La settimana ROARS:
5 – 11 ottobre 2015.
Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.
- «È stato invece prescelto, con supremo sprezzo del ridicolo, l’autore del top di questo catalogo di tristezze, di cui ometto per pietà il nome». Così scrive il linguista Raffaele Simone, che in un lungo articolo apparso sul Fatto Quotidiano dipinge la tragicommedia delle “nomine Anvur” con lo stesso stile sferzante che nel 1993 aveva riservato al malcostume accademico che popolava “L’università dei tre tradimenti” (Anvur, questi valutatori meritano di essere bocciati). Non meno sferzante è quanto ci propone Enrico Mauro, ovvero accostare i valutatori ai pompieri incendiari di Fahrenheit 451, la distopia di Ray Bradbury, di cui si ricorda spesso anche la versione cinematografica diretta da François Truffaut (Il valutatore seriale e il pompiere-incendiario). E se i libri sono destinati al rogo, i primi a bruciare saranno quelli delle discipline umanistiche. Eppure, persino oltreoceano ci sono voci autorevoli che evidenziano i pregi e i benefici di una formazione non strettamente tecnica (Why the US liberal arts tradition failed to take hold in Europe).
- «Punti organico: in 4 anni il Nord si è preso 700 ricercatori dal Centro Sud» era il titolo – assai efficace – di un articolo di Cappelletti Montano pubblicato su Roars. Ma come sono stati effettivamente usati questi punti organico? Ce lo spiega Paolo Francalacci, analizzando il saldo totale per ciascuna fascia nelle tre aree geografiche del nord, centro e sud (Punti organico: chi ha avuto e chi ha dato).
- Avendo avuto tempo e modo di ascoltare i suggerimenti provenienti da più parti, inclusi quelli della Società Italiana di Fisica (Osservazioni della Società Italiana di Fisica a proposito della bozza di DM recante “criteri e parametri” per l’ASN) e quelli dell’Associazione dei Ricercatori a Tempo Determinato (Comunicato ARTeD sullo schema di regolamento “criteri e parametri” per l’ASN), il CUN ha infine espresso il suo parere, non privo di critiche, sulla bozza di regolamento “Criteri e parametri” della nuova ASN (Parere CUN sul Regolamento “Criteri e parametri” dell’ASN 2.0).
- Human Brain Project è uno dei due progetti bandiera, assieme al progetto Graphene, supportati dall’Unione Europea. Ma, come ci spiega Scientific American, la sua marcia è tutt’altro che trionfale (Human Brain Project e Big Science: non tutto è oro quel che luccica?).
- Prosegue il dibattito sulle elezioni del rappresentante del personale nel consiglio di amministrazione del CNR: questa settimana pubblichiamo un intervento di Lorenzo Crocco che spiega le ragioni del successo di Vito Mocella (Il CNR: una comunità in cerca di rappresentanza, trasparenza e qualità della scienza).
- Volentieri segnaliamo il Primo Convegno Annuale di AISA (Associazione italiana per la scienza aperta) che si terrà a Pisa il 22 e il 23 ottobre 2015 (Nostra res agitur: la scienza aperta come questione sociale).