«Un aspetto poco conosciuto della recente c.d. Riforma della Scuola (la legge 107/2015) riguarda e ricade anche sul sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). Queste scuole sono state oggetto di riforma attraverso la legge 508/1999, ma tale processo dopo sedici anni non è ancora affatto compiuto. La stessa legge prevedeva l’esistenza di un organo tecnico-consultivo, il Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM), sul modello del Consiglio Universitario Nazionale. Tale organo è scaduto a fine 2012, e da allora mai più ricostituito. Il Ministro Giannini, invece, nonostante quanto dichiarato a Viterbo il 27 giugno 2014, dove a 2’29’’ dichiara: «Abbiamo ricostituito il CNAM», nulla ha fatto per la sua ricostituzione, mentre nel frattempo si è premurata di costituire l’albo di “esperti” AFAM in seno all’ANVUR. Alla luce di tutto ciò, alla fine di luglio ho lanciato attraverso la piattaforma change.org la seguente petizione-appello che in queste settimane ha raccolto oltre 1930 firme di docenti e direttori degli istituti AFAM, che si può ancora sottoscrivere, e che a breve verrà recapitata al Ministro e ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari competenti.»
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Un aspetto poco conosciuto della recente c.d. Riforma della Scuola (la legge 107/2015) riguarda e ricade anche sul sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), costituito dalle Accademie di Belle Arti, dagli Isia, dall’Accademia di Arte Drammatica, dall’Accademia Nazionale di Danza e dai Conservatori di Musica e Istituti Superiori di Studi Musicali (ex Istituti Musicali Pareggiati).
Queste scuole sono state oggetto di riforma attraverso la legge 508/1999, ma tale processo dopo sedici anni non è ancora affatto compiuto. La stessa legge prevedeva l’esistenza di un organo tecnico-consultivo, il Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM), sul modello del Consiglio Universitario Nazionale; un organo che esprimesse pareri, pur non vincolanti, su tutta una serie di questioni decisive per la trasformazione degli istituti e del sistema.
Tale organo è scaduto a fine 2012, e da allora mai più ricostituito. Atti e interventi riguardanti la composizione e l’indizione delle procedure elettorali per il suo rinnovo sono, in base alla 508, una responsabilità e un compito del Ministro. Il Ministro Carrozza aveva in effetti portato in Commissione VII al Senato nel dicembre 2013 la sua proposta di modifica della composizione del CNAM, ma tale proposta era stata rigettata dalla Commissione stessa.
Il Ministro Giannini, invece, nonostante quanto dichiarato a Viterbo il 27 giugno 2014, dove a 2’29’’ dichiara: «Abbiamo ricostituito il CNAM», nulla ha fatto per la sua ricostituzione, mentre nel frattempo si è premurata di costituire l’albo di “esperti” AFAM in seno all’ANVUR.
Lo stesso soggetto che avrebbe dovuto provvedere a ricostituire il CNAM in base alla legge 508, il Ministro, ne ha invece surrogato le competenze attraverso il comma 27 dell’art.1 della legge 107/2015. Tale esproprio di prerogative è stato salutato da molti soggetti (sindacali e non) del settore come la fine dell’immobilismo riguardo all’AFAM; l’assenza del CNAM ha contribuito nei fatti ad accreditare sempre più presso il Ministro altri consessi e figure [Conferenza dei Direttori, Conferenza dei Presidenti, Conferenza dei Presidenti delle Consulte degli Studenti (sic!), accanto a un certo numero di dirigenti Miur che si occupano di AFAM dopo la chiusura della relativa Direzione Generale] escludendo del tutto la componente docente del settore AFAM che a oggi non dispone di alcuna rappresentanza (la Conferenza dei Direttori essendo infatti sì un organo composto da organi monocratici eletti, e pienamente titolato a interloquire con il Ministro, ma non un organo di rappresentanza dei docenti).
Il 24 settembre 2015 alcuni sindacati hanno poi organizzato un “convegno” a Roma che ha prodotto un documento che chiede sostanzialmente l’ingresso di una rappresentanza AFAM direttamente nel C.U.N. (che d’altra parte in una sua mozione del 27 febbraio 2013 aveva chiesto «con forza al signor Ministro la ricostituzione di un organo tecnico per il sistema Afam che garantisca un’attenta vigilanza sui contenuti dei percorsi formativi»).
Alla luce di tutto ciò, alla fine di luglio ho lanciato attraverso la piattaforma change.org la seguente petizione-appello che in queste settimane ha raccolto oltre 1930 firme di docenti e direttori degli istituti AFAM, che si può ancora sottoscrivere, e che a breve verrà recapitata al Ministro e ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari competenti:
APPELLO AL MINISTRO STEFANIA GIANNINI, AL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE DELLA CAMERA FLAVIA PICCOLI NARDELLI E DELLA VII COMMISSIONE DEL SENATO ANDREA MARCUCCI PER L’IMMEDIATA RICOSTITUZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE PER L’ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE
Il CNAM è organo tecnico-consultivo previsto dalla legge n.508 del 21.12.1999. Esso ha tra i suoi fondamentali compiti quello di esprimere pareri e formulare proposte:
- a) sugli schemi di regolamento di cui al comma 7 dell’articolo 2 della legge 508
[i requisiti di qualificazione didattica, scientifica e artistica delle istituzioni e dei docenti; i requisiti di idoneità delle sedi; le modalità di trasformazione di cui al comma 2; i possibili accorpamenti e fusioni, nonché le modalità di convenzionamento con istituzioni scolastiche e universitarie e con altri soggetti pubblici e privati; le procedure di reclutamento del personale; i criteri generali per l’adozione degli statuti di autonomia e per l’esercizio dell’autonomia regolamentare; le procedure, i tempi e le modalità per la programmazione, il riequilibrio e lo sviluppo dell’offerta didattica nel settore; i criteri generali per l’istituzione e l’attivazione dei corsi, ivi compresi quelli di cui all’articolo 4, comma 3, per gli ordinamenti didattici e per la programmazione degli accessi; la valutazione dell’attività delle istituzioni di cui all’articolo 1],
nonché sugli schemi di decreto di cui al comma 5 dello stesso articolo della stessa legge;
b) sui regolamenti didattici degli istituti;
- c) sul reclutamento del personale docente;
- d) sulla programmazione dell’offerta formativa nei settori artistico, musicale e coreutico.
L’ultimo CNAM è decaduto nel dicembre 2012, non è stato prorogato, né i ministri da allora in carica hanno provveduto finora a stabilire le procedure per il suo rinnovo. La sua assenza ha provocato finora una evidente paralisi nel sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, impedisce lo svolgimento di una essenziale funzione tecnica prevista dalla legge 508, esclude totalmente la componente docente e quella studentesca da ogni possibilità di esprimere pareri sulle importanti questioni di cui sopra, elencate all’art.3, comma 1 della legge 508.
Nel frattempo il Governo si è premurato di inserire all’interno della legge 13.07.2015 n.107 il seguente comma 27:
Nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, gli atti e i provvedimenti adottati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca in mancanza del parere del medesimo Consiglio, nei casi esplicitamente previsti dall’articolo 3, comma 1, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, sono perfetti ed efficaci.
Quelle more, dopo più di due anni e mezzo, non sono più accettabili:
firmiamo tutti perché il Ministro, previo parere delle Commissioni Parlamentari competenti, attivi finalmente le procedure di elezione del CNAM come previsto dalla legge 508/99, nonché dall’art.10 del D.M. 236 del 16.09.2005.
https://www.change.org/search?q=cnam
Renato Principe
docente di Pianoforte presso il Conservatorio «G.Cantelli» di Novara