La settimana ROARS:

16 – 22 marzo 2015.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

  • «Università, altro che merito. E’ tutto truccato» tuona l’Espresso. La dimostrazione? La mancata carriera del figlio del giornalista Massimo Fini, che nei suoi “quasi dieci anni di esperienza accademica” aveva pubblicato un unico articolo scientifico su rivista internazionale ed un solo altro lavoro in inglese apparso in un volume che raccoglieva gli atti di un congresso (Un Espresso che sa di fango).
  • La storia dell’ANVUR è costellata di pasticci, vane elucubrazioni e vere e proprie supercazzole prematurate degne dell’indimenticabile “Amici miei” di Mario Monicelli. Tra tutte queste supercazzole, la palma d’oro sembra essersela meritata l’invenzione delle riviste di classe A (La supercazzola prematurata delle riviste di classe A con scappellamento Anvur a destra, ovvero: come confezionare una svolta autoritaria nascondendola dietro al ridicolo di un roboante linguaggio tecnoburocratico). Al di là della satira – più che giustificata – le conseguenze della valutazione “all’italiana” sono ben descritte nella lettera che Luca Illetterati ha indirizzato al suo rettore: «una struttura centrale e verticistica e che non risponde sostanzialmente a nessuno ha standardizzato le pratiche valutative, ha creato sistemi e protocolli di rara complicazione e farraginosità che hanno trasformato e riplasmato la vita degli Atenei (e dei docenti, che passano forse più tempo su moduli e protocolli che sui libri) (Caro rettore ti scrivo). Intanto, Scuola24, che aveva annunciato la partenza della nuova abilitazione “a sportello” per il primo marzo, fa marcia indietro: «Tempi lunghi per la nuova abilitazione, lo “sportello” partirà non prima dell’estate». Un ritardo imprevedibile? No e vi spieghiamo perché (ASN status: DELAYED).
  • E’ più efficiente e conveniente per un paese diversificare la propria produzione scientifica o specializzarsi? Una recente ricerca mostra che le nazioni di maggior successo tecnologico diversificano il più possibile il loro sistema di ricerca (Come organizzare i sistemi della ricerca scientifica delle nazioni?).
  • Notizie dagli esteri: con l’occupazione di alcuni importanti edifici dell’Università di Amsterdam sta emergendo un movimento che contesta vivacemente la direzione che ha preso il sistema universitario dei Paesi Bassi (Le università olandesi al bivio).
  • Segnaliamo la Raccomandazione con la quale il CUN si è espresso a proposito della numerosità minima dei dipartimenti, a salvaguardia della ricerca e della formazione in aree disciplinari a bassa numerosità di professori e ricercatori (Raccomandazione CUN sulla numerosità minima dei dipartimenti). Pubblichiamo infine una lettera dei docentiprecatiABA, che denuncia la difficile situazione del precariato nelle istituzioni AFAM (L’AFAM dei dinosauri).
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