Quest’anno, insieme con il Blob 2017, Redazione Roars inaugura la nomina del “Personaggio universitario dell’anno”. Un modo per dare visibilità alla persona o all’istituzione che nel corso dell’anno si sono distinte in modo particolare. Non è stata una scelta facile. Abbiamo vagliato diverse candidature. Qualche redattore proponeva Nicola Casagli per i suoi post, al top di tutte le nostre classifiche di lettura (eh, sì, quando si viene al dunque anche Roars diventa bibliometrico, anzi “webometrico”). Ma anche Laura Margottini per gli scoop sulla tesi della Madia e sui 100 e più file del Rapporto finale VQR modificati ex post da Anvur. E che dire di Carlo Ferraro che per la prima volta è riuscito a far scioperare quegli scioperati dei docenti universitari? Un’altra candidatura eccellente era quella di Roberto Cingolani, Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che, secondo il Sole 24 Ore è “uno dei dieci scienziati più citati al mondo per le scienze dei materiali”. Peccato che entrava nella top 10 di “Material science” , mentre in quella di “Materials sciences” sta oltre la 2.700-esima posizione. Meglio cercare altrove. Ma poi abbiamo avuto un’illuminazione. Il vero “personaggio dell’anno” è … l’ateneo telematico Unicusano.
Dove mandereste a studiare ingegneria vostro figlio? Per fortuna c’è una classifica certificata dal MIUR, «basata su dati attendibili e affidabili» come ha detto la Ministra Fedeli. Lo scorso 21 febbraio sono stati pubblicati i risultati della VQR 2011-2014 la valutazione della qualità della ricerca scientifica delle università e degli enti di ricerca, condotta dall’ANVUR, l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Se scorriamo questa classifica, nell’Ingegneria Industriale e dell’Informazione (che comprende ingegneria meccanica, elettronica, informatica e così via) l’Ateneo telematico Unicusano di Roma (in sesta posizione) è da preferire ai due Politecnici del Nord, quello di Milano (24-mo) e di Torino (30-mo).
Mai nessuna università telematica era salita così in alto superando concorrenti così agguerriti. Per questa ragione, Redazione Roars ritiene che Unicusano sia il “personaggio universitario dell’anno”. All’ateneo telematico spetta un (metaforico) gattino d’oro. Tanto più meritato, se ricordiamo le parole di Sergio Benedetto, cordinatore e responsabile della VQR 2011-2014:
Perché la VQR? Per presentare al paese una valutazione accurata, rigorosa e imparziale della ricerca svolta nelle università, ma anche per offrire una valutazione delle istituzioni nelle diverse aree scientifiche. […] Per chi la VQR? Gli organi di governo delle istituzioni per intraprendere azioni volte a migliorare la qualità della ricerca nelle aree che appaiono deboli rispetto al panorama nazionale. I giovani ricercatori per approfondire la propria formazione e svolgere attività di ricerca negli atenei ed enti di ricerca più qualificati nell’area scientifica di interesse. Le famiglie e gli studenti per orientarsi nelle difficili scelte collegate ai corsi di studio e alle università (soprattutto corsi di laurea magistrale e dottorato)
E a chi avesse dei dubbi sul rigore e l’imparzialità di queste classifiche, rispondiamo con quello che hanno scritto sulla Rivista Il Mulino due “Renzi Boys” come Marco Leonardi e Gabriele Bottino:
non si può invece mettere in discussione il fatto che la Vqr sia, ad oggi, l’unico strumento istituzionale individuato per valutare la produttività e l’eccellenza della ricerca universitaria italiana.
Ma c’è anche un premio di consolazione per un Great comeback. Niente meno che Francesco Giavazzi. Che si guadagna uno strameritato gattino d’argento per questa sua dichiarazione:
Però qualche cosa si può fare: dopo la riforma Gelmini dell’Università, l’ANVUR che è questa agenzia di valutazione dell’università … Adesso se io ho una figlia che va all’università e deve decidere qual è la migliore facoltà di Biologia va sul sito dell’ANVUR [Onida se la ride] e le vede tutte classificate. Almeno lì vedo che c’è università di Trento che è la migliore [in realtà, si classifica terza, NdR] e quella di Rovereto [non esiste, è solo una sede staccata di Trento, NdR] che è la peggiore [se così fosse, Trento sarebbe contemporaneamente la migliore e la peggiore NdR].
Finite le celebrazioni, ecco il tradizionale Blob di Roars con una scelta delle migliori immagini di copertina. Per ripercorrere in pochi minuti un anno ricco di eventi seri e meno seri. Il tutto attraverso la lente di Roars.
Buon 2018!
Un gattino di platino anche per il contratto da 320.000 euro a Vittorio Sgarbi, assunto per tre anni nel ruolo di professore straordinario di storia dell’arte moderna dall’Università per Stranieri di Perugia.
320mila euro??!! Ma con questi soldi non ci si potevano pagare borse di studio per dottorandi?? Per limitare (almeno) quella vergogna italiana che sono i dottorati senza borsa. Dare 320mila euro a un personaggio televisivo già ricchissimo mi sembra un assurdo (oltre che una vergogna, in un momento di crisi come questo).
Mi piacerebbe sapere l’indice di presenze del nuovo “professore” nelle attività didattiche, nei consigli di dipartimento, nelle commissioni laurea ecc. Sarebbe bello se l’Università per Stranieri di Perugia rendesse noti questi dati.
Consiglio cautela nel parlare del pacato, posatissimo critico d’arte padano. Il 4 marzo vince (forse stravince) il virtuoso, colto, raffinatissimo ottantunenne con i suoi alleati, e, stando agli ultimissimi sondaggi e “simulazioni”, non dovrebbe poi, per governare, neppure aver bisogno di coinvolgere il da lui adorato e stimatissimo pupazzo tosco. Ora, il flemmatico critico d’arte non ha mai fatto mistero di tenere non poco a vivere, almeno una volta, l’esperienza di accomodarsi sulla sedia principale del MIUR. Perché il suddetto honestissimo vegliardo, di cui il ferrarese è ammiratore incondizionato e solertissimo megafono da un quarto di secolo, non dovrebbe dargli soddisfazione, a questo giro? Insomma, per farla breve, potreste stare parlando di quello che l’aprile di questo bel 2018 porterà come vostro nuovo ministro. Meditate, gente, meditate…
Io non so cosa darei per, in una qualche forma ectoplasmatica, potere leggere quello che gli storici scriveranno tra uno o due secoli della lunga lista di ministri dell’università che toccò in sorte all’accademia italiana tra XX e XXI secolo.
Non per sminuire la faccenda (anzi…), preciso che i 320.000 euro li ha messi una fondazione privata.
Beh, l’Università Stranieri di Perugia non era nuova ad iniziative … creative. L’anno scorso si era fatta finanziare dal Ministro (Stefania Giannini, precedente rettore di quell’ateneo) un posto da professore ordinario … nel SSD del Ministro ex-rettore:
https://www.roars.it/un-modo-inedito-per-finanziare-un-posto-da-ordinario-alluniversita-del-ministro/
E’ bene ricordare che l’Università per Stranieri di Perugia fu fondata dal regime fascista (nel 1925)… come megafono della cultura italiana nel mondo, secondo i dettami del nazionalismo e dell’espansionismo che aveva in mente Mussolini (buonanima…).