La settimana ROARS: 15 -21 settembre 2014.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

 

  • «Ricercatori di tutta Europa unitevi» assomiglia ad uno slogan già ascoltato, anche se lo spettro che si aggira tra le nazioni dell’Unione Europea è di natura assai diversa da quello evocato da Marx ed Engels. Lo spettro sono i danni gravi e duraturi che le politiche di austerità stanno infliggendo al mondo dell’istruzione superiore e della ricerca. Come testimoniato dalle vicende di Grecia (Problems of research in Greece) e Spagna (Problems of research in Spain), ad essere maggiormente a rischio sono soprattutto le nazioni del sud-Europa. Nel tentativo di invertire una rotta che ipoteca il futuro e allontana l’uscita dalla crisi, i ricercatori europei si stanno coordinando per portare il tema della scienza e della cultura al centro delle agende dei governi nazionale ed europeo. “Per la scienza Per la Cultura” è il nome della moblitazione italiana a cui aderisce anche Roars (Perché ROARS aderisce alla mobilitazione “Per la Scienza Per la Cultura”).
  • A proposito di spettri incombenti, l’ANVUR, non soddisfatta delle mille e una classifica della VQR, minaccia di stilare una classifica dei dottorati di ricerca per mezzo di un’arcana cabala numerologica. Peccato che nessuna legge o decreto attribuisca all’agenzia questo compito e che anche uno dei criteri di valutazione proposti dall’ANVUR sia frutto di invenzione (Una risposta all’ANVUR sulla valutazione dei corsi di dottorato).
  • La febbre delle classifiche non accenna a calare. Le nuove classifiche QS World University Rankings sono state rilanciate da molti giornali e persino dai vertici un po’ creduloni di qualche ateneo, incuranti o forse solo ignari dei precedenti non proprio cristallini della classifica QS. Infatti, come scrive un noto esperto di classifiche internazionali, «QS has shown a remarkable flair for error. In terms of quantity and variety they have no peers» (Ranking QS: la Top 10 degli svarioni più spettacolari). Intanto, dagli alambicchi di Times Higher Education è stata distillata niente meno che la formula dell’Università Perfetta. Indovinate qual è l’ingrediente fondamentale (La formula dell’Università Perfetta).
  • La prima tornata dell’Abilitazione si è conclusa ed è tempo di tirare le somme. Quanti abilitati per la prima e la seconda fascia? Quanti universitari e non universitari? Quanti super-mediani e quanti sub-mediani? Ecco tuti i numeri, disaggregati anche per settore concorsuale. Sorprendentemente, i dati smentiscono quelli anticipati dal Presidente dell’ANVUR nel corso della sua audizione del giugno scorso di fronte alla Commissione cultura della Camera dei Deputati (ASN 2012: ecco le statistiche finali, diverse da quelle ANVUR).
  • L’introduzione del cosiddetto “costo standard” rappresenta una novità importante nei criteri di ripartizione del nuovo Fondo di Finanziamento Ordinario. In attesa di conoscerne i dettagli, pubblichiamo il testo del parere espresso dalla CRUI sullo schema di DM relativo all’FFO 2014 (Testo del Parere CRUI sull’FFO 2014 ).
  • Il dibattito metodologico sui test INVALSI prosegue con un intervento di Renato Micheli, che entra nel merito di diversi aspetti tecnici, pratici ed anche epistemologici relativi alle misure psicometriche (Invalsi, test di apprendimento nella scuola e modello di Rasch ).
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