Segnaliamo qui l’ordinanza con la quale la Terza sezione del TAR Lazio (Roma) ha sospeso il finanziamento dei PRIN 2017 per l’area ERC SH6. Fino a quando sono sospesi i finanziamenti? La prima udienza di merito è fissata al 12 febbraio 2020! Sarebbe interessante calcolare il danno indotto da questa decisione: ad occhio tra 100 e 200 posti di lavoro persi, ricercatori che se ne andranno a far fortuna altrove, gruppi di ricerca che dovranno trovare altre risorse per tentare di non disperdersi. Il caso SH6 non è isolato: risulta infatti che siano numerosi i ricorsi, in particolare avverso la valutazione dei candidati a principal investigator. Risulta anche che il MIUR, che si avvale per ciò dell’Avvocatura dello Stato, sia sostanzialmente assente nei procedimenti giudiziari. Forse al MIUR sono soddisfatti così: il blocco permette di procrastinare il finanziamento e di rimandare il prossimo PRIN (quello del 2018!) alla prossima legislatura. 

L’inflazione generalizzata del contenzioso intorno agli affari universitari ha travolto anche i i Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale 2017 (PRIN). Qualcuno tra qualche anno dovrà spiegare la mutazione cui è andata incontro la competizione fisiologica tra ricercatori nel nostro paese. Una spiegazione del tutto plausibile è che regole mal scritte, coniugate alla scarsità e all’incertezza delle risorse future spingono i “perdenti” ad alzare la posta e giocare sempre come se le risorse disponibili qui ed ora fossero le ultime disponibili per la propria sopravvivenza. Ed il campo in cui si svolge la battaglia finale non è quello delle idee, ma sempre e solo l’aula di un tribunale.

Segnaliamo qui l’ordinanza con la quale la Terza sezione del TAR Lazio (Roma) ha sospeso il finanziamento dei PRIN per l’area ERC SH6. Si tratta di una ordinanza scritta anch’essa in modo abbastanza confuso, tanto molti in prima battuta l’avevano erroneamente letta come ininfluente sulla distribuzione dei fondi da parte del MIUR. Invece i finanziamenti di settori sono sospesi. Fino a quando? La prima udienza di merito è fissata per il 12 febbraio 2020! Sarebbe interessante calcolare il danno indotto da questa decisione: a spanne tra 100 e 200 posti di lavoro persi, ricercatori che se ne andranno a far fortuna altrove, gruppi di ricerca che dovranno trovare altre risorse per tentare di non disperdersi.

Risulta che siano numerosi i ricorsi presentati su tutte le aree ERC, in particolare avverso la valutazione dei candidati a principal investigator. Risulta anche che il MIUR, che si avvale per ciò dell’Avvocatura dello Stato, sia sostanzialmente assente nei procedimenti giudiziari. Chissà se qualcuno al MIUR è soddisfatto: il blocco permette di procrastinare il finanziamento e di rimandare il futuro PRIN (si chiamerà 2018?) alla prossima legislatura.

Ordinanza TAR Lazio, Sez. III, 26 giugno 2019 n. 4349

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6 Commenti

  1. Mi sembra un’evoluzione simile a quanto è successo nei vari settori delle gare ad evidenza pubblica, ad esempio per l’approvvigionamento degli ospedali pubblici. Chi perde fa causa comunque, con il minimo appiglio. I sociologi potrebbero studiare le dinamiche: mi pare apprezzabile l’idea “… come se le risorse disponibili …fossero le ultime .. per la propria sopravvivenza.” Vero o percepito?

  2. Il vero problema è la mancanza di finanziamenti annuali (2017, 2018, 2019). Se il PRIN avesse una dinamica fisiologica (da paese avanzato) tutti gli attriti sarebbero notevolmente stemperati. Stiamo discutendo del PRIN 2017 che è stato per vari versi una rarità in termini di finanziamento. Ecco. Tutti gli sforzi, le energie e le discussioni dovrebbero portarci a richiedere a gran voce che il finanziamento dei PRIN, anno dopo anno, sia una condizione di normalità per il sistema della ricerca di questo paese.

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