Mettiamo che l’Agenzia nazionale, pressata da obblighi di legge, si sia dovuta arrangiare con quello che c’era. Una volta riconosciuto che la presenza di dati certi e affidabili, mancava nel 2012, e che ciò aveva reso poco credibili le mediane per l’ASN, si può supporre che l’Anvur in questi due anni abbia alacremente lavorato per rendere la banca dati affidabile. Lo deve aver fatto per forza, perché se fra qualche mese le mediane fossero ricalcolate o se i dati della banca dati ministeriale dovessero essere utilizzati per qualsiasi esercizio di valutazione non si potrà più esibire un articolo dal titolo “errori e omissioni nella compilazione del sito docente e completezza delle banche dati”. O no?

L’articolo 5 della Delibera 50 descriveva una serie di falle e difetti nella base di dati utilizzata per il calcolo delle mediane. E specificava che l’aggiornamento e la verifica dell’esattezza e completezza delle informazioni sono a cura del singolo docente.

Si affidava dunque ai soggetti valutati la responsabilità delle informazioni fornite, non essendo nessuno, né Cineca, né i MIUR, né tantomento Anvur, in grado di certificare quanto presente nella base di dati ministeriale nota come loginmiur.

Nel 2012 l’Anvur si era da poco insediata, aveva dovuto avviare parecchie campagne di valutazione e non aveva avuto il tempo di dotarsi di strumenti adeguati.

Ciò ha fatto sì che si adottassero una serie di comportamenti opportunistici che tutti conosciamo: età accademiche accorciate, pubblicazioni che scomparivano (quando si dovevano calcolare le mediane nazionali ) e poi ricomparivano (quando si dovevano calcolare gli indicatori individuali).

Da allora sono passati due anni. Ci sono state proteste critiche e ricorsi. Molte delle obiezioni fatte ad Anvur possono essere state capziose o di parte, ma una obiezione era oggettivamente e certamente vera, perché riconosciuta da Anvur stessa. Per calcolare le mediane l’Agenzia nazionale si era affidata a una banca dati piena di errori, non certificata, modificabile continuamente, del tutto fuori controllo e zeppa di doppioni.

Mettiamo che l’Agenzia nazionale, obtorto collo, abbia dovuto mandare avanti le procedure perché pressata da obblighi di legge, e quindi si sia dovuta arrangiare con quello che c’era. Una volta riconosciuto che quello che è l’elemento fondante di ogni analisi bibliometrica, vale a dire la presenza di dati certi e affidabili, mancava nel 2012, e che ciò aveva reso poco credibili le mediane proposte per la Abilitazione scientifica nazionale, si può supporre che l’Anvur in questi due anni abbia alacremente lavorato per rendere la banca dati affidabile. Per controllare che effettivamente le tipologie siano state attribuite correttamente, per deduplicare i doppioni, non solo nei siti individuali, ma anche quelli fra siti diversi, per verificare la veridicità delle informazioni date dai docenti e ricercatori, per collegare i dati di loginmiur con i codici di Scopus e TR.

Lo deve aver fatto per forza, perché se fra qualche mese dovesse ripartire una nuova tornata di abilitazioni e le mediane fossero ricalcolate o se i dati della banca dati ministeriale dovessero essere utilizzati per qualsiasi esercizio di valutazione non si potrà più esibire un articolo dal titolo “errori e omissioni nella compilazione del sito docente e completezza delle banche dati”. O no?

ScrewUp

 

 

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