Il caso del chirurgo Macchiarini mette in dubbio la capacità della comunità scientifica internazionale di prevenire, sanzionare e documentare adeguatamente casi di scientific misconduct. Non siamo di fronte alla storia di un solo scienziato, ma dei suoi collaboratori e coautori, dei referee che hanno commentato gli articoli, degli editor, delle riviste che li hanno pubblicati e, infine, dei finanziatori. Su questo fronte ha lavorato e sta lavorando il giornalista indipendente Leonid Schneider nel suo blog, ForBetterScience. In particolare Schneider segue le ramificazioni del caso in Germania, dove è stato trascinato in tribunale per i suoi documentatissimi articoli. Sostenere l’attività di Schneider significa sostenere che la ricerca scientifica ha bisogno di un giornalismo indipendente, che sia in grado di documentare quello che i pari non riescono a vedere, perché non vogliono vedere, o perché hanno interesse a non vedere.
Il caso Macchiarini ha avuto grande eco sui media, soprattutto a causa dei suoi aspetti folkloristici (per una breve ricostruzione si veda questo recente articolo). Ma c’è un aspetto che sarebbe opportuno tenere sotto la luce dei riflettori: la capacità della comunità scientifica internazionale di prevenire, sanzionare e documentare adeguatamente casi come questo.
Quella di Macchiarini non è la storia di un solo scienziato, ma è la storia dei suoi collaboratori e coautori, dei referee che hanno commentato gli articoli, degli editor che li hanno pubblicato gli articoli, delle riviste che hanno rifiutato lettere di altri studiosi che sollevavano dubbi sulle pratiche di Macchiarini, e dei finanziatori, che proprio sulla base del successo nelle pubblicazioni, hanno finanziato la sua ricerca. Da questo punto di vista la vicenda Macchiarini è una storia esemplare di un drammatico fallimento sistemico della “comunità scientifica”, quale che sia il significato attribuibile a questa espressione. Forse la migliore illustrazione di questo fallimento è questo editoriale di The Lancet, la prestigiosissima rivista medica, pubblicato il 5 settembre 2015.
Su questo fronte ha lavorato e sta lavorando il giornalista indipendente Leonid Schneider. Nel suo blog, ForBetterScience, egli sta documentando la vicenda Macchiarini nei suoi aspetti meno folkloristici. In particolare ha pubblicato le lettere, rifiutate da Lancet, di studiosi che già nel 2009-2010 contestavano i risultati di Macchiarini; ha ricostruito e documentato in dettaglio le storie dei pazienti. Ed ha seguito in particolare il lavoro dei co-autori di Macchiarini, in particolare di Heike e Thorsten Walles, e di Philipp Jungebluth. Il lavoro di inchiesta di Leonid Schneider è uno spaccato inquietante sulle pratiche adottate da gruppi di ricerca in competizione per fama e grants.
Questo lavoro di inchiesta rischia di essere fermato perché proprio Walles e Jungebluth hanno trascinato Schneider in due processi diversi [si veda qui e qui].
Rafael Cantera, professore di zoologia all’Università di Stoccolma, ha promosso una lettera di sostegno a Leonid Schneider dove si legge tra l’altro:
In spite of that, according to the Swedish press and academic colleagues of mine in Sweden and other countries this scandal might have negative, perhaps long-lasting consequences on the public trust and confidence in science and medicine and so, in my opinion, it deserves to be investigated to the last link and detail. If the public trust is to be restored, every trachea transplantation in which Macchiarini and his collaborators were directly or indirectly involved should be investigated and the results must be clearly and openly reported to the public.
In doing so, which as a scientist I think is necessary and important, Leonid Schneider started to investigate the activities of the German professors […] Now, after reading about the court trial in Bavaria against Leonid Schneider, I have the unpleasant feeling that it is perhaps the intent to punish him for his investigations and to avoid further investigations of possible misconduct in German universities regarding Macchiarini-related trachea transplantations.
La lettera di sostegno alle attività di Schneider si può firmare qui, e si può dare sostegno finanziario alla sua difesa legale contattandolo direttamente o in questo modo.
La ricerca scientifica ha bisogno di un giornalismo indipendente che sia in grado di documentare quello che i pari non riescono a vedere, perché non vogliono vedere, o perché hanno interesse a non vedere.
Chiedo scusa per quest’occupazione di spazio indebita. Vorrei girare questa richiesta. Grazie.
“Gentili signori,
sono Davide D’Odorico, uno studente non-vedente che frequenta il quinto anno del liceo musicale C. Percoto di Udine.
Vi scrivo in quanto avrei una questione da porvi (che, se risolta, potrebbe in futuro incidere profondamente sulle mie prospettive lavorative): alcune settimane fa, infatti, parlando con un mio caro amico non-vedente (anche lui musicista) circa le mie possibilità future (indirizzate all’orchestra), è emerso il problema del rapporto tra il direttore d’orchestra e il musicista non-vedente (come potete capire, non se ne percepiscono i gesti); in questo senso, bisognerebbe trovare qualche studente, ricercatore o esperto in grado di progettare un dispositivo che possa captare i segnali dati dal direttore e inviarli (in cuffia o tramite vibrazioni) all’orchestrale non-vedente.
Potreste fornirmi qualche aiuto in questo senso o indicarmi qualche contatto utile al riguardo?
Nel ringraziarvi per il contributo che mi potrete fornire, vi saluto cordialmente. D’Odorico Davide.” “dodorico.davide”
Mi sono occupato di strumenti per non-vedenti in passato e la cosa mi interessa molto. Il mio indirizzo è massimo.ferri@unibo.it
Grazie, caro collega, sto trasmettendo. Buona Pasqua, a tutti!
È interessante leggere “COPE, the publishers’ Trojan horse, calls to abolish retractions”
https://forbetterscience.com/2017/03/29/cope-the-publishers-trojan-horse-calls-to-abolish-retractions/
con la proposta di eliminare le ritrattazioni e di sostituirle con una serie di flag all’articolo e con la possibilità di aggiornare con dati nuovi l’articolo incriminato per sostituire i dati “dubbiosi”.
Praticamente la morte dell’onestà intellettuale
L’ affermazione del titolo è una emerita corbelleria, il giornalismo scientifico ha perfettamente ragione di esistere ma serve a portare alla luce casi estremi, su cui poi la comunità deve esprimersi non sostituisce un beato cavolo. Ha una funzione diversa.
Faccio un esempio. Le società civili hanno rimpiazzato il pubblico linciaggio o l’ ordalia con la creazione della magistratura (con tutti i limiti che la storia ci ha insegnato). Ora non è che il giornalismo di inchiesta sostituisce i magistrati o è più efficace, fa un mestiere diverso, ovvero crea il caso quando qualche magistrato dovesse deviare troppo da comportamenti corretti, pone una sana pressione dissuasiva sulla categoria. Ma non è che se ogni tanto c’è un magistrato corrotto aboliamo la magistratura e la rimpiazziamo con i cronisti di nera o qualche blog di esaltati.
A chi legge l’articolo viene spiegato che, di fronte alle accuse di scientific misconduct sollevate nei confronti di Macchiarini, in un primo momento la comunità scientifica ha di fatto assolto Macchiarini e messo sotto accusa chi ne aveva denunciato le pratiche. Due esempi:
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1. Lancet (e qui il riferimento ad un clamoroso flop della peer review ci sta tutto) pubblica un apposito editoriale che celebra lo scagionamento di Macchiarini. Nel nostro articolo, c’è l’immagine che riproduce l’editoriale per intero, strano che Marcati non se ne sia accorto: https://www.roars.it/caso-macchiarini-il-giornalismo-indipendente-e-piu-efficace-della-peer-review/lancet/
Come abbiamo scritto esistevano “lettere, rifiutate da Lancet, di studiosi che già nel 2009-2010 contestavano i risultati di Macchiarini”.
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2. Un collega del Karolinska Institute (KI), Karl-Henrik Grinnemo aveva sollevato il caso presso il KI, ma l’università si era schierata con il chirurgo superstar (http://retractionwatch.com/category/by-author/paolo-macchiarini/) e Grinnemo ha passato anche i suoi guai.
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Il fallimento del controllo da parte dei pari (del KI e anche della rinomata rivista Lancet, ma adesso stanno arrivando anche le Retractions su riviste come Nature Communications: http://www.the-scientist.com/?articles.view/articleNo/48897/title/Macchiarini-Retracts-Another-Paper/) emerge da quanto si può leggere su Wikipedia:
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“In two separate filings in June and August 2014 Macchiarini was accused by four former colleagues and co-authors of having falsified claims in his research.[58] The Karolinska Institute appointed an external expert (Bengt Gerdin) to review the charges, comparing the results reported to the medical record of the hospital.[58] His investigation was presented in May 2015 finding Macchiarini guilty of research misconduct and that he had exaggerated the outcome of his operations in six of the seven articles reviewed.[59] After considering the findings and a lengthy rebuttal provided by Macchiarini, vice-chancellor of Karolinska Institute Anders Hamsten decided to clear Macchiarini of the allegations.[60] The journal The Lancet, which published Machiarini’s work, also quickly published an article defending Machiarini.[61] Only after the scandal received wide attention did The Lancet publish a letter from the Swedish Royal Academy of Sciences reiterating investigator Bengt Gerdin’s findings.”
https://en.wikipedia.org/wiki/Paolo_Macchiarini
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A cosa allude la frase “Only after the scandal received wide attention”. Direi che allude al documentario TV che, a sorpresa, ha riaperto il caso. Come riporta BBC News:
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«In the end, it was not a scientist, doctor or lawyer that grounded Macchiarini’s high-flying career, but a TV journalist. Bosse Lindquist followed the surgeon for months for a documentary series for the Swedish public broadcaster, SVT. […] Lindquist called his documentary series The Experiments. The implication is that Macchiarini was treating humans as guinea pigs, instead of doing preliminary research on animals.When it was broadcast in Sweden in January, The Experiments caused a sensation, with about 15% of the population tuning in to watch this complicated medical story unfold.
Anders Hamsten stood down as vice-chancellor of KI, as did Urban Lendahl, the general secretary of the Nobel Committee. Macchiarini was fired, and half a dozen inquiries launched.
Last week, the Swedish government sacked all members of KI’s board who remained in position.
Bo Risberg, professor emeritus of surgery at the University of Gothenberg and a former chairman of the Swedish Ethics Council, has called for the Nobel Prize to be suspended for two years as an “apology” to Macchiarini’s patients and their families. He has said the events amount to the biggest research scandal Sweden has experienced in modern times.
“It is very strange that it should take a TV programme to make this public,” Risberg said earlier this year. “Everything was swept under the carpet.”
The failure to do pre-clinical tests on animals, he said, was “the worst crime you can commit.”»
http://www.bbc.com/news/magazine-37311038
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Marcati è ancora sicuro che il nostro titolo sia “un’emerita corbelleria”?
Sempre a proposito dell’emerita corbelleria, ecco cosa si scrive in giro. Cito da:
http://www.tomaslindblad.se/
(il blog di Tomas Lindblad, “Science reporter based in Gothenburg, Sweden”)
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The question today is how could they recruit Macchiarini at all?
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Less than a week after the airing of the third and final part of the tv-documentary on Paolo Macchiarini (PM) and his medical activities, the main issue in Swedish media and among medical professionals here is not whether the man has done something wrong. That is beyond doubt. The main question is how the recruitment of the star surgeon ever was made? Who was responsible and how much did the leadership at Karolinska Institutet (KI) know about him?
Leading daily Svenska Dagbladet of Stockholm presents today documents that show that the heads at KI were well aware of the fact that PM was accused of fraud in Italy while the recruitment was in process.
[..]
The paper also notes that the fact that ”renowned science journalists said that KI acted correctly when they cleared PM last year” (from the allegations of misconduct, TL) made the case even more complex.
For instance claimed renowned The Lancet that:
”First, responsibility for investigating allegations of research fraud falls to the institution where the work in question was completed.”
This is somehow The Law, according to The Lancet. Don’t let outsiders in to check your dirty laundry.
In this case, this principle didn’t work out well. Svenska Dagbladet writes:
”This case has showed us one thing – KI is not able to scrutinise itself. Instead, the media had do it for them.
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“The media had to do it for them” : il nostro titolo è davvero una corbelleria?
E, by the way, il titolo non afferma nulla, visto che c’è un punto di domanda alla fine.
https://www.theguardian.com/science/2017/sep/01/paolo-macchiarini-scientist-surgeon-rise-and-fall