Con il Decreto del 30 ottobre 2015 n. 855, “Rideterminazione dei settori concorsuali” (attualmente in fase di pubblicazione nella ) Gazzetta Ufficiale: per il testo, si veda qui ), il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Sen. Stefania Giannini, ha disposto l’autonomia del s.s.d. JUS 14 Diritto dell’Unione europea , ai fini concorsuali, sulla base dell’espressa, specifica considerazione della “autonomia scientifica acquisita da tale settore, rispetto al settore concorsuale 12/E1 di cui al decreto ministeriale del 12 giugno 2012” (ultimo considerando).
La decisione adottata dal Ministro, a differenza di quanto raccomandato nel pertinente parere del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) dello scorso aprile, è inspiegabilmente intervenuta senza alcuna forma di coinvolgimento della comunità accademica interessata – la Societa’ italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea (SIDI) e la Conferenza delle Associazioni scientifiche del Settore Giuridico (CASAG) – accogliendo, viceversa, una petizione presentata da taluni professori afferenti al al settore JUS 14 in totale autonomia, non solo rispetto all’insieme di coloro che afferiscono al macro-settore 12/E1 (in cui e’ inserito, insieme al s.s.d. JUS 13, il s.s.d. JUS 14), ma anche rispetto a gran parte di coloro che sono incardinati nel s.s.d. JUS 14.
La petizione pervenuta al Ministro Giannini e al Capo del Dipartimento per la ricerca e l’istruzione superiore, Prof. Marco Mancini, e’ stata spedita al Presidente del CUN, Prof. Andrea Lenzi, ed e’ stata firmata da:
4 Professori in congedo;
4 Professori stranieri;
11 Professori ordinari;
Nessun professore associato; nessun ricercatore, ne’ a tempo indeterminato, ne’ a tempo determinato.
Il settore JUS 14 conta 107 addetti; 25 professori ordinari; 20 professori associati; 62, fra ricercatori, assistenti, ricercatori t.d. (di cui 31 ricercatori a tempo indeterminato).
I suddetti professori ordinari in ruolo costituiscono, dunque, il 39% del totale degli ordinari in ruolo; il 20% del totale dei professori ordinari ed associati; poco piu’ del 10% del totale dei professori ordinari, associati e ricercatori in ruolo.
Il totale aggregato degli strutturati nei settori JUS 13 e JUS 14 – aggregati ai fini ASN (abilitazione scientifica nazionale), nelle due tornate espletate (i cui esiti, a torto a ragione, sono alla base della vicenda) – e’ di 365 persone (258, in tutto, nel settore JUS 13, di cui 75 professori ordinari).
Cio’ vuol dire che il Ministro ha adottato una decisione che investe ben 365 addetti scientifici, sulla base di una petizione presentata da 11 professori ordinari strutturati, pari al 3% del totale, privi di qualsiasi rappresentanza certa.
Gli effetti potenziali di una simile prassi – opache e gravemente distorsive dei rapporti fra istituzioni del settore – sono dirompenti, come si puo’ facilmente immaginare.
Inoltre: La Societa’ italiana di Diritto internazionale e di Diritto dell’Unione europea, completemente “by-passata” – malgrado il Ministro fosse stato espressamente messo sull’avviso, con una specifica comunicazione, e malgrado quanto richiesto dal suddetto parere del CUN – conta piu’ di 500 iscritti (a questo link, il suo comunicato ufficiale, a seguito dell’adozione del Decreto; la CASAG (Conferenza delle Associazioni scientifiche del Settore Giuridico) ne rappresenta svariate migliaia.