La settimana ROARS:
25 – 31 maggio 2015.
Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.
- «L’università italiana è tutto tranne che un “ascensore sociale”. La colpa è delle tante lauree inutili sfornate da mediocri atenei che da anni creano schiere di giovani disoccupati» (Le parole (disinformate) di Abravanel sull’università). Con dubbio tempismo, Abravanel e D’Agnese, maldestri Bouvard e Pecuchet dei giorni nostri (“La ricreazione è finita”, ma di fiabe per sognar/A mille ce n’è/Nel mondo di Abravanel), hanno pubblicato il loro libro “La ricreazione e finita” proprio in concomitanza con la XVII Indagine Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, la quale mostra che il tasso di disoccupazione dei laureati è inferiore di dodici punti percentuali rispetto ai diplomati e di trenta punti percentuali rispetto ai non diplomati. L’indagine Almalaurea mostra anche che un laureato italiano costa la metà di un laureato in Germania e che solo il 25% dei manager italiani è laureato contro una media UE pari al 53% (Almalaurea, rapporto sulla morte programmata dell’università pubblica). Non per niente, Abravanel e D’Agnese vorrebbero plasmare scuola e università su misura delle imprese e magnificano le virtù dell’alternanza scuola-lavoro.
- «Dopo una decina di anni tutti sarebbero a rimpiangere com’era prima e, nel frattempo, avremo paralizzato definitivamente le Università statali e provocato nuove voragini nei conti pubblici». È questa la conclusione del primo atto di una tragedia in tre atti, dedicata all’uscita dell’università dalla Pubblica Amministrazione, un progetto ventilato nella bozza della Buona Università (PA Exit Strategy: tragedia in tre atti. Atto primo: Madama Butterfly). Nel secondo atto, Nicola Casagli esplora una seconda possibilità, ovvero quella di mantenere l’attuale natura giuridica delle Università statali, eliminando semplicemente alcuni dei vincoli impropriamente introdotti (PA Exit Strategy Atto II: Conti, e conti sempre, e fortissimamente conti).
- Grazie ad ANVUR, che aveva inserito tra i commissari OCSE di un professore privo dei requisiti, l’abilitazione di Diritto Privato sta colando a picco: il 25 maggio scorso, il MIUR ha avvisato gli interessati dell’avvio della procedura di annullamento in autotutela della prima tornata dell’ ASN di Diritto Privato (Avviata la procedura di annullamento della prima tornata ASN di Diritto Privato).
- Secondo il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, è imprescindibile una revisione del decreto ministeriale relativo all’FFO 2015, un parere motivato «dall’ennesimo taglio ai finanziamenti, dalla conservazione di un sistema di finanziamento punitivo e privo di reali meccanismi incentivanti e dalla totale instabilità degli indicatori che variano da un anno all’altro» (Parere CNSU su FFO 2015: «imprescindibile una revisione del decreto »). Segnaliamo, infine, il parere CUN sulle regole di corrispondenza fra settori concorsuali dell’ASN e quelli stabiliti ai fini delle procedure di chiamata ai sensi degli articoli 18 e 20 della l. 240/2010 (Parere CUN su regole di corrispondenza fra settori concorsuali).
- Anche grazie ai contributi spontanei dei lettori, è stato possibile organizzare il terzo convegno di Roars, che si terrà a Roma il prossimo 19 giugno presso la sala del Refettorio della Camera dei Deputati. Nel segnalare il programma del convegno, invitiamo tutti gli interessati a registrarsi all’indirizzo: convegnoroars@gmail.com (Terzo Convegno Roars: Roma 19 giugno). La registrazione è necessaria per potere accedere.