Le finte consultazioni sono la moda del momento. Di quella del Partito Democratico per la “Buona Università” abbiamo già scritto. Ma l’ANVUR è più trasparente: te lo dice da subito che la consultazione avviene dopo che sono stati pubblicati il Bando per la VQR e anche quello per le candidature dei membri GEV. Bandi talmente già scritti da prevederne la pubblicazione il giorno stesso del Decreto Ministeriale. Ma perché gli ultimi tre membri del direttivo ancora in carica hanno tanta fretta? Stanno cercando di esautorare i nuovi (quattro) entranti dalla possibilità di partecipare alla definizione delle regole della nuova VQR? Non è forse il caso che il MIUR dia l’alt a Bibì, Bibò e Capitan Cocoricò? Nelle strisce del Corriere dei Piccoli, a richiamare all’ordine i discoli c’era la Tordella, almeno.
In un recente convegno il prof. Sergio Benedetto ha illustrato, come in molte altre occasioni negli ultimi mesi, il punto di vista di ANVUR sulla prossima VQR. In particolare ha ipotizzato tempi sempre più stretti che vedrebbero una netta accelerazione della delicata fase di nomina dei membri dei GEV e dei presidenti dei GEV.
A Bari 13 gennaio 2015 si prevedevano 3 mesi di tempo. 1 mese di tempo per scrivere il bando VQR e avviare una consultazione.
A Venezia il 24 aprile 2015 i tempi si comprimono. Si deve fare in fretta. Sia mai che Bibì, Bibò e Capitan Cocoricò vengano messi in minoranza nel direttivo. Il bando evidentemente è già scritto (dato che ne è prevista l’uscita il giorno stesso del DM). E lo stesso giorno si prevede che parta il bando per i GEV. Evidentemente hanno già scritto anche quello.
La consultazione è come quella del PD sulla “Buona Università”. Regole e bandi già scritti prima della consultazione.
Nel momento in cui il consiglio direttivo sta per essere rinnovato con l’ingresso di quattro nuovi membri, iniziare le procedure della VQR e nominare i GEV significa di fatto esautorare i nuovi entranti dalla possibilità di partecipare alla definizione delle regole della VQR.
L’ANVUR non è certo il Governo, anche se ha in mano leve importanti del governo del Sistema universitario.
Tuttavia sarebbe ragionevole che anche per ANVUR valesse la regola secondo la quale, in fase di rinnovo dei componenti (come accade quando un governo è dimissionario), si procede unicamente all’ordinaria amministrazione. Ciò per evitare di comprimere la libertà dei futuri componenti ponendoli di fronte al fatto compiuto su scelte particolarmente rilevanti. Va ricordato infatti che stanno andando al rinnovo quattro membri su sette del direttivo, ossia la maggioranza.
E’ perciò auspicabile che il MIUR non faccia partire la VQR, e che non permetta la definizione delle regole e le nomine dei GEV prima che il consiglio direttivo sia nella nuova composizione e dunque nella pienezza delle funzioni.
Perché VQR 2011-2014? Chi l’avrebbe deciso?
Normalmente uno dovrebbe pensare alla VQR 2011-2015. Non prima di aver fatto una bella Valutazione Ex-post della VQR 2004-2010, quell’altra.
Valutazione ex post? Inutile, sappiamo già che è andata benissimo. Come ha dichiarato Fantoni:
“una fotografia dettagliatissima e, soprattutto, certificata della qualità della ricerca italiana”
Anche il ministro in carica, Maria Chiara Carrozza aveva detto che con la VQR
«l’Italia entra nell’Europa della valutazione».
http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2013/07/16/radiografia-piu-completa-ricerca-italiana_9032744.html
E dove siamo? Dov’è arrivata l’Italia della valutazione? Nello Zimbabwe?
Secondo me ci stanno prendendo a modello in Corea del Nord.
Siete stati presi come spunto per un’accelerazione o come al solito siete “semplicemente” degli ottmi profeti ? ;)
– GEV: http://goo.gl/J9EcAQ
– Consiglio direttivo: http://goo.gl/B9BlT9
entrambi del 5 maggio!!!
[…] gestione dei dati, i percorsi seguiti per la nomina dei valutatori, ecc. ecc., sono oggetto di innumerevoli controversie. Il nuovo esercizio di valutazione sta per essere lanciato, e a quanto pare da un punto di vista […]