La Rete29Aprile ha organizzato a Roma una discussione con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini sulle Cattedre Natta con interventi programmati di Massimiliano Tabusi, Francesco Sinopoli e Francesco Sylos Labini. Qui sotto gli interventi programmati e le slides di FSL; tutti gli interventi a questo link:
Sono intervenuti alcuni rappresentanti di gruppi e organizzazioni del “tavolo intersindacale” che hanno sottoscritto un documento in cui si richiede, motivatamente, il ritiro della normativa sulle “Cattedre Natta”: ADI, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, CONFSAL-CISAPUNI- SNALS, CoNPAss, Federazione UGL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, UDU, UIL RUA
(Intervento di Francesco Sylos Labini)
(Intervento di Massimiliano Tabusi)
(Intervento di Francesco Sinopoli)
Già il fatto che se ne debba discutere con la Presidenza del Consiglio, anzichè col Ministero ad hoc è sintomo di una malattia in fase terminale…
Quale Ministro?
L’ASN così come è non funziona
Bisogna modificare le regole di reclutamento, la premialità e l’incentivo ai singoli ricercatori e docenti
Ci sarà un’infornata di abilitati nei prossimi mesi che porterà gli abilitati stessi ad invocare le cattedre Natta.
Ecco un’accolta di abilitati che nel 2018 invocano il DPCM “Natta” (non si vede bene, ma il testo del Decreto è collocato in cima al palo).

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In realtà, se fossero più furbi non invocherebbero le Cattedre Natta (che usano ingenti risorse per poche persone, verosimilmente con buoni addentellati politici), ma invocherebbero dei piani di reclutamento straordinario che, a parità di risorse impiegate, massimizzerebbero le loro opportunità. Però, i feticci hanno il loro fascino e non c’è nulla come un’invocazione collettiva. In UK erano in 5.000 a invocarle, anzi no: le 5.000 firme sono sparite da Repubblica.it
https://www.roars.it/la-ritirata-delle-truppe-cammellate-arriva-roars-e-i-5-000-pro-natta-spariscono-da-repubblica-it/
Vi seguo da anni, ma questo è il mio primo intervento, ed è per dire grazie a Giuseppe De Nicolao. Quando ho iniziato per caso a consultare Roars ero un caso tipico di studioso vecchia (forse antica…) scuola, immerso nella ricerca ma abbastanza a digiuno quanto a politiche sull’università, prospettive future della ricerca italiana, vizi privati e pubbliche virtù della valutazione, etc. etc. Ora sono molto più consapevole delle (plumbee, ahinoi) prospettive che avvolgono il fare ricerca oggi nel nostro Paese. Di questa maggiore consapevolezza sono molto grato a tutti i componenti di Roars, anche se da allora la mia vita di accademico è meno lieta :-) E quando, regolarmente, torno a leggere Roars non so se mi spinge più la voglia di capire e imparare o una sottile vena di masochismo. Ma per fortuna, ogni tanto, non solo ho modo di riflettere meglio su quanto sta accadendo, ma, grazie a De Nicolao, riesco anche (non so ancora sino a quando…) a sorriderne ancora! Grazie Roars!!
:-)
Scusate, forse mi sfugge qualcosa.
Possibile che non si riesce a vedere come le cattedre Natta sono esattamente l’opposto di quello che serve all’università per quanto riguarda il reclutamento delle nuove leve.
All’università non serve uno sparuto numero di eccellenze: servono contingenti di arruolamento (scusatemi il paragone militare) ma è così.
A meno che…a meno che non si vede nelle Natta uno strumento per scardinare il “classico” sistema di arruolamento.
Temo che anche così si illudano. E’ proprio l’opposto.
Per evocare il ministro ci vuole una seduta spiritica.
Nel caso interessassero (il video di Radio Radicale, infatti, non mostra lo schermo), le slide usate da R29A si trovano a questo link: http://www.slideshare.net/ReteVentinoveAprile/incontro-nannicini2
Ne consiglio la lettura. Spiegano molto bene i diversi profili critici del Decreto Cattedre Natta.
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