“Il CUN, anche su sollecitazione delle comunità scientifiche e accademiche, chiede di sospendere e rinviare all’anno 2021 l’esercizio di valutazione della qualità della ricerca (VQR 2015-2019) in ragione della drammatica situazione di emergenza in atto legata al COVID-19, al fine di consentire agli Atenei di profondere il massimo sforzo per superare le difficoltà relative alla organizzazione e al mantenimento delle attività istituzionali.”

Questo lo stringato testo della Raccomandazione che il CUN, al termine dell’adunanza del 2 aprile 2020, ha inviato al Ministro Manfredi, al Presidente CRUI, al Presidente (al momento sospeso dal TAR Lazio) e al Consiglio Direttivo di ANVUR.

I lettori di Roars ricorderanno che il Consiglio Direttivo di ANVUR si è premurato di pubblicare, in risposta all’emergenza COVID19, una variazione del cronoprogramma della VQR che non prevede nessuno slittamento nella conclusione dei lavori. Perché la pandemia ferma tutto, ma non la valutazione.

Il CUN mette il silente Ministro Manfredi di fronte alle sue responsabilità.

RaccomandazionecunVQR2aprile2020

 

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7 Commenti

  1. Si è creata l’opportunità per rivedere per il meglio tutto il sistema. Si superi radicalmente la legge gelmini. Non chiediamo che si torni al prima, ma si correggano errori amari. Si dia una struttura migliore. Basta a tante discipline con esilio di quelle fondanti. Si abbia coraggio. Non la recita della sapienza, ma la creazione di sapere. Basta.

  2. Fosse solo per motivi economici.
    Passata la crisi sanitaria, dovremo affrontare una crisi economica enorme. Investire in ricerca e sviluppo sarebbe un modo per contrastare strategicamente la crisi, ma visti i precedenti storici dobbiamo aspettarci tagli importanti nel comparto università e ricerca.

    Emanuele Martelli

  3. La mia personale impressione è che per Università e Ricerca il futuro sarà di “lacrime e sangue” non fosse altro perché a questi settori sono stati sempre chiesti sacrifici economici enormi, non senza una qualche miopia, nei periodi per così dire ordinari (ma il nostro Paese negli ultimi 15 anni ha conosciuto la normalità?), figuriamoci ora che si profila un debito pubblico e un deficit di tale entità da mettere in discussione l’intera impalcatura istituzionale dell’Europa.
    Mi aspetto, come minimo, la reintroduzione di vincoli strettissimi di turnover, la sospensione dell’attribuzione dei punti organico e una stretta su tutte le voci di bilancio dell’Università che fanno riferimento alle spese (arredamento, attrezzature, ecc.). Naturalmente fin tanto che non si avrà a disposizione un vaccino e nella speranza di non essere travolto da un altro dei virus corona, mi domando come faremo a cominciare l’anno accademico prossimo dovendo garantire il distanziamento sociale nelle aule (nel senso che dovremo far lezione a 20 studenti per volta in un’aula che ne può contenere 100), gli esami, ecc.
    Non sono certo, peraltro, che il Sistema universitario si stia ponendo queste domande che a me paiono essenziali. In questo contesto la sospensione di ogni attività (peraltro anche piuttosto onerosa per l’intero sistema) non può che essere benvenuta!

  4. Da quel che si sente, in effetti, la politica miope continuerà. Io, tuttavia, spero che si sappiano ottimizzare le risorse per offrire vere opportunità di formazione. Per le carriere, io penso a me, ma non a me soltanto, l’asn è stata una bomba distruttiva che ha premiato e punito un po’ a casaccio (dico così, ma sappiamo che la fortuna guardava da sotto la benda…). Cosa mai potrà esserci di peggio di quella caporetto del diritto? Cosa di peggio della politica (si chiama anche questa così, ma ci sono altre parole) di certe università che hanno incrementato gli organici di alcune discipline e ne hanno depauperato altre?
    Forse, nel silenzio di molte voci, si può iniziare a tessere un altro futuro per l’università e per i giovani che si accostano allo studio universitario. Forse anche per coloro che non ambiscono alla laurea, troverebbero altra collocazione in altri settori, se solo vi fosse informazione, formazione, orientamento, nuove opportunità occupazionali. La formazione continua è un’utopia per noi in Italia?

  5. Dubito che rinvieranno la VQR… i vari GEV in pectore (e i lo sgherri sub-GEV) già sentono l’odore del sangue dei nostri corpi da sezionare (o in alcuni casi “sbranare”), attribuendoci valanghe di lettere “e”, ovvero la valutazione più bassa (“scarsa rilevanza o non accettabile”)… perché privarli subito di questo piacere? Non avendo altre soddisfazioni nella vita sarebbe una vera iattura per loro… costretti a pensare solo ai loro prolassi uterini o ipertrofie prostatiche…

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