vincitore ovvero in caso mancata presa di servizio dello stesso, il CdA, sentito il Senato Accademico, valuterà l’opportunità di procedere ad una nuova selezione o operare uno scorrimento di graduatoria.
UNIDAV Telematica (non trovato)
E-campus telematica La Commissione giudicatrice è nominata dal Rettore, sentita la struttura didattico-scientifica interessata, ed è costituita da tre membri di cui almeno uno non di ruolo nell’Università eCampus [manca la previsione sulla maggioranza esterna] e precisamente: a) -per la chiamata di Professore di prima fascia: I – due Professori di prima fascia appartenenti al settore scientifico disciplinare e/o al settore concorsuale indicato nel bando; II – un Professore di prima fascia appartenente al macrosettore concorsuale relativo al settore scientifico disciplinare indicato nel bando. b) per la chiamata di Professore di seconda fascia: I – un Professore di prima fascia appartenenti al settore scientifico disciplinare e/o al settore concorsuale indicato nel bando; II – un Professore di prima fascia o seconda fascia appartenente al settore scientifico disciplinare e/o al settore concorsuale indicato nel bando; III – un Professore di prima fascia o seconda fascia appartenente al macrosettore concorsuale relativo al settore scientifico disciplinare indicato nel bando. All’esito della valutazione, la Commissione, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, sulla base dei punteggi complessivi assegnati, redige all’unanimità, o con deliberazione assunta a maggioranza, la graduatoria di merito, individuando e dichiarando vincitore della selezione il candidato idoneo o, in caso di più posti, i candidati idonei, a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il/i posto/i che, se previsto, abbia raggiunto o superato il punteggio minimo definito. La graduatoria di cui al precedente punto 2 ha validità esclusivamente in caso di rinuncia alla chiamata da parte del/i candidato/i vincitore/i, ovvero per mancata assunzione in servizio dello/degli stesso/i. In caso di rinuncia alla chiamata ovvero di mancata assunzione in servizio dello stesso di uno o più candidati vincitori, l’Università può formulare la proposta di chiamata al primo candidato successivo in graduatoria rispetto al/ai chiamato/i. All’esito della procedura di cui al presente titolo, l’organo della struttura richiedente, successivamente all’approvazione degli atti, propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del/i candidato/i selezionato/i con propria delibera adottata a maggioranza assoluta dei Professori di prima fascia per la chiamata di Professori di prima fascia e dei Professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei Professori di seconda fascia.
Guglielmo Marconi Telematica La Commissione è composta da 4 membri di cui: a. almeno due Professori appartenenti ai ruoli di I fascia, o ad essi equiparati (Professori Straordinari a t.d.), nel caso di procedura di chiamata di un Professore di I fascia; b.almeno un Professore appartenente ai ruoli di I fascia, o ad essi equiparati (Professori Straordinari a t.d.), nel caso di procedura di chiamata di un Professore di II fascia. c. un professore di I o di II fascia competente nell’ambito di supporti didattici multimediali e interattivi per il distance learning. Due membri della Commissione possono essere appartenenti ai ruoli di altri Atenei italiani ovvero ai ruoli equivalenti di Atenei stranieri. [manca la previsione sulla maggioranza esterna]. All’esito dei lavori, la Commissione formula per ciascun candidato, un giudizio complessivo formando una graduatoria generale di merito ed indica il vincitore, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti. La graduatoria formulata dalla Commissione ha validità esclusivamente in caso di rinuncia alla chiamata da parte del candidato più qualificato ovvero per mancata assunzione in servizio dello stesso. In tali casi la Facoltà può formulare una nuova proposta di chiamata sulla base della graduatoria. Entro sessanta giorni dall’approvazione degli atti, il Consiglio di Facoltà propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato maggiormente qualificato individuato all’esito della procedura selettiva, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei Professori di I fascia presenti, per le proposte di chiamata dei Professori di I fascia, e con voto favorevole della maggioranza assoluta dei Professori di I e di II fascia presenti, per la chiamata dei Professori di II fascia. Il Consiglio di Amministrazione delibera in merito alla nomina in ruolo e alla presa di servizio di cui alla proposta di chiamata del Consiglio di Facoltà. Qualora vengano in essere circostanze preclusive dell’assunzione di natura normativa o finanziaria, l’Amministrazione universitaria si riserva di non procedere all’assunzione o di differirla.
San Raffaele Telematica Roma 5 La commissione è composta da tre professori di prima fascia, o appartenenti ad un ruolo equivalente, interni o esterni all’Ateneo. [manca la previsione sulla maggioranza esterna]. I componenti della commissione sono scelti fra i professori appartenenti al settore concorsuale oggetto della selezione. Al termine della procedura di valutazione la commissione individua i candidati meritevoli di chiamata e tra essi il candidato comparativamente migliore. A seguito dell’espletamento della procedura selettiva, la Facoltà, entro 30 giorni dall’approvazione degli atti della Commissione, formula al Consiglio di Amministrazione la proposta di chiamata del candidato più qualificato.
UniNettuno telematica La commissione, nominata dal Rettore, sentito il Senato Accademico, su proposta del Consiglio di Amministrazione, è composta da tre professori ordinari o straordinari di elevata qualificazione scientifica di cui due esterni all’Ateneo, uno dei quali preferibilmente straniero, appartenenti al settore concorsuale oggetto del bando, e da un interno all’Ateneo individuato tra i professori ordinari o straordinari del medesimo settore concorsuale o di settore affine. Al termine dei lavori la Commissione formula un motivato giudizio analitico per ciascun candidato e un giudizio collegiale, formulando la graduatoria finale, ovvero delibera che nessuno dei candidati risponde alle esigenze didattico-scientifiche per cui il posto bandito è stato richiesto. All’esito della procedura, il Consiglio di Amministrazione può: a) procedere alla proposta di chiamata del candidato selezionato; b) deliberare di non procedere alla chiamata. La chiamata è disposta con decreto del Rettore.
Telematica IUL La Commissione è composta da tre professori di prima fascia o di ruolo equivalente interni o esterni all’Ateneo [manca la previsione sulla maggioranza esterna]. La commissione valuta il candidato [ma dal regolamento non si capisce se indicando una graduatoria di merito o se individuando il più meritevole].La nomina del candidato più qualificato o, in caso di procedure che prevedano più posti messi a selezione, dei candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il posto è subordinata alla conclusione dell’iter di cui al successivo art.: Relativamente alle procedure svolte ai sensi dell’art. 18 e art. 24 comma 6 della legge 240/2010, il Dipartimento che ha proposto la procedura selettiva, entro 30 giorni dal decreto di approvazione degli atti, propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato prescelto. La delibera di proposta, debitamente motivata, è adottata a maggioranza assoluta degli aventi diritto dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e di seconda fascia, per la chiamata dei professori di seconda fascia. A seguito della delibera di approvazione di chiamata da parte del Consiglio di amministrazione, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ateneo con decreto dispone la nomina in ruolo del candidato individuato dalla delibera dello stesso Consiglio di Amministrazione. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi alla approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo Settore Concorsuale o Disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
Pegaso telematica La Commissione di valutazione è nominata con Decreto del Rettore tra una rosa di sei componenti indicati dalla struttura accademica proponente il contratto, ed è composta da tre professori di prima fascia appartenenti al settore concorsuale indicato nel bando o a settori affini. I componenti della commissione possono essere sia docenti interni che esterni all’Ateneo [manca la previsione sulla maggioranza esterna]. Al termine della valutazione delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum, e dell’attività didattica dei candidati, la Commissione indica, previa comparazione tra i candidati, anche a maggioranza dei componenti, il candidato idoneo a svolgere le funzioni didattico-scientifiche, per le quali è stato bandito il posto. Il Consiglio del Facoltà/Dipartimento – entro due mesi dalla notifica degli atti concorsuali e del relativo provvedimento di approvazione – propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato prescelto. La delibera di proposta, debitamente motivata, è adottata a maggioranza assoluta dei professori di I fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia. E’ fatto divieto di procedere a proposte di chiamata prive della relativa copertura finanziaria. A seguito di delibera di approvazione di chiamata da parte del Consiglio di Amministrazione, il Rettore ed il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo con decreto dispongono la nomina in ruolo del candidato individuato dalla Delibera dello stesso Consiglio di Amministrazione.
CAMPANIA
Federico II La commissione è composta da tre professori in servizio presso Atenei distinti, scelti: – nel caso di procedure di chiamata di professori di prima fascia, tra i professori di prima fascia del settore concorsuale oggetto della procedura o, in mancanza, del macrosettore, o appartenenti a un ruolo equivalente; – nel caso di procedure di chiamata di professori di seconda fascia, tra almeno due professori di prima fascia ed, eventualmente, uno di seconda fascia del settore concorsuale oggetto della procedura o, in mancanza, del macro settore, o appartenenti a un ruolo equivalente. I componenti della Commissione devono appartenere alle “Liste degli Aspiranti Commissari sorteggiabili” dei concorsi per il conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale ai sensi dell’art. 16 della Legge n. 240/2010 (pubblicate sul sito dell’Abilitazione Scientifica Nazionale), ovvero, pur non appartenendo alle predette liste, devono essere in possesso dei requisiti necessari per poter farne parte alla data della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, da rilasciare in tale seconda ipotesi, attestante il possesso di tali requisiti facendo riferimento ai parametri/criteri della selezione più recente bandita dal MIUR. Due componenti della Commissione sono sorteggiati dall’Ufficio competente all’interno di una rosa proposta dal Consiglio di Dipartimento, in cui devono essere rappresentati entrambi i generi, salvo motivata impossibilità, composta da almeno quattro professori. I componenti sorteggiabili devono essere esterni all’Università degli Studi di Napoli Federico II, e devono essere individuati o tra professori di prima fascia di comprovato riconoscimento internazionale di Atenei distinti o tra studiosi di elevato profilo scientifico attivi in università di un altro Paese OCSE, inquadrati in un ruolo equivalente a quello di professore di prima fascia e attivi in un ambito corrispondente al settore concorsuale oggetto del bando. Il terzo componente della Commissione è designato direttamente dal Consiglio di Dipartimento. In ogni caso, il componente designato deve essere in servizio presso Ateneo diverso da quelli di appartenenza dei componenti sorteggiabili. Al termine dei lavori, la Commissione, con deliberazione motivata assunta a maggioranza dei componenti, indica unicamente il candidato maggiormente qualificato o, in caso di procedure che prevedano più posti messi a selezione, i candidati maggiormente qualificati nel settore concorsuale ovvero nel/i settore/i scientifico disciplinare/i per cui è stata bandita la procedura.il Consiglio di Dipartimento propone entro trenta giorni dall’approvazione degli atti al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato selezionato o, in caso di più posti, la chiamata dei candidati selezionati dalla Commissione. La delibera di proposta è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia. Nel caso in cui nel termine indicato al comma 1 il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi alla approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o settore scientifico disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
Parthenope dal regolamento reso non copio-incollabile apprendiamo che la maggioranza dei componenti deve essere esterna e sorteggiata da una rosa di nomi indicata dal dipartimento di numero almeno doppio ai commissari da nominare, che devono essere in possesso di sorteggiabilità per le commissioni ASN. Tale commissione indica il candidato maggiormente qualificato. Il dipartimento con delibera chiama. Se non lo fa non può ribandire nella stessa posizione per due anni.
L’Orientale La Commissione è composta da tre professori di ruolo di prima fascia, di cui uno (interno o esterno all’Ateneo) designato dal Dipartimento proponente e due esterni in servizio presso altra Università italiana o di ruolo equivalente presso Università straniera, tutti appartenenti al medesimo settore concorsuale oggetto del bando, o, nel caso di docenti in servizio presso Università straniera, attivi in un ambito analogo a quello del settore concorsuale oggetto del bando. I membri esterni in servizio presso altra Università italiana o straniera sono individuati mediante sorteggio. I professori in servizio presso l’Ateneo o altra Università italiana, oltre ad afferire al Settore concorsuale oggetto del bando, devono essere in possesso dei requisiti prescritti dall’art. 6, commi 7 e 8, della L. 240/2010. Il sorteggio è effettuato dall’Ateneo con modalità che garantiscano la trasparenza, l’imparzialità e la pubblicità, tra quattro professori individuati dal Dipartimento proponente. Al termine dei lavori, all’esito di una valutazione comparativa effettuata sulla base delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum e dell’attività didattica dei candidati, la Commissione, con delibera assunta a maggioranza dei componenti, individua il candidato maggiormente qualificato a svolgere le funzioni didattico-scientifiche per le quali è stato bandito il posto. Il Dipartimento, entro 60 giorni dal ricevimento degli atti della procedura di selezione, formula la proposta di chiamata del candidato vincitore. Nel caso in cui il Dipartimento di riferimento giunga alla conclusione di non procedere alla chiamata questo deve adottare una delibera in tal senso esprimendo dettagliatamente le motivazioni di tale scelta. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei tre anni successivi all’approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o scientifico disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
Suor Orsola Benincasa La Commissione è composta da tre o cinque professori di prima fascia, o appartenenti ad un ruolo equivalente; la determinazione del numero è rimessa alla Facoltà richiedente, anche in funzione della specificità dell’ambito disciplinare. Almeno uno di questi deve essere esterno all’Università Suor Orsola Benincasa, da individuarsi fra docenti di comprovato riconoscimento internazionale di altri Atenei o appartenenti ad istituzioni di ricerca, attivi in ambito corrispondente al Settore Concorsuale. [manca la previsione sulla maggioranza esterna]. Le commissioni formulano una graduatoria selezionando il candidato, o, in caso di più posti, i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il posto, all’esito di una valutazione comparativa effettuata sulla base delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum e dell’attività didattica dei candidati. Al termine dei lavori, la Commissione formula la graduatoria con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti. All’esito della procedura, la Facoltà propone entro due mesi dall’approvazione degli atti al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato selezionato. La delibera di proposta è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia, seguendo l’ordine della graduatoria approvata dalla Commissione. Nel caso in cui nel termine sopra indicato la facoltà non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi alla approvazione degli atti la copertura di un ruolo per la medesima fascia e per il medesimo Settore Concorsuale o Scientifico Disciplinare, se previsto, per i quali si è svolta la procedura.
Salerno La Commissione è nominata dal Rettore, su proposta del Dipartimento che ha richiesto la copertura del ruolo, ed è composta da tre membri di cui almeno due esterni. Il Dipartimento delibera nella composizione ristretta ai professori di prima fascia. Il Dipartimento deve procedere alla designazione dei componenti la Commissione entro e non oltre due mesi dalla scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione. In mancanza il Rettore procederà direttamente, mediante sorteggio dei nominativi dalle liste degli aspiranti commissari sorteggiabili alle abilitazioni scientifiche nazionali nell’ambito del settore concorsuale oggetto della procedura. I componenti della Commissione devono essere individuati tra professori di prima fascia che appartengano al settore concorsuale oggetto della selezione; equivalentemente da docenti stranieri di posizione accademica corrispondente ai professori di prima fascia e di comprovato prestigio scientifico nelle aree tematiche del macrosettore. Se nel bando è espressamente indicato il settore scientifico disciplinare, almeno un componente ne deve fare parte. In subordine, su proposta motivata del Consiglio di Dipartimento, i commissari potranno essere individuati tra i settori concorsuali ricompresi nel medesimo macrosettore. Il Consiglio di Dipartimento designa un componente della Commissione scegliendolo fra i professori di prima fascia dell’Ateneo o di altri Atenei. Gli altri due componenti della Commissione, sono estratti a sorte dalla lista di quattro nominativi proposta dallo stesso Consiglio di Dipartimento individuati nella più recente “Lista degli Aspiranti Commissari sorteggiabili” dei concorsi per il conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale ai sensi dell’articolo16 della Legge n. 240/2010 (pubblicate sul sito dell’Abilitazione Scientifica Nazionale), ovvero di nominativi che, pur non appartenendo alla predetta lista, siano in possesso dei requisiti necessari per poterne fare parte alla data di pubblicazione delle stesse. In tale seconda ipotesi, l’aspirante commissario dovrà rendere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio comprovante il possesso di tali requisiti facendo riferimento ai parametri/criteri della selezione più recente bandita dal MUR. Nelle procedure di prima fascia uno dei due componenti esterni può essere individuato tra studiosi di università di un altro Paese OCSE, inquadrati in un ruolo equivalente a quello di professore di prima fascia e attivi in un ambito corrispondente al settore concorsuale oggetto del bando. L’estrazione a sorte è effettuata, con modalità tali da assicurare l’anonimato, da una Commissione nominata dal Rettore e composta da due professori di prima fascia e un funzionario dell’Ufficio competente di Ateneo. Il sorteggio è effettuato in seduta pubblica, previa pubblicazione di apposito avviso all’Albo Ufficiale di Ateneo e le relative operazioni sono attestate in apposito verbale. Al termine dei lavori la Commissione formula la graduatoria selezionando il candidato o, in caso di più posti, i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico-scientifiche per le quali è stato bandito il posto e consegna gli atti al Rettore. Entro trenta giorni dalla approvazione degli atti, il Dipartimento delibera la proposta di chiamata con le maggioranze di cui al precedente articolo 4. Il Dipartimento può deliberare con le stesse maggioranze di cui al precedente comma 4 di non chiamare il candidato selezionato. La delibera, adeguatamente motivata, è trasmessa al Consiglio di Amministrazione per le decisioni di competenza. Nel caso in cui nel termine sopra indicato il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere nei due anni successivi all’approvazione degli atti la copertura del medesimo posto e per il medesimo settore concorsuale o scientifico disciplinare per i quali si è svolta la procedura.
Sannio dal regolamento reso non copio-incollabile apprendiamo che: la commissione è a maggioranza di esterni sorteggiati direttamente dal Rettore nell’ambito di non meglio specificate rose fornite dal dipartimento di nominativi in possesso di qualificazione da commissario ASN; l commissione individua unicamente il candidato maggiormente qualificato; se il dipartimento procede a non chiamare non può ribandire per due anni nella stessa posizione.
MOLISE
Unimol La commissione è composta da tre professori di prima fascia, di cui almeno due esterni all’Università degli Studi del Molise. I componenti della commissione sono scelti fra i professori appartenenti al settore concorsuale oggetto della selezione.3. Un componente è designato direttamente dal Consiglio di Dipartimento che ha richiesto il bando di selezione; due componenti sono individuati a seguito di sorteggio, effettuato dalResponsabile del procedimento alla presenza di un’unità di personale dell’ufficio competente e dell’Ufficiale rogante di Ateneo, da una lista di quattro docenti proposti dalConsiglio di Dipartimento, anche stranieri purché inquadrati in un ruolo equivalente a quello di professore di prima fascia e attivi in un ambito corrispondente al settore concorsuale oggetto del bando. Per assicurare l’elevata qualificazione scientifica, tutti i componenti della commissione devono aver ottenuto la valutazione positiva ai sensi dell’art. 6, comma 7, della Legge240/10 e devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:- appartenere alle liste degli aspiranti commissari sorteggiabili per far parte delle commissioni di valutazione per il conseguimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale;- ove non facciano parte delle predette liste, essere in possesso dei requisiti previsti dalla delibera ANVUR n. 132/2016, punto 2, lettera a). Al termine dei lavori la commissione formula un giudizio finale sui candidati tenuto conto della valutazione comparativa di cui al comma 1 e della eventuale prova orale e individua il candidato idoneo. All’esito della procedura di cui agli articoli precedenti, il Consiglio di Dipartimento propone entro due mesi dall’approvazione degli atti al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato idoneo. La delibera di proposta di chiamata è adottata con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di professori di prima fascia, e dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda. La nomina in servizio è disposta con decreto rettorale. Nel caso in cui il Dipartimento non adotti alcuna delibera, nei tempi indicati al comma 1, non potrà richiedere, nei dodici mesi successivi all’approvazione degli atti, la copertura di un posto di ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale oggetto della selezione.
BASILICATA
UNIBAS Di tre, almeno due dei componenti la Commissione di valutazione devono essere esterni all’Università degli Studi della Basilicata. Il consiglio della struttura primaria, che ha avanzato la richiesta d’avvio del procedimento di chiamata, designa uno dei componenti la commissione di valutazione, di comprovato prestigio scientifico e individuato tra i professori di I fascia del settore concorsuale oggetto del bando o, in mancanza, del macrosettore concorsuale. Per la determinazione dei componenti non designati delle Commissioni relative a procedimenti di chiamata sia dei professori associati sia dei professori ordinari, si procede per ciascuna commissione mediante sorteggio in una rosa di nomi proposta, in numero almeno doppio, dal consiglio della struttura primaria. I componenti proposti per il sorteggio devono essere professori di I fascia del settore concorsuale oggetto del bando o, in mancanza, del macrosettore concorsuale e non devono essere in servizio presso l’Università degli Studi della Basilicata. La Commissione seleziona il candidato, o, in caso di più posti, i candidati maggiormente qualificati a svolgere le funzioni didattico scientifiche per le quali è stato bandito il posto. La Commissione formula la graduatoria di merito e trasmette gli atti al Rettore per i successivi adempimenti. Gli atti sono costituiti dai verbali delle singole riunioni e ne sono parte integrante e necessaria i giudizi di cui al comma 3, nonché la relazione riassuntiva dei lavori svolti. Entro due mesi dalla pubblicazione della graduatoria di merito, il Consiglio della struttura primaria propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato selezionato o, in caso di procedura che preveda più posti, dei candidati selezionati. La delibera di proposta di chiamata è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata dei professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia, per la chiamata dei professori di seconda fascia. Nel caso in cui, entro il termine indicato al comma 1, il Consiglio della struttura primaria non formuli alcuna proposta di chiamata, nei due anni successivi all’approvazione degli atti non potrà richiedere la copertura di un posto per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale per il quale si è svolta la procedura selettiva. Nel caso in cui il candidato selezionato rinunci alla chiamata, il Consiglio della struttura primaria, nei successivi sessanta giorni, può formulare una nuova proposta di chiamata, secondo l’ordine della graduatoria di merito.
PUGLIA
LUM Casamassima Per ciascuna procedura al presente Regolamento, il Presidente del Consiglio di Amministrazione nomina con proprio decreto, sentito il parere del Consiglio di Dipartimento interessato e del Senato Accademico, una Commissione Istruttoria di valutazione. La Commissione Istruttoria è composta da tre professori appartenenti o appartenuti ai ruoli di prima fascia, per le chiamate dei professori di prima fascia e da almeno un professore di prima fascia e professori di seconda fascia per le chiamate dei professori di seconda fascia. Almeno due professori dovranno appartenere ad altri Atenei, anche stranieri, in possesso di un elevato profilo scientifico a livello internazionale, inquadrati nel settore concorsuale a cui si riferisce il bando, ovvero nel settore scientifico-disciplinare corrispondente al predetto settore concorsuale, ove tale settore scientifico-disciplinare sia espressamente indicato nel bando. In mancanza, si può far ricorso anche a professori appartenenti al macro-settore relativo. Nelle procedure di selezione per la chiamata di professore di prima fascia, almeno uno dei componenti la Commissione Istruttoria deve essere uno studioso di elevato profilo scientifico attivo in Università o Centri di Ricerca di un Paese OCSE; se non disponibile, la composizione della Commissione Istruttoria è regolata dai criteri sopra indicati. Non possono far parte della Commissione Istruttoria coloro che siano componenti in carica della Commissione Nazionale per l’abilitazione alle funzioni di professore universitario di prima e di seconda fascia di cui all’Articolo 6 del D.P.R 14 settembre 2011 n. 222. La commissione, sulla base dei giudizi formulati per ciascun candidato, individua comparativamente una graduatoria dei candidati. Non si dà luogo a dichiarazioni di idoneità conseguenti alla procedura di cui al presente Articolo. Il Consiglio di Dipartimento, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia, e dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia, formula motivata proposta in ordine alla chiamata del candidato comparativamente migliore, tra quelli valutati dalla Commissione Istruttoria. La proposta di chiamata formulata dal Consiglio di Dipartimento, previo parere del Senato Accademico, è sottoposta alla delibera di approvazione del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, per quanto di sua competenza. A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo e, nel rispetto delle previsioni di legge, il Presidente del Consiglio di Amministrazione procede, con proprio Decreto, alla immissione nel ruolo dell’Ateneo del candidato comparativamente migliore. Qualora, pur in presenza di candidati giudicati meritevoli dalla Commissione Istruttoria, il Consiglio di Dipartimento non procedesse alla proposta di chiamata, il Direttore del Dipartimento invia una relazione illustrativa delle motivazioni al Senato Accademico, unitamente agli atti della Commissione. È facoltà del Senato Accademico, valutati gli atti e la relazione, proporre al Consiglio di Amministrazione sanzioni nei confronti del Dipartimento. In caso di rinuncia o mancata presa di servizio del candidato comparativamente migliore, il Consiglio di Dipartimento può, entro due mesi, sottoporre al Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico, la proposta di chiamata del secondo candidato comparativamente migliore tra quelli individuati dalla commissione come meritevoli di chiamata.
CALABRIA
Unical La Commissione è costituita da tre o cinque professori di prima fascia: a) un professore di ruolo, afferente al settore concorsuale oggetto del bando e designato a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia del Dipartimento; b) due professori (o quattro professori qualora la composizione sia di 5 membri) di ruolo esterni all’Università della Calabria, afferenti al settore concorsuale oggetto del bando, designati attraverso sorteggio all’interno di una rosa di quattro nominativi (o otto nominativi, qualora la composizione sia di 5 membri) proposta dalla maggioranza assoluta dei professori di prima fascia del Dipartimento che, nella composizione, dovrà tenere conto, ove possibile, del principio dell’equilibrata composizione di genere.Il Consiglio di Dipartimento effettuerà il sorteggio in seduta pubblica, in presenza di un funzionario indicato dal Dirigente dell’Area Risorse Umane dell’Ateneo. I componenti delle Commissioni sono individuati tra i professori in servizio presso Università italiane alla data di emanazione del provvedimento di nomina. Hanno titolo a far parte delle Commissioni esaminatrici i Professori in possesso dei requisiti, in termini di valori soglia vigenti, per partecipare come Commissari all’Abilitazione Scientifica Nazionale di cui all’art. 16 della legge 240/2010. La Commissione, al termine dei lavori e con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, individua, in base agli esiti della valutazione comparativa, il candidato più qualificato o, in caso di procedura che preveda la copertura di più posti, i candidati più qualificati per il settore concorsuale e, se indicato, del settore scientifico disciplinare, per il quale è stato bandito il posto. Il Dipartimento, con deliberazione motivata assunta entro due mesi dalla disposizione di approvazione degli atti di cui al precedente art. 9, propone la chiamata del candidato più qualificato (o dei candidati più qualificati in caso di bandi per la copertura di più posti), ovvero decide di non proporre la chiamata. Qualora il Dipartimento deliberi di non proporre la chiamata ovvero lasci decorrere il termine di cui al comma 1, senza assumere alcuna delibera, non potrà richiedere nei trentasei mesi successivi all’approvazione degli atti, la copertura di un posto di ruolo per la medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale o scientifico disciplinare, se previsto, per i quali è stata bandita la procedura.
Magna Grecia dal regolamento reso non copio-incollabile apprendiamo che: non è previsto che la commissione sia necessariamente a maggioranza di esterni; la commissione seleziona il candidato maggiormente qualificato. se il dipartimento bandente non chiama, non potrà ribandire nella stessa posizione per due anni.
SICILIA
Messina La Commissione di valutazione per il reclutamento dei professori di prima fascia è composta da cinque professori di prima fascia, di cui uno designato dal Dipartimento che ha richiesto il bando o, solo in difetto, dal Senato Accademico, quale membro interno. La Commissione di valutazione per il reclutamento dei professori di seconda fascia è composta da tre professori di ruolo, di cui uno designato dal Dipartimento che ha richiesto il bando o, solo in difetto, dal Senato Accademico, quale membro interno. In questo caso, la Commissione è composta da tre professori di cui il membro interno, eventualmente, di seconda fascia. Possono essere designati membri interni della Commissione: a) i professori di prima fascia i cui indicatori soddisfano i criteri oggettivi di verifica dei risultati dell’attività di ricerca, stabiliti dall’ANVUR e recepiti dalla normativa di settore, da utilizzarsi quale prerequisito delle domande dei professori ordinari candidati alle commissioni di abilitazione scientifica nazionale; b) i professori di seconda fascia i cui indicatori soddisfano i criteri oggettivi di verifica dei risultati dell’attività di ricerca, stabiliti dall’ANVUR e recepiti dalla normativa di settore, da utilizzarsi quale prerequisito delle domande dei candidati all’abilitazione scientifica nazionale per la fascia dei professori ordinari. I commissari diversi dal membro interno devono essere professori di prima fascia esterni ai ruoli dell’Università di Messina ed inclusi nella lista in ordine alfabetico dei commissari sorteggiabili per le procedure di abilitazione scientifica nazionale, di cui all’art. 16 l. n. 240/2010, relativa al settore concorsuale della posizione messa a bando. Dalla predetta lista, disposta in ordine casuale attraverso idonea procedura informatica, sono selezionati i componenti della Commissione, nel numero di quattro nel caso di procedure per la chiamata di professori di prima fascia e nel numero di due nel caso di procedure per la chiamata di professori di seconda fascia, dopo averne verificatola disponibilità. In caso di mancata disponibilità, si procede allo scorrimento dell’elenco disposto nell’ordine casuale. La Commissione formula la graduatoria con i candidati che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dall’art.2-bis del presente regolamento. La graduatoria rimane vigente secondo le modalità e dentro i limiti di efficacia temporale previsti dalla legge. All’esito della procedura, entro due mesi dall’approvazione degli atti, il Dipartimento propone al Consiglio di Amministrazione, che decide ai sensi dell’art. 12, comma 1, lett. k), del vigente Statuto d’Ateneo, la chiamata del candidato comparativamente migliore. La delibera del Dipartimento è adottata a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia e a maggioranza assoluta dei professori di prima e seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia. Nulla è previsto in caso di mancata proposta.
Catania La commissione è composta da professori di ruolo di prima fascia in possesso della qualificazione necessaria per l’inserimento nelle liste dei professori eleggibili per la partecipazione alle commissioni per l’abilitazione scientifica nazionale di cui all’art. 16 della legge 240/2010. I componenti della commissione, nel numero di tre per le procedure di chiamata per professore di prima e di seconda fascia, devono appartenere ad Atenei italiani diversi tra loro. Uno dei commissari, che può appartenere anche all’Università degli Studi di Catania, fermo restando il possesso da parte del docente dei requisiti di cui al precedente comma 2, è individuato dal Dipartimento che ha richiesto il bando tra i professori di prima fascia e deve essere inquadrato nel settore concorsuale a cui si riferisce il bando. Il Dipartimento ha la facoltà di scegliere direttamente il membro o di definire procedure per la sua individuazione. I restanti commissari devono essere individuati tra i professori di prima fascia inquadrati prioritariamente nel settore scientifico-disciplinare e, in subordine, nel settore concorsuale a cui si riferisce il bando ovvero, laddove il bando non preveda uno specifico settore scientifico-disciplinare, nel settore concorsuale oggetto della procedura e sono selezionati a seguito di un sorteggio, effettuato dalla commissione sorteggi dell’Ateneo, su una lista formata secondo la procedura stabilita da apposite Linee guida. La commissione, dopo aver espresso i giudizi individuali e collegiali per ciascun candidato all’esito della valutazione che lo riguarda, procede, previa valutazione comparativa, a individuare il candidato destinatario dell’eventuale chiamata. Il Consiglio di Dipartimento indicato nel bando, entro due mesi dalla pubblicazione dell’atto rettorale di cui al precedente art. 8, comma 4, propone al Consiglio di Amministrazione la chiamata del candidato. La delibera in ordine alla chiamata deve essere motivata ed è assunta dal Consiglio di Dipartimento a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata di professori di prima fascia, e a maggioranza assoluta dei professori di prima e di seconda fascia, per la chiamata dei professori di seconda fascia. Nel caso in cui nel termine di cui al precedente comma 1 il Dipartimento non adotti alcuna delibera ovvero non espliciti la motivazione ovvero non raggiunga la maggioranza prescritta, la competenza spetta al Consiglio di Amministrazione che adotta una delibera motivata in ordine alla chiamata. Il candidato immesso in ruolo è incardinato nel Dipartimento che ha formulato la proposta di chiamata per un periodo non inferiore a tre anni.
SARDEGNA
Cagliari I Commissari verranno scelti con le seguenti modalità: un componente, interno o esterno, è indicato dal Dipartimento che ha richiesto la copertura del posto; gli altri due componenti la commissione devono essere soggetti esterni all’Università di Cagliari; di questi: un componente è individuato tramite sorteggio dal Senato Accademico su una rosa di tre nominativi proposti dalDipartimento che ha chiesto la copertura del posto. Nell’indicazione dei nominativi il Dipartimento dovrà, ove possibile, rispettare il principio di pari opportunità tra uomini e donne; un componente di genere femminile, sorteggiato dal Senato Accademico dalle liste degli aspiranti commissari sorteggiabili per la formazione delle commissioni di abilitazione scientifica nazionale ex art. 16, L. 240/2010. Il sorteggio avrà luogo estraendo il posto percentuale di riferimento da applicare a ciascuno degli elenchi dei docenti appartenenti allo stesso settore concorsuale indicato nel bando e procedendo, mediante scorrimento della lista a partire dalla posizione estratta (con arrotondamento all’unità superiore), all’individuazione della prima professoressa disponibile alla nomina. Nel caso in cui non fossero presenti professoresse nella lista o nessuna delle presenti dovesse essere disponibile alla nomina, si procederà all’individuazione del primo professore disponibile alla nomina, scorrendo la lista a partire dalla posizione estratta. Nel caso di elenchi con un numero di docenti inferiori a dieci, gli stessi saranno integrati utilizzando i macrosettori concorsuali di riferimento. La Commissione, al termine dei lavori e con motivata deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, redige, in base agli esiti della valutazione di cui al precedente comma 1, una graduatoria di merito ponendo al primo posto il candidato più qualificato o, in caso di procedura che preveda la copertura di più posti, i candidati più qualificati a svolgere le funzioni didattiche e scientifiche per le quali è stato bandito il posto. Nel caso in cui sia presente un solo candidato da valutare, la Commissione potrà esprimerà un giudizio di idoneità/inidoneità a ricoprire il posto. A seguito dell’espletamento della procedura selettiva, il Dipartimento, entro 60 giorni dal ricevimento del decreto rettorale di approvazione degli atti della Commissione, formula al Consiglio di Amministrazione la proposta di chiamata del candidato più qualificato seguendo l’ordine della graduatoria approvata. Nel caso in cui nel termine di 60 giorni il Dipartimento non adotti alcuna delibera, non potrà richiedere, nei 24 mesi successivi all’approvazione degli atti, la copertura di un posto di ruolo perla medesima fascia e per il medesimo settore concorsuale oggetto della selezione.
Sassari dal regolamento reso non copio-incollabile apprendiamo che: la maggioranza della commissione è esterna e che vi è una complessa procedura per individuare chi sarà il membro interno, dove si richiede a tutti i professori del settore concorsuale di cui al bando la disponibilità, scegliendo poi in base a una procedura alla cui lettura si rimanda. La commissione predispone una graduatoria degli idonei. La chiamata del dipartimento avviene secondo l’ordine della graduatoria. Nulla è previsto in caso di mancata chiamata.
Il Regolamento esaminato nell’articolo per l’università di Cagliari, di febbraio 2017, è obsoleto. Il regolamento è stato aggiornato nell’ottobre 2020 ed è (per usare le parole dell’articolo) “copio-incollabile”. Qui il link https://www.unica.it/unica/protected/235120/0/def/ref/DOC235119/
1) Quanto già indicato nel testo per la composizione della commissione è ancora valido, con la specifica però che il terzo componente (sorteggiato dal senato accademico dalla lista dei potenziali sorteggiabili ASN) deve essere di genere femminile.
2) “La commissione individua il candidato maggiormente qualificato. In caso di omessa chiamata il dipartimento non può ribandire per due anni”: ancora valido, con la precisazione che la commissione formula una graduatoria che si può scorrere in caso di rinuncia o mancata presa di servizio del vincitore.
Ringraziamo il lettore per la precisazione, e invitiamo tutti a migliorare e a tenere aggiornato un lavoro assai impegnativo, che è costato molta fatica e che le istituzioni interessate (MUR e CUN) si sono guardate bene dallo svolgere.