Un’altra bocciatura per le Cattedre Natta. Questa volta, il No non proviene da associazioni e organismi rappresentativi della docenza, ma viene dal CNSU, l’organo istituzionale di rappresentanza dei Studenti Universitari: «Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, visto il piano straordinario 2016 per il reclutamento dei ricercatori nella l. 240/210; considerati che il decreto in oggetto istituisce una procedura di selezione dei docenti in deroga all’abilitazione scientifica nazionale; considerato il mancato coinvolgimento delle componenti accademiche interessate e dei loro soggetti di riferimento; considerato lo stato di sottofinanziamento del sistema universitario italiano.  chiede l’abrogazione delle “Cattedre Natta” e il contestuale ricollocamento delle risorse con finalità di reclutamento secondo le procedure ordinarie e straordinarie previste dall’articolo 24 comma 3, lettera b della l. 240/2010.»

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

Roma, 16 novembre 2016

Alla cortese attenzione

dell’On. Ministro

prof.ssa Stefania Giannini

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

e p.c.

Al Capo Dipartimento

prof. Marco Mancini

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Al Direttore Generale

dott.ssa Maria Letizia Melina

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

LORO SEDI

OGGETTO: ABROGAZIONE DELLE “CATTEDRE NATTA” E COLLOCAMENTO DELLE RELATIVE RISORSE

Adunanza n. 2  del 15 e 16 novembre 2016

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri istituito ai sensi dell’art. 1, commi 207-212, della legge 28 dicembre 2015, n. 208;

VISTO il parere del Consiglio di Stato del 4 novembre 2016 n.2303;

VISTA la mozione inoltrata dal Consiglio Universitario Nazionale in data 19 ottobre 2016 al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Prot. n.ro 0024459;

VISTO il piano straordinario 2016 per il reclutamento dei ricercatori nella l. 240/210;

CONSIDERATO che il decreto in oggetto istituisce una procedura di selezione dei docenti in deroga all’abilitazione scientifica nazionale;

CONSIDERATO il mancato coinvolgimento delle componenti accademiche interessate e dei loro soggetti di riferimento;

CONSIDERATO lo stato di sottofinanziamento del sistema universitario italiano.

CHIEDE

L’abrogazione dei commi 207, 208, 209, 210, 211 e 212 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016) e il contestuale ricollocamento delle risorse con finalità di reclutamento secondo le procedure ordinarie e straordinarie previste dall’articolo 24 comma 3, lettera b della l. 240/2010.

Il Presidente

Anna Azzalin

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