La settimana ROARS: 6 -12 ottobre 2014.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

 

  • «Scienziati europei contro i tagli alla ricerca di base: “Scelta l’ignoranza”» è il titolo con cui Repubblica ha dato notizia della lettera “Hanno scelto l’ignoranza”, sottoscritta da Francesco Sylos Labini e altri otto colleghi europei, dalla Spagna e il Portogallo alla Gran Bretagna e alla Francia (Joining the dots: unprecedented level of pan-european research activism). Pubblicata in versione ridotta da Nature (A call to those who care about Europe’s science) è stata ripresa da Science e dalle principali testate europee, tra le quali Le Monde, The Guardian ed El Pais. In Italia, le iniziative “Per la Scienza e la Cultura” che coinvolgerà i diversi paesi europei, sono iniziate il 26 settembre, nell’ambio della Notte Europea dei Ricercatori, stanno proseguendo con incontri nelle università durante il mese di ottobre e si concluderanno il 18 ottobre con una manifestazione a Roma in Piazza del Pantheon.
  • È finalmente iniziata la pubblicazione degli esiti della seconda tornata ASN. I primi risultati ad uscire sembrano essere quelli delle commissioni che avevano concluso i lavori entro la fine di maggio (Iniziata la pubblicazione dei risultati della seconda tornata ASN). Intanto, la telenovela dei progetti SIR fa qualche passo avanti, ma nulla è ancora dato sapere sulla tempistica (Siamo ancora S(enza)IR(evisori)).
  • La riforma della Pubblica Amministrazione potrebbe avere importanti conseguenze anche per l’università. A segnalarlo e a lanciare l’allarme sono il Consiglio Universitario Nazionale (tramite la vice presidente Carla Barbati) e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (tramite la Rettrice dell’Università di Trento nonché componente di Giunta CRUI, Daria de Pretis), che, unendo le loro voci, hanno inteso richiamare l’attenzione delle sedi parlamentari (L’Università e la riforma della P.A. Quale autonomia?).
  • Concludiamo le nostre analisi dell’ultima classifica di Times Higher Education andando a vedere da vicino le ragioni che hanno portato la Scuola Normale di Pisa nell’Olimpo delle Top 100. Che ci sia dietro «la mano di Dio», come nel famoso gol di Maradona nel Mondiale del 1986? O forse una… «particella di Dio»…? (Normale di Pisa nella Top 100: uno sguardo più attento)
  • Il tema dell’accesso aperto è centrale sotto diversi aspetti che vanno da quelli economici fino alle problematiche relative alla trasparenza e all’accessibilità dei dati usati per la valutazione. Dal 3 al 4 novembre, l’Università di Messina ospiterà una Conferenza nazionale sul tema dell’Open Acces (La Dichiarazione di Messina 2.0: la via italiana all’accesso aperto). Sul tema, segnaliamo anche una dichiarazione congiunta CUN e CRUI (CUN e CRUI sull’accesso aperto) ed un articolo di Roberto Caso che analizza in maniera dettagliata la legge italiana sull’open access (legge 112/2013), anche in termini comparativi con le leggi di Stati Uniti, Germania e Spagna e con le raccomandazioni dell’Unione Europea (L’attuazione dell’accesso aperto: un processo sistemico).
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