La settimana ROARS:

15 – 21 giugno 2015.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato al terzo convegno organizzato da Roars.

 

  • «Non ci saranno le mediane, questa e l’unica cosa sicura. Ci saranno altri valori che abbiamo chiamato valori soglia». Nel suo intervento alla Tavola Rotonda del III Convegno Roars (Terzo convegno organizzato da Roars), oltre a intonare il requiem per le mediane e a dare informazioni sulla tempistica della nuova ASN 2.0, Marco Mancini (capo Dipartimento Università del MIUR), parla anche di valutazione della didattica, Fondo di Finanziamento Ordinario, quota premiale, reclutamento e, last but not least, di timori per l’uscita dei docenti dal ruolo pubblico e per un possibile Jobs Act universitario (Mancini (MIUR): addio mediane, arrivano le soglie. E sul Jobs Act …). D’altronde, anche il CUN preme perché l’ASN 2.0 possa partire al più presto e propone misure tampone per i ricercatori di tipo B in attesa di conseguire l’abilitazione scientifica (Raccomandazione CUN su ricercatori di tipo B e ASN). A patto che la fretta non diventi una cattiva consigliera, altrimenti anche sulla nuova procedura aleggerà costantemente l’ombra del TAR (Il TAR Lazio a proposito degli indicatori quantitativi).
  • Nonostante le attese spasmodiche che suscita, la ripartenza dell’ASN è solo uno dei tanti e gravi problemi da fronteggiare. Tarda ad uscire il DM di aggiornamento dei limiti massimi dell’ISEE e ISPE per accedere alla borsa e degli importi minimi della borsa di studio, un ritardo a pagare le conseguenze del quale saranno gli sudenti (Aspetta e spera che il DM si avvicina…). A trent’anni dalla sua nascita, l’ADI, Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani, prova a tirare un bilancio che evidenzia una crisi conclamata e crescenti squilibri territoriali nell’offerta di formazione post laurea (Il dottorato di ricerca in Italia. Precario stato di salute di un trentenne). Tutti motivi di riflessione seri e documentati, che però non riescono a entrare nell’agenda della discussione pubblica, dettata invece dagli slogan di profeti della meritocrazia come Roger Abravanel e Francesco Giavazzi. I quali, con il rigore scientifico che li caratterizza, ci parlano di tecnologie all’avanguardia, come le auto a energia cinetica e le (arci)vernici fotovoltaiche (Roger Abravanel, l’auto a energia cinetica e l’arcivernice di Giavazzi).
  • Un altro tema all’incrocio tra dura realtà e slogan ideologici è quello del finanziamento della ricerca, di cui si è discusso in un incontro co-organizzato da Science & Philosophy Colloquia e Roars, con la partecipazione di Emiliano Ippoliti, Donald Gillies e Francesco Sylos Labini (Funding and Research). Un caso emblematico è quello dei bandi SIR, costruiti sul modello dei grant ERC: una scelta avveduta? (SIR: appello a Matteo Renzi)
  • IRIS è un sistema modulare che va a sostituire quello che per gli atenei che avevano UGov era il catalogo. Si tratta di una modifica notevole perché l’institutional repository diventa un sistema aperto, pubblico e interoperabile. Qualcosa di più di un aggiornamento puramente tecnico. Vediamo insieme cosa cambia per i ricercatori e gli atenei (Atenei e IRIS: a che punto siamo con i “Current Research Information Systems”?).

 

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GRAZIE


Ricordiamo ai lettori la call for papers di RT, a Journal on Research Policy and Evaluation.

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