Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Alla cortese attenzione:

del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Prof.ssa Stefania Giannini
dei Membri delle Commissioni Cultura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
del Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e la ricerca
del Presidente del Coordinamento dei Direttori delle Accademie di Belle Arti
dei Sindacati CGIL, CISL, UIL, SNALS e UNAMS

p.c.
agli organi di informazione

Noi comprendiamo che operare in un contesto che pare disabituato a seguire procedure amministrative trasparenti e regolamentate a livello nazionale, dopo 15 anni di oggettiva “autogestione” locale, sia difficoltoso e siamo stati noi i primi a richiedere il massimo di rigorosità, ma tenuto conto che la regolamentazione per gli incarichi a tempo determinato attraverso graduatorie nazionali nel comparto AFAM è stata pubblicata il 30 giugno 2014 (DM 526/2014 in applicazione dell’art. 19 comma 2 della Legge 128/2013) con scadenza per la presentazione delle domande al 13 luglio 2014 e con pubblicazione delle graduatorie definitive il 28 ottobre 2014, e che a tutt’oggi non sono ancora stati stipulati i contratti per tali incarichi, ci chiediamo se questi tempi di applicazione, che obiettivamente creano un grave danno ai professori coinvolti, siano compatibili con una struttura formativa che inizia l’Anno Accademico ad ottobre e soprattutto con un paese che vuole dirsi moderno e civile.
Ciò che desta maggior stupore è la completa assenza di una comunicazione istituzionale, da parte del Ministero, che giustifichi tale grave ritardo tenuto conto anche che tali procedure vanno a regolamentare il reclutamento del precariato storico, dunque vanno a sanare parzialmente ambiti dove è palese l’inadempienza della Pubblica Amministrazione in questi anni, come recentemente sancito anche dalla sentenza della corte UE del 26 novembre 2014.

Cordiali saluti,

docentiprecariABA

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