Segnaliamo ai lettori la bozza del Decreto Ministeriale relativo alla programmazione triennale del sistema universitario. Si tratta del decreto in cui si definiscono le linee generali di indirizzo per la programmazione delle università nel periodo 2019-2021 e gli indicatori per la valutazione periodica dei risultati raggiunti. Il Decreto appare perfettamente in linea con l’analogo provvedimento varato dalla Ministra Giannini. Il CUN ha espresso diverse perplessità, arrivando a dare parere negativo sugli articoli 3 e 6.

Il Consiglio Universitario Nazionale, visto lo schema di decreto recante le linee generali d’indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2019-21, rileva come questo rifletta, pur con alcune significative modifiche e innovazioni, la struttura del decreto sulla programmazione triennale 2016-18. Il Consiglio trova apprezzabile che si riservi una parte del Fondo di Finanziamento Ordinario a azioni di programmazione autonomamente individuate dagli atenei, ma tuttavia, con riferimento alla valorizzazione dell’autonomia responsabile, si rileva come questa sia fortemente limitata da una valutazione sui soli indicatori riportati nella tabella 4 dell’allegato 1, mentre nella precedente versione dell’autonomia responsabile gli atenei potevano scegliere preventivamente gli indicatori sui quali essere giudicati. Appare altresì improprio che in un decreto dedicato alla programmazione triennale siano inseriti elementi di potenziale trasformazione della veste giuridica delle università non statali o la possibilità per le scuole di alta formazione attive presso pubbliche amministrazioni di diventare università. Il Consiglio esprime comunque parere complessivamente favorevole e mostra soddisfazione per il recepimento di alcune istanze segnalate in precedenti pronunce dell’Organo. Si richiamano tuttavia criticità e osservazioni sugli artt. 3 e 6 e relativamente a tali specifici punti si esprime parere negativo.

Seguono:

  • Bozza del Decreto Ministeriale relativo alla programmazione triennale del sistema universitario
  • Parere del CUN

dm PROG 2019-2021

Parere_31_07_2019_002

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3 Commenti

  1. Oramai ciascuno parla il proprio linguaggio. Ognuno sta all’interno della propria bolla sociale, ben sigillata (per ora…), con la grande differenza che non tutte le comunita hanno lo stesso potere. E nemmeno la stessa credibilita. Soprattutto credibilita, affidabilita e potere non coincidono. Se il discorso è avulso dalla realta, non e piu discorso, sono ciance. Si predicano al mondo ciance (parafrasando Dante).

  2. Agli osservatori più attenti non saranno sfuggite due profonde differenze rispetto alla precedente programmazione, di chiara impronta “lega nord”:

    1) Il miglioramento di un ateneo rispetto a se stesso conta qui solo per il 50%, contro il 100% della precedente programmazione. Insomma, tornano dalla finestra i livelli assoluti, che penalizzano atenei dove, per esempio a causa di contesti sfavorevoli, questi sono particolarmente bassi, pur in presenza di miglioramenti importanti.

    2) Nel calcolo dei “miglioramenti” una “manina” ha cancellato la “correzione territoriale” (20% per atenei in regioni del Sud, 10% per regioni Centrali, 0% per regioni del Nord) presente nella precedente programmazione !!!
    La cancellazione è dovuta al fatto che le regioni del Sud hanno in pochi anni già recuperato il gap? O forse al fatto che il MIUR, sebbene in fase dimissionaria, è in mano alla Lega (anzi: Lega Nord)?

    • Cosa dicevo? Si ciurla nel manico. Non è elegante dirlo così. Ma è ancora meno elegante e corretto farlo. Su che cosa il Cun “esprime parere complessivamente favorevole e mostra soddisfazione per il recepimento di alcune istanze segnalate in precedenti pronunce dell’Organo. “?

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