“arriveranno a frotte gli intellettuali rivoluzionari del Club ROARS&Lincei a spiegarmi che sono solo uno sporco servo del capitale finanziario pluto-giudeo-massonico ed oscurantista. Non è per questi geni incompresi che ho scritto il post ma per quegli altri che, pagando le tasse, li mantengono affinché si dedichino alla chiacchiera rivoluzionaria“; “un sistema espressamente concepito dalle élite europee – cui ROARS plaude – per spossessare i cittadini del controllo sui processi politici“; “piddini difensori del progetto eurista“; “Sylos-Labini: un cialtrone demagogo populista“; “Sylos è grillino? Il padre si starà rivoltando nella tomba“; [Roars] “è ormai diventato squadrismo pedagogico“; “megafono alla panza dei docenti“; “siete uno dei tanti responsabili della radicale e radicata cultura anti impresa“; “degli stalker, disinteressati alla verità, solo a ribadire come i bambini l’ultimo “cacca cacca cacca” “; “leccaculo del governo di turno“; “Caso di studio di cyberbullismo“; “un incrocio tra un fondamentalista islamico e un bambino cocciuto“; in ogni caso “sicuramente Roars fa schifo“. Siamo giunti alla fine del 2018 ed è tempo di bilanci. Offriamo ai nostri lettori un’antologia di quello che è stato detto di Roars durante i suoi sette anni di vita. Il risultato è un pastiche un po’ lisergico, ma autentico al 100%. Una fotografia impietosa del livello a cui possono scadere i dibattiti nell’era del web quando si svolgono sui blog, ma sopratutto su Twitter e Facebook. Se i nostri giudici avessero ragione dovremmo vergognarci di noi stessi. Ci consola pensare che qualcuno di loro deve pur sbagliarsi perché non possiamo essere allo stesso tempo collettivo di intellettuali rivoluzionari, squadristi, fascisti, grillini, piddini, euristi, bigotti e fondamentalisti islamici.
P.S. Segnaliamo una modifica alle regole di moderazione del nostro Gruppo Facebook: a partire dal 1 gennaio 2019, tutti i post proposti dagli utenti dovranno essere approvati da un amministratore. La moderazione dei commenti non subirà modifiche e continuerà ad essere effettuata solo ex post (insulti e/o insinuazioni di carattere personale, linguaggio offensivo, volgarità gratuite, illazioni reiterate, accuse diffamatorie etc. non sono ammessi).
P.S.2. Le più recenti esternazioni dei nostri estimatori sono alla fine dell’articolo.
“collettivi di scienziati rivoluzionari che non vogliono essere valutati da niente e da nessuno”
“intellettuali rivoluzionari del Club ROARS&Lincei”
Michele Boldrin su noiseFromAmerika
i vari collettivi di scienziati rivoluzionari che non vogliono essere valutati da niente e da nessuno, tipo questo ROARS o i loro nuovi alleati della Classe di Scienze Morali etc. dei Lincei fanno affermazioni distorte e parziali. E lo sanno. Ma dimostrarlo non è facile perché il tema è ostico ed i dati oscuri, manipolabili e manipolati. […] arriveranno a frotte gli intellettuali rivoluzionari del Club ROARS&Lincei a spiegarmi che sono solo uno sporco servo del capitale finanziario pluto-giudeo-massonico ed oscurantista. Non è per questi geni incompresi che ho scritto il post ma per quegli altri che, pagando le tasse, li mantengono affinché si dedichino alla chiacchiera rivoluzionaria.
______
“i pasdaran accademici del sito Roars.it“
Goffredo Pistelli su Italia Oggi
“il solito articolo fazioso di Roars”
Giovanni Federico su noiseFromAmerika
______
“sono dei cialtroni”
Dalla cronaca della discussione al Tavolo 2 di Youniversity.lab (23-24 ottobre 2015), due giorni organizzata dal Partito Democratico:
“Zunino ha insistito e, birichino, gli ha chiesto se fosse vero che un documento ANVUR costasse veramente 100.000 euro. […] ha risposto che chi lo dice sono dei cialtroni”
Dalla nostra inviata sul campo di Udine: #laBuonaUniversità minuto per minuto
______
“piddini difensori del progetto eurista”
“Sylos-Labini: un cialtrone demagogo populista”
“La linea filogovernativa di ROARS (rigorosamente se il governo è “de sinistra”)”
“un sistema espressamente concepito dalle élite europee – cui ROARS plaude – per spossessare i cittadini del controllo sui processi politici”
“a ROARS non avete capito un cazzo delle dinamiche macro che hanno portato il sistema universitario al collasso”
Alberto Bagnai su Goofynomics
.@sambarluc @VaeVictis Ragazzi, @Redazione_ROARS è strutturale al progetto antidemocratico di Bruxelles. Sappiatelo.
— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) 2 febbraio 2015
______
“siete uno dei tanti responsabili della radicale e radicata cultura anti impresa”
Fabrizio Benassi su Twitter
Siete uno dei tanti responsabili della radicale e radicata cultura anti impresa, anti industria che è alla base di moltissimi dei problemi di questo paese. Io non vorrei piú condividere lo stesso paese insieme a voi, abbiamo convinzioni che sono inconciliabili.
— Fabrizio Benassi (@lubenasich) 12 maggio 2018
“degli stalker, disinteressati alla verità, solo a ribadire come i bambini l’ultimo “cacca cacca cacca” “
Corrado Zunino (Repubblica) su Twitter
@Redazione_ROARS Appunto, bigotti dell’università. Zelanti e ottusi. Sul piano lessicale pedestri e prevedibili.
— Corrado Zunino (@corzunino) 27 aprile 2015
@Redazione_ROARS Appunto, bigotti dell’università. Zelanti e ottusi. Sul piano lessicale pedestri e prevedibili.
— Corrado Zunino (@corzunino) 27 aprile 2015
@Redazione_ROARS E degli stallker, disinteressati alla verità, solo a ribadire come i bambini l’ultimo “cacca cacca cacca”.
— Corrado Zunino (@corzunino) 27 aprile 2015
______
“troll di roars.it, scherani”
Giuseppe Genna su Facebook
______
“al limite del populismo”
Gilberto Bini, Direttore Responsabile del Notiziario dell’Unione Matematica Italiana
opinioni su cui siamo in disaccordo, come quella del prof. Baccini, al limite del populismo, in base alla quale la non congruità viene sempre dipinta come un’arma a doppio taglio per i candidati
______
“megafono alla panza dei docenti”
Alessandro Ferretti su Facebook
“discutere con la comunità di Roars è tempo perso”
Fausto Panunzi su Twitter
______
“Roars è di destra estrema”
Francesco Biagi su Facebook
“truppe cammellate di sinistra che difendono le concorsopoli”
Fabio Scacciavillani su Twitter
“invasati alfieri di una becera cultura collettivistica”
Marco Cantamessa su Twitter
“specializzati nel mettere alla berlina tutto e tutti”
Giliberto Capano, Marino Regini, Matteo Turri, Salvare università italiana, il Mulino, p. 2
“Le rappresentazioni che dell’università vengono offerte dai media […] o in blog specializzati nel mettere alla berlina tutto e tutti”
______
“ridicoli ad un livello tragicamente cosmico”
Aluda Gracchi su Facebook
“è ormai diventato squadrismo pedagogico”
“squadrismo sì, pedagogico no”
“Pedofilo mi pareva eccessivo”
“Sylos è grillino? Il padre si starà rivoltando nella tomba”
Gio Asquini e Cristiano Corsini su Facebook
“un incrocio tra un fondamentalista islamico e un bambino cocciuto”
Mila Spicola su Facebook
“sicuramente Roars fa schifo”
Giulia Verdiglione su Facebook
______
“leccaculo del governo di turno”
Renato Tassella su Facebook
______
“caso di studio di cyberbullismo”
______
“SPECIALE SCIRE’ (dal suo profilo FB, febbraio 2021) cui dedichiamo uno speciale PPT:
____________________________
“Stanno da sempre con Boeri e Perotti”
(se lo dice Bagnai, che non sbaglia mai, stanne sicuro, sai)
____________________________
Un vivace seguace del Bagnai Alberto scrive poco sotto al tweet precedente …
__________________________
“Sempre orgogliosamente in difesa dei mediocri”, by Fabio Franchino (professando, implicitamente, di appartenere a un’altra categoria)
Lunga vita a ROARS e un buon 2019 alla redazione e a tutti quelli che si riconoscono nelle truppe cammellate di invasati *isti, *ini, *ati e il loro contrario!
Davvero una fotografia impietosa dello stato intellettuale di alcuni accademici italiani. E anche di alcuni ‘giornalisti’ (non riesco a scriverlo se non tra virgolette): il mitico Zunino docet!
Grazie (di continuare ad avere voglia di) esistere.
Meravigliosa questa antologia dell’insulto. Sì, la Rete è anche questo.
Aggiungo soltanto un aggettivo a quelli che avete documentato: necessario. Roars è uno spazio semplicemente necessario.
Verrebbe quasi voglia di chiedere ai lettori di votare quello più creativo. In un ipotetico concorso a premi per l’epiteto più creativo, vedrei un testa a testa tra “intellettuali rivoluzionari del Club Roars&Lincei” (Michele Boldrin) e “invasati alfieri di una becera cultura collettivistica” (Marco Cantamessa), ma non vorrei fare torto ad altri che hanno validamente contribuito a questa antologia.
I due insulti scelti da De Nicolao sono notevoli. Ma credo che Zunino e “la repubblica” rimangano irraggiungibili.
Fra le tre definizioni selezionate -tutte di altissimo livello- la mia preferita è la prima: “bigotti dell’università italiana e scrivete chiacchiere senza “i” “
La mia preferita è senz’altro ‘stallker, disinteressati alla verità, solo a ribadire come i bambini l’ultimo “cacca cacca cacca”’. Freud avrebbe avuto qualcosa di interessante da dire su chi l’ha pensata e scritta.
Concordo !
Quoto: “Roars è uno spazio semplicemente necessario”. Meno male che esiste! Una voce nel deserto! Una speranza! …. adesso non vorrei esagerare … Buon Anno!
Voto l’ossimoro “rivoluzionari piddini” … chi l’ha coniato è un genio a sua insaputa :-)))
Auguro a tutti che esista sempre informazione. Se corretta, efficace, lo decideranno i lettori e i fatti.
Grazie Roars e Auguri! L’accusa di essere paladini di “Concorsopoli” appare insuperabile!!! Altri 100 anni!
Sebbene mi ripugni citare una frase di provenienze quanto mai lontane dal mio sentire, ricordo che si dice “tanti nemici, tanto onore”. Le reazioni, spesso scomposte, suscitate da ROARS ci dicono che forse ha toccato punti nevralgici, messo il dito nella piaga, rotto le uova nel paniere. Non sono in grado di dire se tutto ciò che è stato pubblicato da ROARS sia corretto, sia giusto. Posso solo affermare con convinzione che la presenza di una voce razionalmente critica e informata come ROARS sia vitale per il mantenimento delle dinamiche democratiche in un ambiente ostico come quello accademico. Capisco che l’ANVUR e i suoi vassalli non possano che provare fastidio.
Non sono facilmente etichettabile, leggo ROARS e la ringrazio per le informazioni che altrove non trovo, per farmi sentire meno isolata, meno strana nel pensare diversamente da chi impone il proprio pensiero dominante o semplicemente la propria indifferenza e il proprio cinismo
Insultare significa non comprendere le ragioni dell’altro, significa chiudere quel paracadute chiamato mente.
Secondo Corrado Zunino
“Vivaddio, anche l’università italiana – che è un patrimonio fondamentale del Paese, nonostante Roars – sta cambiando, sta comprendendo che non si vive di privilegi, di favori elargiti, di vantaggi materiali, di cordate e fedeltà.”
Noi siamo in debito con Zunino e quasi tutti il resto del giornalismo italico che si occupa di università e ricerca di 23 milioni di visite: grazie siete davvero fantastici!
https://www.facebook.com/groups/222457594480176/permalink/2515459675179945/?comment_id=2515943271798252&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D
Non ho idea di chi sia Zunino, ma non so a cosa faccia riferimento quando dice che l’UNIversità sta cambiando in meglio. Dalla Gelmini in poi è una deriva di soprusi, di dittatura dei meno dotati e meno interessati agli studenti e al lavoro. Bisogna viverci dentro le situazioni per poterne parlare.
Lavora per Repubblica e dunque lo sa. Insieme a tante altre cose: https://www.roars.it/?s=zunino
Anche pseudo-scienziati:

_____
Dario Braga: questa storia [articolo su PLOS ONE di Baccini, De Nicolao e Petrovich] rischia di essere un altro bell’esempio di pseudo-scienza … dati aggregati – grafici con tutte le discipline dentro – ipotesi di consorterie per “citazioni di scambio” – bhà … nessuna “fede nella bibliometria” ma dal contestarla all’ usarla come strumento di self-deprecation …
___________
Nota: Dario Braga aveva letto talmente attentamente da non essersi reso conto che nella Supporting Information dell’articolo c’erano i grafici disaggregati di tutte e 27 le aree scientifiche Scopus. E che erano richiamati nel testo.
Articolo: https://doi.org/10.1371/journal.pone.0221212
Supporting Information: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0221212#sec008
Prima che se ne perda traccia, registro un “dicono di noi” particolarmente memorabile:
______
«Siete proprio questo: un miscuglio indigesto di meridionalismo piagnone e giacobinismo fuori tempo massimo. Dovreste emigrare oltralpe, dai vostri maestri francesi (con tutti i loro intellettualoidi astratti e francamente pallosi quanto pochi, come voi del resto)»
_______
E anche:
_______
«Intellettuali “progressisti”, cattocomunisti, giacobini e chi più ne ha più ne metta»
È un po’ fra le righe, ma “tristemente noto forum di accademici conservatori” starebbe bene in questa lista.
https://twitter.com/FabbioSabatini/status/1214255499761344512
“Allineati al peggior baronaggio italico. Interessati solo al benessere degli insider”
_________________
Detto da chi auspicava la “zombizzazione” come igiene dell’accademia.
Giovanni Federico: “… facciamo mobbing su quelli giovani ma mediocri o peggio per farli andare in pensione (p.es. tagliamoli fuori dalle commissioni di concorso e facciamone degli zombies). Quando poi i nostri colleghi avranno imparato ed il clima sarà cambiato, allora i soldi saranno ben spesi. In questo processo ci saranno delle ingiustizie? Purtroppo si”
https://www.roars.it/mobbing-colleghi-da-zombizzare-e-giustizia-sommaria-le-abilitazioni-secondo-un-esperto-dellanvur/
Sto male per il nostro paese, per me che ho lavorato tanto e ci ho creduto. L’accademia tradisce i suoi più validi, chi non si piega. Scusate, ma ho fatto il pieno. Ringrazio ancora tutti qui, perché ho creduto si potesse bloccare questo degrado. Non è possibile. Basta.
“ROARS è utile perché indica con precisione l’opposto di quello che bisogna fare per la nostra università.”
https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1229311684663181313
Lo aggiungiamo all’articolo “dicono di noi”!
Anche Roberto Burioni:

Sappiamo di essere “la vera #Kasta” e ne andiamo fieri.

_______________