Tre docenti si chiedono attraverso quali procedure e criteri l’Anvur sia giunta alla graduatoria delle Riviste di Storia (settore concorsuale 11/A2), pubblicata sul sito ANVUR del 6 settembre. Elenchiamo di seguito alcuni dati, da loro fornitici, che riteniamo utili per lo sviluppo di una riflessione sugli esiti della classificazione delle riviste di eccellenza, riportando in calce i loro nomi.

In appendice riportiamo il documento della SISEM sulla c.d. lista di riviste di “eccellenza”.

Per il settore concorsuale 11/A2, l’Anvur ha considerato di fascia A le seguenti riviste italiane (tra parentesi il numero di articoli pubblicati sulla rivista dagli strutturati del SSD M-STP/02, dato fornito dall’Anvur alla Società di storia, il 21 giugno 2012):

 

– Riviste ISI e INT1: Quaderni Storici (41), Rinascimento (7), Rivista Storica Italiana (79) e Studi Storici (19).

 

Escluso: Archivio Storico Italiano (73), indicato dalla Sisem e anch’esso ISI e INT1;

 

– Riviste ISI e INT2: Contemporanea – rivista di storia dell’800 e del900 (9), Studi Medievali (4).

 

Escluse: Mediterranea – ricerche storiche (56) e Nuova Rivista Storica (38), indicate dalla Sisem e anch’esse ISI e INT2;

 

– Riviste solo ISI: Reti Medievali (0);

 

– Riviste solo INT1: Passato e presente (7), Storia della Storiografia (2);

 

– Riviste solo INT2: Ricerche di Storia Politica (1), Rivista di Storia del Cristianesimo (INT2 sino al 2007) (19), Rivista di Storia della Chiesa in Italia (14), Studi e Materiali di Storia delle religioni (INT2 sino al 2007) (0).

 

Escluse: Cromohs (20), Cheiron (14), Studi Veneziani (15), indicate dalla Sisem e anch’esse INT2;

 

– Riviste solo NAT: Società e Storia (36), Storica (43).

 

– Riviste non ISI, non INT, non NAT: Bullettino dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (0), Genesis – Rivista della Società delle Storiche (12), Memoria e Ricerca (5), Mondo contemporaneo (0).

 

Offriamo questi dati alla cortese attenzione dei colleghi e al loro giudizio. Da parte nostra ci limitiamo a rilevare che in alcune riviste classificate di fascia A i modernisti nell’ultimo decennio non hanno mai scritto, e neppure nella stragrande maggioranza delle molte, e a volte poco rilevanti, riviste straniere. Con piacere rileviamo inoltre che in alcuni paesi dell’Europa dell’est la ricerca è avanzatissima, stando almeno al numero delle riviste straniere che l’Anvur classifica di fascia A. Ma rivendichiamo con forza il valore della ricerca storica e dei periodici italiani di categoria, che la classifica dell’Agenzia di valutazione ha ingiustamente penalizzato come si evince da quanto qui esposto. Infine chiediamo che tutti gli atti che hanno portato alla classifica delle riviste, verbalizzati sicuramente dai vari gruppi di valutazione, siano resi pubblici in nome del principio di trasparenza.

 

Orazio Cancila (direttore di “Mediterranea – ricerche storiche”)

Eugenio Di Rienzo (direttore di “Nuova Rivista Storica”)

Giuliano Pinto (direttore di “Archivio Storico Italiano”)

 

N. B. Per agevolare il lettore, riportiamo appresso la legenda ERIH:

– NATional (NAT): European publications with a recognized scholarly significance among researchers in the respective research domains in a particular (mostly linguistically circumscribed) readership group in Europe; occasionally cited outside the publishing country, though their main target group is the domestic academic community.

– INTernational (INT): both European and non-European publications with an internationally recognized scholarly significance among researchers in the respective research domains, and which are regularly cited worldwide. International journals are themselves classified into two sub-categories based on a combination of two criteria: influence and scope:

– INT1 Sub-Category: international publications with high visibility and influence among researchers in the various research domains in differentì countries, regularly cited all over the world.

– INT2 Sub-Category: international publications with significant visibility and influence in the various research domains in different countries.

 

I dati Isi sono tratti da ISI Web of Science di Thomson Reuters (Arts and Humanities citation Index Journal List 2011); i dati INT da ERIH- European Reference Index for the Humanities (2011), indicato dai GEV11 come uno degli elenchi più accreditati al momento disponibili.

 

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SISEM SULLE ABILITAZIONI NAZIONALI E LA LISTA ANVUR DELLE RIVISTE DI FASCIA A

Il Consiglio Direttivo della SISEM, riunitosi a Bologna il 10 settembre, ha preso in esame la lista ANVUR delle riviste di fascia “A” dell’area 11 e propone le seguenti riflessioni anche con riferimento più generale alle nuove procedure di valutazione e di abilitazione.

E’ convinzione da tempo condivisa dalla SISEM che sia indispensabile introdurre nel nostro sistema universitario procedure di valutazione della produzione scientifica dei docenti ai fini dell’assegnazione dei fondi per l’università e per la ricerca e per la selezione sia dei candidati sia degli aspiranti commissari di concorso. Ma è chiaro che se criteri “quantitativi” e “formali” di valutazione della produzione scientifica sono senz’altro validi per la valutazione delle strutture (dipartimenti; centri e gruppi di ricerca: progetti), non sono sufficienti per la valutazione della produzione scientifica dei singoli studiosi, i cui lavori devono essere valutati nel merito. È questa la posizione che la SISEM, insieme a tutte le società scientifiche che fanno riferimento all’Area 11, ha sempre sostenuto e che è stata accolta, com’è noto, dall’ANVUR. Una posizione peraltro assai ragionevole, dal momento che le banche dati sulle quali si costruiscono i criteri di valutazione bibliometrica non sono del tutto affidabili.

In ogni caso, i criteri “quantitativi” e “formali” della produzione scientifica, pur dovendosi ispirare a standard internazionali, non devono trovarsi in netta contraddizione con le specificità del settore disciplinare sotto valutazione e devono trovare il consenso della comunità scientifica.

È con questo intendimento che la SISEM, fin dall’avvio delle procedure della VQR e, quest’anno, in occasione dell’avvio delle procedure per le abilitazioni nazionali, ha risposto positivamente all’invito dell’ANVUR a proporre criteri utili alla classificazione della produzione scientifica, nella consapevolezza che questi criteri devono, in ogni caso, nascere dal dibattito interno alla comunità scientifica di riferimento In tutte le occasioni nelle quali ha avuto rapporti “istituzionali” con l’ANVUR, la SISEM ha sempre ribadito e sottolineato la sua autonoma e specifica natura di associazione di studiosi di storia moderna, nata allo scopo di promuovere la ricerca, la crescita culturale, l’internazionalizzazione e la promozione del dibattito storiografico e della sua presenza nel dibattito pubblico. E’ con queste premesse che il Consiglio Direttivo della SISEM ha discusso delle possibili prospettive che stanno aprendosi in relazione all’avvio delle procedure di abilitazione, agli strumenti che a tale scopo sono stati approntati dall’Anvur e ai probabili effetti che questi ultimi potranno avere sul reclutamento dei futuri docenti e studiosi di storia.

Per quanto riguarda la lista delle riviste di fascia “A” licenziata dall’ANVUR, si osserva come essa non rispecchi affatto i criteri che il Consiglio Direttivo della SISEM aveva suggerito all’Agenzia e che scaturivano da un approfondito lavoro di analisi e valutazione delle riviste di storia moderna concepito in modo da garantire al tempo stesso l’applicazione di parametri internazionalmente riconosciuti e il rispetto dell’assetto consolidato della disciplina – un assetto caratterizzato da tradizioni culturali e accademiche plurime,  radicamenti territoriali dei gruppi di ricerca e pluralità  di sedi di pubblicazione. La SISEM ha sempre specificato inoltre che la definizione di una lista di riviste di fascia “A” non dovesse tradursi né in alcun modo intendersi come strumento diretto di valutazione dei saggi pubblicati né dei progetti culturali e accademici che a quelle riviste hanno dato vita.

La lista di riviste di fascia “A” elaborata dall’ANVUR, al contrario, non riflette la specificità del settore disciplinare della modernistica italiana, non tiene conto dei criteri suggeriti dalla SISEM e non è riconducibile a criteri alternativi coerenti , la cui esplicitazione, peraltro, tuttora manca.

Il Consiglio Direttivo della SISEM chiede pertanto all’ANVUR

  1. di rendere pubblici i criteri seguiti nella definizione delle riviste di fascia A.
  2. Di considerare al più presto – secondo le previsioni normative – la revisione di una lista di riviste che ha effetti immediati quanto all’ammissibilità di candidati alle abilitazioni e che, soprattutto, potrà avere più seri effetti a più lunga scadenza in termini di orientamento delle scelte di pubblicazione e quindi di futuro assetto della disciplina: un assetto che non dovrebbe dipendere da scelte politico-burocratiche di vertice, ma eventualmente da decisioni maturate con ponderazione in seno alla comunità degli studiosi.

 

Occorre a tale scopo non solo che ci sia conferma da parte del Ministero circa la prossima revisione della lista, ma soprattutto che l’ANVUR si impegni affinché tale revisione avvenga attraverso un confronto con le società scientifiche non costretto entro limiti temporali eccessivamente ridotti e che sia tale da portare all’individuazione di criteri di valutazione veramente condivisi.

Il Consiglio Direttivo della SISEM ribadisce con forza  la propria posizione a favore della più completa libertà di giudizio delle  commissioni di concorso per le abilitazioni, e per il successivo reclutamento, che dovranno effettuare liberamente valutazioni analitiche di merito della produzione scientifica e dei profili complessivi dei candidati, senza condizionamenti derivanti da considerazioni quantitative legate al criterio del superamento delle mediane.

Il Consiglio Direttivo della SISEM ritiene altresì che sia indipensabile avviare in seno alle società scientifiche un confronto intorno ai criteri di valutazione che le commissioni dovrebbero rispettare nelle procedure di abilitazione e reclutamento; e che al tempo stesso sia necessario un più generale ripensamento sul profilo complessivo della disciplina e delle sue modalità di produzione e comunicazione scientifica nell’intento di conseguire livelli qualitativi sempre più elevati e sempre maggiore efficacia comunicativa.

Sull’insieme di questi temi il Consiglio Direttivo ribadisce il proprio  impegno a promuovere una discussione tra tutte le socie e i soci e a presentare, in occasione della assemblea nazionale 2013, un documento di sintesi sugli orientamenti maturati attraverso il confronto.

 

 

 

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