Caos sorteggi: ANVUR scambia nomi e cognomi e non controlla i curricula.  L’associazione dei docenti universitari di informatica chiede che venga corretta la lista dei commissari stranieri di 01/B1 e ripetuto il sorteggio.

Nei giorni scorsi da più parti si è notato che le liste pazze prodotte dall’ANVUR non si limitano agli improbabili elenchi di riviste scientifiche che sono assurti alle cronache nazionali (Gianantonio Stella in prima pagina sul Corriere della Sera) e internazionali (un lungo articolo su Times Higher Education). A peggiorare la situazione tragicomica, già aggravata dal ricorso a sorteggi fai-da-te che violano il regolamento ministeriale, sembra che siano pazze anche le liste dei commissari OCSE che presenterebbero diverse e gravi anomalie.

Prima di tutto, sono stati segnalati diversi casi in cui l’ordinamento alfabetico era scorretto perché il nome era stato scambiato con il cognome. Non si tratta di una formalità, perché nell’elenco ordinato alfabeticamente la procedura di sorteggio seleziona l’aspirante commissario che occupa la posizione corrispondente al numero estratto. Una modifica dell’ordinamento alfabetico può pertanto modificare l’esito del sorteggio.

La seconda anomalia riguarda la verifica rispetto da parte degli aspiranti commissari stranieri dei requisiti richiesti a tutti i commissari. come prescritto dal regolamento sulle abilitazioni:

Il quinto commissario e’ individuato mediante sorteggio all’interno di un’apposita lista, predisposta dall’ANVUR, composta da almeno quattro studiosi od esperti di livello pari a quello degli aspiranti commissari di cui al comma 2, in servizio presso universita’ di un Paese aderente all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), diverso dall’Italia. Nella redazione della lista, l’ANVUR assicura il rispetto delle condizioni di cui al comma 8, secondo periodo, e delle tabelle di corrispondenza di cui all’articolo 18, comma 1, lettera b), della legge. L’ANVUR assicura, altresi’, la coerenza del curriculum degli aspiranti commissari con i criteri e i parametri di cui all’articolo 16, comma 3, lettera h), della legge e rende pubblico per via telematica il curriculum di ciascun soggetto inserito nella lista.

Art. 6, comma 7, DPR 14 settembre 2011 , n. 222

Spetta pertanto all’ANVUR verificare che i commissari:

  • siano in servizio presso un’istituzione universitaria;
  • ricoprano un ruolo pari a quello di professore ordinario;
  • soddisfino i criteri e i parametri (le mediane) richiesti anche ai commissari italiani (in particolare ciò comporta la pertinenza del curriculum al settore concorsuale considerato).

Ci sono state diverse segnalazioni di possibili violazioni dei precedenti requisiti. Va anche detto che la verifica dei parametri non è agevole perché, a differenza di quanto fatto per i commissari italiani, non tutti i curricula dei commissari OCSE pubblicati sul sito dell’ANVUR includono l’elenco delle pubblicazioni.

Che le anomalie sull’ordinamento alfabetico siano reali viene ormai ammesso anche dal MIUR che sul sito dell’Abilitazione Scientifica Nazionale ha pubblicato il seguente avviso.

Il caos in cui versano le liste dei commissari OCSE è pertanto tale da dover posticipare la pubblicazione delle commissioni sorteggiate venerdì 23 novembre, i cui decreti di nomina appariranno ben sette giorni dopo le operazioni di sorteggio delle sequenze numeriche.

Tuttavia, sembra che l’ANVUR sia corsa ai ripari troppo tardi: oggi il GRIN (Associazione Italiana dei Docenti Universitari di Informatica) ha indirizzato una dura lettera al Presidente dell’ANVUR e ai Direttori Generali del MIUR e dell’ANVUR in cui denuncia le irregolarità nel sorteggio del commissario OCSE per il settore concorsuale 01/B1 – Informatica.

Nella lettera viene fatto notare che il commissario OCSE sorteggiato è un ricercatore di indubbio valore nel settore dell’astrofisica, ma non possiede un curriculum coerente con i criteri e i parametri richiesti per il settore concorsuale 01/B1. In particolare, la lettera include gli esiti di un’analisi bibliometrica condotta mediante ISI Web of Knowledge e Scopus, la quale dimostrerebbe che egli non supera le mediane richieste per essere sorteggiabile.

Inoltre, viene fatto notare che

Il nome e cognome del candidato prof. Jean-Francois RASKIN è stato erroneamente inserito nell’elenco degli aspiranti com- missari OCSE come Raskin JEAN-FRANCOIS. Questo ha alterato l’ordine alfabetico degli aspiranti commissari OCSE e, di conseguenza, la procedura di sorteggio.

Alla luce della duplice irregolarità, viene chiesta la correzione della lista degli aspiranti commissari OCSE, l’annullamento del relativo sorteggio e la sua ripetizione utilizzando la lista modificata.

Quante sono le liste pazze di candidati commissari OCSE? Perché non vengono resi pubblici tutti gli elenchi delle loro pubblicazioni? Perché non vengono pubblicati i verbali relativi alla pertinenza scientifica dei loro curricula e gli indicatori bibliometrici che attestano il superamento delle mediane?

Alla luce del groviglio di irregolarità che avvolge le abilitazioni nazionali, le commissioni dovranno giudicare i candidati sapendo che un qualsiasi candidato bocciato avrà facili appigli per appellarsi al TAR mettendo a rischio l’esito dell’intero settore. Come reagiranno le commissioni alla spada di Damocle che pende sulla loro testa?

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GRIN – Associazione Italiana dei Docenti Universitari di Informatica

http://www .grin-informatica.it

 

Al Direttore Generale dell’Università del MIUR – Dott. Daniele Livon
Al Presidente dell’ANVUR – Prof. Stefano Fantoni
Al Direttore Generale dell’ANVUR – Dott. Roberto Torrini

Milano, 27 novembre 2012

Oggetto: Procedura di sorteggio del Membro OCSE per la Commissione ASN 01/B1 – Informatica

Il GRIN, Associazione Italiana dei Docenti Universitari di Informatica, che riunisce più di 800 docenti del Settore disciplinare INF/01 – Informatica (unico SSD che concorre al Settore Concorsuale 01/B1 – Informatica) tramite i sottoscritti rappresentanti, con riferimento alla procedura in oggetto

PREMESSO

Che il comma 2, dell’art. 7 del Decreto Direttoriale n. 181 del 27 giugno 2012, prescrive la coerenza del curriculum degli aspiranti commissari con i criteri e i parametri di cui all’articolo 8 del DM n. 76 del 2012 riferiti al settore concorsuale di appartenenza, in questo caso il Settore Concorsuale 01/B1 – Informatica

OSSERVA CHE

Nella lista dei candidati commissari OCSE, per il Settore Concorsuale 01/B1 è stato inserito il nominativo del prof. Stanislav George DJORGOVSKI, ricercatore di indubbio valore nel settore dell’astrofisica (ricompreso, per quanto attiene il bando, nell’area 02 settore 02/C1 – Astronomia, Astrofisica, Fisica della terra e dei pianeti).

Per la verifica della sua qualificazione a commissario per il Settore Concorsuale 01/B1, il calcolo degli indicatori deve, in coerenza con la legge, essere effettuato considerando solo le pubblicazioni classificate come Computer Science (leggi Informatica) nelle banche dati utilizzate per il calcolo delle mediane. Una verifica degli indicatori del candidato commissario non lo renderebbero selezionabile per la commissione di concorso del Settore Concorsuale 01/B1 (vedi nota in calce alla lettera). Si ipotizza, quindi, che il curriculum del prof. DJORGOVSKI sia stato valutato nella sua completezza che comprende, in misura prevalente, pubblicazioni non coerenti con il settore 01/B1.

Inoltre, nella predisposizione della lista degli aspiranti commissari OCSE è stato commesso un errore materiale nell’ordinamento dei nominativi dei candidati sorteggiabili. Il nome e cognome del candidato prof. Jean-Francois RASKIN è stato erroneamente inserito nell’elenco degli aspiranti commissari OCSE come Raskin JEAN-FRANCOIS. Questo ha alterato l’ordine alfabetico degli aspiranti commissari OCSE e, di conseguenza, la procedura di sorteggio.

Per i motivi suesposti, e considerato inoltre che il prof. DJORGOVSKI è stato sorteggiato come commissari OCSE per la commissione del Settore Concorsuale 01/B1, il GRIN, tramite i sottoscritti rappresentanti

CHIEDE

  • Che venga riesaminata e modificata la lista predisposta dall’ANVUR degli aspiranti commissari in servizio presso Università di Paesi aderenti all’OCSE per il Settore Concorsuale 01/B1;
  • Che venga, di conseguenza, annullato il sorteggio del membro OCSE della commissione per il Settore Concorsuale 01/B1, e che venga ripetuto in seguito alla modifica della lista di cui al punto precedente.

Il GRIN è certo che i riceventi vorranno prendere nella doverosa attenzione la richiesta data l’estrema importanza della questione sollevata che, ove risolta in questa fase preliminare contribuirebbe a ripristinare, nei candidati del Settore Concorsuale 01/B1, la doverosa serenità nell’attendersi un giudizio accurato e motivato da parte di tutti i membri della commissione di concorso.
Il GRIN ritiene inoltre che le azioni richieste contribuiscano alla corretta applicazione delle prescrizioni normative, fatto, questo, molto importante nell’attuale clima di incertezza creatosi intorno all’ASN, e, più in generale, a rassicurare tutti i docenti e ricercatori del Settore Concorsuale 01/B1 (SSD INF/01) che l’ANVUR e il Ministero abbiano ben chiaro il significato della disciplina Informatica, della qualificazione scientifica che deve essere posseduta dagli esperti di questo settore e di quanto questa differisca dalla pratica, anche ad alto livello, di utilizzo di sistemi di elaborazione per lo svolgimento di indagini scientifiche di altra natura.
Il GRIN teme che la mancata accoglienza di queste richieste potrebbe indurre i candidati a rivolgersi alla giustizia amministrativa per vedere rispettate le legittime esigenze della comunità scientifica a cui appartengono e per garantire il corretto svolgimento delle procedure concorsuali.

Distinti saluti,
La Giunta GRIN

Silvana CASTANO (Presidente) Prof. Ordinario – Università degli Studi di Milano
Luca CHITTARO (Vicepresidente) Prof. Ordinario – Università degli Studi di Udine
Luigi V. MANCINI (Vicepresidente) Prof. Ordinario – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Floriana ESPOSITO – Prof. Ordinario – Università degli Studi di Bari
Giuliana FRANCESCHINIS – Prof. Ordinario – Università degli Studi del Piemonte Orientale
Giorgio GHELLI – Prof. Ordinario – Università di Pisa
Enrico NARDELLI – Prof. Ordinario – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Carla SIMONE – Prof. Ordinario – Università degli Studi di Milano-Bicocca

_________________________
Nota

Le verifiche effettuate dal GRIN con il supporto della sua Commissione Scientifica hanno portato ai seguenti valori di indicatori:

ISI Web of Knowledge (Area: Computer Science)

  • Pubblicazioni: 18
  • Citazioni: 35
  • h-index: 4

Scopus (Area: Computer Science)

  • Pubblicazioni: 4
  • Citazioni: 17
  • h-index: 2

 

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41 Commenti

  1. Qui le questioni sollevate dal GRIN sono due, una solo formale e l’altra molto più grave. Quella solo formale è lo scambio cognome-nome che ha inciso sul sorteggio, l’altra è che il commissario OCSE è un astrofisico, non un informatico. La seconda questione dovrebbe oggettivamente creare un imbarazzo enorme. Ma come è possibile che venga classificato come informatico un eminente astrofisico?

  2. Stanno modificando gli ordini alfabetici. Ho notato che per il settore 03/A2 ora è corretto. In questo settore tuttavia rimangono candidati che non dovrebbero starci, in particolare ANDERSEN Bjorn (ingegneria gestionale?) e STRUIK Paul C. (agraria?). Si potrebbe fare un’eccezione per GRÜTZMACHER Hansjörg chimico inorganico e quindi di un settore affine (fra i suoi lavori ve ne sono anche molti che potrebbero stare nella chimica fisica).

  3. Non essendo nè astrofisico nè matematico non posso valutare nel merito del commissario di cui sopra, ma il ragionamento è quantomeno sensibile, e se applicato (male) su larga scala potrebbe avere conseguenze importanti e non sempre desiderabili.
    Se uno lavora in un settore interdisciplinare (e nemmeno troppo audace, basta che sia un attimo fuori dagli schemi della noiosa ripetizione dei lavori già fatti), ha sicuramente lavori che possono – volendo – essere catalogati in due o più diversi settori. Mettiamo pure che il numero totale sia buono e che, analizzati tutti insieme, i lavori dimostrino un’unità di fondo e un’evoluzione concettuale corretta degli interessi del candidato – diciamo insomma che sia un buon candidato che lavora in un ragionevole ambito multidisciplinare, non uno che tira a caso/opportunità.
    Se la commissione fraziona i suoi lavori in due o più settori (troppo) strettamente intesi, è probabile che il numero (e la distribuzione, e la consequenzialità) degli stessi si perda, e appaia come un pessimo candidato in ciascuno dei singoli settori.
    Non mi sembra questo un esempio di buon ragionamento e buona valutazione. Con un pizzico di disincanto, mi sa tanto di fregatura per chi non è riconosciuto come membro della famiglia, o almeno il ragionamento potrebbe essere mal-utilizzato per questo fine. Al solito, non c’è soluzione di legge o di “scopus”, una soluzione positiva può solo realizzarsi attraverso una forte presa di responsabilità, la competenza e l’onsestà delle commissioni.

    • “una soluzione positiva può solo realizzarsi attraverso una forte presa di responsabilità, la competenza e l’onestà delle commissioni.”
      ________________
      Sottoscrivo. Non esistono scorciatoie “meccaniche” che possano esentarci dalla responsabilità. Anzi, la copertura offerta dai criteri automatici incentiva e legittima comportamenti opportunistici.

  4. Quesito “giuridico” (per Banfi, Jus o altri competenti).
    Cosa si intende per “università”? La legge 240 recita all’art.13: “l’istituzione per ciascun settore concorsuale, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica ed a carico delle disponibilità di bilancio degli atenei, di un’unica commissione nazionale di durata biennale per le procedure di abilitazione alle funzioni di professore di prima e di seconda fascia, mediante sorteggio di quattro commissari all’interno di una lista di professori ordinari costituita ai sensi della lettera h) e sorteggio di un commissario all’interno di una lista, curata dall’ANVUR, di studiosi e di esperti di pari livello in servizio presso università di un Paese aderente all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).”
    Un centro di ricerca di emanazione bancaria che rilascia Master e PhD è un’università?

    • Non so se ci riferiamo alla stessa cosa, ma in seguito al riordino alfabetico in 13/A1 il quattordicesimo posto dell’elenco (commissario OCSE sorteggiato) che prima era occupato da David Perez-Castrillo ora è occupato da Claudio Michelacci, da curriculum Professor of Economics, CEMFI.

      CEMFI sta per “Center for Monetary and Financial Studies (CEMFI), an institution created by the Bank of Spain in 1987 with the aim of developing graduate education and research in economics.”
      http://www.cemfi.es/about/index.asp

    • Appunto. Una “roba” tipo il CEMFI (istituzione eccellente, come Michelacci stesso per altro) è valida o no ai sensi della legge 240? Non vorrei che poi la procedura si bloccasse, o venisse invalidata, a causa di ricorsi ex post basati sul fatto che non sia letteralmente una università.
      Eventuali lumi da giuristi in ascolto?

    • Provo a dare una risposta. La L. 240/2010, quando si riferisce a studiosi o esperti in servizio presso “università di un Paese” aderente all’OCSE, fa riferimento a una nozione giuridica (non fattuale) di “università”.
      A mio giudizio, il riferimento si traduce in un rinvio alle legislazioni in materia universitaria di ciascun Paese OCSE e al modo in cui tali legislazioni definiscono i requisiti identificativi sulla base dei quali un’istituzione risulta correttamente qualificabile, in quei Paesi, come “università”.
      Non credo, perciò, che sia possibile rispondere alla sua domanda (“Un centro di ricerca di emanazione bancaria che rilascia Master e PhD è un’università?”) in maniera assoluta. Credo che sia necessario rispondere caso per caso, avendo riguardo al diritto vigente in ciascun Paese.

    • Ferma la necessità di verificare con attenzione quanto stabilisce il diritto spagnolo, segnalo questo link dal sito del Ministerio de Educación, Cultura y Deporte del Governo spagnolo.
      Se ben comprendo, qui è reperibile un Registro de Universidades, Centros y Títulos (RUCT), liberamente consultabile per conoscere quali siano le Universidades spagnole.
      https://www.educacion.gob.es/ruct/consultauniversidades?actual=universidades
      Nel presentare il RUCT, un altro link lo definisce “Creado mediante RD 1509/2008, de 12 de septiembre. El RUCT ha sido creado para proporcionar la información más relevante sobre las universidades, centros y los títulos que conforman el sistema universitario español, en el que constan inscritos los nuevos títulos de Grado, Máster y Doctorado oficiales. Además, el RUCT tiene carácter público y de registro administrativo, y ha sido concebido como un instrumento en continua actualización”.
      https://www.educacion.gob.es/ruct/home

    • @JUS: grazie per i chiarimenti. Mi pare questione complicata e quindi, ahimé, il rischio di ricorso di un escluso esiste. Paradossale, visto lo standing scientifico dell’istituzione e del commissario!
      Aggiungo un “piccolo dettaglio” (eufemismo): l’eventuale esclusione di un sorteggiabile dalla lista OCSE di Economia Politica dovrebbe obbligare ANVUR a rifare il sorteggio per TUTTI, cioè a sorteggiare una nuova sequenza. Mi risulta infatti che i sorteggiabili OCSE di 13A1 fossero i più numerosi in assoluto (ben 27!).
      In altre parole, la sequenza “madre” dei commissari OCSE era di 27 numeri – che poi il calcolatore ha “mescolato” a caso – perché tanti erano i sorteggiabili di 13A1. Se quella particoalre lista si accorcia, la sequenza estratta non è più valida, perchè i numeri da mescolare erano, al massimo, solo 26!

  5. Hanno riordinato pure il settore 02/A2. Per cui il sorteggio era stato fatto il 31 ottobre, e di cui il decreto di nomina è stato già pubblicato. Ora che succede? Cambiano il decreto di nomina? Ovvero scrivono al commissario straniero: “Scusi tanto, non sapevamo mettere una lista di nomi in ordine alfabetico.”

    • In 02/A2 era stato fatto notare anche la presenza di un ricercatore del CERN e di un professore emerito nella lista dei sorteggiabili. Escludendone uno si salverebbero in questo caso.

    • Mi preoccupa di più il fatto che i concorsi si potrebbero bloccare per l’inefficenza ANVUR. Tutti i commissari OSCE del mio settore (02/A2) sono ragionevoli, della maggior parte conosco la produzione scientifica. E non mi appassiona il fatto che uno sia emerito (è persona di assoluto valore) o al CERN. Mi da molto fastidio il fatto che i sorteggi non sianostati fatti secondo le regole, ma non ho motivo di ritenere che siano stati fatti imbrogli. Credo che nel caso dell’ANVUR si applichi il vecchi detto: “non attribure a malizia quello che si può spiegare come normale incopetenza”. Quello che trovo insultante è tutto il sistema delle mediane, e ancora di più i tanti strafalcioni dell’ANVUR. COme dicevo all’inizio il mio timore è che tutti questi strafalcioni finiscano per bloccare tutto.

    • Credo che nel caso dell’ANVUR si applichi il vecchi detto: “non attribure a malizia quello che si può spiegare come normale incopetenza”.

      Non è assolutamente accettabile, prendono un sacco di soldi e hanno assunto il controllo di tutto.
      Sulla composizione della lista non voglio giudicare sulla bravura ma i dirigenti di ricerca dell’INFN potevano candidarsi all’abilitazione non a fare i commissari. Siccome la lista è corposa non vedo la necessità di inserire possibili vizi. Le regole sono estremamente chiare. In un altro settore è stato tolto un nome. Non ci siamo accorti quando perchè non vi è traccia del momento, ma se è stato fatto a estrazione avvenuta è chiaramente un’irregolarità tesa a favorire o sfavorire qualcun altro. Quest’abilitazione è vista come un’ultima spiaggia da migliaia di persone e le mediane sono state scelte per avere l’effetto mediatico maggiore possibile.

    • Dato che è il mio settore, stavo monitorando la lista in attesa del sorteggio. La lista non è cambiata fra la pubblicazioe e il sorteggio. E sono d’accordo con Thor che quanto sta accedendo non è accettabile. Ma il fatto che ora l’ANVUR stia facendo strafalcioni uno dietro l’altro non deve offuscare l’assurdità della procedura. In questo caso la presenza stessa del commissario OSCE a “tutela” di una comunità ritenuta incapace di autogiudicarsi. E la presenza (in altri settori) di commissari palesemente non del settore è certo più grave dell’ordine non-alfabetico. Sulle questioni “legali” non mi pronuncio. E’ possibile che si debbano rifare i sorteggi in toto.

    • In effetti oggi è uscio il decreto che corregge, e cambia il commissario. Immagino che i trenta giorni per eventualmente ricusare i commissari partano da oggi. Per cui il “vantaggio” dell’aver fatto il sorteggio prima degli altri (il 30 ottobre) viene annullato. Mi chiedo cosa avranno scritto al commissario che aveva pensato di essere nella commissione.

  6. Anche in 10/F1 (Italianistica) l’ordine alfabetico è stato modificato sul sito Anvur. Avevano estratto Del Vento, ma ora dovrebbe toccare a Cutinelli-Rendina. Insisto: hanno fatto tutto da soli oppure hanno accettato i suggerimenti e le segnalazioni di Roars? Ma penso che per le commissioni già nominate sia necessario un altro decreto.

  7. Anche nel settore 10 hanno riordinato le liste. Tuttavia hanno fatto solo cosmesi senza rimediare errori più di sostanza: in 10/A1 (Archeologia) c’è ancora l’egittologo che dovrebbe andare in 10/N1 (Orientalistica) e in 10/D1 (Storia antica) c’è una archeologa spagnola molto nota. Le ho chiesto personalmente per quale settore avesse fatto domanda e mi ha risposto: archeologia naturalmente.

  8. Scusate, ma questa storia della inversione nome cognome dovuta ad un erroneo inserimento dei dati da parte dei candidati a commissario stranieri è chiramente una bufala.

    ANVUR avrà infatti sicuramente verificato su SCOPUS e su WoS il CV dei candidati, come prescrive la legge. Allora delle due l’una: a)guardando su SCOPUS esite un JEAN-FRANCOIS, R., che si occupa anche di Computer Science, ma le sue pubblicazioni non sono consistenti con il CV quindi i suoi indicatori sarebbero da considerare nulli (e in ogni caso troppo bassi per poter fare il commissario, 2 pubblicazioni, 0 citazioni etc.) quindi non doveva essere in quella lista; b) ANVUR ha correttamente riconosciuto il candidato com RASKIN, J.F., e allora non torna l’ipotesi che l’errore sia causato da erronea immissione da parte del commissario.

    O forse dobbiamo ipotizzare che ANVUR non ha fatto le verifiche?

    • Sul fatto che ANVUR abbia fatto le verifiche non metterei la mano sul fuoco. Per gli italiani, il superamento delle mediane nei settori bibliometrici è stato verificato agganciando le pubblicazioni caricate nel sito docente con i database bibliometrici. Ciò presume un caricamento acurato delle pubblicazioni da parte dei docenti che gli ordinari erano incentivati a fare per superare le mediane (o avevano già fatto per compilare le domande per i PRIN). In che stato sono le liste delle pubblicazioni dei commissari stranieri? Una verifica “a mano” sarebbe improba.

  9. Nel settore 06/A3, microbiologia clinica, hanno invertito nome e cognome ma è presente un commissario che si occupa di ingegneria degli alimenti. Non ha un lavoro di microbiologia clinica. Non è stato sorteggiato ma era in elenco. Penso che il ricorso sia facile da fare. Erano in 4. Se lo eliminano salta lo straniero?
    I CV con i lavori li hanno caricati in pochi.

    • Renzov:”I CV con i lavori li hanno caricati in pochi.”

      Visto che ho fatto domanda come commissario OCSE vi dico che uno dei probabili motivi per cui nei CV molti non hanno messo le pubblicazioni e’ perche’, nella domanda, venivano richiesti separatamente una lista di pubblicazioni e un CV. Quindi molti aspiranti commissari avranno sicuramente avuto l’impressione che le due cose andavano separate.

      Comunque ho notato molti commenti veramente negativi se non addirittura offensivi nei confronti dei commissari OCSE (tipo “lo fanno per i 16000 euro, “quando saranno in Italia faranno mafia pizza e mandolino” e cose simili). Criticate pure l’ANVUR ma state attenti a non offendere persone che nella maggior parte dei casi (per quello che posso giudicare io nei settori che conosco) sono esperti di alto livello che si troveranno una mole di lavoro immane.

    • Sono d’accordo: i commenti offensivi vanno evitati. Tra l’altro, non ha senso fare generalizzazioni nei confronti dell’intera categoria dei commissari OCSE.

    • Caro samueleuk noi candidati ci teniamo ad avere commissari competenti e bravi e infatti stiamo facendo il lavoro di scrematura “a gratis”.

  10. Se ci sono inesattezze o errori, fate bene a farli notare. Io lamentavo un atteggiamento molto offensivo di certi commenti. Al contrario io sono addirittura stupito di quanti ottimi scienziati abbiano fatto domanda. Visto che l’Universita’ Italiana e’ poco internazionalizzata (basta vedere i numeri di docenti e studenti stranieri in Italia), questa operazione mi sembra molto utile. E poi anche in UK, nel RAE/REF, vengono chiamati assessors stranieri. In Australia tutte le tesi di dottorato vengono giudicate da accademici stranieri. Non ci vedo niente di male.

    • Visto che l’Universita’ Italiana e’ poco internazionalizzata (basta vedere i numeri di docenti e studenti stranieri in Italia)

      andiamoci piano, collaboriamo in tantissimi con istituzioni estere oltre che con le stesse riviste internazionali dove siamo autori e reviewers. Se spendiamo 1% di PIL in ricerca non avremo mai stranieri nel nostro corpo docente, se andassimo al 2% si aprirebbero le strade ad un 5% di stranieri ma è fantascienza (il 2% di PIL)

    • va bene tutto, ma sostenere che il sistema universitario e’ altamente internazionalizzato e che il problema dei pochi docenti e studenti stranieri e’ dovuto al PIL e’ veramente avere le fette di salame sugli occhi !!! Parliamo invece del sistema di reclutamento assolutamente ermetico agli stranieri (anzi molto ermetico anche ai candidati di altre universita’) e ai pochissimi corsi in inglese.

    • Scusami samueleuk ma in UK fanno corsi in italiano per gli inglesi che vogliono venire in Italia o di inglese per gli stranieri di altre lingue? E’ molto evidente che in questo caso c’è una sudditanza culturale-linguistica sulla quale un minimo ci si dovrebbe ragionare sopra soprattutto per non consegnare l’università nelle mani delle famiglie più benestanti che possono mandare i figli all’università italiana dove si tengono tutti i corsi in inglese. Sulla chiusura il finanziamento conta eccome perchè dipende da chi ha le mani sui rubinetti il controllo di tutto. Sveglia!

    • Thor: “Scusami samueleuk ma in UK fanno corsi in italiano per gli inglesi che vogliono venire in Italia o di inglese per gli stranieri di altre lingue?”
      Certo, fanno entrambe.
      Thor:”In UK facevano una cosa molto buona un tempo (almeno ad Oxford ma non so ora): costringevano (più o meno) i professori ad un periodo di sabbatico ogni tot anni.”
      Non solo la fanno ancora questa cosa (e non solo a Oxford), ma i professori sono ben contenti di fare i sabbaticals, mica li costringono!!!

    • L’inglese è la lingua che si usa in tutte le transazioni internazionali e in tutte le comunicazioni scientifiche. Non dotare i nostri studenti di questo strumento sarebbe sbagliato. E se lo uso non mi sento certo suddito di Elisabetta II o Obama. Così come, quando cerco di usare il congiuntivo e un italiano corretto non mi sento suddito di Renzi o Rossi (sindaco di Firenze e presidente Toscana) solo perché l’italiano nasce dal fiorentino Dante.

    • Ho detto che è una cosa su cui ragionare e alla quale convergere in maniera intelligente. Per me viene prima di tutto la conoscenza delle mansioni e poi di un’altra lingua professionalmente utile. Uno che sa perfettamente l’inglese ma non sa una mazza di matematica non lo mando ad insegnare matematica. In UK facevano una cosa molto buona un tempo (almeno ad Oxford ma non so ora): costringevano (più o meno) i professori ad un periodo di sabbatico ogni tot anni. Qui sarebbe impensabile!

  11. Thor: “Per me viene prima di tutto la conoscenza delle mansioni e poi di un’altra lingua professionalmente utile. Uno che sa perfettamente l’inglese ma non sa una mazza di matematica non lo mando ad insegnare matematica.”
    Non capisco il tuo ragionamento, e non capisco perche’ le due cose devono essere mutualmente esclusive.
    Io comunque mi lamentavo del fatto che i docenti italiani facciano poca o niente didattica in inglese. In altri paesi del mondo, Scandinavia per esempio, non chiedono agli studenti stranieri di imparare la loro lingua e non che sono meno fieri di essere scandinavi rispetto a noi di essere italiani. Sono semplicemente piu’ intelligenti e meno ideologici. Semplicemente, quando c’e’ uno studente straniero, fanni i corsi in inglese. Sopratutto in materie scientifiche, ingegneria e business (dove la lingua e’ l’inglese) anche in Italia si dovrebbe fare cosi’ a mio parere.

    • Guarda che io non vedo queste cose negativamente, anzi. Tremonti ci ha praticamente tolto i sabbatici, ci sommergono di didattica e ci prendono i soldi dai fondi di ricerca per pagare carta igienica e altro. Fra un po’ saranno gli strutturati a fare le valigie e scappare. Ma se non ho un’aula informatica degna di chiamarsi tale o delle attrezzature adeguate per ogni corso, cosa me ne faccio dell’inglese? Lo straniero, se non dall’Albania, non ci verrà mai. Occorre avere il coraggio di metterli i soldi e di puntare sulle persone che ci sono e che verranno.

    • Guarda samueleuk che alla specialistica di Fisica a Trieste/Udine i corsi si fanno (in presenza di studenti stranieri) in inglese, e questo da tempo, e senza tanta fanfara.

    • Miii. ma come siete pignoli! Seper quello anch’io ho fatto didattica in inglese a Verona, che cosa vuol dire? Stavo facendo un discorso in generale sul fatto che di didattica in inglese se ne faccia pochissima.
      Ci sono anche dei professori stranieri in Italia. Allora cosa devo concludere? Che l’Universita’ Italiana assume stranieri con molta facilita’?

  12. Scusate ma non ho capito. È uscita la commissione 06/A3 con lo straniero. Ignoto a tutti nel settore ma non è questo il punto. La lista era formata da soli 4 candidati OCSE ma uno dei quattro era un intruso e non del settore per il quale poteva essere sorteggiato come
    Membro della commissione.
    Secondo voi è valida la nomina dell’altro straniero? La lista doveva essere formata da almeno 4 stranieri o mi sbaglio? Non dovrebbero ripescare un italiano?

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