Scusateci, ma avevamo scherzato: questo, in estrema sintesi, il senso delle lettere inviate dall’Anvur a diversi docenti che erano stati esclusi dal finanziamento FFABR. Cosa è successo? Ecco un esempio: “Nel calcolo del punteggio utile ai fini dell’ottenimento della quota di finanziamento, per mero errore materiale, non è stata conteggiata alcuna monografia dotata di codice ISBN. Per tale ragione, applicando la correzione dovuta, si comunica che il nominativo della S.V. risulta aggiunto alla lista dei beneficiari al finanziamento“.

Qualcuno penserà che, tutto è bene quel che finisce bene: i docenti che, a causa di errori materiali, si erano visti sottrarre i 3.000 Euro del finanziamento FFABR avranno giustamente brindato alla provvidenziale rettifica. C’è però anche il rovescio della medaglia: il numero dei vincitori è fissato per legge. Ad ogni lettera che aggiunge un nominativo all’elenco dei beneficiari deve corrisponderne un’altra che suppergiù dice:

Con riferimento alla procedura indicata in oggetto, la scrivente Agenzia ha proceduto a effettuare una nuova verifica della documentazione amministrativa caricata dai candidati sul sistema informativo predisposto.
Da tale controllo è emerso che, nel calcolo dei punteggi utile ai fini dell’ottenimento della quota di finanziamento, per mero errore materiale, per alcuni candidati non erano state conteggiate tutte le pubblicazioni

Per tale ragione, applicando le correzioni dovute, si comunica che il nominativo della S.V. risulta eliminato  dalla lista dei beneficiari al finanziamento.

Un cordiale saluto.

Siamo di fronte a valutazioni senza nessun precedente internazionale e prive di base scientifica, gestite in modo farsesco. L’unica cosa che ci si può augurare è che sulla metodologia FFABR cada il pietoso velo dell’oblio.

Purtroppo, il velo tarda a cadere. Le Procedure di valutazione basate sul modello “Fondo di Finanziamento delle Attività di Base della Ricerca” (FFABR) sono tra quelle che dovrebbero essere svolte dal cosiddetto Sistema di valutazione della Ricerca CRUI-Unibas, acquistato da una quarantina di atenei (Le promesse non mantenute del sistema di valutazione CRUI-UniBas).

Ma non solo. Circolano persino voci secondo le quali

La VQR 2015-2019 dovrebbe basarsi su una versione evoluta (sic!) dell’algoritmo FFABR.

Così stando le cose, più che le monografie dotate di codice ISBN, ad essere andati irrrimediabilmente perduti sono il lume della ragione e il senso del pudore.

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8 Commenti

  1. Quousque tandem abutere, ANVUR, patientia nostra? Basta non se ne può più… Gli Anvuriani se ne vadano tutti a casa, basta con valutazioni farsesche che coprono di ridicolo non solo l’Università italiana ma l’intero Paese. Si prenda esempio dalla Francia (si veda la pagina https://oggiscienza.it/2016/06/14/anvur-valutazione-ricerca-francia-briguglia/) che ha avuto il coraggio di sostituire nel 2013 l’AERES, Agence d’évaluatione de la recherche et de l’enseignement supérieur, nata nel 2006 e soppiantata da HCERES, Haut Conseil de l’évaluation de la recherche et de l’enseignement supérieur. La ministra dell’Istruzione superiore e della Ricerca Geneviève Fioraso dichiarò alla Conferenza dei rettori: “Mi auguro che AÉRES sia sostituita da un’agenzia nazionale completamente ridefinita, a partire dai principi di indipendenza, dalla semplicità di funzionamento e dalle procedure, nonché la legittimità scientifica e la trasparenza”. Tra le critiche mosse al vecchio organo, secondo Le Monde, ci sarebbero l’eccessiva burocratizzazione e di essere un’agenzia di ranking, invece di una di valutazione.

    Si compili una lista di tutte le caxxate che l’ANVUR ha inanellato in tutti questi anni, dalle sentenze TAR e CdS alle ASN, VQR, al caso di Paolo Miccoli (si veda la pagina http://www.corriere.it/opinioni/17_dicembre_06/promosso-all-anvur-c037f6e6-d9fd-11e7-97c8-2b2709c9cc49.shtml) e si invii la lista a tutti i segretari di partito, al Capo del Governo, al Ministro MIUR chiedendo la chiusura dell’ANVUR come avvenuto in Francia per costruire una nuova Agenzia “… completamente ridefinita, a partire dai principi di indipendenza, dalla semplicità di funzionamento e dalle procedure, nonché la legittimità scientifica e la trasparenza”.

  2. Fermo restando che tutti concordiamo sulla scarsa affidabilità delle classifiche Anvur.org, sarei curiosa di sapere quanti sono i colleghi inseriti in seconda battuta e quanti quelli espulsi, dato che in un precedente articolo si segnala a che un numero cospicuo dei 15000 finanziamenti originariamente previsti non fosse stato erogato. Allego il link al citato articolo

    https://www.roars.it/il-flop-del-ffabr-un-brutto-scherzo-degli-economisti-renziani-alla-ministra-fedeli/

    • Anche io avrei la stessa curiosità. Ma nel mondo trasparente di ANVUR e MIUR i dati, di norma, sono segreti.

  3. A proposito di anvur.org, stamattina il dominio risulta disponibile e presenta vari link a siti di vendita banane (anvur.it invece è attivo). Opera di hackers geniali, o dimenticanza dell’impiegato addetto a versare quanto dovuto per il rinnovo del dominio? In entrambi i casi, direi, piena conferma dell’eccellenza dell’istituto, e della sua idoneità a valutare, a breve, i cv degli aspiranti commisari all’ASN.

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