La settimana ROARS:

23 – 29 marzo 2015.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

 

  • «L’Italia non ha un futuro nelle biotecnologie perché purtroppo le nostre università non sono al livello, però ha un futuro enorme nel turismo» aveva spiegato qualche tempo fa Luigi Zingales. Ed ecco che il 20 febbraio scorso, l’ANSA annuncia che è interamente italiano- e sviluppato in collaborazione con l’universita – il primo farmaco a base di cellule staminali approvato e formalmente registrato nel mondo occidentale (Zingales: «Italia non ha futuro nelle biotecnologie». ANSA: tutto italiano il «primo farmaco con staminali che ridà vista»). Ad avere un futuro in Italia sembrano essere i maître à penser … de noantri. Roger Abravanel, che da sempre rimprovera all’Italia di essere il paese delle raccomandazioni, delle clientele, delle famiglie e delle oligarchie ci consiglia di prendere esempio dal rigore meritocratico di Lee Kuan Yew, padre fondatore di Singapore, dove l’attuale primo ministro è il suo figlio maggiore, la nuora è a capo di una holding statale, il cui portfolio vale 117 miliardi di dollari, la figlia è direttore del National Neuroscience Institute e l’altro figlio è stato a capo di autorità e aziende controllate direttamente o indirettamente dal governo (Abravanel e la meritocrazia a conduzione familiare). Il rapporto tra università e stampa è difficile come non mai, ma questi ed altri esempi una certezza ce la danno: la stampa italiana (quasi tutta) si merita l’ultimo agognato posto nel mondo occidentale (Università e stampa: un difficile rapporto).
  • Un’altra certezza sono gli esiti delle riforme e degli interventi caldeggiati dai quei maître à penser che tanto spazio hanno avuto sulla stampa. Per i prossimi tre anni, ci aspettiamo un’ulteriore riduzione del numero dei docenti universitari di ruolo nella misura di circa 1.600 unità in meno all’anno (-3,2%) (L’evoluzione della docenza universitaria: nuove tabelle e proiezioni). Non meno drammatica la situazione del diritto allo studio: siamo l’unico paese che finanzia le borse di studio con tre fonti di finanziamento, lo Stato, le Regioni e le entrate da tassa regionale per il diritto allo studio (a carico degli studenti) e che non è in grado di dare la borsa a tutti gli idonei (Siamo un paese per studenti?). La situazione degli studenti in altri paesi europei è molto migliore, ma ciò nonostante si stanno moltiplicando proteste e occupazioni a difesa del diritto allo studio e della funzione sociale dell’università (Gli studenti olandesi vogliono dire la loro). Ma tagliare sulla formazione e sulla ricerca aiuta a far crescere il PIL? Un recente studio prevede che le nazioni che cresceranno di più nel prossimo decennio saranno quelle che hanno meglio rafforzato il proprio sistema industriale, della ricerca e dell’innovazione (Quando crescerà il Pil?).
  • «L’apartheid tra le fasce della docenza imbriglia le energie nuove e quelle più fresche e quelle più audaci». In assenza di Mandela, la liberazione potrebbe passare attraverso l’introduzione del Ruolo Unico? La redazione di Roars, pur non condividendo tale proposta, dà spazio alla discussione pubblicando un documento sottoscritto da sedici colleghi di diverse università (Per una riforma dello stato giuridico della docenza universitaria: Il ruolo del docente unico a valutazione periodica).
  • È stato pubblicato il documento ANVUR, concordato con il MIUR, relativo alle modalità da seguire e ai relativi criteri di accreditamento dei Corsi di Dottorato del XXXI Ciclo (Accreditamento dei corsi di dottorato per il XXXI ciclo). Ai sensi dell’art. 3 del DPR 76/2010 che faceva generico riferimento al “contributo delle procedure di autovalutazione”, ai nuclei di valutazione sembrava spettare un ruolo di autovalutazione. Eppure, l’azione chiesta dall’ANVUR sembra tutto fuorché una autovalutazione (Dottorato di ricerca: accreditamento e “autovalutazione”). Segnaliamo infine il Decreto sui limiti di spesa delle Università per il triennio 2015-2017, apparso il 19 marzo scorso in Gazzetta Ufficiale (Decreto sui limiti di spesa delle Università per il triennio 2015-2017).
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