Salve per un pelo? Quasi all’ultimo minuto utile arriva l’annuncio della proroga per le commissioni della seconda tornata ASN. Ma insieme alla proroga l’annuncio di un intervento in tempi brevissimi (metà giugno) per cambiare le regole. Queste le novità annnunciate: abilitazione a ‘sportello’, allungamento della validità dell’abilitazione, revisione dei parametri di valutazione e della composizione delle commissioni, maggiore differenziazione nelle modalità di valutazione tra settori bibliometrici e non bibliometrici.
[in rosso: modifiche del 31.5.14 ore 10:45]
Ecco il testo del Comunicato Stampa del MIUR
Ufficio Stampa
Roma, 30 maggio 2014
Abilitazione Scientifica Nazionale, si cambia: avviata la riflessione
sulle nuove regole. Intanto proroga della seconda tornata
Entro giugno le nuove regole per l’Abilitazione scientifica nazionale (Asn), la ‘porta’ di accesso alla docenza universitaria. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, sta infatti lavorando con le forze della maggioranza per introdurre procedure più snelle già dalla terza tornata dell’Abilitazione, prevista per la fine di quest’anno. Il sistema dei concorsi universitari è stato modificato a partire dalla legge 240 del 2010, la Riforma dell’Università, che ha introdotto l’Abilitazione nazionale come titolo necessario per l’accesso all’insegnamento negli atenei. La nuova procedura è stata sperimentata per la prima volta nel 2012. Le prime due tornate hanno evidenziato i limiti dell’Abilitazione: tempi contingentati e regole complicate che hanno richiesto diverse proroghe e prodotto, alla fine, un numero particolarmente rilevante di ricorsi. I lavori si sono prolungati a scapito di quei meritevoli che aspettavano da tempo di poter fare il loro ingresso nella docenza universitaria. Per questo si cambia. Abilitazione a ‘sportello’ (le commissioni sono in seduta ‘permanente’ e si aprono periodicamente le domande da parte dei candidati), allungamento della validità della stessa, revisione dei parametri di valutazione e della composizione delle commissioni, maggiore differenziazione nelle modalità di valutazione tra settori bibliometrici e non bibliometrici: sono alcuni degli aspetti su cui il Ministro sta lavorando, tenendo conto delle riflessioni emerse nel corso dei lavori delle competenti Commissioni parlamentari e su cui aprirà presto il confronto nel Governo e nella maggioranza, con l’obiettivo di un intervento in tempi molto stretti, entro la metà di giugno. Lo stesso intervento consentirà, a tutela dei 16.000 candidati della seconda tornata dell’Asn, una proroga dei lavori delle attuali 184 commissioni. Senza la proroga andrebbero sostituiti tutti i commissari con conseguenti ulteriori ritardi nella conclusione dei lavori e il rischio di perdere quanto fatto sino ad ora. Garanzia della conclusione dei lavori della seconda tornata dell’ASN, quindi, ma al contempo apertura della fase di cambiamento necessaria per consentire alle università di poter assumere nuove leve nei prossimi anni attraverso procedure meno complesse e più rapide.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio stampa
Semplicemnte perche’ non ho la PEC.. e poi se ci scrivono un numero di telefono mi aspetterei che qualcuno a rispondere ogni tanto ci sia, senno’ che ce lo hanno messo a fare? Comunque grazie dei consigli, mi procurero’ una PEC o faro’ una raccomandata….
Mi permetto di consigliare http://www.pec.it/ è semplicissimo e costa pochissimo. Altrimenti, un po’ più complicato ma totalmente gratuito, https://www.postacertificata.gov.it
…tutto bene quel che finisce bene.
Ha prevalso la linea della ragionevolezza, e quindi, secondo me, Mancini sulla Ministra. Solo proroga in dl, e riforma in altra sede. Sei mesi, da fine settembre a fine marzo, per le chiamate col piano straordinario…sempre che i soldi non siano finiti molto prima. Bisogna sperare che questa volta il miur, ricevuti gli atti entro fine settembre, gli pubblichi e basta, senza controlli non previsti e forse ormai non necessari con commissioni rodate.
Tom Bombadillo
“…tutto bene quel che finisce bene…” “…ha prevalso la linea della ragionevolezza…”
Ma come lo si può pensare?!
Forse questo sarà vero nell’ottica individuale di chi ha ritenuto di (e potuto) fare domanda per l’ASN2013… ma certo non per tutti gli altri.
Faccio solo presente che la scelta (gravissima, a mio avviso) di sospendere le procedure affonda definitivamente chi aveva programmato di partecipare alla terza tornata, o è stato bocciato alla prima (magari per una citazione mancante), rimandando sine die l’abilitazione e ancor più, ovviamente, la chiamata.
Non oso immaginare quanto possa richiedere cambiare totalmente l’impianto normativo (l’abilitazione a sportello dovrà prevedere meccanismi radicalmente differenti dalla Gelmini). Pensate solamente a quanto è servito per avere i decreti attuativi a seguito della Gelmini.
No, non è per niente ragionevole.
Ragionevole sarebbe stato nominare nuove commissioni per le tornate 2013 e 2014, e *intanto* riformare la normativa.
Mi chiedo se qualcuno risponderà mai di tutto questo.
A me sembra, banalmente, che si ripeta il solito copione all’italiana: si mette una toppa al disastro e intanto si ipotizza, per un futuro non meglio precisato, l’ennesima riforma della riforma.
Forse ciò è da considerarsi “ragionevole” nel senso che, a voler essere realisti, in questo nostro amato Paese non si può pretendere di più.
E vabbe’.
Il miur non deve effettuare nessun controllo, e infatti già in luglio dovrebbe iniziare a pubblicare i risultati delle commissioni che hanno concluso entro il 31 maggio.
Ah, per me l’asn potevano lasciarla così com’è.
Però, avendo la politica (non io) deciso di fare due cose, ovverosia proroga e modifica, è ragionevole, nel senso di normativamente e amministrativamente adeguato, che le due cose siano scisse. La prima era da dl, la seconda obiettivamente no.
L’auspicio è ovviamente che la modifica sia fatta presto e bene e che gli aspiranti candidati possano usufruire di una procedura più agevole.
Due cose però devono essere chiare:
essere candidati, per giunta dii una procedura già in stato avanzato, ed essere meri aspiranti candidati di una procedura ancora neppure indetta, è cosa giuridicamente affatto diversa;
tutto al contrario da quanto pretendi tu, i veri premiati sono proprio i non idoneati alla prima tornata, che non staranno fermi due giri, ma solo uno.
Tom
I non idoneati alla prima tornata non staranno fermi due anni, ma chissà quanto a lungo.
Bel premio.
…il senso dell’ iniziativa è quello dei diritti negati (parole non mie ma dell’ ideatrice dell’ iniziativa stessa), poi è sempre possibile che si produca una eterogenesi dei fini come paventi tu. Speriamo di no.
Spero solo che sia chiaro che io ne facevo anche una questione di rispetto del metodo democratico, senza forzature strumentali. ..pure se il termine più giusto sarebbe un altro.
Per la questione dei controlli miur, nella pratica ci sono stati (pur se non previsti nelle norme). Basti pensare al piccolo blocco che si produsse quando, come APRI, facemmo notare che con tre voti favorevoli non si era idoneati.
Tom
Certo, nel frattempo è però intervenuta una sentenza del Tar Lazio che precisa chiaramente che i controlli NON devono esserci.
Cito: Alla luce di tale normativa e di lex specialis, l’attribuzione dell’abilitazione competa esclusivamente alla commissione di valutazione (ai sensi dell’artA comma 4 del D.D. 222 del 20.07.2012 e dell’art. 8 comma 4 del D.p.r. 222 del 14 settembre 2011 “La commissione attribuisce l ‘abilitazione”) e che, trasmessi gli atti al Ministero, quest’ultimo debba provvedere alla sola pubblicazione sul proprio sito al fine di rendere noto agli interessati il conseguimento o meno del titolo abilitativo.
Tant’è che le sopra richiamate disposizioni, nel regolare la procedura, non prevedono alcuna successiva approvazione degli atti della procedura e/o verifica dei risultati della procedura da parte del Ministero.
In altri termini le decisioni assunte dalla commissione valutativa circa il conferimento dell’abilitazione costituiscono atti non sottoposti ad alcuna successiva verifica e dunque aventi il carattere della definitività.
[omissis]
Alla luce di tutto quanto sopra dedotto è palese l’illegittimità del diniego e/o differimento di accesso opposto dal Ministero resistente che non avrebbe dovuto e potuto denegare né rinviare l’istanza di accesso dei ricorrenti invocando la pendenza della procedura e pretese verifiche ancora in corso da parte del MIUR cui non è stato assegnato né dalla legge né dal bando un siffatto potere.
(N. 02186/2014 REG.PROV.COLL.; N. 09213/2013 REG.RIC.).
Sulla base del ragionamento del TAR se ne potrebbero impostare altri circa i tempi entro i quali la pubblicazione degli esiti del procedimento deve avvenire. Ragionevolmente, direi, 30 giorni.
..sì, dai, lo sapevamo anche senza bisogno della sentenza del TAR che il Miur avrebbe dovuto pubblicare punto e basta. Ma vedrai che, prima di pubblicare, “butteranno un occhio” anche questa volta. Magari si tratterà di uno sguardo più rapido, sotto i 30 giorni che giustamente tu indichi.
Chiedo scusa se ho commentato qui la notizia, ma non mi ero accorto che avevate creato una sede apposita.
Aò, non vi sfugge nulla, siete sempre sul pezzo.
Tom
Mezzanotte e’ passata da qualche minuto. Le Commissioni hanno concluso i lavori? Commissari roarsiani teneteci aggiornati….
Credo che i risultati non usciranno prima che le nuove commissioni nominate in esecuzione dei provvedimenti del Tar concludano le procedure…