Le adesioni alla protesta #stopVQR si moltiplicano: doppietta allo stadio Pietro Fortunati realizzata dai giocatori del Pavia e una raffica di aggiornamenti dai campi di Napoli, Salerno, Bari e Benevento. Ma le notizie più clamorose provengono dalla sede romana della Federazione CRUI, dove si è tenuta un’assemblea straordinaria dei presidenti delle squadre: la CRUI, pur senza mai nominare lo sciopero dei giocatori, ammette l’impossibilità rispettare il calendario previsto per il campionato e chiede all’Associazione degli arbitri (ANVUR) di prorogare la scadenza della VQR al 30 Aprile. Lo sciopero continua a occupare le pagine dei giornali: dopo il Corriere della Sera che aveva intervistato il goleador del Parma, Giuseppe Mingione, chiedendogli le ragioni della sua adesione all’astensione, è il Fatto Quotidiano a pubblicare un lungo articolo di Raffaele Simone sulle rivendicazioni delle squadre e sulle polemiche che hanno investito gli arbitri dell’ANVUR.

Su #‎vqrstaiserena‬ è stata aperta la rubrica “Tutta la VQR minuto per minuto”, per consentire di seguire in tempo reale e ateneo per ateneo gli sviluppi dell’obiezione alla VQR. Se volete rimanere sempre al corrente di cosa sta succedendo negli altri atenei, in questo post segnaleremo i collegamenti che via via si aggiungeranno, rimandando i lettori a #‎vqrstaiserena per la telecronaca completa. Dopo i primi due collegamenti dai campi di Palermo e Firenze, la linea torna agli studi di Milano del Corriere e giungono persino possibili indiscrezioni dalla federazione CRUI a Roma.

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Calendario aggiornato al 7-02-16 delle prossime assemblee VQR
Napoli, Coordinamento aperto Rete29aprile; assemblea cittadina, 5 febbraio
Università dell’Insubria, assemblea di ateneo, 8 febbraio
Palermo, assemblea di ateneo, 8 febbraio
Politecnico di Torino, assemblea di ateneo, 10 febbraio


Rassegna stampa (Fatto Quotidiano 4-02-16)
Sul Fatto Quotidiano, un lungo articolo di Raffaele Simone descrive le ragioni della protesta #stopVQR a partire dalle discriminazioni economiche nei confronti dei docenti fino ai criteri mediocri e alle valutazioni folli dell’ANVUR, denunciandone l’ingiustificabile arroganza con cui, per bocca di uno dei consiglieri, ha anticipato che il boicottaggio non servirà a nulla.

Raffaele Simone: Dopo i tagli, le valutazioni folli È esplosa la rivolta dei docenti

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Dal campo di Salerno (4-02-16)
Più di 150 professori, ricercatori e studenti hanno partecipato all’Assemblea di Ateneo, la quale ha concluso che i risultati della valutazione VQR 2004-2010 sono stati usati per trasferire risorse finanziarie e umane dagli Atenei del Sud a quelli del Nord e che la VQR 2011-14 è uno strumento di valutazione della qualità della ricerca metodologicamente scorretto e dannoso. Conseguentemente, l’Assemblea ha assunto la determinazione di non rispettare le scadenze per il conferimento dei prodotti della ricerca, chiedendo altresì a chi avesse già conferito i prodotti di richiedere ai delegati dei singoli Dipartimenti di riaprire la procedura, per poter ritirare quanto già conferito. L’Assemblea ha deliberato di promuovere una rilevazione dell’adesione alla protesta chiedendo ai singoli professori e ricercatori di esprimersi esplicitamente inviando una email all’indirizzo stopvqrunisa@gmail.com.

La telecronaca continua su https://vqrstaiserena.wordpress.com/2016/01/30/vqr-minuto-per-minuto/


Dal campo di Pavia (4-02-16)
Indetta da CNRU (Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitari), CRUP (Coordinamento Ricercatori Università di Pavia) e Rete29aprile, l’assemblea dei docenti dell’Ateneo di Pavia ha deliberato all’unanimità di: a) sostenere l’astensione dalle procedure previste per la VQR; b) invitare il Rettore a condividere le motivazioni della protesta e a rappresentarne le istanze presso tutte le sedi istituzionali; c) illustrare, anche in occasione della “Primavera dell’Università” del 21 marzo 2016, le ragioni del dissenso all’interno e all’esterno della comunità accademica, evidenziando come questa forma di protesta sia stata scelta minimizzando danni e disagi agli studenti; d) aggiornarsi ai primi di marzo, per valutare l’evoluzione della situazione e assumere decisioni conseguenti.

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Dal campo di Pavia (3-02-16)
Il Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione, in data 3/02/2016 approva a maggioranza, con la sola astensione del Direttore, una mozione con cui, perdurando le motivazioni del loro profondo disagio nei confronti della politica governativa per l’università e la ricerca scientifica, nonché le loro riserve circa le modalità di procedura della VQR 2011-14, confermano la sospensione delle procedure di selezione e ordinamento dei prodotti ai fini della campagna VQR. [mozione]


Dalla sede della Federazione (CRUI, Roma 3-02-16)

Si è conclusa l’assemblea straordinaria dei Presidenti delle squadre, convocata per fronteggiare lo sciopero dei giocatori. La CRUI ha scritto Ministro e alla Federazione Arbitri (l’ANVUR), chiedendo che le regole di gioco non vengano cambiate a campionato iniziato; ci vogliono «chiari criteri definiti a priori dall’ANVUR e comunicati da questa agli Atenei in tempi certi e utili al loro utilizzo, senza ulteriori variazioni nei contenuti in itinere». Riconosciuta l’impossibilità di scendere in campo il 29 febbraio, la CRUI «chiede una proroga al 30 aprile al fine di permettere l’inserimento consapevole e corretto dei dati da parte degli atenei, altrimenti impossibile»

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Lettera CRUI:
La CRUI chiede a MIUR e ANVUR un pit-stop della VQR fino al 30 Aprile
Decodifica della lettera CRUI: L’arma segreta della protesta #stopVQR e come la CRUI pensa di disinnescarla


Dal campo di Bari (3-02-16)
L’assemblea di Ateneo, riunitasi in data 3/02/2016 stabilisce all’unanimità di: 1) proseguire lo stato di agitazione in tutto l’Ateneo ai fini del recupero degli scatti stipendiali, promuovendo una manifestazione in Rettorato in occasione della prossima riunione del Senato accademico per l’accorpamento/slittamento degli appelli d’esame e il rinvio dell’inizio delle lezioni del secondo semestre; 2) rendere pubblico l’elenco dei prodotti della ricerca (2011-2014) dei docenti che aderiscono all’astensione dalla VQR, al fine di evitare strumentalizzazioni relative alle motivazioni dell’astensione; 3) concordare con gli altri Atenei statali una giornata di mobilitazione nazionale, anche al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ragioni della protesta in atto. L’Assemblea chiede infine ai sindacati di sostenere le iniziative approvate.

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Dal campo di Benevento (Unisannio, 2-02-16)
Il Coordinamento dei docenti e ricercatori della Università degli Studi del Sannio, riunitosi in assemblea con la partecipazione di oltre ottanta colleghi, sostiene la mobilitazione nazionale contro il depauperamento del sistema universitario pubblico, l’attacco al diritto allo studio, la progressiva precarizzazione dei ricercatori più giovani e il blocco dei salari. Le procedure di valutazione della qualità della ricerca dell’ANVUR, macchinose e, per più di un verso, irrazionali e disincentivanti, ormai si spiegano con il solo scopo di dare una parvenza di giustificazione ai tagli verificatisi in questi anni. Il Coordinamento decide all’unanimità continuare nell’astensione dal collaborare alla selezione dei prodotti per la VQR e si impegna a promuovere nuove e ulteriori iniziative di mobilitazione e di protesta.

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Dal San Paolo di Napoli (Federico II, 2-02-16)
In seguito alla riunione tenutasi il giorno martedì 2 febbraio 2016, la Sezione di Filosofia del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli, ha dichiarato, a maggioranza, l’impegno a non chiudere la procedura relativa alla VQR 2011-2014 e a non ordinare i prodotti della ricerca nel format predisposto.

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PRECEDENTI COLLEGAMENTI


Dubbi sul rilevamento delle adesioni allo sciopero condotto dalla Federazione (CRUI Roma 3-02-16)
È trapelata tabella che contiene le caselle per il calcolo per ogni ateneo del numero dei giocatori che aderiscono alla protesta #stopvqr. E’ del tutto probabile che si tratti della tabella che oggi la Federazione CRUI utilizzerà per fare il punto della situazione. Tuttavia, è facile mostrare che la tabella non sarà in grado di cogliere i numeri esatti della adesione allo sciopero, come ci spiega il nostro esperto in studio.

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Dichiarazioni dell’Associazione Nazionale Arbitri (ANVUR Roma 3-02-16)

Secondo ANVUR il 25% dei docenti italiani sta partecipando alla protesta. Lo scrive la professoressa Susanna Terracini, membro del consiglio direttivo di ANVUR, su Facebook. Il testo ci dice anche cosa pensa ANVUR della protesta: nonostante il tavolo tecnico che si dice sia partito al MIUR, l’Anvur sa in anticipo che la protesta – che definisce “sghemba” – “non servirà a ripristinare l’anzianità perduta”. Anvur conosce in anticipo anche la soluzione al problema: allenatori, preparatori tecnici e massaggiatori scenderanno in campo al posto dei giocatori (le strutture selezioneranno i prodotti al posto degli autori).

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Dal campo di Siena (26-01-16)
Il 26 Gennaio alle ore 12 si è tenuto il previsto incontro tra il Rettore e
 alcuni rappresentanti del Coordinamento senese per lo sblocco degli scatti stipendiali, che hanno ribadito le ragioni della protesta, verso le quali il Rettore ha espresso condivisione. Il Coordinamento ha da parte sua confermato al Rettore che continuerà l’astensione dalla VQR fino alla approvazione di uno specifico provvedimento governativo che stanzi le risorse necessarie a finanziare il riconoscimento degli effetti giuridici del quinquennio 2011-2015 e ha chiesto al Rettore stesso di sostenere con assoluta determinazione e in tutte le sedi
istituzionali – compresa ovviamente la CRUI – questo obiettivo.

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Clamoroso al Cibali! (Catania 1-02-16)
Clamoroso al Cibali … anzi no: in questi giorni non è poi così clamoroso che un’assemblea deliberi all’unanimità di continuare nella protesta, non conferendo i prodotti per la VQR e invitando chi li avesse caricati a ritirarli. La partita di ritorno è fissata per martedì 23 febbraio, data per cui è convocata la prossima assemblea.

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Dagli studi di Milano (redazione del Corriere della Sera, 2-02-16)
In una lunga intervista al Corriere della Sera il matematico Giuseppe Mingione spiega le ragioni per le quali ha scelto il boicottaggio della VQR: «Io sono più che favorevole alla valutazione ma il punto è che a queste condizioni di autentico maltrattamento professionale non ci sto. Ed è per questo che ho deciso di boicottare la Vqr per protesta».

La telecronaca continua su Giuseppe Mingione al Corriere: ecco perché boicotto la VQR, «difendo la mia dignità professionale»

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Dalla Federazione Giochi Accademici a Roma (CRUI? 1-02-2016)
Circola una tabella: quella che compare qui di seguito. Servirà alla CRUI per censire quante partite del campionato VQR stanno per saltare a causa dell’astensione?

vqrpretaporter


Dagli studi di Milano (redazione del Corriere della Sera, 30-01-16)
Appello dell’Onorevole Eugenio Mazzarella al Presidente Mattarella contro il “ricatto fattuale e morale” della VQR, pubblicato sul Corriere della Sera del 30-01-2016

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Lettera_Mazzarella

 


Dal campo di Palermo (25-01-16). L’assemblea di Ateneo, riunitasi in data 25/01/2016 decide all’unanimità di proseguire nella protesta contro la VQR e assume la determinazione di non rispettare la scadenza di Ateneo, fissata nel 31 gennaio p.v., per il conferimento dei prodotti della ricerca …

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Dal campo di Firenze (25-01-16). In data 25-01-2016, una delegazione rappresentativa del coordinamento UNIFI è stata ricevuta dal Rettore Luigi Dei. Il Coordinamento considera che l’istituzione di un tavolo tecnico non sia garanzia sufficiente di una soluzione concreta e, pertanto, conferma al momento la volontà di continuare nell’astensione dal collaborare alla selezione dei prodotti per la VQR. In quest’ottica si invitano tutti i colleghi ad aderire alla protesta per esercitare una pressione sul tavolo di trattativa ora istituito e raggiungere gli obiettivi prefissati …

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14 Commenti

    • «Fronte comune con il mondo politico: contestati i criteri di ripartizione dei fondi alle Università. “Non è un problema solo nostro – ha chiarito il Rettore – Presto la mobilitazione coinvolgerà tutti gli Atenei”. Presenti alla seduta comune di Cda e Senato anche il Presidente della Regione, il sindaco di Cagliari, europarlamentari, numerosi parlamentari, assessori regionali e comunali, consiglieri regionali e comunali […]

      Consiglio di amministrazione e Senato accademico si sono riuniti – per la prima volta e per scelta del Rettore – in una seduta comune pubblica, cui hanno aderito più di 400 [!] persone da tutto l’ateneo tra docenti, studenti e personale.»
      __________________
      http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=32370&iso=-2&is=7

    • da: http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=32370&iso=-2&is=7
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      «Tali formule, spesso condizionate da gravi errori metodologici, hanno avuto come unico effetto lo spostamento di ingenti risorse dal Sud al Nord del Paese, penalizzando soprattutto le Isole, con effetti “cumulativi”, cioè che tenderanno a ripetersi e ad amplificarsi nel tempo. Non vi è stata, insomma, una correzione di rotta una tantum, per quanto estremamente ampia e discutibile: si è messo in moto un processo – che senza necessità di alcun ulteriore intervento – porterà il sistema a trasformarsi radicalmente e metterà a rischio la sopravvivenza stessa di molti atenei del Sud, a cominciare dai due atenei sardi.

      Lucido e dettagliato l’intervento del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru: “Al Sud c’è un problema istruzione – ha chiarito – Occorre rivedere i parametri di attribuzione delle risorse agli atenei sardi. Dobbiamo opporci all’operazione di concentrazione delle università in una sola parte del Paese. Un’operazione magari non decisa a tavolino: voglio credere si tratti solo dell’effetto inconsapevole di una situazione ormai fuori controllo.»
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      Un’operazione non decisa a tavolino e del tutto inconsapevole? Forse, vale la pena di ricordare le dichiarazioni rilasciate nel 2012 da un membro del direttivo ANVUR:
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      http://rassegna.unipv.it/bancadati/20120206/SIA6005.pdf
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    • Non per giustificare il Presidente Pigliaru, che è anche professore universitario ma non in coincidenza col mandato, penso però che lui non possa avere una visione completa della situazione anche per come evolve in questi ultimi tempi; anche se è difficile pensare che lui non sospetti l’intenzionalità dell’operazione. Infatti vuole credere che non sia così ma non la esclude del tutto, per come sono riportate le sue parole. Era importante, soprattutto, che lui fosse presente ed ascoltasse tutto.
      Grazie per aver ricordato l’articolo, il cui incipit da gossip, da “Chi”, sui docenti universitari che vanno PER congressi per rimorchiare o per essere rimorchiati, è veramente stomachevole. Ora al posto delle loro prestazioni sessuali verranno valutate le loro prestazioni scientifiche (per chi capisce di cosa si tratta, Lodge ecc.) … evidentemente la giornalista vive(va) in quel mondo, giorno e notte, se le vien così facile la generalizzazione. Comunque, un ulteriore buon esempio di come si possa prendere la fiction per realtà, se così conviene.
      Per quanto riguarda l’evoluzione della situazione, a parte ciò che ogni tanto si sente dai colleghi sui mille modi degli atenei per far pressione su di loro per l’inserimento delle prestazioni scientifiche, a noi è stato comunicato che il nuovo cronoprogramma sulla vqr arriva la prossima settimana. Che nel giro di 48 ore abbiano raggiunto tutto il raggiungibile al famoso tavolo delle trattative?

    • Marinella Lorinczi: «Grazie per aver ricordato l’articolo, il cui incipit da gossip, da “Chi”, sui docenti universitari che vanno PER congressi per rimorchiare o per essere rimorchiati, è veramente stomachevole»
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      L’incipit dell’articolo di Simonetta Fiori, merita di essere riportato per intero: un riuscito mix tra “arriva il castigamatti” e una marcia trionfale verso magnifiche sorti e progressive:
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      «Il professore va alla “valutazione”, e appare molto meno contento di quando andava per congressi (ricordate David Lodge?). Una rivoluzione silenziosa sta per scuotere l´accademia italiana, minacciando di intaccare feudi consolidati, blasoni fasulli e inutili diplomifici. Per la prima volta i sessantamila docenti italiani – dai ricercatori agli ordinari – di novantacinque università pubbliche e private dovranno sottoporre a un giudizio esterno l´attività di ricerca svolta nell´arco di sei anni (dal 2004 al 2010). Sulla base dei loro lavori sarà stilata una classifica degli atenei e dei dipartimenti, che indicherà per ciascuna disciplina le eccellenze e le vergogne. Una mappatura da cui dipenderanno la distribuzione di 832 milioni di euro e soprattutto il futuro della ricerca italiana – meno isolata rispetto al contesto internazionale – e anche degli studenti, che disporranno di uno strumento certo per orientare le proprie scelte.»
      _________________________
      Di seguito, un link e un’immagine per capire come è andata a finire:
      https://www.roars.it/telematiche-contro-anvur-1-0-e-palla-al-centro/

  1. A Cagliari la protesta non era solo per la VQR, ma a tutto campo, a partire dai criteri folli sul costo standard, di dubbia costituzionalità perché mirati a ‘spegnere’ tutti gli Atenei del Sud e delle isole. E siamo pronti anche a non lasciare sola l’Università di Macerata, con sacrosanti e legittimi ricorsi.

  2. A mio modestissimo parere qualsiasi sia il criterio di ripartizione del fondo non sarà mai neutro e da tutti accettato anche se vanno perseguiti criteri di equità e di distribuzione “compensativa” rispetto alle criticità di contesto.
    Il tema centrale, invece, è il definanziamento del complesso delle attività educative e di ricerca pubbliche che dal 2008 ad oggi si è perseguito con costanza degna di miglior causa e che ha toccato tutti gli atenei e con particolare veemenza gli atenei del Sud e quelli piccoli. Fortunatamente oggi nessun crede più alla favola che il finanziamento/definanziamento sia legato al merito/demerito. Molti, invece, hanno capito che depotenziare gli atenei in aree deboli significa condannare alla decadenza ulteriore pezzi importanti del nostro paese. Per esempio, immaginate quale sarebbe il tasso di abbondano scolastico (già alto nel nostro Paese) se in quartieri periferici e degradati dovessimo chiudere scuole pubbliche di ogni ordine e grado solo perchè gli studenti sono scarsi ai testi di valutazione. Parimenti immaginate cosa potrebbe succedere sul piano culturale e dello sviluppo in alcune aree del Paese se atenei dovessero essere chiusi perchè si trovano nel decile inferiore delle valutazioni ANVUR/MIUR. Penso di avere la risposta: una catastrofe per tutto il Paese.

  3. Conosco e collaboro con docenti di Cagliari e Sassari, di cui ho la massima stima scientifica e didattica. Trovo inqualificabile e di inaudita gravità pensare di “chiudere atenei” con qualsivoglia pretesto. Quanto all’articolo della Fiori, non riuscivo a credere che qualcuno potesse aver scritto cose così squallide. Sarebbe da denuncia per calunnia.

    • Il giorno 2/2 su richiesta di un elevato numero di docenti il presidente della scuola aveva convocato una assemblea generale di scuola sulla VQR per il giorno 8/2 alle ore 15.00.
      Nella nottata tra il 7/2 e l’8/2 con un secco comunicato, senza indicare alcuna motivazione il presidente ha rinviato sine die l’assemblea.

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