Segnaliamo il testo del DM recentemente firmato dal Ministro Carrozza e apparso sul sito MIUR.

Il DM vincola l’assegnazione di quote di finanziamento alla presentazione e al raggiungimento di alcuni obiettivi di sistema.

Fra tali obiettivi, la modifica dei regolamenti locali relativi al reclutamento ex art. 18 e 24 l.240/2010 in modo che essi prevedano una quota maggioritaria di commissari esterni estratti a sorte da liste analoghe a quelle predisposte per l’ASN. Per i P.O. è previsto anche un commissario OCSE.

Altri obiettivi concernono la razionalizzazione dell’offerta formativa, fusioni e federazioni di atenei e così via. Gli atenei dovranno rendere noti al Ministero i loro programmi entro 45 giorni dalla pubblicazione del DM in G.U.

Seguiranno ulteriori più articolati commenti.

DM_PROGRAMMAZIONE_2013-2015_FIRMATO

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118 Commenti

  1. Simonetta: l’importante è distinguere tra argomenti giuridico-costituzionali e argomenti di genere diverso. Anche io penso che sia sbagliata la moltiplicazione dei corsi se non si hanno docenti di ruolo e che i ricercatori dovrebbero essere posti in condizione di occuparsi essenzialmente di ricerca così da prepararsi per divenire, attraverso concorsi giusti e periodici, professori. Da qui a dire che è incostituzionale il meccanismo della supplenza però ce ne passa. In ogni caso, la supplenza è volontaria, quindi trovo un pò contraddittorio che prima accettiate di averla (o, come talvolta accade, litighiate tra voi per chi ne ha di più) e poi ve ne lamentiate. Fate piuttosto scoppiare il problema rifiutando le supplenze e imponendo al governo di finanziare più posti professore di ruolo (ma da attrbuire con concorso!).

    • @Insorgere: io sono di prima fascia: non ho titolo per impugnare, se no ci penserei seriamente. Mi limito solo a dare consigli a chi potrebbe avere titolo e interesse a impugnare. Penso che specie le associazioni di precari sul punto avrebbero tutto l’interesse a fare una battaglia seria. Poi vedete Voi…

    • Stefano L Ricordo anche io. Ma ricordo anche che quando gli avevo replicato che non è vero (come lui, devo dire curiosamente, sosteneva) che il concorso in magistratura non ha limiti numerici (i bandi sono on line: controllate) non ha più replicato nulla.
      Francamente, per sostenere la legittimità del concorso riservato vi converrebbe piuttosto puntare sulla eccezionalità, tenendo però presente che essa, come puntualmente precisato dalla Consulta, oltre ad essere di carattere straordinario, non può essere di tipo finanziario (non vale allora l’argomento che non ci sarebbero risorse per assumere adeguatamente dall’esterno, e tutti sappiamo che è questa la principale vera ragione perché è “d’uso” favorire gli upgrading interni).

    • Vedi teo, a me non “conviene” nulla: il mio dip. (lungi dal’essere perfetto, per carità) e il mio SSD non sono la caricatura cattiva che l’apri ed i bocconiani (strange bedfellows) fanno dell’università italiana.
      Nell’ipotesi ottimistica di aver passato l’ASN, non temo le valutazioni comparative. Cioè non temo prove scritte, presentazione dei titoli, domande sui titoli, prove didattiche. Anzi con la “lezione” mi mandi a nozze, visto che insegno (credo con buoni esiti) da quasi dieci anni.
      O per “concorso” intendi un mero conteggio di articoli e citazioni?

  2. In ogni caso mi sembra poco produttivo che ce ne stiamo qui a discutere fra di noi. Abbiamo evidentemente idee diverse, tutte legittime, che dipendono dalle nostre rispettive esperienze in un ambiente, l’Università italiana, che è comunque ampio e variegato ed è bene che sia così.
    Tutta la discussione era partita da un DM che cambia ancora una volta le carte in tavola senza che sia nemmeno finita la partita inaugurale, cioè l’ASN, con commissioni che hanno finito da tempo ma non sanno quando i risultati saranno pubblici, una seconda tornata che non si sa se sarà rinviata, una VQR con risultati stravaganti e impossibilità di accedere alle motivazioni delle valutazioni: insomma, qualunque sia il sistema che si vuole adottare, direi che quello, o quelli, attuali, buoni o cattivi che fossero sulla carta, non stanno funzionando e pare che il Ministero non se ne preoccupi ma continui a decretare come se fosse sulle nuvole e non nel paese reale.

  3. @insorgere
    L’amenità sul “legame perverso maestro-allievo mostra l’ignoranza plateale di chi non sa che in moltissimi campi la ricerca si fa in piccoli GRUPPI specializzati e LOCALIZZATI, magari in UNA o DUE sedi in tutta italia.
    E a proposito di didattica: il “tacito accordo” era che BISOGNA saper insegnare e quindi aver esperienza didattica per passare associato.
    La prova didattica dei vecchi concorsi da PA era illuminante a questo proposito.

    Per la Redazione ROARS: io spero di non trovare mai più su ROARS, sito o facebook, esternazioni sul “marciume italico” come quelle lasciate da insorgere stanotte. Se non sbaglio ROARS è nata per difendere l’università e chi ci lavora da questi insulti erga omnes, ampiamente sputtanati proprio grazie al vostro lavoro.

    • … e nemmeno che qualcuno sostenga che “lavorare di più di quanto dovuto, magari gratis, non è una virtù”, visto che è quello che la maggior parte di noi fa ogni giorno (non solo i ricercatori ovviamente) e che consente alla nostra Università di andare avanti e di sfornare i cervelli che vanno all’UCLA o al MIT o al Politecnico di Losanna.

    • @Insorgere: consiglio a Insorgere di usare toni meno esasperati nell`accusare l`intero sistema universitario italiano. In questo modo offende la maggior parte di noi, che fanno ricerca seriamente e si sudano un misero stipendio, onorando questo cavolo di Paese che continua a trattarci come bestie da soma. Comunque, ricordo a Insorgere che le mafie (sotto altre forme) ci sono anche in UK e negli US, talvolta molto peggio delle nostre. Essere estremisti, in un argomento come quesllo del sistema universitario, e` sempre molto pericoloso.

  4. @ Baccini, Lucia, Simonetta, StefanoL

    Non attardatevi a discutere con gli apriani.
    Assolvono con fierezza a una precisa e, a suo modo, importante funzione: assecondano-potenziano il progetto di blocco-smantellamento dell’università (almeno di quella pubblica) comune a tutti e tre gli ultimi ministri e sicuramente anche a quelli che verranno, tranquillizzandoli circa il fatto che i ggiovani (quelli seri, s’intende) sono con loro.
    Paiono scambiare quel progetto per un fantomatico, inesistente progetto di modernizzazione-anglizzazione-meritocraticizzazione. Forse fingono di prendere fischi per fiaschi (in questo caso, sarebbero riprovevoli), forse li prendono per davvero (in questo secondo caso, sarebbero a dir poco ingenui). Di sicuro pensano, a torto o a ragione (tendo a credere a torto; ma naturalmente potrei sbagliarmi), che trarranno vantaggi dal new deal.
    Comunque, stanno vincendo (del resto, nella vita non è difficile vincere: basta accodarsi al pensiero unico di chi detiene il potere, che nella fattispecie è il pdl=pd=scelta civica=confindustria=”prestigiosi” editorialisti del “Corriere”=economisti mericanomani) e sono di ottimo umore. Anzi, dopo l’epifania dell’altro ieri, euforici: tant’è vero che hanno invaso il sito Roars, dal quale di norma si tengono alla larga.
    Detto questo, resta che i concorsi sono sempre stati una farsa penosa (persino per chi li doveva vincere) e offensiva (per chi li doveva perdere). Ma su questo ha ragione Proietti: non c’è formula al mondo che li possa aggiustare, perché a officiarli saranno sempre e comunque uomini, e più in particolare italiani

  5. Giuseppe De Nicolao. Grazie, Giuseppe, per l’allusione al “Gordon Pym” e alla terrific lottery. Alla faccia dei valutatori (anonimi?) della VQR, che potrebbero chiedersi perché un ingegnere e una francesista abbiano letto E.A. Poe.

  6. Vi spiego perché anziché rifiutare la supplenza si sceglie di fare il ricercatore idiota pagato meno della metà di un ordinario che fa il lavoro di più ordinari.
    Certo si può essere distratti dal sole della California, oppure dal fatto di essere già ordinari: ricordo quindi a tutti che tra i titoli dell’ASN, ribaditi peraltro dalle varie Commissioni, vi è anche quello dell’esperienza didattica, un requisito tradizionale, che ha sempre avuto rilevanza, anche nelle precedenti modalità di valutazioni concorsuali. E che, in questi due lustri nei quali in pratica non si fa altro che discutere di come valutare e si moltiplicano le valutazioni, lasciando al palo ormai tre generazioni di ricercatori, ha prodotto la figura del ricercatore idiota, che lavora come e più di un ordinario pagato la metà di un ordinario, e che adesso è anche diventato in quanto interno, meno uguale degli esterni.
    Da ricercatore idiota, insomma, sta subendo una trasformazione genetica verso il ricercatore idiota-cornuto-e-mazziato-inferiore-agli-esterni.
    Bravi!!!

  7. gonzoman3: ma l’ipotesi che venga un altro da fuori che sia più bravo e che l’interno dopo poco superi un altro concorso in un’altra regione è così sconvolgente ?
    cmq sono tutti discorsi teorici, qui tra poco chiudiamo baracca e burattini, e gli editorialisti del corsera dovranno trovare altri argomenti per pontificare.

    • In un paese normale sarebbe fisiologico. Visto però che “qui tra poco chiudiamo baracca e burattini” non mi sembra una scelta sostenibile in termini di costi, oggi e nell’immediato futuro. Tutto qui.

  8. StefanoL: conviene in senso giuridico, per giungere ad argomenti con qualche (maggior) chances di succcesso. Del tuo caso personale, francamente, nulla so né mi interessa sapere. Mi limito (ma magari sbaglio) a ritenere (fino a prova contraraia, per carità) che chi è sicuro della propria qualità scientifica e didattica non debba temere concorsi veri ed aperti, con commissioni che, grazi al sorteggio, non abbiano già scritto in faccia il nome del vincitore. Non occorre essere anglofili o filo bocconiani per auspicarlo, basta leggersi, come spero di aver dimostrato, la nostra costituzione e al relativa interpretazione della Consulta. Ciao e in bocca al lupo per il tuo futuro!

  9. Sul sito del miur e’ stato pubblicato un comunicato stampa che conferma la proroga al 30 novembre dei lavori delle commissioni ASN. Il comunicato e’ interessante perché analizza i numeri della abilitazione e fa una critica esplicita alla complessità del sistema ed ai problemi dei data base auspicando modifiche al sistema. Non si parla della scadenza della presentazione delle domande per la tornata 2013 che, a mio parere, deve assolutamente essere posticipata.

    • Ennesima presa per i fondelli. So da un presidente di commissione che gli hanno già detto che ci sarà ALMENO un’altra proroga (la settima) al 31/12. Del resto, ripeto: chi è tanto stupido da pensare che la premiata commissione Malattie apparato visivo, che (se le gira) comincia a lavorare il 12 ottobre, concluderà per il 30 novembre?

    • Ho riletto la nota segnalata da Ferrara. C’è però almeno, come emerge dalle ultime righe, una novità di rilievo: hanno accantonato (o almeno dichiarano di avere accantonato) la brillante idea di pubblicare contemporaneamente gli elenchi di tutti gli abilitati di tutti e 184 i settori, forse anche perché (così scrivono) ci sono più di 50 commissioni che hanno già concluso i lavori e consegnato i verbali. Faranno una verifica dei verbali di ciascuna commissione che giunge via via a consegnare, dopodiché pubblicheranno i suoi risultati e giudizi

    • Il mio SSD ha fatto sapere tramite e-mail a tutti gli iscritti chi è abilitato e chi no (con un lista “cognome”, “nome” e un “si” o un “no”). Da quello che ho visto, il criterio delle mediane si è fatto pienamente benedire, sia per la I che per la II fascia. Sono curioso di leggere i verbali. Mi domano solo: cambia tutto per non cambiare niente?

  10. […] Il decreto del Ministro Carrozza sulla programmazione universitaria 2013-2015, che prevede le fusion… – Intervento di Giuseppe Pulina – Intervento di Eusebio Tolu – Intervento di Luciano Marrocu – Intervento di Franco Meloni – Altri su Aladinews var hupso_services_t=new Array("Twitter","Facebook","Google Plus","Pinterest","Linkedin","StumbleUpon","Digg","Reddit","Bebo","Delicious");var hupso_background_t="#EAF4FF";var hupso_border_t="#66CCFF";var hupso_toolbar_size_t="medium";var hupso_image_folder_url = "";var hupso_title_t="DIBATTITO su l'UNIVERSITA' della SARDEGNA. Fusione o Federazione?"; DIBATTITO su L'UNIVERSITA' della SARDEGNA. Fusione o Federazione? […]

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