La settimana ROARS: 10 -16 novembre 2014.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

 

  • Il Presidente Renzi spiega che, come soluzione, vorrebbe che le università italiane fossero come i garage della Silicon Valley, dove, nell’immaginario collettivo, nascerebbero l’innovazione e il business. Negli USA, però, la ricerca di base è finanziata dal governo federale per 40 miliardi di dollari all’anno. Se si possono impunemente raccontare queste favole, significa che li stiamo toccando con mano i danni dell’ignoranza (L’università e i garage della California). Danni che sono particolarmente gravi nei paesi del sud-Europa, per i quali si può ben dire che “Hanno scelto l’ignoranza” (La riscossa della Ricerca europea).
  • «Allora, I dati dicono, purtroppo – piaccia o meno – che la qualità media dell’insegnamento, del ragazzo e della ragazza quindicenne italiana stanno degradando anno dopo anno. Sono scese – dall’ultima rilevazione PISA – sotto la Turchia …». Aveva ragione Michele Boldrin ad essere così pessimista? (Se sei d’accordo con Boldrin, non hai bisogno di sostenere Roars) Se conoscete già la risposta perché siete lettori di Roars, avete una buona ragione per rispondere alla nostra richiesta di sostegno economico (Sostieni Roars). E se non le conoscete, la ragione potrebbe essere ancora migliore.
  • Ora che è possibile mettere l’uno accanto all’altro il rapporto su “La buona scuola” e la legge di stabilità, si possono finalmente confrontare le intenzioni con i fatti. E c’è ben poco di “cool” e di “figo” (Scuola e legge di stabilità: c’è solo spazio per la depressione?). Sempre nel documento “La buona scuola” viene riesumata la contestata proposta di istituire un «biennio specialistico improntato alla didattica» e a numero chiuso, al quale seguirebbe un semestre di tirocinio a scuola (La “buona scuola” e la formazione degli insegnanti).
  • La valutazione dei commissari stranieri da parte dell’ANVUR costituiva uno dei (numerosi) punti deboli dell’Abilitazione Scientifica Nazionale. Nel settore concorsuale di diritto privato, la questione pare aver rotto gli argini e rischia di travolgere l’intera procedura (ASN 2012: il caso esemplare di Diritto Privato. C’è un responsabile?). Una seconda edizione della VQR è alle porte e la valutazione delle scienze umane rimane un tema controverso, come testimoniato dal volume “Non sparate sull’umanista” di A. Banfi, E. Franzini e P. Galimberti, recensito per noi da Michele Dantini (Non sparate sull’umanista).
  • Prosegue il dibattito sulla funzione e la centralità dell’orientamento agli studi universitari con un intervento di Santo Di Nuovo (Quando il sistema perde la bussola. Un orientamento da ripensare).
  • L’accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati della ricerca scientifica potenzia la diffusione su scala internazionale, comprime il tasso di duplicazione degli studi, rafforza l’interdisciplinarità, agevola il trasferimento della conoscenza alle imprese e la trasparenza verso la cittadinanza, aiuta a garantire la conservazione nel tempo. Abbiamo pubblicato l’invito – rivolto a individui ed enti – ad aderire alla prossima costituzione di un’associazione italiana per la promozione della scienza aperta (Proposta per la costituzione di un’associazione italiana per la promozione della scienza aperta).
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