Il Comitato di selezione, nominato con DM 235 del 22 marzo 2018, ai sensi dell’articolo 8 del DPR 76 del 2010, ha concluso i propri lavori consegnando al Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca l’elenco dei 15 candidati tra cui il ministro sceglierà i prossimi membri del consiglio direttivo dell’ANVUR.
Mo’ vediamo che farà De Nicolao quando starà dall’altra parte della barricata :PPPPPPPPP
… se venisse scelto
La candidatura del Prof. De Nicolao mi sussurra all’orecchio che probabilmente io, in tutti questi anni, di ROARS non ho capito nulla. Evidentemente è una lettura troppo sofisticata per uno come me.
Cioè non avevi capito che tutte quelle finte critiche all’ANVUR da parte di De Nicolao & co. nascondevano in realtà l’aspirazione a far parte di quell’élite? Bravo, hai scoperto finalmente il segreto! Ora tutto torna, vero?
Se Giuseppe De Nicolao verrà eletto, come spero, finalmente nell’ANVUR potremo avere qualcuno che sa che indici, fattori e numerologia sono una parte più che marginale della ricerca scientifica di qualità.
A parte questo, mi chiedo perchè in queste commisioni non sia mai considerata la presenza di un Genetista (non medico)……
Non c’è elezione purtroppo, ma nomina. Incrociamo le dita, ma la vedo dura.
No, non l’avevo capito ma chi mi conosce sa che sono uno sprovveduto anche se in fondo spero ancora non sia vero. Comunque per ora: adieu ROARS, Return On Anvur ReckoningS!
E’ tutto molto lineare. Circa 10 persone hanno lavorato gratis in questo blog per oltre 8 anni allo scopo di riuscire a far selezionare qualcuno di loro in una rosa da cui il ministro sceglierà i prossimi membri del direttivo.
Non è stato un grande sforzo: ci è bastato scrivere o revisionare 3.600 articoli (a cui va aggiunta la moderazione di 47.000 commenti), stando ben attenti a compiacere un po’ tutti, da destra a sinistra. Con un certo successo, a giudicare da quello che dicono di noi:
https://www.roars.it/dicono-di-noi-collettivo-di-rivoluzionari-destra-estrema-piddini-un-incrocio-tra-un-fondamentalista-islamico-e-un-bambino-cocciuto/
Di comune accordo con il resto della Redazione di Roars, tre redattori (Alberto Baccini, Giuseppe De Nicolao e Paola Galimberti) hanno presentato le loro candidature. Baccini e Galimberti si erano già candidati anche nel 2016, senza essere selezionati a far parte della lista finale dei 15 candidati. Quel bando, a differenza di quest’ultimo, richiedeva ai candidati la presentazione di sintetiche linee programmatiche, che erano state rese pubbliche. Quelle di Baccini e Galimberti sono consultabili qui:
https://www.roars.it/esaminati-inauditi-bocciati/
Tra i tre redattori che avevano presentato domanda, solo io sono stato incluso nella lista dei 15 Candidati selezionati dal Comitato per la costituzione del consiglio direttivo dell’ANVUR. All’interno di questa lista i futuri componenti del direttivo Anvur saranno nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro, sentite le competenti Commissioni parlamentari.
Nel corso dell’audizione dell’8.1.2019, ho parlato di tre pilastri.
1. Rigore e trasparenza amministrativa. Esempi da non ripetere: opacità nella nomina di valutatori e gruppi di lavoro, riviste la cui classificazione è stata decisa in sede di giustizia amministrativa, risultati della valutazione cambiati (senza comunicarlo) dopo la pubblicazione, 1,3 miliardi di Euro del dipartimenti di eccellenza distribuiti in base a una classifica i cui calcoli non sono replicabili (la richiesta FOIA è stata respinta).
2. Rigore scientifico: indicatori e metodi scientometrici devono non devono essere in contrasto con lo stato dell’arte della conoscenza scientifica. Idem per gli approcci valutativi che devono tener conto dello stato dell’arte in discipline quali filosofia, storia e sociologia della scienza. La valutazione deve adattare i suoi strumenti alla realtà che osserva. Non deve accadere che venga chiesto alla pratica scientifica di adattarsi a rigide griglie valutative. Esempi da non ripetere: enfasi su classifiche metodologicamente sbagliate e assegnazione di ingenti premialità (dip. eccellenza) sulla base di indicatori fai da te.
3. Responsabilità. Non è possibile lavarsi le mani relativamente agli effetti delle valutazioni prodotte dall’agenzia, scaricando le “conseguenze non volute” sull’uso errato che se ne farebbe in altra sede, per esempio localmente negli atenei. Non per nulla in UK si parla di “responsible metrics”. Più in generale spetta all’agenzia fare uso delle sue risorse materiali e di personale per analizzare le tendenze, i pericoli e le opportunità della ricerca italiana, alla luce del più avanzato dibattito internazionale. Open science, crisi della replicabilità, frode scientifica e promozione della “sound science” sono temi su cui sarebbe necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e fornire elementi conoscitivi ai decisori politici.
E sarebbe in ogni caso molto difficile – anche se vale pur sempre la pena provarci – avere un ruolo che sia più che di testimonianza in un consiglio la cui maggioranza fosse altrimenti allineata.
Non credo che il Collega De Nicolao debba dimostrare alcunché e, soprattutto, non credo che debba chiedere il permesso di candidarsi, sottolineo candidarsi, in una selezione volta alla scelta dei componenti del Consiglio Direttivo dell’Anvur… Piuttosto mi preoccupa il fatto che Giuseppe si troverà, quali compagni di strada, se fosse nominato, alcuni “residuati bellici”… Per intenderci “il nuovo che avanza”… In ogni caso in bocca al lupo e buon lavoro!
Qui si può leggere la lista completa dei candidati:
https://www.docenticonservatorio.org/le-faremo-sapere/