MI CORREGGO. RIFORMULO LA PRIMA FRASE: Ma, con tutto il precariato che, è normale che uno scriva articoli e libri per 10 anni e passa senza essere strutturato! Perché valutarne solo gli ultimi 5? Come se il precariato fosse solo di 5 anni! Magari!
Non so se la cosa sia stata sollevata in altri commenti, ma la cosa più scandalosa, a mio avviso, è fare riferimento alle banche dati “Scopus” e “Web of Science”. Una per tutte: articoli accettati (e/o le citazioni presenti al loro interno) e pubblicati sul sito online della rivista non risultano nelle banche dati, finchè lo stesso articolo non è pubblicato in forma cartacea (e qui possono passare vari anni se la rivista è prestigiosa). Dal momento che mi pare impossibile che il ministero preveda un possibile inserimento manuale in fase di domanda, allora propongo un’azione di massa per costringere queste banche dati a cambiare questa politica di nessun senso.
gia’. oltretutto in certi settori, come la matematica, oramai viene praticamente usato database dedicati, come Mathematical Reviews. E cmq gli articoli accettati dovrebbe essere tenuti da conto, visto i tempi enormi di pubblicazione e di indicizzazione successiva con Scopus…
A essere equi c’è da dire che su questi sono stati attenti e corretti. Non “articoli indicizzati da…”, ma bensì “articoli su riviste indicizzate da…”.
La differenza è sottile ma, assicuro, non casuale. Giustamente è pensato per rispondere (correttamente) alla tua osservazione, che con ogni probabilità è stata sollevata in discussione.
Come ho descritto in un precedente post negli ultimi due anni ho dovuto segnalare a Scopus tutti gli articoli e le citazioni che mancavano al mio profilo e che nella prima tornata della ASN mi avrebbero consentito di ottenere l’abilitazione. A chi avrei dovuto fare causa? All’ANVUR? Al Ministero? A Scopus? Alla commissione? Scrissi anche all’ANVUR segnalando il problema ma non mi hanno mai risposta. Tra l’altro segnalai che molte delle mie citazioni si trovavano all’interno del mio profilo ma figuravano come “Secondary documents results” e quindi non sarebbero state estratte. Solo dopo mia segnalazione, tramite invio dei proceedings, questi articoli sono stati inseriti all’interno di Scopus perchè secondo i loro revisori potevano far parte del database. Ma questo era scontato perchè erano proceedings di conferenze già precedentemente presenti all’interno di Scopus. Qualcuno dall’ANVUR dovrebbe dirmi se questa attività di segnalazione fa parte dei dovori di un docente universitario.
Avresti dovuto fare ricorso al TAR che ti avrebbe potenzialmente dato ragione nel caso tu non fossi stato abilitato per difetto rispetto alle mediane. Ipotizzo che questo non sarebbe comunque potuto risultare in un’abilitazione di fatto, ma piuttosto in una nuova valutazione da parte della commissione.
Ribadisco però che, nel caso della questione sollevata dal post di “san salvo” il problema non sussiste perchè il decreto è scritto bene. Vengono valutate le pubblicazioni su (riviste indicizzate da Scopus), non le (pubblicazioni su riviste) indicizzate da Scopus.
Quindi, proprio nel caso che indichi (venue indicizzata ma pubblicazione non apparsa per motivi tecnici) il titolo sarebbe stato contato. Nota che quest’anno l’estrazione dei paper di cui al parametro a non è automatica, ma è il candidato a doverli inserire nella domanda.
I parametri b e c invece sono estratti automaticamente, ma tant’è…
ANVUR vi direbbe che le mediane furono calcolate su database incompleti e ballerini e quindi di non lamentarsi. Dissero già di non lamentarsi quando furono ricalcolati gli indicatori dalle commissioni nella prima tornata, a distanza di mesi dal calcolo delle mediane, perché c’era tutto da guadagnare (le mediane erano fisse, gli indicatori potevano solo aumentare nel tempo). Ricordo che colleghi di certi settori riuscirono a far indicizzare intere conferenze o riviste dopo che le mediane erano già state pubblicate, col risultato di superarle poi agevolmente. Chi non c’è riuscito invece, è andato anche a casa. . Andrea Albarelli: non credo che “riviste indicizzate” serva a comprendere gli articoli non ancora apparsi su Scopus o WoS. Per ogni valutazione anvuriana, i magnifici criteri e progressivi prevedono che ogni pubblicazione vada rigorosamente agganciata ai codici Scopus/WebofScience. Codici attribuiti solo dopo che le pubblicazioni stesse sono state indicizzate.
Lilla, nel qual caso è pleonastico indicare nel parametro a) articoli riportati nella domanda e contenuti in riviste indicizzate da Scopus/WOS, se per essere nella domanda devono essere già indicizzati, questo implica che anche le riviste lo siano…
Dai, lasciami un po’ di speranza che ci abbiano pensato…
@Lilla In realtà se l’articolo ha una data di pubblicazione in “tempo utile” (sulla rivista), il fatto che non sia ancora comparso su Scopus è rimediabile, sempre ammesso che sia una rivista indicizzata da Scopus ovviamente. In questo caso il candidato può segnalare alla commissione questa occorrenza per il soddisfacimento del primo dei tre indicatori.
Andrea, Gab, chi di speranza vive… :-D Non voglio uccidere le vostre speranze, ma riportarvi la mia esperienza. Quando ho fatto domanda bisognava inserire i codici Scopus/WoS per ogni pubblicazione che ne fosse provvista, altrimenti la domanda non era considerata valida. Sul sito docente all’epoca era apparsa la seguente nota: “Nota Miur n.7063 del 18 marzo 2014: al fine di determinare gli indicatori di produzione scientifica per l’Abilitazione Scientifica Nazionale 2013, il Ministero ha proceduto alla verifica dei codici associati alle pubblicazioni.” che si trova qui: http://abilitazione.miur.it/public/documenti/nota_attivazione_integrazione_2013.pdf . A rigore di logica l’indicizzazione già avvenuta è indispensabile per il calcolo delle citazioni presenti nei database e quindi degli indicatori collegati (2° e 3°). Sono d’accordo con voi che apparentemente nulla vieterebbe l’uso di pubblicazioni non ancora indicizzate nel calcolo del primo indicatore, quando si sa che le riviste sulle quali appariranno fanno parte degli elenchi Scopus/WoS.
… scusate ma Antonio Catricala’ idoneo associato 12 A1 diritto privato…..è quell’Antonio Catricala’…proprio quello ?
….come al solito dobbiamo rimpiangere i i tempi passati…..d’altro canto prendevamo in giro Cirino Pomicino e ora abbiamo….la Boschi…..e non solo È proprio vero si stava meglio……quando si stava peggio Buon proseguimento ……per chi ha voglia di perdere tempo
Entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto “criteri e parametri”, così come stabilito dall’art, 9, comma 1, del DPR 4 aprile 2016, n. 95, pubblicato sulla GU del 6 giugno scorso.
Le nuove soglie proposte dall’ANVUR già circolano, ma il CUN ha già dichiarato profondo disaccordo, ma non si sa perchè è in profondo disaccordo. I 45 gg potrebbero diventare 4500 … oppure in renziano stile essere adottate d’imperio e poi muoia sansone con tutti i filistei …
Perdonate la mia ignoranza sui CRITERI DI ABILITAZIONE. Se un prof.Associato o Ordinario è destinato a passare la sua vita accademica all’insegnamento, perchè l’attività accademica non viene presa in considerazione?
a proposito delle soglie: ma queste non si basano anche sulla valutazione delle riviste scientifiche che dovrebbe essere ancora aggiornata? come fanno gia’ ad uscire queste soglie?
Il decreto criteri e parametri è stato pubblicato sulla GU di ieri ed è in vigore da oggi! Alla fine dell’estate (tra 45 giorni) avremo i valori-soglia. Saluti!!!!
MI CORREGGO.
RIFORMULO LA PRIMA FRASE:
Ma, con tutto il precariato che, è normale che uno scriva articoli e libri per 10 anni e passa senza essere strutturato! Perché valutarne solo gli ultimi 5?
Come se il precariato fosse solo di 5 anni! Magari!
Non so se la cosa sia stata sollevata in altri commenti, ma la cosa più scandalosa, a mio avviso, è fare riferimento alle banche dati “Scopus” e “Web of Science”.
Una per tutte: articoli accettati (e/o le citazioni presenti al loro interno) e pubblicati sul sito online della rivista non risultano nelle banche dati, finchè lo stesso articolo non è pubblicato in forma cartacea (e qui possono passare vari anni se la rivista è prestigiosa).
Dal momento che mi pare impossibile che il ministero preveda un possibile inserimento manuale in fase di domanda, allora propongo un’azione di massa per costringere queste banche dati a cambiare questa politica di nessun senso.
gia’. oltretutto in certi settori, come la matematica, oramai viene praticamente usato database dedicati, come Mathematical Reviews. E cmq gli articoli accettati dovrebbe essere tenuti da conto, visto i tempi enormi di pubblicazione e di indicizzazione successiva con Scopus…
A essere equi c’è da dire che su questi sono stati attenti e corretti. Non “articoli indicizzati da…”, ma bensì “articoli su riviste indicizzate da…”.
La differenza è sottile ma, assicuro, non casuale. Giustamente è pensato per rispondere (correttamente) alla tua osservazione, che con ogni probabilità è stata sollevata in discussione.
Come ho descritto in un precedente post negli ultimi due anni ho dovuto segnalare a Scopus tutti gli articoli e le citazioni che mancavano al mio profilo e che nella prima tornata della ASN mi avrebbero consentito di ottenere l’abilitazione. A chi avrei dovuto fare causa? All’ANVUR? Al Ministero? A Scopus? Alla commissione? Scrissi anche all’ANVUR segnalando il problema ma non mi hanno mai risposta. Tra l’altro segnalai che molte delle mie citazioni si trovavano all’interno del mio profilo ma figuravano come “Secondary documents results” e quindi non sarebbero state estratte. Solo dopo mia segnalazione, tramite invio dei proceedings, questi articoli sono stati inseriti all’interno di Scopus perchè secondo i loro revisori potevano far parte del database. Ma questo era scontato perchè erano proceedings di conferenze già precedentemente presenti all’interno di Scopus.
Qualcuno dall’ANVUR dovrebbe dirmi se questa attività di segnalazione fa parte dei dovori di un docente universitario.
Avresti dovuto fare ricorso al TAR che ti avrebbe potenzialmente dato ragione nel caso tu non fossi stato abilitato per difetto rispetto alle mediane. Ipotizzo che questo non sarebbe comunque potuto risultare in un’abilitazione di fatto, ma piuttosto in una nuova valutazione da parte della commissione.
Ribadisco però che, nel caso della questione sollevata dal post di “san salvo” il problema non sussiste perchè il decreto è scritto bene. Vengono valutate le pubblicazioni su (riviste indicizzate da Scopus), non le (pubblicazioni su riviste) indicizzate da Scopus.
Quindi, proprio nel caso che indichi (venue indicizzata ma pubblicazione non apparsa per motivi tecnici) il titolo sarebbe stato contato. Nota che quest’anno l’estrazione dei paper di cui al parametro a non è automatica, ma è il candidato a doverli inserire nella domanda.
I parametri b e c invece sono estratti automaticamente, ma tant’è…
ANVUR vi direbbe che le mediane furono calcolate su database incompleti e ballerini e quindi di non lamentarsi. Dissero già di non lamentarsi quando furono ricalcolati gli indicatori dalle commissioni nella prima tornata, a distanza di mesi dal calcolo delle mediane, perché c’era tutto da guadagnare (le mediane erano fisse, gli indicatori potevano solo aumentare nel tempo).
Ricordo che colleghi di certi settori riuscirono a far indicizzare intere conferenze o riviste dopo che le mediane erano già state pubblicate, col risultato di superarle poi agevolmente. Chi non c’è riuscito invece, è andato anche a casa.
.
Andrea Albarelli: non credo che “riviste indicizzate” serva a comprendere gli articoli non ancora apparsi su Scopus o WoS. Per ogni valutazione anvuriana, i magnifici criteri e progressivi prevedono che ogni pubblicazione vada rigorosamente agganciata ai codici Scopus/WebofScience. Codici attribuiti solo dopo che le pubblicazioni stesse sono state indicizzate.
Lilla, nel qual caso è pleonastico indicare nel parametro a) articoli riportati nella domanda e contenuti in riviste indicizzate da Scopus/WOS, se per essere nella domanda devono essere già indicizzati, questo implica che anche le riviste lo siano…
Dai, lasciami un po’ di speranza che ci abbiano pensato…
@Lilla
In realtà se l’articolo ha una data di pubblicazione in “tempo utile” (sulla rivista), il fatto che non sia ancora comparso su Scopus è rimediabile, sempre ammesso che sia una rivista indicizzata da Scopus ovviamente. In questo caso il candidato può segnalare alla commissione questa occorrenza per il soddisfacimento del primo dei tre indicatori.
Andrea, Gab, chi di speranza vive… :-D
Non voglio uccidere le vostre speranze, ma riportarvi la mia esperienza. Quando ho fatto domanda bisognava inserire i codici Scopus/WoS per ogni pubblicazione che ne fosse provvista, altrimenti la domanda non era considerata valida.
Sul sito docente all’epoca era apparsa la seguente nota:
“Nota Miur n.7063 del 18 marzo 2014: al fine di determinare gli indicatori di produzione scientifica per l’Abilitazione Scientifica Nazionale 2013, il Ministero ha proceduto alla verifica dei codici associati alle pubblicazioni.”
che si trova qui:
http://abilitazione.miur.it/public/documenti/nota_attivazione_integrazione_2013.pdf
.
A rigore di logica l’indicizzazione già avvenuta è indispensabile per il calcolo delle citazioni presenti nei database e quindi degli indicatori collegati (2° e 3°).
Sono d’accordo con voi che apparentemente nulla vieterebbe l’uso di pubblicazioni non ancora indicizzate nel calcolo del primo indicatore, quando si sa che le riviste sulle quali appariranno fanno parte degli elenchi Scopus/WoS.
… scusate ma Antonio Catricala’ idoneo associato 12 A1 diritto privato…..è quell’Antonio Catricala’…proprio quello ?
Sì, è proprio lui!
…e dunque…a che servono tutte queste disquisizioni ?
Chi deve passare passa !!!!!
….ma quali soglie… mediane…… e cavolate varie ….chi ha fatto gavetta e mazzo si…attacca
….come al solito dobbiamo rimpiangere i i tempi passati…..d’altro canto prendevamo in giro Cirino Pomicino e ora abbiamo….la Boschi…..e non solo
È proprio vero si stava meglio……quando si stava peggio
Buon proseguimento ……per chi ha voglia di perdere tempo
Ma a qualcuno è chiaro con quale tempistica potrebbero essere rese disponibili le nuove soglie?
Entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto “criteri e parametri”, così come stabilito dall’art, 9, comma 1, del DPR 4 aprile 2016, n. 95, pubblicato sulla GU del 6 giugno scorso.
Le nuove soglie proposte dall’ANVUR già circolano, ma il CUN ha già dichiarato profondo disaccordo, ma non si sa perchè è in profondo disaccordo. I 45 gg potrebbero diventare 4500 … oppure in renziano stile essere adottate d’imperio e poi muoia sansone con tutti i filistei …
Perdonate la mia ignoranza sui CRITERI DI ABILITAZIONE.
Se un prof.Associato o Ordinario è destinato a passare la sua vita accademica all’insegnamento, perchè l’attività accademica non viene presa in considerazione?
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole!
Il DM è ora in Gazzetta Ufficiale: http://www.mauriziozani.it/wp/?p=4590
a proposito delle soglie: ma queste non si basano anche sulla valutazione delle riviste scientifiche che dovrebbe essere ancora aggiornata? come fanno gia’ ad uscire queste soglie?
Il decreto criteri e parametri è stato pubblicato sulla GU di ieri ed è in vigore da oggi! Alla fine dell’estate (tra 45 giorni) avremo i valori-soglia.
Saluti!!!!
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/07/06/news/sanita_i_paperoni_degli_ospedali_a_bologna_il_numero_uno_e_marcacci-143501979/
all’ università ci sono anche questi…di cosa stiamo parlando ?