La settimana ROARS:

9 – 15 maggio 2016.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

«I corsi devono essere ridotti, le università snellite, alcune chiuse»: questo era l’auspicio di Francesco Giavazzi alla vigilia dell’approvazione della riforma Gelmini (De Nicolao: «La VQR serve a realizzare il progetto che voleva Giavazzi»). Sulla stessa lunghezza d’onda anche il neo-presidente dell’ANVUR: «Questo sistema – questo io lo dico senza tema di smentita – è andato alla deriva, a partire dagli anni ’70-’80. Sono aumentate le università, sono decuplicati i docenti, ad un certo punto, grosso modo» (Graziosi (ANVUR): «sistema alla deriva, sono decuplicati i docenti»). Sebbene la decuplicazione sia avvenuta solo nella mente di Andrea Graziosi, Giavazzi è stato ampiamente accontentato: dal 2008 al 2013 Francia e Germania hanno aumentato la spesa pubblica per l’università, mentre noi abbiamo tagliato FFO (-22%), docenti (-17%), personale tecnico-amministrativo (-18%) e immatricolati (-20%) (FFO: -22% Docenti: -17% Personale TA: -18% Immatricolati: -20%. Primavera amara a Firenze).

Negli anni ’80, Kostantin Chernenko, importante membro del Politburo, disertò per alcuni mesi gli eventi pubblici. Era rimasto vittima di un raffreddore, scrisse la Pravda, con un understatement ineguagliato, almeno fino al resoconto sulla protesta VQR fornito dal Sole 24 Ore (Il Sole 24 Ore, Andrea Graziosi e la Pravda). Un raffreddore a cui non credono nemmeno i docenti dell’università di Salerno: «La classifica stilata dal [Sole24Ore] è priva di qualunque fondamento in quanto equipara la “produttività” degli Atenei alla percentuale di conferimento, il quale è stato pesantemente condizionato dal ricorso al conferimento d’ufficio in alcuni Atenei» (UniSalerno: «priva di qualunque fondamento» la classifica VQR del Sole 24 Ore»). «Tutti a casa» è quello che dicono 301 docenti di Parma che chiedono le dimissioni del direttivo ANVUR, suggerendo ai colleghi degli altri atenei di fare altrettanto, servendosi di Doodle come comodo strumento per raccogliere le firme (#stopVQR: scateniamo 2, 10, 70 inferni … con Doodle). Ma perchè limitarsi al direttivo? Secondo Stefano Semplici e Giovanni Salmeri è giunta l’ora di sollecitare le dimissioni di tutti componenti dei GEV, a partire dai loro coordinatori (Fate un passo indietro e dimettetevi: lettera aperta ai Coordinatori e componenti GEV).

Human Technopole? Un progetto improvvisato e da ripensare: al coro dei perplessi si unisce anche il Presidente emerito Giorgio Napolitano (Human Technopole: un progetto improvvisato da ripensare. Gli interventi di Elena Cattaneo e Giorgio Napolitano). Le anomalie del progetto sono oggetto di un dettagliato documento di studio che Elena Cattaneo ha sottoposto all’attenzione del Senato (Documento di studio relativo al progetto Human Technopole della senatrice Elena Catteneo). A dispetto degli annunci, i miliardi per la ricerca del Piano Nazionale della Ricerca sono in massima parte soldi già stanziati (PNR 2015-2020: matrice fondi-strumenti per il primo triennio). Inoltre, il comune denominatore degli annunci del governo è la rincorsa ai provvedimenti “di immagine”, a discapito della gestione della “normalità”, che invece sarebbe la vera priorità (L’Italia passi dallo stato emergenziale alla normalità). L’ultimo annuncio in ordine di tempo riguarda l’assegnazione del 20% della quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario sulla base di “scommesse” stipulate dagli atenei con il ministero (Novità! Il 20% dell’FFO premiale ce lo giocheremo “a scommesse”). Ci sarebbe anche un Comitato degli Esperti per le Politiche della Ricerca (CEPR) che “svolge, su mandato del Ministro, attività di consulenza e di studio su problemi riguardanti la politica, lo stato, la programmazione, la valutazione  della ricerca, nazionale e internazionale”, ma è da due anni che non viene convocato (Gentile Ministro, mi dimetto dal CEPR). Intanto, nonostante la stessa Anvur avesse addebitato l’infortunio delle “riviste pazze” (celebre il caso della Rivista di Suinicoltura, classificata come rivista scientifica per le Scienze economiche e statistiche e poi ribattezzata “Suinicultura” da due consiglieri Anvur, forse per difenderne meglio la valenza “culturale”) alla mancanza di un’Anagrafe nazionale della ricerca, il PNR 2015-2020 sembra abbandonare l’idea a favore di un’Anagrafe nazionale delle ricerche che riguarda solo le ricerche finanziate (Che fine ha fatto l’ANPRePS?).

Ma i test OCSE-PISA servono davvero? e cosa ci dicono. Ne discute un documento approvato dal Consiglio Scientifico dell’Unione Matematica Italiana (L’Unione Matematica Italiana sui risultati OCSE-PISA 2012).

El Indio: «Quando finisce la musica, spara! Se ti riesce…». Grazie a Nicola Casagli, dopo “Per un pugno di dollari”, è la volta di “Per qualche dollaro in più”ad offrirci un’insolita ma illuminante chiave di lettura per interpretare articoli e dichiarazioni recenti che riguardano l’Università (Per qualche dollaro in più).

 

 

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GRAZIE


Ricordiamo ai lettori la call for papers di RT, a Journal on Research Policy and Evaluation.

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