Il decennio 2007-2016 ha visto scaricarsi sul sistema universitario italiano tutto il peso di una crisi economico-politica nazionale che a sua volta si inquadrava, con aspetti peggiorativi, in uno scenario di crisi economica mondiale dalla quale il nostro Paese non sembra ancora in grado di uscire.
Se l’Università ha rappresentato il vaso di coccio nelle politiche economiche di tutti i governi che si sono succeduti nel Paese in questo decennio, all’interno dell’Università sono proprio i settori della cosiddetta hard science quelli che hanno pagato il prezzo più elevato, almeno in termini di perdita del capitale umano. I docenti di ruolo (ordinari, associati e ricercatori), che alla fine del 2006 erano circa 62 mila, ed erano ancora in seppur modesta crescita, alla fine del 2016 si sono ridotti a circa 48.900, con una riduzione del 21%, ma nello stesso arco di tempo i docenti di ruolo delle Aree CUN 01-04 sono passati da 10.575 a 8.101, con un calo del 23,4%, e quelli di Fisica sono passati da 2.610 a 1.898, con una riduzione che supera il 27%.
Il peso complessivo della hard science (Aree CUN 1-4) nel sistema universitario è così sceso dal 17% al 16,5% (ma ricordiamo che ancora a inizio secolo tale peso superava il 18,5%), e il peso della Fisica è passato dal 4,2% al 3,9% (in questo caso partendo dal 4,7% a inizio secolo), quindi innegabilmente il costo della contrazione è ricaduto in grande misura proprio sulla Fisica. Non è questa la sede per analizzare le complesse cause di questo andamento differenziale tra le Aree, andamento che pur nel contesto della crisi vede alcune Aree registrare nel decennio cali nettamente inferiori alla media (per le Scienze economico-giuridico-sociali la riduzione di personale si limita a poco più dell’11%).
All’interno di questo quadro abbastanza desolante sembra comunque interessante prendere in esame in modo dettagliato ciò che è accaduto al personale docente della Fisica in questi anni, sotto i profili della ripartizione tra le fasce (incluse le posizioni di ricercatore a tempo determinato), della divisione tra i settori scientifico-disciplinari e tra quelli concorsuali, della distribuzione tra le sedi e del rapporto tra i generi.
- L’andamento totale e la ripartizione tra le fasce
I dati riportati in Tabella 1 ed evidenziati dai Grafici 1 e 2 mostrano alcuni fenomeni molto significativi. In primo luogo si nota il crollo clamoroso del numero degli ordinari, passati da 867 a 480 (-45%), un fenomeno forse unico nell’intero panorama accademico nazionale, che pure ha visto una riduzione del 35% del numero complessivo dei professori di prima fascia. Viceversa il numero degli associati è ritornato al valore di inizio decennio (circa 945) dopo una fase di calo che aveva raggiunto a fine 2013 il minimo di 722. Questo recupero però non è purtroppo legato a una nuova fase di reclutamento, ma soltanto all’effetto dell’applicazione del piano straordinario del 2010 che ha consentito la (peraltro auspicabile) promozione alla seconda fascia di un buon numero di ricercatori in possesso dell’abilitazione scientifica.
Il fenomeno ha un ovvio riscontro nel contemporaneo crollo del numero dei ricercatori a tempo indeterminato, che dai 797 di inizio decennio, passando per un massimo storico di 882 a fine 2011, si sono ormai ridotti a 474, un numero paragonabile a quello degli ordinari, ma destinato ormai inevitabilmente a ulteriori cali in quanto il ruolo è stato messo a esaurimento. Entrano invece in scena i ricercatori a tempo determinato, con varie tipologie (ex Legge 230/05, tipo a e tipo b). Mentre i ricercatori previsti dalla Legge 230, dopo una fase di crescita (peraltro limitata) fino a un massimo di 64 (fine 2011), hanno ripreso a scendere fin quasi all’estinzione, l’andamento delle nuove tipologie previste dalla Legge 240/10 è stato finora sempre crescente, ma con sorti alterne in quanto mentre il tipo a) sembra ormai prossimo alla saturazione su valori vicini a 150, il tipo b) (tenure track) ha visto nell’ultimo biennio un’esplosione di tipo esponenziale, grazie anche in questo caso a un piano straordinario.
Ordinari | Associati | Ricercatori | RTD b | RTD a | RTD 230 | |
2006 | 867 | 946 | 797 | 0 | 0 | 7 |
2007 | 853 | 921 | 824 | 0 | 0 | 18 |
2008 | 803 | 891 | 888 | 0 | 0 | 26 |
2009 | 734 | 855 | 880 | 0 | 0 | 26 |
2010 | 601 | 816 | 864 | 0 | 0 | 52 |
2011 | 551 | 785 | 882 | 0 | 3 | 64 |
2012 | 519 | 745 | 869 | 1 | 46 | 52 |
2013 | 501 | 722 | 854 | 6 | 104 | 31 |
2014 | 481 | 818 | 715 | 29 | 134 | 16 |
2015 | 468 | 934 | 543 | 48 | 140 | 9 |
2016 | 480 | 944 | 474 | 112 | 143 | 5 |
Tabella 1 – Docenti di ruolo e ricercatori a tempo determinato nell’Area Fisica (2006-2016)
- Settori scientifico-disciplinari e settori concorsuali
L’assetto dei settori scientifico-disciplinari risulta nel caso della Fisica particolarmente inadeguato alla gestione della maggior parte delle finalità per le quali tali raggruppamenti furono costituiti. L’applicazione dei s.s.d. alla didattica si scontra con le rigidità introdotte dai vincoli cui sono sottoposti gli ordinamenti, e in particolare da un lato rende difficile la definizione di curricula che riflettano la reale evoluzione delle discipline, dall’altro pone limitazioni all’impiego dei docenti nei corsi di servizio, a differenza di quanto avviene ad esempio nel caso della Matematica, i cui docenti hanno tutti titolo a insegnare sia nei corsi di base sia nei corsi di servizio. Quanto all’applicazione alla ricerca, il problema si fa ancor più complicato, in quanto da un lato esistono raggruppamenti generici e altamente disomogenei al proprio interno (è il caso di FIS/01) dall’altro si creano barriere artificiali tra settori ormai fortemente contigui, come nel caso della Fisica Teorica ma anche di certi aspetti che sono a cavallo tra Fisica Applicata, Fisica della Materia e strumentazione per gli esperimenti di Fisica delle Particelle, per non parlare della Scienza dei Materiali.
Tutto ciò si riflette pesantemente nella costituzione di Settori Concorsuali, che per ipotesi dovrebbero essere aggregazioni di settori scientifico-disciplinari, mentre in fisica finiscono per “spezzare” settori. ricomponendoli poi talvolta in modo inefficiente, come avviene nel caso di 02/A2 e 02/B2, che sono settori largamente interscambiabili alla luce delle declaratorie, ma appartenenti a macrosettori differenti, con il conseguente impatto negativo sulla possibilità degli abilitati di partecipare a concorsi di cui avrebbero i requisiti scientifici, in cambio della possibilità del tutto astratta per un teorico di candidarsi alla copertura di un posto destinato alla fisica sperimentale, e viceversa.
Queste incongruenze si riflettono inevitabilmente sulle “politiche” di reclutamento dei Dipartimenti e degli Atenei, spesso dettate più dall’esigenza di soddisfare requisiti burocratici relativi alla didattica che non da reali esigenze scientifiche, sia di didattica sia di ricerca.
Sembra interessante analizzare, alla luce delle considerazioni precedenti, il rapporto esistente tra personale a tempo determinato e personale di ruolo nei differenti settori concorsuali. Mentre nei settori 02/A1, 02/B1 e 02/C1 tale rapporto si aggira intorno al 15-16%, abbastanza prossimo al valore teorico necessario per un adeguato turnover, nei settori 02/A2, 02/B2 e 02/D1 il rapporto vale circa il 10-11%, una quantità decisamente inferiore al fabbisogno che sarebbe richiesto dal turnover.
In Tabella 2 e nei Grafici 3 e 4 è riportato l’andamento numerico del personale docente di ruolo e a tempo determinato negli otto settori scientifico-disciplinari della Fisica.
Personale docente di ruolo (PO, PA,RU) | Personale ricercatore a tempo determinato | |||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | |
2006 | 1021 | 357 | 448 | 160 | 185 | 56 | 335 | 48 | 0 | 1 | 4 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 |
2007 | 998 | 359 | 453 | 160 | 183 | 60 | 337 | 48 | 4 | 2 | 5 | 2 | 2 | 3 | 0 | 0 |
2008 | 982 | 359 | 460 | 150 | 187 | 60 | 338 | 46 | 6 | 2 | 9 | 2 | 2 | 3 | 2 | 0 |
2009 | 945 | 343 | 446 | 140 | 182 | 59 | 318 | 36 | 7 | 2 | 9 | 2 | 2 | 2 | 2 | 0 |
2010 | 879 | 310 | 428 | 116 | 170 | 51 | 299 | 28 | 18 | 7 | 16 | 1 | 5 | 2 | 3 | 0 |
2011 | 860 | 296 | 415 | 110 | 168 | 49 | 294 | 26 | 28 | 7 | 13 | 2 | 8 | 2 | 7 | 0 |
2012 | 816 | 286 | 405 | 103 | 162 | 49 | 286 | 26 | 39 | 11 | 21 | 5 | 9 | 3 | 11 | 0 |
2013 | 784 | 281 | 403 | 99 | 157 | 46 | 282 | 25 | 59 | 15 | 32 | 7 | 10 | 2 | 16 | 0 |
2014 | 761 | 273 | 392 | 96 | 152 | 45 | 272 | 23 | 79 | 23 | 31 | 11 | 12 | 4 | 19 | 0 |
2015 | 730 | 264 | 385 | 90 | 144 | 44 | 268 | 20 | 89 | 23 | 40 | 7 | 14 | 4 | 19 | 1 |
2016 | 704 | 252 | 384 | 83 | 143 | 45 | 267 | 20 | 113 | 30 | 48 | 9 | 23 | 5 | 30 | 2 |
Tabella 2 – Ripartizione dei docenti di ruolo e dei ricercatori a tempo determinato nei s.s.d.
In Tabella 3 e nei Grafici 5 e 6 è riportato l’andamento numerico del personale nei settori concorsuali
Personale docente di ruolo (PO, PA,RU) | Personale ricercatore a tempo determinato | |||||||||||
A1 | A2 | B1 | B2 | C1 | D1 | A1 | A2 | B1 | B2 | C1 | D1 | |
2011 | 520 | 312 | 635 | 240 | 217 | 294 | 14 | 7 | 22 | 7 | 10 | 7 |
2012 | 501 | 300 | 599 | 236 | 211 | 286 | 20 | 11 | 35 | 10 | 12 | 11 |
2013 | 485 | 293 | 582 | 232 | 203 | 282 | 33 | 17 | 50 | 13 | 12 | 16 |
2014 | 472 | 281 | 563 | 229 | 197 | 272 | 52 | 26 | 52 | 14 | 16 | 19 |
2015 | 449 | 292 | 536 | 195 | 188 | 285 | 58 | 25 | 57 | 19 | 18 | 20 |
2016 | 434 | 281 | 521 | 187 | 188 | 287 | 70 | 31 | 80 | 19 | 28 | 32 |
Tabella 3 – Ripartizione dei docenti di ruolo e dei ricercatori a tempo determinato nei settori concorsuali
Un discorso a parte merita l’analisi dell’evoluzione del numero degli ordinari nei vari settori scientifico-disciplinari e nei settori concorsuali, data la sua rilevanza sia ai fini concorsuali sia per la tenuta nel tempo della strutturazione stessa dei settori.
Come si evince dalla Tabella 4, la riduzione del numero degli ordinari ha agito in misura molto differenziata tra i diversi settori. In particolare vi è stato un vero proprio crollo dei settori FIS/02, FIS/04 e soprattutto FIS/08, ormai avviato all’estinzione, mentre i settori FIS/03, FIS/05 e FIS/07 hanno mostrato una tenuta superiore alla media. L’andamento dei settori concorsuali, che riguarda un arco di rempo più limitato, risulta decisamente meno significativo, pur se certamente anche in questo caso niente affatto omogeneo.
Settori scientifico-disciplinari | Settori concorsuali | ||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | A1 | A2 | B1 | B2 | C1 | D1 | ||
2006 | 323 | 134 | 155 | 70 | 60 | 10 | 99 | 16 | |||||||
2007 | 315 | 131 | 156 | 69 | 57 | 10 | 99 | 16 | |||||||
2008 | 298 | 122 | 150 | 56 | 57 | 10 | 96 | 14 | |||||||
2009 | 275 | 112 | 138 | 50 | 53 | 9 | 88 | 9 | |||||||
2010 | 234 | 91 | 116 | 32 | 44 | 6 | 72 | 6 | |||||||
2011 | 218 | 73 | 105 | 30 | 45 | 7 | 68 | 5 | 2011 | 142 | 80 | 152 | 57 | 52 | 68 |
2012 | 204 | 65 | 96 | 27 | 47 | 8 | 67 | 5 | 2012 | 131 | 68 | 144 | 54 | 55 | 67 |
2013 | 187 | 60 | 97 | 27 | 48 | 7 | 71 | 4 | 2013 | 123 | 63 | 138 | 51 | 55 | 71 |
2014 | 176 | 64 | 95 | 25 | 45 | 6 | 67 | 3 | 2014 | 116 | 67 | 130 | 50 | 51 | 67 |
2015 | 171 | 64 | 92 | 24 | 45 | 5 | 64 | 3 | 2015 | 112 | 69 | 124 | 47 | 50 | 66 |
2016 | 177 | 63 | 102 | 20 | 43 | 6 | 65 | 4 | 2016 | 113 | 68 | 129 | 52 | 49 | 69 |
Tabella 4 – Ripartizione dei professori ordinari tra i settori scientifico-disciplinari e tra i settori concorsuali
- L’evoluzione delle sedi
Nella Tabella 5 è riportato l’andamento del complesso della docenza (di ruolo e a tempo determinato) dei 48 principali Atenei nei quali sono presenti fisici, mentre il Grafico 7 mostra le variazioni percentuali degli stessi Atenei nel corso del decennio.
Il calo complessivo dei fisici non ha avuto effetti uniformi sugli Atenei: ci sono situazioni, come La Cattolica, Chieti-Pescara, la “Vanvitelli” di Caserta, i Politecnici di Milano e Torino, la SISSA, le Università di Verona e della Calabria nei quali il numero dei fisici è addirittura aumentato, mentre all’estremo opposto si trovano Atenei come Parma, Sassari e Genova nei quali la riduzione del numero dei fisici supera il 40%.
2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | |
ROMA “La Sapienza” | 180 | 176 | 172 | 161 | 161 | 151 | 145 | 141 | 135 | 133 | 137 |
NAPOLI “Federico II” | 166 | 172 | 170 | 163 | 146 | 142 | 138 | 136 | 127 | 121 | 124 |
PADOVA | 135 | 136 | 129 | 125 | 107 | 122 | 122 | 117 | 115 | 111 | 120 |
BOLOGNA | 127 | 124 | 125 | 121 | 112 | 101 | 99 | 101 | 103 | 102 | 97 |
ROMA “Tor Vergata” | 95 | 97 | 101 | 101 | 99 | 94 | 90 | 89 | 87 | 87 | 88 |
MILANO | 107 | 103 | 99 | 91 | 84 | 82 | 83 | 82 | 80 | 77 | 81 |
TORINO | 92 | 92 | 89 | 85 | 75 | 77 | 78 | 77 | 83 | 82 | 79 |
PISA | 95 | 93 | 94 | 92 | 84 | 86 | 81 | 79 | 82 | 78 | 77 |
FIRENZE | 112 | 111 | 106 | 99 | 87 | 82 | 81 | 80 | 79 | 76 | 76 |
Politecnico di MILANO | 53 | 52 | 56 | 55 | 60 | 64 | 62 | 60 | 58 | 59 | 67 |
SALENTO | 71 | 75 | 74 | 73 | 72 | 69 | 66 | 65 | 64 | 61 | 65 |
MILANO-BICOCCA | 68 | 71 | 74 | 70 | 63 | 61 | 60 | 60 | 60 | 59 | 61 |
CATANIA | 89 | 85 | 93 | 88 | 80 | 77 | 72 | 72 | 69 | 63 | 61 |
della CALABRIA | 48 | 52 | 53 | 51 | 52 | 49 | 48 | 48 | 49 | 50 | 53 |
PAVIA | 69 | 68 | 70 | 67 | 60 | 59 | 55 | 55 | 53 | 50 | 53 |
PALERMO | 66 | 64 | 68 | 65 | 59 | 53 | 55 | 55 | 52 | 51 | 51 |
GENOVA | 90 | 85 | 80 | 74 | 65 | 62 | 59 | 60 | 56 | 53 | 51 |
Politecnico di TORINO | 41 | 45 | 47 | 47 | 42 | 42 | 41 | 39 | 40 | 40 | 49 |
TRIESTE | 64 | 63 | 56 | 53 | 50 | 49 | 48 | 47 | 48 | 45 | 44 |
BARI | 65 | 64 | 61 | 58 | 50 | 46 | 42 | 44 | 41 | 45 | 43 |
TRENTO | 45 | 44 | 40 | 38 | 37 | 36 | 38 | 41 | 38 | 39 | 42 |
CAGLIARI | 48 | 46 | 45 | 41 | 42 | 41 | 42 | 43 | 42 | 39 | 40 |
PARMA | 69 | 65 | 63 | 57 | 49 | 42 | 40 | 41 | 40 | 41 | 40 |
SALERNO | 44 | 45 | 45 | 44 | 44 | 40 | 39 | 39 | 41 | 39 | 39 |
L’AQUILA | 50 | 52 | 53 | 48 | 44 | 44 | 45 | 40 | 42 | 41 | 39 |
MESSINA | 51 | 50 | 48 | 49 | 48 | 49 | 46 | 44 | 42 | 43 | 39 |
SISSA – TRIESTE | 31 | 33 | 33 | 32 | 33 | 34 | 35 | 35 | 35 | 36 | 38 |
ROMA TRE | 52 | 51 | 51 | 51 | 46 | 48 | 48 | 49 | 50 | 45 | 38 |
PERUGIA | 44 | 44 | 45 | 41 | 36 | 36 | 32 | 33 | 37 | 37 | 34 |
FERRARA | 41 | 41 | 41 | 40 | 33 | 32 | 32 | 36 | 35 | 33 | 31 |
MODENA e REGGIO EMILIA | 41 | 42 | 42 | 41 | 40 | 38 | 34 | 31 | 32 | 31 | 30 |
Cattolica del Sacro Cuore | 12 | 12 | 14 | 14 | 12 | 14 | 17 | 18 | 21 | 21 | 22 |
INSUBRIA | 26 | 26 | 28 | 28 | 27 | 22 | 23 | 23 | 23 | 20 | 20 |
CAMPANIA – “L. VANVITELLI” | 13 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 18 | 17 | 18 | 17 |
CAMERINO | 22 | 22 | 22 | 20 | 19 | 18 | 17 | 18 | 17 | 17 | 17 |
Scuola Normale Superiore di PISA | 16 | 19 | 22 | 17 | 16 | 15 | 15 | 17 | 17 | 15 | 16 |
PIEMONTE ORIENTALE | 17 | 17 | 17 | 15 | 15 | 15 | 15 | 16 | 16 | 16 | 16 |
Politecnica delle MARCHE | 15 | 15 | 16 | 16 | 15 | 15 | 14 | 15 | 15 | 16 | 15 |
UDINE | 18 | 18 | 19 | 19 | 18 | 17 | 18 | 18 | 18 | 15 | 15 |
Politecnico di BARI | 14 | 14 | 14 | 15 | 14 | 14 | 12 | 12 | 12 | 13 | 13 |
SIENA | 14 | 15 | 15 | 15 | 14 | 14 | 12 | 12 | 13 | 12 | 13 |
BRESCIA | 15 | 15 | 15 | 15 | 16 | 16 | 16 | 15 | 14 | 14 | 13 |
CHIETI-PESCARA | 8 | 8 | 9 | 8 | 8 | 11 | 11 | 11 | 11 | 10 | 12 |
BASILICATA | 11 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 11 | 10 | 10 | 10 | 10 |
VERONA | 8 | 7 | 7 | 6 | 6 | 8 | 8 | 9 | 9 | 8 | 9 |
Urbino Carlo Bo | 9 | 9 | 8 | 8 | 8 | 8 | 8 | 9 | 9 | 9 | 8 |
“Ca’ Foscari” VENEZIA | 7 | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 | 7 | 6 |
SASSARI | 7 | 7 | 7 | 6 | 5 | 6 | 6 | 7 | 6 | 6 | 4 |
Tabella 5 – Evoluzione della presenza dei fisici nei principali Atenei (2006-2016)
- Il rapporto tra i generi
Nella Tabella 6 e nei Grafici 8 e 9 sono riportati gli andamenti percentuali della presenza femminile nelle posizioni di ruolo e a tempo determinato.
PO | PA | RU | RTDb | RTDa | RTD 230 | ||
2006 | 7% | 17% | 30% | 2006 | 0% | ||
2007 | 7% | 17% | 29% | 2007 | 6% | ||
2008 | 7% | 17% | 28% | 2008 | 4% | ||
2009 | 8% | 17% | 28% | 2009 | 4% | ||
2010 | 8% | 18% | 27% | 2010 | 12% | ||
2011 | 9% | 18% | 27% | 2011 | 0% | 0% | 17% |
2012 | 9% | 19% | 26% | 2012 | 0% | 24% | 19% |
2013 | 11% | 19% | 26% | 2013 | 0% | 26% | 23% |
2014 | 11% | 20% | 26% | 2014 | 17% | 24% | 25% |
2015 | 11% | 21% | 26% | 2015 | 19% | 24% | 22% |
2016 | 11% | 21% | 27% | 2016 | 21% | 20% | 0% |
Tabella 6 – Presenza femminile (in percentuale) tra il personale di ruolo e a tempo determinato
Le linee di tendenza sono abbastanza evidenti. Da un lato l’auspicabile crescita della presenza femminile nelle due fasce dei professori manifesta un rallentamento che porta la percentuale delle ordinarie ad attestarsi intorno all’11% (contro un 22% medio nel sistema universitario) e quella delle associate intorno al 21% (contro una media del 37%). D’altro canto la presenza tra le ricercatrici, dopo una preoccupante fase di calo, sembra ora attestata intorno al 27% (47% in media nel sistema), ma rischia di risultare crescente per il motivo sbagliato, ovvero per una minor chance di promozione alle fasce superiori, dal momento che non vi sono nuovi reclutamenti a causa della messa a esaurimento del ruolo.
Per quanto riguarda le ricercatrici a tempo determinato, è significativo il fatto che la percentuale delle ricercatrici di tipologia b) (tenure track), destinate in massima parte a diventare associate, si attesti proprio sugli stessi valori delle professoresse di seconda fascia, indice di una tendenza alla stabilizzazione, anche nel lungo periodo, su valori obiettivamente molto bassi. La percentuale delle ricercatrici di tipologia a), anche prescindendo da una possibile fluttuazione nell’ultimo anno, è un poco superiore (intorno al 24%) ma non raggiunge nemmeno i valori storici delle ricercatrici di ruolo.
II parte – Le dinamiche del reclutamento, delle promozioni e delle cessazioni
Un’analisi dettagliata dell’evoluzione della docenza nell’Area Fisica non può comunque prescindere dalla considerazione che la semplice evoluzione numerica non rende conto delle effettive dinamiche intercorse, in quanto essa risulta dalla composizione di tre processi differenti:
- il reclutamento dall’esterno (soprattutto nella fascia dei ricercatori, fin quando il ruolo non fu posto a esaurimento, e in seguito prevalentemente nella seconda fascia),
- le promozioni (soprattutto per effetto di piani straordinari),
- le cessazioni (prevalentemente per quiescenza).
Nella Tabella 1 sono riassunti i dati decennali per le tre fasce dei docenti. Il dato più significativo risulta certamente quello relativo al sostanziale rinnovamento interno delle fasce dei professori:
- il 63,5% (553 su 871) dei professori ordinari presenti nel 2006 non è più in servizio, mentre il 33,7% (162 su 480) è entrato nel ruolo nell’ultimo decennio (e di questi oltre la metà nell’ultimo triennio),
- il 39% degli associati (370 su 948) ha lasciato il servizio, mentre il 54,1% è entrato nel ruolo durante il decennio (e di questi almeno tre quarti nell’ultimo triennio),
- il 18,7% dei ricercatori ha lasciato il servizio, mentre il 28,3% è stato reclutato nel decennio prima del blocco definitivo, e oltre la metà è stata promossa alla fascia degli associati.
La maggior parte degli ordinari reclutati (145 su 162, pari quasi al 90%) proviene dalla fascia degli associati, e lo stesso vale per la provenienza degli associati dalla fascia dei ricercatori (443 su 511, pari all’86,7%).
Ordinari | Associati | Ricercatori | ||||||
Reclutati | Cessati | Reclutati | Promossi | Cessati | Reclutati | Promossi | Cessati | |
FIS/01 | 66 | 195 | 186 | 63 | 166 | 98 | 167 | 40 |
FIS/02 | 23 | 94 | 80 | 20 | 45 | 42 | 66 | 27 |
FIS/03 | 35 | 91 | 102 | 30 | 38 | 55 | 81 | 23 |
FIS/04 | 2 | 58 | 21 | 2 | 21 | 11 | 20 | 10 |
FIS/05 | 19 | 38 | 33 | 14 | 24 | 19 | 25 | 10 |
FIS/06 | 0 | 9 | 8 | 0 | 12 | 4 | 8 | 9 |
FIS/07 | 17 | 56 | 78 | 16 | 50 | 36 | 73 | 27 |
FIS/08 | 0 | 12 | 3 | 0 | 14 | 3 | 3 | 3 |
Totale | 162 | 553 | 511 | 145 | 370 | 268 | 443 | 149 |
Tabella 1 – Flusso della docenza nelle tre fasce nel corso del decennio 2006-2016
Appare evidente già da questi primi dati che all’interno degli andamenti generali sopra descritti si sono create disomogeneità anche forti tra i settori scientifico-disciplinari. Se è vero in generale che gli ordinari reclutati sono meno di un terzo di quelli cessati, è però anche vero che vi sono settori nei quali il rapporto risulta molto più sfavorevole, fino al limite dei settori FIS/06 e FIS/08 nei quali non è stato reclutato alcun nuovo ordinario, o del settore FIS/04 con due reclutamenti a fronte di 58 cessazioni. Nel caso degli associati, dove mediamente i reclutamenti hanno superato le cessazioni, di nuovo i settori FIS/06 e FIS/08 hanno visto un andamento nettamente opposto, e non vi sono state nemmeno promozioni. Fenomeni analoghi si riscontrano anche nella dinamica di reclutamento dei ricercatori, peraltro pesantemente condizionata dalla messa a esaurimento del ruolo.
Nelle Tabelle 2-3 è presentato il dettaglio quantitativo di tutti i processi sopra indicati, relativamente al periodo 2006-2016.
Ordinari | 31.12.06 | Cess.2007 | Recl.2007 | Cess.2008 | Recl.2008 | Cess.2009 | Recl.2009 | Cess.2010 | Recl.2010 | Cess.2011 | Recl.2011 | 31.12.11 | |||||
01 | 309 | 9 | 2 | 18 | 0 | 22 | 0 | 44 | 4 | 30 | 17 | 209 | |||||
02 | 137 | 4 | 1 | 10 | 0 | 11 | 0 | 21 | 0 | 19 | 1 | 74 | |||||
03 | 156 | 2 | 2 | 6 | 0 | 12 | 0 | 24 | 2 | 17 | 6 | 105 | |||||
04 | 74 | 3 | 1 | 12 | 0 | 7 | 0 | 19 | 1 | 3 | 0 | 32 | |||||
05 | 62 | 3 | 0 | 2 | 2 | 4 | 0 | 12 | 2 | 3 | 3 | 45 | |||||
06 | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 10 | |||||
07 | 104 | 2 | 3 | 5 | 2 | 7 | 0 | 17 | 1 | 7 | 2 | 74 | |||||
08 | 15 | 0 | 0 | 2 | 0 | 4 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 5 | |||||
Tot | 871 | 23 | 9 | 55 | 4 | 68 | 0 | 143 | 10 | 80 | 29 | 554 | |||||
Associati | 31.12.06 | Cess.2007. | Prom.2007 | Recl.2007 | Cess.2008 | Prom.2008 | Recl.2008 | Cess.2009 | Prom.2009 | Recl.2009 | Cess.2010 | Prom.2010 | Recl.2010 | Cess.2011 | Prom.2011 | Recl.2011 | 31.12.11 |
01 | 401 | 24 | 2 | 2 | 18 | 0 | 1 | 13 | 0 | 0 | 29 | 4 | 12 | 15 | 17 | 18 | 312 |
02 | 121 | 0 | 0 | 1 | 6 | 0 | 5 | 3 | 0 | 0 | 13 | 0 | 5 | 6 | 1 | 8 | 111 |
03 | 160 | 6 | 1 | 9 | 7 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 8 | 2 | 14 | 4 | 6 | 7 | 155 |
04 | 47 | 1 | 1 | 1 | 2 | 0 | 0 | 4 | 0 | 0 | 4 | 1 | 2 | 3 | 0 | 2 | 36 |
05 | 63 | 2 | 0 | 1 | 4 | 1 | 4 | 1 | 0 | 0 | 3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 0 | 52 |
06 | 21 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 15 |
07 | 115 | 2 | 2 | 3 | 3 | 2 | 2 | 10 | 0 | 0 | 6 | 1 | 6 | 9 | 2 | 4 | 93 |
08 | 20 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 4 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 11 |
Tot | 948 | 36 | 6 | 17 | 40 | 3 | 12 | 35 | 0 | 0 | 70 | 10 | 40 | 43 | 28 | 39 | 785 |
Ricercatori | 31.12.06 | Cess.2007. | Prom.2007 | Recl.2007 | Cess.2008 | Prom.2008 | Recl.2008 | Cess.2009 | Prom.2009 | Recl.2009 | Cess.2010 | Prom.2010 | Recl.2010 | Cess.2011 | Prom.2011 | Recl.2011 | 31.12.11 |
01 | 283 | 3 | 2 | 18 | 4 | 0 | 22 | 5 | 0 | 3 | 8 | 11 | 14 | 5 | 16 | 32 | 318 |
02 | 104 | 2 | 1 | 6 | 1 | 1 | 11 | 3 | 0 | 1 | 6 | 3 | 7 | 2 | 8 | 12 | 114 |
03 | 137 | 1 | 5 | 9 | 1 | 0 | 21 | 1 | 0 | 1 | 1 | 10 | 8 | 4 | 6 | 10 | 157 |
04 | 39 | 1 | 1 | 2 | 1 | 0 | 5 | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 0 | 1 | 2 | 2 | 38 |
05 | 59 | 0 | 1 | 3 | 0 | 2 | 8 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 3 | 1 | 0 | 2 | 70 |
06 | 31 | 0 | 0 | 3 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 32 |
07 | 135 | 2 | 2 | 6 | 3 | 2 | 10 | 4 | 0 | 1 | 4 | 6 | 9 | 0 | 4 | 9 | 143 |
08 | 10 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 11 |
Tot | 798 | 9 | 12 | 48 | 11 | 5 | 79 | 15 | 0 | 8 | 25 | 32 | 41 | 14 | 36 | 68 | 883 |
Tabella 2 – Flusso della docenza, per fasce e settori scientifico-disciplinari (2006-2011)
Ordinari | 31.12.11 | Cess.2012 | Recl.2012 | Cess.2013 | Recl.2013 | Cess.2014 | Recl.2014 | Cess.2015 | Recl.2015 | Cess.2016 | Recl.2016 | 31.12.16 | |||||
01 | 209 | 18 | 7 | 16 | 4 | 16 | 6 | 10 | 5 | 12 | 21 | 180 | |||||
02 | 74 | 9 | 0 | 6 | 1 | 2 | 6 | 8 | 8 | 4 | 6 | 66 | |||||
03 | 105 | 8 | 0 | 2 | 3 | 7 | 5 | 7 | 3 | 6 | 14 | 100 | |||||
04 | 32 | 4 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 1 | 0 | 6 | 0 | 18 | |||||
05 | 45 | 0 | 2 | 1 | 2 | 5 | 2 | 4 | 4 | 4 | 2 | 43 | |||||
06 | 10 | 0 | 0 | 1 | 0 | 2 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 5 | |||||
07 | 74 | 4 | 1 | 2 | 2 | 4 | 0 | 6 | 3 | 2 | 3 | 65 | |||||
08 | 5 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | |||||
Tot | 554 | 43 | 10 | 30 | 12 | 39 | 19 | 38 | 23 | 34 | 46 | 480 | |||||
Associati | 31.12.11 | Cess.2012 | Prom.2012 | Recl.2012 | Cess.2013 | Prom.2013 | Recl.2013 | Cess.2014 | Prom.2014 | Recl.2014 | Cess.2015 | Prom.2015 | Recl.2015 | Cess.2016 | Prom.2016 | Recl.2016 | 31.12.16 |
01 | 312 | 20 | 6 | 5 | 11 | 3 | 1 | 12 | 6 | 66 | 17 | 4 | 55 | 7 | 21 | 26 | 358 |
02 | 111 | 3 | 0 | 0 | 2 | 1 | 3 | 7 | 5 | 19 | 1 | 7 | 28 | 4 | 6 | 11 | 136 |
03 | 155 | 3 | 0 | 3 | 3 | 1 | 3 | 1 | 4 | 23 | 2 | 2 | 26 | 3 | 14 | 17 | 194 |
04 | 36 | 3 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 1 | 0 | 6 | 0 | 0 | 8 | 1 | 0 | 2 | 45 |
05 | 52 | 6 | 2 | 0 | 3 | 1 | 0 | 0 | 1 | 9 | 3 | 4 | 11 | 0 | 1 | 7 | 58 |
06 | 15 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 3 | 1 | 0 | 3 | 2 | 0 | 2 | 17 |
07 | 93 | 6 | 1 | 2 | 2 | 2 | 1 | 4 | 0 | 13 | 4 | 3 | 35 | 4 | 3 | 12 | 127 |
08 | 11 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 2 | 3 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 9 |
Tot | 785 | 42 | 9 | 10 | 24 | 8 | 8 | 27 | 16 | 141 | 31 | 20 | 167 | 22 | 45 | 77 | 944 |
Ricercatori | 31.12.11 | Cess.2012 | Prom.2012 | Recl.2012 | Cess.2013 | Prom.2013 | Recl.2013 | Cess.2014 | Prom.2014 | Recl.2014 | Cess.2015 | Prom.2015 | Recl.2015 | Cess.2016 | Prom.2016 | Recl.2016 | 31.12.16 |
01 | 318 | 4 | 5 | 7 | 2 | 1 | 2 | 1 | 60 | 0 | 5 | 50 | 0 | 3 | 22 | 0 | 174 |
02 | 114 | 4 | 0 | 3 | 1 | 2 | 1 | 2 | 18 | 0 | 2 | 25 | 1 | 4 | 8 | 0 | 53 |
03 | 157 | 5 | 3 | 6 | 1 | 1 | 0 | 3 | 21 | 0 | 4 | 26 | 0 | 2 | 9 | 0 | 88 |
04 | 38 | 2 | 0 | 1 | 2 | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 0 | 7 | 0 | 0 | 2 | 0 | 20 |
05 | 70 | 1 | 0 | 2 | 2 | 0 | 0 | 1 | 9 | 0 | 2 | 10 | 0 | 1 | 3 | 0 | 43 |
06 | 32 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 2 | 3 | 0 | 2 | 2 | 0 | 18 |
07 | 143 | 5 | 2 | 1 | 4 | 1 | 0 | 3 | 12 | 0 | 2 | 33 | 0 | 0 | 11 | 0 | 71 |
08 | 11 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 7 |
Tot | 883 | 23 | 10 | 20 | 13 | 5 | 3 | 10 | 131 | 0 | 17 | 155 | 1 | 12 | 57 | 0 | 474 |
Tabella 3 – Flusso della docenza, per fasce e settori scientifico-disciplinari (2011-2016)
Analoghe osservazioni si possono fare per quanto riguarda le figure dei ricercatori a tempo determinato, introdotte a partire dal 2006 (Legge 230/05) e poi più sistematicamente dal 2011 (Legge 240/10). In questo caso processi analoghi ai precedenti vedono però cause abbastanza diverse, soprattutto nel caso delle cessazioni, che soltanto per i ricercatori di tipologia b) corrispondono (di norma) a un passaggio nei ruolo degli associati, mentre per le altre figure si tratta di fatto di un’espulsione dal sistema universitario.
Per i ricercatori a tempo determinato conviene tuttavia riferirsi a un arco di tempo più limitato, in quanto nel primo quinquennio esisteva soltanto una figura di RTD (quella prevista dalla Legge 230/05), del resto non molto presente, per cui i dati risultano assai poco significativi. in Tabella 4 sono raccolti i dati aggregati relativi ai flussi, in questo caso riferiti soltanto al quinquennio 2011-2016.
Come si può notare la figura del ricercatore a tempo determinato introdotta dalla Legge 230/05 è ormai caduta completamente in disuso, almeno nell’Area Fisica. Tra i 41 cessati soltanto 8 sono stati assunti come associati e 2 come ricercatori (nelle more della messa a esaurimento del ruolo), mentre i restanti 31 sono usciti dal sistema universitario.
La dinamica dei reclutamenti nelle tipologie a) e b) appare abbastanza vivace. Vi sono tuttavia differenze sostanziali tra i due casi, in quanto mentre i 5 cessati della tipologia b) sono stati tutti assunti come professori associati, dei 33 cessati di tipologia a) soltanto 3 sono stati assunti come associati, mentre i restanti 30 sono stati di fatto espulsi dal sistema.
RTD b | RTD a | RTD L.230 | ||||||
Reclutati | Cessati | Reclutati | Promossi | Cessati | Reclutati | Promossi | Cessati | |
FIS/01 | 43 | 2 | 103 | 19 | 13 | 0 | 6 | 20 |
FIS/02 | 22 | 1 | 18 | 7 | 4 | 1 | 1 | 3 |
FIS/03 | 24 | 2 | 40 | 7 | 7 | 0 | 8 | 7 |
FIS/04 | 5 | 0 | 7 | 2 | 3 | 1 | 1 | 1 |
FIS/05 | 10 | 0 | 16 | 3 | 3 | 0 | 1 | 4 |
FIS/06 | 1 | 0 | 5 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 |
FIS/07 | 10 | 0 | 25 | 2 | 3 | 0 | 2 | 5 |
FIS/08 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Totale | 117 | 5 | 214 | 41 | 33 | 2 | 20 | 41 |
Tabella 4 – Flusso dei RTD nel periodo 2011-2016
Anche in questo caso occorre notare uno sbilanciamento tra i settori scientifico-disciplinari analogo a quello osservato per la docenza di ruolo. Il rapporto tra le tipologie, che in media vede circa la metà di RTD b) rispetto al numero dei RTD a), non appare uniforme tra i settori, e alcuni (piccoli) settori sono ormai esposti al concreto rischio di avviarsi verso l’estinzione, senza che siano al momento immaginabili i meccanismi per un possibile recupero.
Il dettaglio quantitativo delle dinamiche relative ai ricercatori a tempo determinato compare in Tabella 5.
RTD 230 | 31.12.11 | Cess.2012 | Recl.2012 | Cess.2013 | Recl.2013 | Cess.2014 | Recl.2014 | Cess.2015 | Recl.2015 | Cess.2016 | Recl.2016 | 31.12.16 | |||||
01 | 28 | 4 | 1 | 0 | 7 | 1 | 0 | 6 | 3 | 0 | 2 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 2 |
02 | 4 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 |
03 | 15 | 1 | 2 | 0 | 3 | 1 | 0 | 3 | 3 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 |
04 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 |
05 | 6 | 2 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 |
06 | 2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
07 | 7 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 |
08 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Tot | 64 | 9 | 3 | 1 | 14 | 3 | 0 | 11 | 7 | 1 | 5 | 3 | 0 | 2 | 4 | 0 | 5 |
RTD a | 31.12.11 | Cess.2012 | Prom.2012 | Recl.2012 | Cess.2013 | Prom.2013 | Recl.2013 | Cess.2014 | Prom.2014 | Recl.2014 | Cess.2015 | Prom.2015 | Recl.2015 | Cess.2016 | Prom.2016 | Recl.2016 | 31.12.16 |
01 | 0 | 0 | 0 | 16 | 0 | 0 | 28 | 1 | 0 | 22 | 2 | 4 | 13 | 10 | 15 | 24 | 71 |
02 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 6 | 0 | 1 | 3 | 2 | 3 | 1 | 2 | 3 | 3 | 8 |
03 | 0 | 0 | 0 | 10 | 0 | 0 | 13 | 1 | 1 | 1 | 0 | 1 | 7 | 6 | 5 | 9 | 26 |
04 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 2 | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 0 | 2 |
05 | 2 | 0 | 0 | 3 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 2 | 0 | 1 | 2 | 2 | 2 | 7 | 12 |
06 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 4 |
07 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 6 | 1 | 0 | 3 | 1 | 0 | 2 | 1 | 2 | 9 | 20 |
08 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Tot | 3 | 0 | 0 | 43 | 0 | 0 | 58 | 4 | 2 | 35 | 7 | 10 | 25 | 22 | 29 | 53 | 143 |
RTD b | 31.12.11 | Cess.2012 | Prom.2012 | Recl.2012 | Cess.2013 | Prom.2013 | Recl.2013 | Cess.2014 | Prom.2014 | Recl.2014 | Cess.2015 | Prom.2015 | Recl.2015 | Cess.2016 | Prom.2016 | Recl.2016 | 31.12.16 |
01 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 7 | 1 | 0 | 7 | 1 | 0 | 27 | 41 |
02 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 7 | 0 | 0 | 4 | 1 | 0 | 10 | 21 |
03 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 3 | 2 | 0 | 14 | 22 |
04 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 3 | 5 |
05 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 6 | 10 |
06 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 |
07 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 6 | 10 |
08 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 2 |
Tot | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | 0 | 23 | 1 | 0 | 20 | 4 | 0 | 68 | 112 |
Tabella 5 – Flusso dei RTD, per tipologia e settori scientifico-disciplinari (2011-2016)
III parte – Abilitazioni e chiamate
L’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) ha finora visto due sole tornate, convenzionalmente associate agli anni 2012 e 2013, anche se i primi risultati si sono avuti a fine 2013, con effetti sugli anni 2014-2016.
L’ASN ha due distinti livelli: abilitazione alla II fascia e abilitazione alla prima fascia dei professori: è comunque possibile candidarsi all’abilitazione per entrambe le fasce e per differenti settori concorsuali. Bisogna poi tener conto del fatto che fu possibile presentarsi alla tornata 2013 anche dopo aver ottenuto l’abilitazione nella tornata 2012, per allontanare il termine di scadenza dell’abilitazione stessa. Per questi motivi il numero dei soggetti abilitati è significativamente inferiore a quello delle abilitazioni attribuite.
In Tabella 1 sono presentati i principali dati aggregati sulla partecipazione nell’ambito della Fisica. Si ricorda che il settore concorsuale 02/B3 è stato poi denominato 02/D1 e ora forma un macrosettore separato.
Abilitazioni II fascia | Abilitazioni I fascia | ||||||||||
2012 | 2013 | TOT | Ripetute | Distinte | 2012 | 2013 | TOT | Ripetute | Distinte | ||
02/A1 | 412 | 45 | 457 | 5 | 452 | 02/A1 | 212 | 23 | 235 | 2 | 233 |
02/A2 | 250 | 38 | 288 | 6 | 282 | 02/A2 | 170 | 19 | 189 | 2 | 167 |
02/B1 | 376 | 68 | 444 | 20 | 424 | 02/B1 | 160 | 19 | 179 | 3 | 176 |
02/B2 | 209 | 19 | 228 | 8 | 220 | 02/B2 | 93 | 16 | 109 | 2 | 107 |
02/B3 | 197 | 36 | 233 | 6 | 227 | 02/B3 | 73 | 14 | 87 | 3 | 84 |
02/C1 | 238 | 28 | 266 | 6 | 260 | 02/C1 | 57 | 8 | 65 | 1 | 64 |
Totale | 1682 | 234 | 1916 | 51 | 1865 | Totale | 765 | 99 | 864 | 13 | 851 |
Tabella 1 – Abilitazioni attribuite, per fascia e per settore concorsuale
Si noti l’effetto combinato dei fenomeni sopra segnalati:
- le abilitazioni alla II fascia sono state in tutto 1.916, di cui soltanto 1.865 realmente distinte, e i soggetti abilitati sono 1670;
- le abilitazioni alla I fascia sono state in tutto 864, di cui soltanto 851 realmente distinte, e i soggetti abilitati sono stati in tutto 782.
Si noti poi che, mentre 1.456 individui hanno conseguito soltanto abilitazioni alla II fascia e 568 individui hanno conseguito abilitazioni soltanto alla I fascia, ben 214 individui hanno conseguito abilitazioni si alla I sia alla II fascia: di conseguenza il numero di individui distinti coinvolti si riduce a 2.238.
In Tabella 2 gli abilitati sono raggruppati in funzione della posizione occupata nell’ambito universitario.
II fascia | I+II fascia | I fascia | TOTALE | Chiamati II | Chiamati I | Cessati | |
Non universitari | 856 | 126 | 242 | 1.224 | 28 | 3 | – |
RTD 230 | 18 | 0 | – | 18 | 8 | – | 7 |
RTD a | 35 | 1 | – | 36 | 3 | – | 10 |
RTD b | 71 | 2 | – | 73 | 5 | – | 0 |
Ricercatori | 476 | 85 | – | 561 | 342 | 3 | 10 |
Associati | – | – | 326 | 326 | – | 78 | 4 |
TOTALE | 1.456 | 214 | 568 | 2.238 | 386 | 84 | 31 |
Tabella 2 – Posizione occupata dagli abilitati all’atto della domanda
In Tabella 3 i docenti di ruolo abilitati e quelli successivamente chiamati nella posizione superiore sono raggruppati in funzione della rispettiva appartenenza ai differenti settori concorsuali.
Ricercatori ablitati -> Associati | Associati abilitati -> Ordinari | ||||||
Chiamati | Non chiamati | Totale | Chiamati | Non chiamati | Totale | ||
02/A1 | 79 | 67 | 146 | 02/A1 | 17 | 69 | 86 |
02/A2 | 55 | 34 | 89 | 02/A2 | 16 | 42 | 58 |
02/B1 | 92 | 56 | 148 | 02/B1 | 18 | 62 | 80 |
02/B2 | 27 | 17 | 44 | 02/B2 | 14 | 30 | 44 |
02/B3 | 60 | 15 | 75 | 02/B3 | 7 | 14 | 21 |
02/C1 | 30 | 29 | 59 | 02/C1 | 6 | 31 | 37 |
TOTALE | 343 | 218 | 561 | TOTALE | 78 | 248 | 326 |
Tabella 3 – Abilitazioni e chiamate dei docenti di ruolo
In Tabella 4 si analizzano le abilitazioni attribuite nei differenti settori concorsuali e in loro combinazioni (nel caso di abilitazioni multiple): in questo caso sono state eliminate dal conteggio le abilitazioni ripetute.
II fascia | I fascia | ||
02/A1 | 413 | 02/A1 | 222 |
02/A2 | 223 | 02/A2 | 158 |
02/B1 | 351 | 02/B1 | 150 |
02/B2 | 142 | 02/B2 | 76 |
02/B3 | 148 | 02/B3 | 53 |
02/C1 | 208 | 02/C1 | 57 |
A1+A2 | A1+A2 | 1 | |
A1+B1 | 2 | A1+B1 | 1 |
A1+B3 | 7 | A1+B3 | 6 |
A1+C1 | 26 | A1+C1 | 3 |
A2+B2 | 43 | A2+B2 | 23 |
A2+C1 | 12 | A2+C1 | 2 |
B1+B2 | 19 | B1+B2 | 4 |
B1+B3 | 50 | B1+B3 | 21 |
B2+B3 | 10 | B2+B3 | |
B2+C1 | 2 | B2+C1 | 1 |
B3+C1 | 5 | B3+C1 | 1 |
A1+A2+C1 | 1 | A1+A2+C1 | |
A1+B3+C1 | 3 | A1+B3+C1 | |
A2+B2+B3 | 2 | A2+B2+B3 | 3 |
A2+B2+C1 | 1 | A2+B2+C1 | |
B1+B3+C1 | 1 | B1+B3+C1 | |
B1+B2+B3+C1 | 1 | B1+B2+B3+C1 | |
TOTALE | 1670 | TOTALE | 782 |
Tabella 4 – Abilitazioni attribuite per settore concorsuale o combinazione di settori
Statistiche molto interessanti per capire anche le dinamiche di reclutamento di 02/a1. Sembra che dei 222 (o 235?) abilitati alla I fascia nel 2012-2013, solo 86 fossero PA. Quindi almeno il 60% fossero o ricercatori universitari, o di enti esterni. Quanti di questi (nelle due categorie) sono stati effettivamente chiamati? dalla tabella 2 sembra di capire che -complessivamente- solo TRE abilitati non universitari sono stati chiamati nella I fascia, su un toale di 78, mostrando una quasi totale impermeabilità del sistema universitario all’apporto esterno (nonostante, come da statistica relativa a 02/A1, la maggior parte degli abilitati è al di fuori..)
Sarebbe interessante un analisi analoga per le scienze soffici.
“L’assetto dei settori scientifico-disciplinari risulta nel caso della Fisica particolarmente inadeguato alla gestione della maggior parte delle finalità per le quali tali raggruppamenti furono costituiti.”
Ma i settori scientifico-disciplinari non sono definiti dal CUN? Proprio il CUN, ad esempio, fin dagli anni novanta aveva inserito tutte le discipline matematiche “di servizio” in tutti i settori della matematica.
Caro Alessandro, il CUN sta chiedendo da NOVE anni di poter rivedere i settori scientifico-disciplinari, ma per nove anni quattro tra ministre e ministri hanno fatto finta che il problema non esistesse, malgrado esista una legge che prevede l’OBBLIGO della revisione quinquennale. Speriamo nella quinta (o dobbiamo già pensare alla sesta?)
Per carità, tutto vero. Ma lo stesso ragionamento si applica ad ogni altra disciplina. Con la differenza che la Fisica la fa da padrona in termini di risorse e di rendite di posizione. Di incarichi e di influenza (perfino la Commissione Grandi Rischi!). Di riserve dorate (CERN), mantenute con l’equivalente di un ‘cappuccino’ al giorno per ogni cittadino Europeo. Di contributi determinanti all’inquinamento della follia pubblicatoria e bibliometrica autoreferenziale e fine a se stessa. Non ultima la poco elegante lamentela pro-domo-sua che, più cavallerescamente, si sarebbe dovuta estendere a tutto il mondo universitario.
In realtà ci sono settori o macrosettori che non hanno subito una diminuzione del personale docente. Il problema della distribuzione del personale docente è uno dei problemi irrisolti del sistema universitario italiano.
Per chi è interessato ai numeri questa è la situazione delle aree (quella che cala meno è l’area 09 con un -10,5%).
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La figura è tratta da questo articolo
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https://www.roars.it/la-diseguale-decimazione-dei-ricercatori/
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dove sono disponibili anche i dati disaggregati per singolo SSD. A occhio i SSD che non hanno subito diminuzioni sono meno di 20 sui circa 370 totali.
Però ci sono dei fisici, specie quelli che animano ROARS, che si rivolgono a tutto il modo universitario per dire che le riserve dorate – auree di IIT sono ingiustamente trattenute.
Ci sono fisici, e mi riferisco a Giorgio Parisi, che sono in prima linea nella difesa della conoscenza e allo stesso tempo devono condividere la responsabilità su decisioni infelici:
https://www.roars.it/the-only-reason-for-using-percentile-ranks-is-ignorance-ma-ci-casca-anche-la-medaglia-planck/
Ci sono fisici, come il Direttore di ITT, che tireranno diritto con le loro iniziative e altri, come il Presidente del CNR, che aspirano a fare come ITT, senza pensare a principi etici.
https://www.roars.it/inguscio-pres-cnr-ll-dovere-nostro-e-di-fare-andare-avanti-litalia-senza-pensare-a-principi-etici/
Ogni comunità annovera persone molto diverse –
più gente entra e più bestie si vedono, andrebbe detto –
e generalizzare in questo modo è a mio avviso spiacevole e di scarso aiuto. Così come lo sarebbe stimare il numero di caffè per italiano al giorno equivalenti al tesoretto di IIT. Se calcolassimo l’equivalente in cappuccini&cornetti sarebbe più accettabile per l’opinione pubblica? E se il Corriere delle Sera calcolasse quanti giri dell’equatore compiono i cappuccini del CERN?
Chi scrive ha passato gli ultimi dieci anni a fare battaglie in sedi istituzionali per “tutto il mondo universitario”, non beneficia “di risorse e di rendite di posizione”, non frequenta “riserve dorate”,
si e’ ribellato da tempo alla “follia pubblicatoria e bibliometrica”, ma semplicemente, dovendo render conto dei purtroppo scarsi risultati del proprio operato a una comunita’ che lo aveva delegato a rappresentarla per dieci anni, ha ritenuto utile fare il punto della situazione con un documento un po’ piu’ ampio del solito, che chiarisse le “condizioni a contorno” di alcuni problemi irrisolti.
Chi avesse dubbi sull’attenzione di chi scrive ai problemi delle aree diverse dalla propria puo’ leggere qui
http://www.df.unipi.it/~rossi/Reclutamento%20ed%20evoluzione%20docenza%20ott.2016.pdf
e qui
http://www.df.unipi.it/~rossi/Dinamiche%20di%20genere%20nel%20sistema%20universitario%20italiano.pdf
per citare soltanto i documenti piu’ recenti.
Si rinvia al commento di De Nicolao qui di seguito per scoprire se la “poco elegante lamentela” sia o meno giustificata. Per essere cavaliere ci vuole un cavallo, noi invece siamo appiedati.
Organico di Fisica: -24,9% nel periodo 2008-2016. Hanno fatto (non molto) peggio solo area 04 e area 10.
Il CERN per un cappuccino al giorno… sarebbe bello nuotare nell’oro… pero’ si tratta di un cappuccino all’anno, non al giorno (365 volte meno)
La cosa che mi amareggia è che come universitari pubblici (assumo che unibocconi confidustriosi luiss etc. pubblichino su infolavoce e non su roars) è questo continuo litigare e provocare tra noi (come i capponi di Renzo(i) ).
Sempre a dimostrare ai nostri collleghi che fanno le loro battaglie che sono corporativi o che pensano solo per loro etc. Personalmente trovo orrendi gli iterventi provocazioni di braccesi, accichel etc. Mi chiedo se costoro conoscono l’università in generale o se hanno sempre mantenuto una visione parziale, soggettiva e piccina come spesso sembrano dimostrare. Non sono uno da verità in tasca e amo l’università pubblica e i colleghi (tutti prime donne) che comunque a unipublbica danno la loro intelligenza la loro fatica e il loro lavoro ogni giorno. Che roars faccia parlare tutti anonimi (come me del resto) compresi è molto bello. evviva roars (ps mi dispiace che la nuova presidente cun sia di una uniprivata come potrà rappresentarci boh non lo so già Puglisi suo rettore ha dimostrato…)