Così si favoriscono le ricerche alla moda

Articolo di Alberto Baccini e Antonio Banfi apparso sul

Corriere della Sera del 30 aprile 2012

 

 

 

ANVUR ha deciso produrre delle liste di riviste, assegnando a ciascuna un rating. Perché si fa ricorso a classifiche di riviste?

Per facilitare e rendere meno costoso il processo di valutazione. Una volta definita la classifica la valutazione di qualsiasi articolo può essere automatizzata. Inoltre si vuole orientare gli studiosi a pubblicare nelle sedi migliori. E’ possibile sollevare critiche all’uso di classifiche.

Potrebbero inaridire la ricerca, favorire i temi alla moda, ridurre il pluralismo. Esperienze internazionali mostrano che l’uso di classifiche di riviste ha riflessi negativi sull’editoria scientifica. La valutazione condotta in Australia nel 2010 si è fondata esclusivamente su classifiche di riviste; gli effetti negativi rilevati in seguito hanno indotto l’agenzia australiana ad abbandonarne l’uso. ANVUR ha usato due tecniche diverse per la compilazione delle classifiche. Per le scienze dure si è fatto ricorso a strumenti bibliometrici, in qualche caso non rispondenti agli standard di livello internazionale. Per le scienze umane e sociali esse sono state costruite attraverso la consultazione delle società disciplinari,  il parere di esperti anonimi e degli stessi valutatori. Si configurano quindi più come risultato di una concertazione accademica che dell’applicazione di criteri obiettivi. Il processo di costruzione di queste liste che nelle esperienze estere ha richiesto anni e il coinvolgimento della comunità scientifica, in Italia è stato approntato in poche settimane dai valutatori stessi. Da queste anomalie di impostazione hanno origine alcune incongruenze. Fra le riviste di scienze giuridiche mancano molte di quelle considerate di punta a livello internazionale (a partire dalla Harvard Law Review). Nelle scienze giuridiche, così come in altre aree disciplinari vi sono riviste a cui è assegnato un rating diverso a seconda della disciplina a cui si collega il paper pubblicato. Per quale motivo? Non è lo stesso il comitato scientifico, non sono gli stessi i criteri di selezione e la diffusione nelle biblioteche? Inoltre, non sono stati resi noti i criteri sulla base dei quali sono state formate, e quindi le liste non sono verificabili. Nonostante l’esercizio di valutazione sia già partito, le liste delle riviste di economia ancora non sono ancora pubbliche. Diverse società scientifiche hanno comunque ritenuto di inviare all’ANVUR una lettera contenente  osservazioni critiche. Temiamo che queste liste nella loro aleatorietà, falliranno gli obiettivi per cui sono state composte, a partire da quello di orientare gli studiosi a pubblicare nei luoghi più qualificati. Inoltre gli effetti delle liste di riviste si riverbereranno sulla produzione scientifica italiana, determinandone almeno in parte l’orientamento e avranno un impatto rilevante anche sul mercato dell’editoria scientifica. Non si chiede ad ANVUR di rinunziare al suo compito. Si chiede però di adempiere a questo compito nel modo migliore, non trascurando le esperienze già svolte all’estero, favorendo un clima di dialogo costruttivo con coloro che sono chiamati a partecipare all’esercizio di valutazione.

 

 

 

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1 commento

  1. Epigrammi (di Andrea Zanzotto, 7 agosto 2011)
    In questo progresso scorsoio
    non so se vengo ingoiato
    o se ingoio.

    Un gran bisogno in giro ora si sente:
    quello di un´assemblea prostituente.

    Siedi con me
    su divini divani:
    così conoscerai
    le mie modestie sessuali.

    Dovunque il guardo giro
    immenso caos ti vedo
    per l´opre tue mi adiro
    ti riconosco in me.

    Il mondo gira male
    perché spera di lucrare
    anche sul proprio funerale.

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