Il Sole 24 Ore ha inventato la classifica “slot machine”: ogni volta che la interroghi, ti dà un risultato diverso. Finalmente, vi riveliamo tutto quello che avreste voluto sapere sull’FFO premiale (ma non avete mai osato chiedere). Cosa succederebbe se si applicassero alla RAI le norme su spending review, appalti, acquisti e assunzioni che valgono per l’università? I datori di lavoro hanno diritto di analizzare i siti visitati dai docenti? Questo e molto altro ancora nella Settimana Roars, l’agile sintesi dei post pubblicati nella settimana appena conclusa.

 

La settimana ROARS:

16 -22 gennaio 2017.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati nell’ultima settimana

Il Sole 24 Ore ha inventato la classifica “slot machine”

Il Sole 24 Ore ha inventato la classifica “slot machine”: non solo puoi personalizzare l’importanza degli indicatori, ma ogni volta che la interroghi, ti dà un risultato diverso. Un esempio? Al primo tentativo, il Politecnico di Milano era solo ottavo, ma tirando la leva altre due volte, siamo riusciti a farlo risalire fino al quarto posto (Il Sole 24 Ore inaugura la classifica “slot-machine”: ti dà ogni volta un risultato diverso). I soldi veri, però, sono quelli del Fondo di finanziamento ordinario, i cui criteri “premiali” sono talmente complessi da sembrare una cabala impenetrabile. Con l’aiuto di Alberto Baccini proviamo a decifrarla (Tutto quello che avreste voluto sapere sull’FFO premiale (ma non avete mai osato chiedere)). Una cosa è sicura: se si applicassero alla RAI le norme su spending review, appalti, acquisti e assunzioni, essa fallirebbe in pochi mesi. La soluzione non è l’uscita dell’Università dalla Pubblica Amministrazione, bensì la liberazione della PA dal pesante fardello di regole burocratiche inutili e controproducenti. E basterebbe un articolo di legge di poche righe (Non è la RAI: Una semplicissima soluzione a tutti (o quasi) i problemi dell’Università italiana.). Prosegue la discussione sul Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) del MIUR e sull’enfasi che esso pone sul cosiddetto “Pensiero computazionale”. Pubblichiamo una replica di Enrico Nardelli (Tutti possono parlare di informatica?) e la controreplica di Giovanni Salmeri (Ancora sul pensiero computazionale). I datori di lavoro hanno diritto di analizzare i siti visitati dai docenti? Pare proprio di no e, come ricordato dal Garante della Privacy, chi non osserva il divieto, rischia da 3 mesi a 2 anni di arresto e una multa compresa tra i 30mila e 180mila euro (Non è possibile monitorare l’attività dei PC utilizzati dai dipendenti). I modelli degli economisti neoclassici sono usati dai politici per prendere decisioni che hanno conseguenze sui servizi pubblici, sull’economia reale e sulle nostre scelte di vita. Ma l’economia è una scienza? Un modello teorico che ambisca a diventare una spiegazione scientifica dovrebbe produrre predizioni su fatti nuovi che permettano di controllarne l’affidabilità ed eventualmente confutarlo. Di questo (e altro) si discute nell’intervista con il fisico Francesco Sylos Labini pubblicata su Micromega lo scorso giugno (Crisi e scienza: impatto e lezioni).

 

 

Se lo desiderate, potete sostenerci, basta una carta di credito.
Renderemo noti alla fine di ogni anno il numero dei donatori, l’ammontare delle donazioni e l’uso dei fondi ricevuti.

GRAZIE


Ricordiamo ai lettori la call for papers di RT, a Journal on Research Policy and Evaluation.

Print Friendly, PDF & Email

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.