Chi ha chiesto ad ANVUR la riapertura dei termini per il caricamento dei prodotti per la valutazione VQR? Ieri, nel corso del Convegno #obiettivostudenti (Focus sulla condizione degli studenti universitari dell’Italia centrale dai risultati della Settima Indagine Eurostudent), il presidente della CRUI ha mostrato di cascare dalle nuvole e ha dato ragione al collega Corradini che invocava chiarimenti dal MIUR, il quale – per ora – brilla per il suo silenzio. Un quadro surreale: Corradini dichiara che non inserirà nuovi lavori. Manfredi dice che non lo farà nemmeno lui – come rettore – e che pensa che che non lo farà “qua… nessuno”. Un “qua[si?]” che suscita legittimi interrogativi. La riapertura è frutto di negoziati diretti, di cui il Presidente della CRUI è stato tenuto all’oscuro? Che ruolo – ammesso che ne abbia uno – sta giocando il MIUR? A chi risponde e con chi dialoga l’ANVUR?


Flavio Corradini (Rettore Università di Camerino): Un’altra cosa che vi dico che ho trovato anomala: ieri sera o stamattina ho ricevuto un “messaggio VQR”. E l’ANVUR ci abilita – noi rettori –  a inserire lavori. Non un messaggio dal Ministero. Cioè io adesso dovrei mettere i lavori dei colleghi che mi hanno negato di farlo perché me lo ha detto l’ANVUR.. Non me l’ha detto il Ministero. Ma, Gaetano, ma è una cosa normale? Io non riesco più davvero a capire …

Gaetano Manfredi (Presidente CRUI): No, ma infatti su questo io penso che noi – diciamo – visto che abbiamo ricevuto questa notizia, prenderemo una posizione, perché, se non c’è un chiarimento, non vedo che cosa sia cambiato rispetto a prima …

Corradini: Niente! Ovviamente, non lo farò.

Manfredi: Ma neanch’io lo farò, come … diciamo … come Rettore della mia università, ma penso che qua… nessuno lo farà. Comunque su questo prenderemo una posizione.

Corradini: Va bene. Io comunque non mi muoverò finché il MIO Ministero non mi dà un’indicazione. NON l’ANVUR! Io sono favorevolissimo alla valutazione, però … cioè …  va un interlocutore ce lo devo avere.

Manfredi: È chiaro … chiaro.

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32 Commenti

  1. in un sistema allo sfascio, l’ANVUR è fuori controllo …
    Un tempo si diceva che l’autonomia delle Università (stabilito
    dall’articolo 33 della Costituzione) si traducesse nel fatto che le relative attività fossero disciplinate, oltre che dagli Statuti, esclusivamente da norme legislative che vi operino
    espresso riferimento.
    Oggi invece c’è un Agenzia che all’insaputa di tutti apre e chiude i termini della VQR a suo piacimento indipendentemente da MIUR (che la vigila) e la CRUI (che raccoglie le governance degli Atenei). Già il fatto che la CRUI avesse chiesto una proroga dei termini inizialmente concessa a metà e poi riconosciuta solo per i renitenti (coloro che fin’ora non hanno sottomesso prodotti) la dice lunga su chi pretende di essere il PADRONE DEL VAPORE del sistema universitario universitario…

    La conclusione è che un tempo c’erano i Baroni universitari, oggi invece c’è l’ANVUR …

    • Tendiamo a differenziare i baroni di un tempo con quelli di oggi. Quando eravamo studenti i baroni avevano la barba bianca e tendiamo a conservare questa immagine mentre invece con i baroni di oggi ci siamo cresciuti insieme e troppo spesso non li sappiamo più riconoscere.

    • @thor : e se la smettessimo di adoperare il linguaggio qualunquistico e denigratorio della propaganda di regime che col termine ‘baroni’ – ormai del tutto fuori luogo nell’università di massa … e di burocrati di oggi – vuole semplicemente rinnovare e confermare il consenso elettorale a favore della casta politiconfindustriale, sotto tutte le bandiere? diciamo semplicemente professori e ricercatori universitari: come in tutti i ceti, ce ne sono di buoni e di cattivi…

    • @aristotele: il mio non è un discorso qualunquistico. Magari lasciamo perdere i ricercatori universitari, giusto per evitare di rifare di tutta un’erba un fascio. E’ la gestione di un dato potere quello che dobbiamo sapere analizzare in modo critico. Stando dentro al sistema, per quello che può riguardarci, è anche più facile.

    • @thor: eh, no, non lasciamo affatto perdere i ricercatori a tempo indeterminato, molti dei quali entrati negli anni ’80, grazie a idoneità farlocche, sanatorie, ope legis varie, (col risultato di intasare i ruoli per decenni e impedire ai giovani meritevoli venuti dopo di farsi spazio), e della cui operosità scientifica media la mia esperienza mi fa dubitare non poco…
      (ma soprattutto non cadiamo nel tranello del regime, sempre efficace: divide et impera!)

  2. Sono tre volte allibita. Uno: che i rettori dichiarino che così dal ciel sereno ricevono dall’Anvur nuove disposizioni, la cui origine primaria non si conosce. Due: che non dicano contestualmente, e siamo sempre lì, che tutto questo movimento (che hanno però cercato di smorzare) ha sì la vqr al suo centro, anche per le sue incongruenze metodologiche, ma che oramai la vqr è assurta, per la sua concreta materialià e immeditezza, a simbolo dei problemi maggiori di un’università che non sta più reggendo nel suo insieme. Tre: che non abbiano capito una cosa che molti dicono da un pezzo, e che cioè oramai o il Miur opera sotto la copertura dell’Anvur, o che, peggio, l’Anvur ha sostituito il Miur o si è imposto al Miur.

  3. E’ un vero pasticcio. Il MIUR rimanda tutto al bando dell’ANVUR. In questo caso però l’ANVUR si è permesso di riaprire e non per tutti i termini. Già tutte le proroghe sono state un po’ dubbie però spostavano in avanti la scadenza e per tutti. La scadenza è poi arrivata alle 24 del 14/3/2016.

  4. Manfredi: “ma penso che qua… nessuno lo farà”. A me l’indecisione del “qua” bloccato aveva fatto pensare ad una interpretazione più maliziosa. Un poco diplomatico “qualcuno lo farà”subtio rintuzzato nel nessuno lo farà. Ovviamente sono illazioni. E vorrei ricordare che i due rettori del video sono tra quelli che dalla non-riapertura ci guadagnerebbero, visto che hanno percentuali di caricamneti sopra la media nazionle (Camerino) e mooolto sopra la media nazionale (Federico II).

  5. Sono il meno adatto a commentare tale fatto, essendo tra quelli che ha chiuso la VQR, per fesseria, per spirito di servizio verso il mio SSD di Dipartimento, lo stesso Dipartimento… Ma fatto il dovuto mea culpa, voglio urlare tutto il mio malessere rifacendomi ad un passo di Isaia famoso (già citato da Silone) 26, 9-20

    17 Come una donna incinta che sta per partorire
    si contorce e grida nei dolori,
    così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
    18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori
    quasi dovessimo partorire: era solo vento;
    non abbiamo portato salvezza al paese… (Isaia come molti contro il potere finì poi ammazzato…)

    Diciamolo con franchezza noi (come Italia) non apparteniamo all’Europa se non geograficamente, ma neanche alla lega africana, o a quella araba… apparteniamo di fatto ad un paese corrotto o sovra burocratizzato dove alla ridondanza dei poteri superburocratici corrisponde un vuoto assoluto di sapienza amministrativa e gestionale. Che fanno i soggetti di questi enti? Pensano solo ai propri pennacchi e alle proprie prebende, e a tempo perso ai problemi dell’Università, cioè ai problemi di formazione delle nuove generazioni, cioè al futuro del Paese.
    CRUI, ANVUR, MIUR, e fermiamoci qui, sanno solo gestire i propri interessi e piccoli affarucci, non sollevando lo sguardo più alto che pascersi giorno per giorno come animali senza ragione… (Tassoni, Le Filippiche contro gli spagnoli). Rammento ancora la definizione di Fantoni in quel di Udine data a ROARS “cialtroni” che non abbiamo contrastato a sufficienza, da esimio cialtrone per l’ANVUR non posso che urlare come una donna che partorisce tutto il mio rifiuto verso organismi che sono solo un orpello e peso per l’Università, quella pubblica intendo, che stanno distruggendo. Il piccolo è bello di una volta lo possiamo cambiare in “privato è bello, pubblico è brutto” e quando avremo privatizzato tutto, anche il bene pubblico, parleremo delle macerie dell’Università italiana, diventati siti archeologici, gestiti da privati.

  6. Breaking News da Pisa: sarebbe in corso un CdA straordinario per “recuperare la protesta”. Potrebbe essere una risposta alla domanda su chi ha chiesto la riapertura. D’altronde, le connessioni pisane con ANVUR sono note (Bonaccorsi, prima e Miccoli adesso). Forse è un’onta troppo grande che la protesta #stopVQR abbia uno dei suoi baluardi nazionali proprio a Pisa. Talmente grande, da indurre l’arbitro ANVUR a richiamare in campo le squadre che stavano già facendo la doccia negli spogliatoi.
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  7. Per Paolo Biondi (e per le migliaia di Cuor di Leone a posteriori che infestano l’Università italiana): il problema siete voi, solo ed esclusivamente voi. Se pensavate davvero queste cose dovevate avere il coraggio di schierarvi e di dare forza alla protesta; dirlo ora serve solo a coprirvi di ridicolo. Mi vengono in mente tutte quelle pacche sulle spalle ricevute in corridoio, lontani da occhi indiscreti, dopo un burrascoso Consiglio di Facoltà o di Dipartimento, da parte di qualche collega che si era però ben guardato dal prendere posizione contro decisioni perlomeno criticabili… Conosco molto bene questo atteggiamento e lo combatto da anni: davanti al potere, a prescindere da chi lo rappresenti in quel momento, ci si genuflette sempre e comunque, si volge lo sguardo dall’altra parte e si turano persino le orecchie affinché la coscienza non chieda conto della mancata solidarietà nei confronti di una battaglia che, in fondo, si ritiene giusta; una volta sciolta l’assemblea e fuori dalla vista del Preside/Direttore/Rettore ecc. il sangue riprende a circolare, si rimuove l’azione appena compiuta (della quale evidentemente si prova vergogna) e ci si affretta a mostrarsi in totale sintonia con le posizioni espresse da pochi e contro le quali si è votato pochi minuti prima. Trovate voi una definizione acconcia a questo atteggiamento psicologico, la mia credo sia irriferibile.

    • Giovanni 8

      1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2 Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3 Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4 gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6 Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7 E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9 Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
      Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10 Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

    • Credo che quei calcoli fossero presenti nel volume Venere allo specchio, “di cui ha personalmente scritto l’Introduzione”. E comunque sia, presumo che, se qualcuno chiedesse chiarimenti, direbbe: sono «espressione del mio pensiero».

  8. Certo hai ragione, già ho scritto che sono un cialtrone in senso fantoniano, Fantoni non a caso è presidente dell’ANVUR e fa pure un’eccellente peer review di ROARS…
    A me piace la storia perché non parliamo di Giordano Bruno, con una tesi contestata sulla pluralità dei mondi, che il giorno prima dell’esecuzione era disposto a ritrattare, ma poi ci ripensò, la notte porta consiglio, e fu bruciato a campo di fiori…
    Che dire di Galileo che ritrattò e non lo fa’ affatto per me piccolo scienziato o uomo (?!)…
    Che dire della fisica ebrea degenarata messa all’indice in Germania da due premi Nobel Lenard e Stark che poi passarono i loro guai con il governo alleato alla fine della II guerra mondiale…
    Che dire dei dodici professori che rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista (l’1 per mille pare), quando il partito comunista in clandestinità aveva invitato i suoi iscritti a giurare perché non si perdesse alcun contatto con le nuove generazioni… E gli studenti ebrei poi venivano espulsi da tutte le scuole del regno di ogni ordine e grado…
    Che dire di Togliatti che salvò dall’epurazione un noto fascista Azzariti, che divenne pure II presidente della corte costituzionale…
    Dal legno storto dell’umanità non si è mai ricavato un bastone dritto (Kant)…
    Un cialtrone storto.

    • Si parva licet componere magnis, verrebbe da aggiungere paragonando i lavori delle api alle fatiche dei Ciclopi. E spesso non licet.

  9. Sono uno storico, apprezzo lo stile e il senso e, soprattutto, non ne faccio una questione personale, ma qui si parla d’altro, di ciò che da anni ci viene fatto passare quotidianamente sotto il naso senza che ci si prenda minimamente la briga di reagire. Siamo disposti a tollerare qualsiasi cosa, persino questa farsa della VQR risuscitata a comando. Ho partecipato ai movimenti contro il “blocco” della Moratti, la legge Gelmini e lo sfascio dell’istruzione pubblica e ora contro il colpo finale infertole dalla VQR e sempre, immancabilmente, ho sentito questi discorsi a posteriori. Non è mai successo, invece (ma capisco che il campione sia poco rilevante per fare statistica), che a uno di questi ripensamenti abbia poi fatto seguito, all’occasione successiva, un atto di coraggio nel momento in cui sarebbe servito a qualcosa.

  10. Ma certo: chi potrebbe mai pensare che siano così “inciucioni e spudorati”. Quando capirà che era tutto uno scherzo, pensa che faccia farà il Rettore di Pisa che ha convocato un CdA straordinario. A pensarci bene, però, anche il CdA pisano è stato convocato l’1 aprile …
    Un po’ come la parodia di Bertinotti by Corrado Guzzanti:
    «Dobbiamo divertirci, facciamo gli scherzi, rompiamo i cojoni e ci divertiamo veramente [con la “r” arrotata] …»
    https://youtu.be/GtEDjHmJXJI?t=3m38s

  11. Lui (Guzzanti) aveva capito tutto da tempo ! Non a caso gli dedicai l’epigrafe del mio libercolo di Teoria dei Segnali
    http://www.tlc.unipr.it/vannucci/studenti/LibroTdSB_EpigrafeCap1_150x150dpi.jpg

    Una chicca, su quel video: al minuto 6’38” appare, in prima fila tra il pubblico, Karima El Mahroug (nota poi come “Ruby Rubacuori”): è la prova provata che tutto fila, tutto ha un senso, tutto si chiude…
    https://youtu.be/GtEDjHmJXJI?t=6m38s

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