Per secoli si è creduto alla possibilità del moto perpetuo. Ora grazie alla legge 240 si è realizzata l’immobilità perpetua (A. Sandulli). Spossessamento dell’autonomia universitaria e sua sostituzione con algoritmi, si sono aperti canali di reclutamento che in realtà non sono altro che un grande pasticcio dentro al quale sa muoversi agevolmente soprattutto una certa tipologia di animale accademico (M. Luciani). C’è il rischio che entro breve discuteremo del nulla. L’ASN? Ricca di difetti di disegno e di architettura (A Bellavista). Un contenzioso gigantesco pari ad almeno 1600 ricorsi. (F.De Leonardis). Si è costruito un non sistema della valutazione che necessita di correttivi urgenti per evitare degenerazioni. La trasparenza è una importante medicina (A. Banfi). Le cattedre Natta? La delegittimazione del principale canale di reclutamento. Un tentativo della politica di imporsi sul sistema del sapere cavalcando polemiche costruite ad arte (L. Giani). Altri  interventi del Presidente del Consiglio di Stato, del Presidente del CUN, del Presidente della CRUI, del Rettore dell’Università di Foggia e Presidente della Casag, del Presidente della Conferenza dei Direttori di Giurisprudenza e Scienze Giuridiche. Conclusioni della prof. C. Barbati, Vicepresidente del CUN.

Pubblichiamo i video del Convegno organizzato dalla CASAG presso il Consiglio di Stato lo scorso 12 ottobre 2016, dedicato a modalità di  selezione e reclutamento della docenza universitaria.

 

1

Saluti del Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno: il reclutamento è una questione decisiva per il futuro del Paese..occorre seguire il quadro di valori indicato dalla Costituzione…per la valutazione occorrono strumenti culturali adeguati.

Intervento del prof. A. Lenzi, Presidente del CUN: l’università non è amata dalla società e questa è anche un po’ responsabilità nostra perché negli ultimi anni ci siamo guardati troppo all’interno…l’abilitazione scientifica nazionale sta giungendo al suo declino e vi sono altri canali di reclutamento caratterizzati spesso da patologie.

Intervento del Presidente della CRUI prof. G. Manfredi: il mercato della formazione universitaria nazionale non è competitivo. Vogliamo un sistema di reclutamento competitivo a livello nazionale. Regole più snelle in ingresso e valutazione in itinere ed ex post.

 

2

Introduzione del prof. M. Ricci, Rettore dell’Università di Foggia e Presidente della Casag: è arrivato il momento di operare una riflessione di sintesi. L’Università, provata da una riduzione nei fondi e nel numero dei docenti, è governata da una normativa ipertrofica e non omogenea.

Intervento del prof. M. Luciani: spossessamento dell’autonomia universitaria e sua sostituzione con algoritmi, aperti canali di reclutamento che in realtà non sono altro che un grande pasticcio dentro al quale sa muoversi agevolmente soprattutto una certa tipologia di animale accademico. Occorre rendere la docenza universitaria pienamente protagonista e responsabile.

Intervento del prof. P. Rossi: i crudi dati numerici sull’andamento della docenza universitaria in Italia.

Intervento del prof. R. Cavallo Perin: un confronto fra il sistema di reclutamento italiano e i principali sistemi europei.

 

3

Introduzione del prof. G. Luchetti, Presidente della Conferenza dei Direttori di Giurisprudenza e Scienze Giuridiche: il nostro sistema è lento e inefficiente. L’ASN ha effetti perversi.

Intervento del prof. A. Bellavista: c’è il rischio che entro breve discuteremo del nulla. L’ASN? Ricca di difetti di disegno e di architettura.

Intervento della prof. L. Giani: le cattedre Natta? La delegittimazione del principale canale di reclutamento. Un tentativo della politica di imporsi sul sistema del sapere cavalcando polemiche costruite ad arte.

Intervento del prof. F. De Leonardis: una sintesi dei principali orientamenti della giurisprudenza amministrativa in materia di reclutamento. Un contenzioso gigantesco pari ad almeno 1600 ricorsi.

Intervento del prof. A. Sandulli: per secoli si è creduto alla possibilità del moto perpetuo. Ora grazie alla legge 240 si è realizzata l’immobilità perpetua. Va assolutamente evitato che si proceda con misure ad hoc ad alto tasso di discrezionalità.

4

Introduzione del prof. G. Baldassari, Presidente dell’ADI: occorre proporre rimedi con forza e determinazione al decisore politico.

Intervento della prof. A. Tramontano: la scelta interdisciplinare è diventata penalizzante sotto tutti i punti di vista, e questo urta con le giuste esigenze dei nostri giovani.

Intervento del prof. R. Lupi: il problema centrale sono le comunità scientifiche che devono impegnarsi  e assumersi le loro responsabilità.

Intervento del prof. A. Banfi: si è costruito un non sistema della valutazione che necessita di correttivi urgenti per evitare degenerazioni. La trasparenza è una importante medicina.

Conclusioni della prof. C. Barbati, Vicepresidente del CUN: le comunità scientifiche devono uscire dal loro dibattito interno.

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5 Commenti

  1. Ma parliamo dei contratti da ricercatore junior, tipo a, ma vogliamo crederci conto su come vengano utilizzati? Parlo nel mio caso dell’area 10…be’ i profili vengono creati ad hoc per cui si farebbe prima a scrivere direttamente nome e cognome di chi dovrebbe vincerlo…per quanto riguarda le parentele di supera l’ostacolo affermando che non devono essere nello stesso corso di laurea, ma che siano nello stesso ateneo e magari in ambiti affini poco importa…genitori accorati a limite della pensione che creano posti per i figli non più giovanissimi. E poi questa dicitura junior sarebbe da spiegare. Perché ho visto posti creati ad hoc per studiosi di 40 o anche più di 50…in termini di ricerca e qualità della docenza che mi significa un ricercatore junior di più di cinquant’anni? E mi spiace che un sistema malato abbia portato a questo. Alla luce di ciò ogni istanza di richiesta di dignità per il ruolo universitario perde velocemente senso.

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