All’attenzione
della Prof.ssa Maria Chiara Carrozza,
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Viale Trastevere, n. 76/a,
00153 Roma
e p.c.
del Dott. Daniele Livon,
Direttore Generale per l’Università, lo Studente e il Diritto allo Studio Universitario,
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Piazzale Kennedy n. 20,
00144 Roma
del Prof. Andrea Lenzi,
Presidente del Consiglio Universitario Nazionale,
c/o Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Piazzale Kennedy, n. 20,
00144 Roma
20 giugno 2013
Oggetto: Programma “Rientro dei Cervelli” e chiamate dirette
Gentile Ministro,
lo scorso 25 marzo, quali beneficiari del programma “Rientro dei Cervelli”, abbiamo scritto una lettera al suo predecessore Ministro Francesco Profumo affinché intervenisse per rimuovere gli incomprensibili ostacoli burocratici che ci stanno costringendo a lasciare di nuovo il nostro Paese. Dal giugno 2012 alcuni di noi attendono la conclusione della procedura di valutazione per un’eventuale chiamata diretta, prevista per i beneficiari del programma; altri, invece, attendono che vengano resi noti i termini per la presentazione delle domande nell’anno 2013. In entrambi i casi, si stanno verificando gravi ritardi che rischiano di vanificare gli investimenti effettuati fino a oggi nel programma “Rientro dei Cervelli”.
Il processo di valutazione cominciato l’anno passato coinvolge più di cinquanta commissioni ministeriali di altrettanti settori scientifico-disciplinari. La normativa vigente (in particolare la legge 9 gennaio 2009, art. 1 bis) induce a rinviare la presentazione delle istanze di chiamata diretta verso la fine del terzo anno del contratto (quadriennale) del programma di “Rientro dei Cervelli”, lasciando de facto pochi mesi per la conclusione del loro iter. Questo vincolo temporale ha impedito ad alcuni dei nostri Atenei di inviare la richiesta di chiamata diretta entro i termini fissati per l’anno 2012.
Visto che la procedura di selezione dura ormai da un anno, anche nei casi in cui le domande sono state presentate in tempo utile, le chiamate dirette approvate saranno effettuate ben oltre la scadenze del contratto di “Rientro dei Cervelli”, quando i candidati si troveranno già senza lavoro, se non nuovamente e definitivamente all’estero. L’assenza di tempistiche brevi e certe è sicuramente incompatibile con l’obbiettivo stesso del programma: promuovere l’eccellenza accademica e sostenere la competitività della ricerca.
La lettera che abbiamo scritto al suo predecessore ha avuto ampia eco sui media, come risulta dagli allegati: dai quotidiani a diffusione nazionale (La Repubblica, La Stampa, L’Unità, Libero), alla radio (Radio Capital), alla televisione (Tg3 Friuli Venezia Giulia, Tg3 nazionale). Purtroppo, però, l’unica voce davvero importante – quella del Ministro – non si è fatta sentire e la nostra missiva è rimasta senza risposta. Di fronte a questo silenzio e alla totale assenza di certezze procedurali, i pochi di noi che ancora nutrivano una speranza si stanno muovendo per cercare posizioni accademiche all’estero, pronti a emigrare nuovamente. Un tale clamoroso insuccesso toglierebbe definitivamente ogni credibilità al programma “Giovani Ricercatori”, che pure viene puntualmente riproposto dal Ministero. Riteniamo che sia una conclusione triste per un programma che invece avrebbe molti pregi e che a nostro avviso andrebbe ulteriormente potenziato a patto che queste criticità vengano rimosse. Purtroppo, allo stato delle cose e sulla scorta della nostre esperienze, ci risulterebbe difficile incoraggiare altri ricercatori a seguire i nostri passi.
Ci sembra giusto sensibilizzare il Ministro e l’opinione pubblica riguardo al potenziale spreco di risorse, non solo umane ma anche economiche. Un ricercatore che è rientrato in Italia con il programma “Rientro dei Cervelli” come figura assimilabile a Professore Associato è costato al Ministero più di duecentomila euro nel quadriennio. Ogni ciclo del programma ha dunque comportato un investimento di diversi milioni di euro, ai quali si vanno ad aggiungere quelli spesi dallo Stato per formare i ricercatori nel corso della loro carriera universitaria, anche in realtà quali la Scuola Normale Superiore di Pisa. In un momento di profonda crisi finanziaria come quello che stiamo attraversando, la nostra definitiva emigrazione sarebbe uno spreco di risorse inaccettabile. D’altra parte questa sembra essere l’unica alternativa per quelli di noi i cui contratti sono già scaduti o in imminente scadenza. Tra questi, i più fortunati hanno dovuto o dovranno accettare incarichi temporanei come assegnisti di ricerca che rappresentano chiaramente una regressione nella carriera accademica . Tutto ciò, oltre ad essere avvilente e mortificante sul piano personale, è certamente contrario allo spirito stesso del programma.
Nella lettera inviata al Ministro Profumo (riproposta in allegato) ci eravamo permessi di formulare alcune proposte che potessero efficacemente porre rimedio a questa imbarazzante situazione. Ci permettiamo di portarle anche alla sua cortese attenzione, aggiungendo e sottolineando che:
(a) Riteniamo importante che il Ministero contatti tutti coloro che sono in attesa dell’esito della procedura di chiamata, per informarli relativamente allo stato della loro pratica in modo da prevenire la comprensibile tentazione della “fuga di ritorno”.
(b) È essenziale che il MIUR confermi per l’anno corrente e quelli a venire la possibilità di finanziamento per le chiamate dirette dei beneficiari del programma “Rientro dei Cervelli” che non hanno potuto presentare domanda nel 2012. Nell’immediato, è importante che il decreto del FFO 2013 sia emanato in tempi brevi e che contenga indicazioni certe riguardo alle procedure di chiamata per il 2013, cercando di ridurre i tempi per la valutazione degli aspetti accademici e finanziari delle proposte di chiamata.
(c) Per evitare una durata eccessiva della procedura di chiamata è di estrema importanza che la valutazione delle idoneità dei candidati alla chiamata diretta venga effettuata celermente secondo le modalità già previste dalla legge 9 gennaio 2009. Per questo è auspicabile che il Ministero stabilisca tempi brevi per la conclusione dei lavori delle commissioni nominate appositamente dal CUN.
Ancora una volta ci appelliamo al Ministero affinché intervenga risolutamente e tempestivamente per risolvere questa incresciosa situazione, sperando di ottenere non soltanto la sua attenzione, ma anche una risposta pronta ed efficace.
Cordialmente,
Anna Cavallo (scadenza contratto: settembre 2013)
Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello”,
Università degli Studi di Salerno
Giulia Curia (scadenza contratto: febbraio 2014)
Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze,
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Andrea Gambassi (contratto scaduto aprile 2013)
SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati,
Trieste
Elisa Greggio (scadenza contratto: gennaio 2014)
Dipartimento di Biologia,
Università degli Studi di Padova
Francesco Guala (contratto scaduto maggio 2013)
Dipartimento di Economia, Management e Studi Quantitativi,
Università degli Studi di Milano
Marco Ottavi (scadenza contratto: ottobre 2013)
Dipartimento di Ingegneria Elettronica,
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Riccardo Salvio (scadenza contratto: agosto 2013)
Dipartimento di Chimica,
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Chiara Simeoni (scadenza contratto: ottobre 2013)
Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica,
Università degli Studi dell’Aquila
Maurizio Battaglia
(“Rientro dei Cervelli” 2006-2010, Professore Associato in ruolo dal dicembre 2010)
Dipartimento di Scienze della Terra,
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Alessandro Laio
(“Rientro dei Cervelli” 2006-2009, Professore Associato in ruolo dall’aprile 2010)
SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati,
Trieste
Ragazzi, è una vera vergogna il fatto che veniate lasciati nell’ incertezza sul vostro futuro! Che beffa, soprattutto per tutti voi, ma soprattutto quelli fra di voi che, prima di venire in Italia, all’estero avevano già ottenuto posizioni a tempo indeterminato! Perchè non cercate di fare fronte comune con quei vincitori del programma Rita Levi Montalcini 2009 che sono in condizioni di incertezza? Anche loro avevano scritto lettere ed erano finiti sulla stampa. Se il Miur continuasse a tenervi nell’ incertezza e non desse risposte, capirei la vostra tentazione di ripartire di nuovo, ma al posto vostro comincerei anche a valutare una azione di risarcimento dei danni. Vi faccio veramente un grande in bocca al lupo
Cara Lucia, se hai un contatto o una lista email dei vincitori del “Montalcini”, mi interesserebbe molto. Una delle (poche) cose positive di questa vicenda è che siamo riusciti con difficoltà a costituire una piccola rete. Varrebbe la pena ampliarla e sfruttarla anche in futuro.
Caro Francesco, il loro sito é: rientrocervellimontalcini.wordpress.com, dove hanno scritto anche i loro contatti.
Di nuovo in bocca al lupo per tutto!