Segnaliamo l’articolo di Paola Marsocci apparso sulla rivista on line dell’Associazione Italiana Costituzionalisti (2/2012):

 

Da metà novembre 2011, l’attuazione della legge n. 240 del 2010 è stata presa in carico dal neo Ministro Francesco Profumo. Considerato che l’autonomia universitaria ha dato luogo ad un sistema obiettivamente molto complesso e tutt’altro che lineare, a causa delle normative introdotte per successive approssimazioni, modifiche, ed integrazioni, la prova odierna dell’attuazione dell’indirizzo politico in materia di alta formazione e ricerca, realizzato dal precedente governo Berlusconi, fa riemergere schemi tradizionali e forse qualche fragilità in più.  Se la “gestazione”, l’approvazione e la fase della prima applicazione della legge n. 240 del 2010 sono risultate complesse e molto criticate – in particolare per la concreta difficoltà a comporre ad unità il variegato e spesso aspro dibattito tra i molti soggetti sociali ed istituzionali attori della vicenda – la fase attuale di attuazione della legge mi sembra caratterizzata, non solo (e forse non tanto) dal perdurare dei ritardi e delle inadempienze, ma dalla preoccupante mancanza di certezze rispetto ai contenuti ed ai tempi dei provvedimenti ed al persistere di molti dubbi di legittimità, anche costituzionale, evidenziati anche dagli organi di controllo o in fase di consultazione istituzionale . Si pensi, solo per un esempio, ai criteri in base ai quali il docente vedrà valutata la propria passata produzione scientifica, sia ai fini della valutazione sia ai fini dell’eventuale progressione di carriera, che ad oggi sono suscettibili di continue modifiche o, semplicemente, ignoti.

Leggi tutto qui: Riforma del reclutamento

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