Pubblichiamo la lettera inviata al Presidente e al Direttivo ANVUR da un gruppo di autorevoli giuristi:
sono omessi in modo vistoso e immotivato titoli di periodici riconosciuti come eccellenti a livello internazionale, sebbene siano ben presenti negli archivi della ricerca degli atenei italiani, con l’effetto di azzerare lo sforzo fatto di pubblicare in prestigiose sedi internazionali; è classificato in A più di un titolo senza merito, o di qualità media
Al Chiar.mo Prof. Stefano Fantoni
Presidente dell’Anvur
Ai Chiar.mi Componenti del Consiglio direttivo dell’Anvur
Loro sede
15 Gennaio 2013
Oggetto: Classificazione Anvur riviste di area 12 ai fini dell’abilitazione scientifica nazionale.
Nel dicembre 2012 l’Anvur ha pubblicato una lista delle riviste giuridiche classificate in A per l’area 12, al fine di dare applicazione al d.m. 76/2012, sull’abilitazione scientifica nazionale.
La post-costituzione della classificazione rispetto al bando per le abilitazioni scientifiche nazionali è sorprendente ed incongrua: le Commissioni dovrebbero infatti avvalersi di una classificazione che i candidati non potevano conoscere al momento della presentazione delle domande.
In più occasioni, l’Agenzia (o i suoi esponenti) hanno asserito che la classificazione delle riviste in fasce per i settori non bibliometrici non vincola le commissioni giudicatrici. Essa infatti mira ad offrire unicamente ulteriori elementi di valutazione circa il valore scientifico dei contributi apparsi nelle riviste di classe A.
Nonostante la precisazione, non riteniamo che alla classificazione delle riviste così operata si possa riconoscere valore scientifico.
Condividiamo quanto ha ritenuto in linea generale il gruppo di lavoro Anvur “libri e riviste giuridiche” composto dai professori Vincenzo Cerulli Irelli, Giuseppe Conte, Renzo Orlandi, Bernardo Sordi, nel proprio documento datato 27 settembre 2012[1]:
“l’elenco delle riviste da collocare nella classe A non [è] sufficientemente affidabile alla luce degli indicatori stabiliti dal regolamento ministeriale (…)”.
La classificazione dei titoli in A per l’area 12 che è stata pubblicata in dicembre non è fondata su parametri chiari e coerenti, perché non è sempre stato dato il meritato peso né al prestigio scientifico degli Autori degli articoli apparsi nelle varie sedi editoriali, né al valore dei rispettivi contributi; sono omessi in modo vistoso e immotivato titoli di periodici riconosciuti come eccellenti a livello internazionale, sebbene siano ben presenti negli archivi della ricerca degli atenei italiani, con l’effetto di azzerare lo sforzo fatto di pubblicare in prestigiose sedi internazionali; è classificato in A più di un titolo senza merito, o di qualità media.
I sottoscrittori di questa lettera domandano pertanto all’Agenzia di riconsiderare le proprie determinazioni.
Con i più cordiali saluti,
Gianmaria Ajani (Università di Torino)
Guido Alpa (Università La Sapienza di Roma)
Luisa Antoniolli (Università di Trento)
Gian Antonio Benacchio (Università di Trento)
Luigi Balestra (Università di Bologna)
Vittoria Barsotti (Università di Firenze)
Stefano Battini (Università della Tuscia)
Sabino Cassese (Professore emerito della Scuola Normale Superiore)
Felice Casucci (Università del Sannio)
Edoardo Chiti (Università della Tuscia)
Giovanni Comandé (Scuola Superiore Sant’Anna)
Gabriele Crespi Reghizzi (Università di Pavia)
Marco Dani (Università di Trento)
Carla Faralli (Università di Bologna)
Katia Fiorenza (Università del Sannio)
Andrea Fusaro (Università di Genova)
Antonio Gambaro (Università di Milano Statale)
Elisabetta Grande (Università del Piemonte orientale)
Michele Graziadei (Università di Torino)
Giovanni Luchetti (Università di Bologna)
Ruggero Maceratini (Università di Trento)
Barbara Marchetti (Università di Trento)
Massimo Miglietta (Università di Trento)
Roberta Mongillo Università del Sannio)
Carlo Palazzo (Università di Firenze)
Massimo Papa (Università di Tor Vergata)
Gian Maria Piccinelli (Seconda Università degli Studi di Napoli)
Barbara Pozzo (Università dell’Insubria)
Antonino Procida Mirabelli di Lauro (Università di Napoli, Federico II)
Stefano Rodotà (Emerito, Università la Sapienza)
Rodolfo Sacco (Professore emerito dell’Università di Torino)
Mario Serio (Università di Palermo)
Giuseppe Tesauro (Prof. ord. a riposo di diritto internazionale e della UE)
Marina Timoteo (Università di Bologna)
Luisa Torchia (Università di Roma 3)
Giulio Vesperini (Università della Tuscia)
Vincenzo Varano (Università di Firenze)
[1] Disponibile sul sito: http://www.anvur.org/sites/anvur-miur/files/riviste/relazionefinale_gdlarea12.pdf
by the way, vale la pena di notare che Giuseppe Tesauro e Sabino Cassese sono giudici della Corte Costituzionale …
Con molta educazione, i colleghi dicono che la lista di classe A per l’area 12 e’ da buttare.
Sono certo che il prof. Cassese manterrà fermo il punto, anche adesso che l’ANVUR ha riclassificato il Giornale di diritto amministrativo in fascia A. Che ne dite?