Il 12 dicembre 2016, nelle stesse ore in cui il nuovo governo si apprestava al giuramento, arriva il colpo di coda della ministra Giannini che istituisce le lauree professionalizzanti, una ghiotta occasione per le “imprese qualificate” e per gli studi professionali di avere a disposizione studenti da impiegare, verosimilmente, a titolo gratuito. E la nuova ministra? Beh, aveva scritto nel curriculum di essere laureata, ma non aveva nemmeno conseguito la maturità. La giustificazione? Un “infortunio lessicale”. La Fondazione Giovanni Agnelli di Torino colpisce ancora e lancia sul mercato il suo nuovo prodotto, “Eduscopio”, una classifica delle scuole secondarie superiori. Ma la variabile presa come metro di valutazione appare poco robusta e le correzioni statistiche appaiono statisticamente poco efficaci. Questo e molto altro nella Settimana ROARS, 12-18 dicembre 2016.

La settimana ROARS:

12 – 18 dicembre 2016.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati nell’ultima settimana

Lauree professionalizzanti, il colpo di coda di Stefania Giannini

Alternanza università-lavoro? Il 12 dicembre 2016, nelle stesse ore in cui il nuovo governo si apprestava al giuramento, arriva il colpo di coda della ministra Giannini che istituisce le lauree professionalizzanti, una ghiotta occasione per le “imprese qualificate” e per gli studi professionali di avere a disposizione, per un intero anno, intere classi di studenti da impiegare, verosimilmente, a titolo gratuito. Le associazioni studentesche giudicano il provvedimento di una “gravità inaudita” e ne chiedono il ritiro (Lauree professionalizzanti. Il colpo di coda della ministra Giannini). E la nuova ministra? Beh, aveva scritto nel curriculum di essere laureata, ma non aveva nemmeno conseguito la maturità. La giustificazione? Un “infortunio lessicale” (Cambia governo: MIUR nel segno della continuità … ma con progressi).

La Fondazione Giovanni Agnelli di Torino colpisce ancora e lancia sul mercato il suo nuovo prodotto, “Eduscopio”, una classifica delle scuole secondarie superiori. Ma la variabile presa come metro di valutazione appare poco robusta e le correzioni statistiche appaiono statisticamente poco efficaci (Il feticismo delle classifiche. La Fondazione Agnelli colpisce ancora.).

La “visione bibliometrica” si sta configurando quale elemento distintivo della valutazione dell’attività scientifica “ai tempi dell’Anvur”, con il rischio è quello di orientare i ricercatori a pensare che il principale obiettivo sia il raggiungimento degli indici. Se ne discute su Vita e Pensiero, storica rivista dell’Università Cattolica (Guardare alla ricerca oltre la bibliometria).

Come nelle più classiche trame di fantascienza, ci è pervenuta una cronaca dal futuro: nel primo cinquantennio del ventunesimo secolo si ritiene che in Italia «il tipo antropologico e psicologico corrispondente al filosofo fu confinato, braccato e infine espiantato» (2057 Fuga dal pensiero. Una visione distopica del prossimo futuro).

Segnaliamo ai lettori un articolo di Times Higher Education dedicato alla crisi degli atenei del nord Europa dove il campione dei tagli alla formazione terziaria sembra essere proprio la Finlandia, per tanti anni osannata come eccellenza educativa (Le università del Nord Europa prossime al declino?).

Lo scorso 20 Settembre si è svolta ad Ancona nel corso del XXXVII convegno AISRe (Associazione Italiana di Scienze Regionali), una tavola rotonda tra le riviste on-line che operano nel campo delle scienze sociali ed umane in Italia. Riviste caratterizzate da varietà di stili con il tratto comune dell’attitudine all’autonomia, sia formale che sostanziale, nei confronti delle Università e delle Associazioni scientifiche di riferimento (Varietà ed autonomia. Le riviste online nelle scienze umane e sociali in Italia).

Infine, pubblichiamo i video del Convegno organizzato dalla CASAG presso il Consiglio di Stato lo scorso 12 ottobre 2016, dedicato a modalità di selezione e reclutamento della docenza universitaria (Selezione e reclutamento della docenza universitaria).

 

 

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GRAZIE


Ricordiamo ai lettori la call for papers di RT, a Journal on Research Policy and Evaluation.

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