Ancora prima delle Iene, era stato Gian Antonio Stella il primo a mettere una accanto all’altra la vicenda dell’abilitazione a professore ordinario di Dario Tomasello, «colpevole di aver ripreso pari pari frasi del suo maestro e “assolto” al concorso per l’abilitazione» e la nomina a consigliere Anvur di Paolo Miccoli, «Pizzicato sul “copia-incolla” proprio nell’elaborato richiesto agli aspiranti consiglieri». Il seguito era sembrato degno di un poliziottesco anni ’70, un genere cinematografico che ha il suo caposaldo nel classico La polizia incrimina, la legge assolve. Infatti, in modo alquanto irrituale, è stata la stessa Anvur ad “assolvere” Miccoli per bocca del suo presidente Andrea Graziosi, secondo il quale «I plagi si fanno negli articoli scientifici pubblicati. Il documento in questione è privato, non è una pubblicazione scientifica». Riguardo a Tomasello, la commissione di abilitazione, ritenendo scaduto il suo mandato, se ne era lavata le mani. Il MIUR ne aveva preso atto e aveva nominato un’apposita Commissione tecnico-scientifica, le cui valutazioni, una volta acquisite, erano state trasmesse alle competenti autorità giudiziarie, senza che se ne sapesse più nulla. Due casi finiti nel classico porto delle nebbie? Non è detto: giunge ora notizia che qualcosa si è mosso dalle parti di Messina: non solo il Collegio di Disciplina dell’ateneo ha sospeso  Tomasello per un anno, ma, secondo Repubblica.it, sul caso indaga la Procura di Patti. E Miccoli? Nel suo caso siamo ancora fermi agli anni ’70: Le Iene accusano, Graziosi assolve, il MIUR tace.

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È stato Gian Antonio Stella il primo a mettere una accanto all’altra la vicenda dell’abilitazione a professore ordinario di Dario Tomasello, «colpevole di aver ripreso pari pari frasi del suo maestro e “assolto” al concorso per l’abilitazione» e la nomina a consigliere Anvur di Paolo Miccoli, «Pizzicato sul “copia-incolla” proprio nell’elaborato richiesto agli aspiranti consiglieri». Un accostamento ripreso anche dalle Iene che, stuzzicate da chi difendeva Tomasello proprio in virtù degli inoppugnabili criteri concorsuali stabiliti dall’Anvur, andavano a intervistare Paolo Miccoli, «il professore che copiando si è guadagnato una poltrona da 178.000 Euro», provocandone la precipitosa fuga per le strade di Roma.

Il seguito era sembrato degno di un poliziottesco anni ’70, un genere cinematografico che ha il suo caposaldo nel classico La polizia incrimina, la legge assolve. Da un lato, in risposta a un’interrogazione di Francesco D’Uva (M5S) sul caso Tomasello, si era saputo che la commissione di abilitazione, ritenendo scaduto il suo mandato, se ne era lavata le mani. Il MIUR ne aveva preso atto e aveva nominato un’apposita Commissione tecnico-scientifica, le cui valutazioni, una volta acquisite, erano state trasmesse alle competenti autorità giudiziarie.

Dall’altro lato, a fine febbraio 2016 il Tirreno menzionava l’apertura di un’inchiesta interna al MIUR anche per Paolo Miccoli, senza che ne giungesse alcuna comunicazione ufficiale né allora né dopo. A sorpresa, dopo qualche mese è la stessa Anvur che assolve Miccoli per bocca del suo presidente Andrea Graziosi, secondo il quale «I plagi si fanno negli articoli scientifici pubblicati. Il documento in questione è privato, non è una pubblicazione scientifica». Tesi affascinante, ma ardita, al punto di suscitare un plateale «Ma ci faccia il piacere!» da parte di Gian Antonio Stella.

Porto delle nebbie per entrambe le vicende?

A dire il vero, qualcosa si è mosso dalle parti dell’Università di Messina, sul cui sito è apparso il seguente comunicato stampa:

Comunicato N° 326 del 3 agosto 2016

Tags: Provvedimento disciplinare

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Messina nella seduta di oggi (mercoledì 3 agosto), accogliendo la proposta del Collegio di Disciplina in seguito alla richiesta del Rettore prof. Pietro Navarra, ha sospeso per un anno il prof. Dario Tomasello.
L’iter del procedimento disciplinare era iniziato nello scorso mese di giugno, sulla scorta delle conclusioni a cui era pervenuta un’apposita commissione tecnico-scientifica (presieduta dal prof. Tullio De Mauro) nominata dal MIUR dopo una segnalazione trasmessa dall’Ateneo peloritano, secondo la quale in diversi lavori scientifici del prof. Dario Tomasello sono presenti ricopiature.

Non è però detto che il provvedimento disciplinare chiuda la vicenda:

E questa sospensione potrebbe non esser l’unica conseguenza per Tomasello:  il dossier redatto da Fontanelli dove appaiono tantissimi i paragrafi riportati integralmente dal lavoro del professore Giuseppe Amoroso, ordinario di Letteratura italiana, professore di Tomasello, sono stati trasmessi in Procura dove Amoroso ha presentato ufficiale denuncia. Sul caso indaga la Procura di Patti. palermo.repubblica.it

E Miccoli? Nel suo caso siamo ancora fermi agli anni ’70: Le Iene accusano, Graziosi assolve, il MIUR tace.

Fatevi_vivi

 

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4 Commenti

  1. Sposto il tiro dal copia-incolla ad un altro aspetto della vicenda che mi lascia perplesso.
    Sono solo io a trovare strano che sia il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Messina a emettere un provvedimento disciplinare, e non il Senato Accademico?
    Forse un ulteriore segnale di “aziendalizzazione” dell’università italiana?

    • Il CdA ha sospeso Tomasello “accogliendo la proposta del Collegio di Disciplina in seguito alla richiesta del Rettore prof. Pietro Navarra”. Ai sensi del “Regolamento per il funzionamento del Collegio di disciplina e per lo svolgimento del procedimento disciplinare nei confronti dei professori e dei ricercatori universitari” di Messina,
      ___________
      “I componenti del Collegio di disciplina sono designati dal Senato Accademico, sentito il Consiglio di Amministrazione, tra docenti in possesso di competenze specifiche in materia.”
      ___________
      Quindi, il Senato designa il Collegio di Disciplina che propone le sanzioni, mentre il CdA le approva.

  2. Il copia-incolla è una pratica diffusa. La cosa peggiore è che il mondo accademico la giustifica: ‘le idee non hanno proprietario’, ‘lo fanno tutti’ ecc. E’ questo il motivo per cui è difficile riuscire a far comprendere agli studenti che non devono costruire tesi con il copia-incolla

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