Segnaliamo il recente Rapporto CRUI sulla valutazione interna della ricerca.
Il testo può essere scaricato qui: rapporto_crui_valutazione_interna_ricerca[1]
Dalle conclusioni:
La rilevazione CRUI, di cui sarà completata l’analisi nelle prossime settimane, già in questa prima fase di lettura dei risultati consente di affermare che all’interno degli atenei esistono un grande dinamismo e varietà di metodologie e strumenti utilizzati, sia perché da diversi anni la maggior parte degli atenei sono attenti al tema della valutazione interna della ricerca e ne hanno sperimentato alcune modalità, sia perché è cresciuta nel tempo la dotazione di strumenti e di organismi che all’interno delleUniversità hanno consentito di approntare ed avviare procedure specifiche di valutazione interna della ricerca, anche indipendentemente da esigenze di valutazione nazionali. Al di là degli esercizi nazionali, che hanno avuto e avranno certamente un peso nell’adeguamento della strumentazione a disposizione e soprattutto nella possibilità di disporre di raffronti nazionali affidabili, esiste quindi un positivo e significativo potenziale di collaborazione fra sedi, il cui perseguimento consentirebbe di giungere non solo alla condivisione di linee di indirizzo generali su obiettivi, modalità e organizzazione della valutazione interna, ma anche alla condivisione e al miglioramento di strumenti e metodologie, tenendo conto naturalmente delle caratteristiche specifiche di ciascuna università e della prevalenza di settori e aree specifiche in ciascuna sede.