[testo di Sabatino Ciarcia scritto pochi giorni prima del 20 novembre]
Ormai ci siamo! Le mediane sono pronte e “chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori”!
Molti sono tranquilli perché sono ampiamente entro i parametri, molti altri lo sono ugualmente perché sono ampiamente fuori. Ma come andrà a finire per chi si discosta leggermente dai valori fissati?
Le voci di corridoio si rincorrono prospettando scenari indulgenti o apocalittici ma, al di là delle posizioni che ciascuna commissione potrà prendere più o meno autonomamente, impera la teoria che saranno valutate le mediane dei candidati incrociando i dati presenti su CINECA con quelli dei principali database bibliografici (Scopus, WoS e, forse, altri!).
Preso dal panico, qualcuno sta provando a mischiare le carte togliendo qualche vecchio articolo, scomodo perchè fa alzare l’età accademica ma l’aspetto più inquietante si osserva nel verificare che il sito dei feedback di Scopus è sostanzialmente intasato al punto che gli stessi operatori del sistema sono stati costretti di default a scusarsi per i forti ritardi. A parte il tentativo di qualche furbetto, appare inutile nascondere le ampie difficoltà di bonificare un database sotto la pressione di una calca di aspiranti abilitati che, casomai, per poche citazioni, riportate erroneamente dal sistema, rischia di non superare la fatidica asticella.
La domanda su come si comporteranno le commissioni sulle “questioni di interpretazione delle disposizioni normative”, è stata posta già dal CUN (Adunanza del 24/10/2012) ed è a tutt’oggi senza risposta ufficiale però l’interrogativo che interessa la comunità di chi ha mediane border-line è ancora più allarmante: possiamo fare la domanda correndo il rischio di farci due turni “in prigione” soltanto a causa di qualche citazione smarrita?
Vedo un gran discutere sull’ eticita’ o meno di eventuali scelte fatte dai candidati. Ma perche’ lasciare indiscusse le premesse ?
Le mediane non sono un allegato alle Tavole di Mose’. Sono state calcolate dall’ ANVUR secondo criteri a dir poco bizzarri e senza nessuna trasparenza. Basti dire che alle richieste di accesso ai dati utilizzati presentate da associazioni, come CoNPAss (coordinamento nazionale professori associati) e’ stato opposto diniego dall’ Agenzia. Tra le righe di quel che scrivono sul loro sito si capisce che hanno escluso dal computo chi non aveva caricato lavori sul sito cineca, il caricamento peraltro e’ stato su base completamente volontaria, con un preavviso di 15 giorni in periodo estivo.
E su questa base, ci si continua a beccare tra di noi ? Per un’ abilitazione che potrebbe valere, dal punto di vista pratico, come l’ iscrizione al Club di Topolino ? E la cui convenienza economica, adesso che e’ stata abolita la ricostruzione di carriera e’ tutta da dimostrare ?
Ma per favore…
rispondo: si, ne sono assolutamente certo. Provi a dare uno sguardo alle mediane, che lei dice bassine, per esempio di settori quali molti dei settori concorsuali da 01 a 06 con le eccezioni di 04 e 07. Peraltro, poi, se di abilitazione si tratta, perchè non ricorrere alla mediana delle mediane?
Aggiungo: se poi sono le commissioni dei concorsi locali a decidere chi vince e chi perde, che senso ha duplicare?
Aggiungo: si da assolutamente il caso di candidati che superano tutte le mediane in un SSD e nemmeno una in altro. Ovviamente avendo titoli coerenti con entrambi i settori. Questo attiene con l’aberrazione, tutta italiana che io sappia, dei SSD che, per l’appunto, non si sono potuti e voluti eliminare.
E comunque, la forbice piuttosto ampia tra valori massimi e minimi delle mediane di uno stesso settore concorsuale, equivale a sostenere la fantastica ipotesi che un ordinario di un SSD a mediane altine è più ordinario di uno di un settore a mediane bassine … ma su, non scherziamo … oppure che gli ordinari dei bibliometrici siano più “fichi” dei non bibliometrici… altro punto MOLTO dolente di tutta questa faccenda …
Oggi, 23 novembre, è uscita la terza mediana dell’area 12!!
C’è anche quella dei commissari. Riaprono le domande per il settore 12, commissari e candidati all’abilitazione? Una mediana su tre non è una mediana su due.
Caro Sam, Sargenisco ha perfettamente ragione: nel decreto attuativo è scritto data della prima pubblicazione e non anno, data significa giorno, mese e anno. Inoltre su Scopus è spesso indicato il mese della pubblicazione, al massmio si può considerare gennaio solo se il mese su Scopus non è menzionato. Ma anche in tal caso, se tra gli articoli da inviare si seleziona il primo lavoro in cui è indicato il mese, la commissione deve conteggiare i mesi. Inoltre il discorso che chi ha la prima pubblicazione nel 2012 avrebbe zero come età accademica è errato perchè se tu hai ad esempio la tua prima pubblicazione sei mesi prima di inviare la domanda, la tua età accademica è 0,5 e non 0. Natralmente è difficile che chi ha il primo lavoro nel 2012 faccia domanda e comunque il mese si evince dal lavoro in pdf che alleghi. Solo se il mese non si può evincere allora è legittimo considerare gennaio.
Leo
Leo,una cosa è la norma altra cosa è la sua attuazione (per questo esistono i decreti attuativi, i regolamenti e le delibere). Nella delibera 50 l’ANVUR ha scelto di considerare, ai fini attuativi del decreto, solo l’anno di pubblicazione. Anche la sola indicazione dell’anno è una forma di datazione. Ovviamente è una forma di datazione più approssimata di quella completa, ma l’approssimazione appare mediamente ragionevole. Non può essere così rilevante il fatto che un’età accademica sia 4 oppure 4.3, anche se questo può comportare il non superamento di una mediana. Anche la scelta di considerare “valide” nel decennio 2002-2012 tutte le pubblicazioni pubblicate da gennaio 2002 (quando a stretto rigor di data dovevano essere considerate solo quelle posteriori al 20 novembre 2002) è un’approssimazione, ed è a vantaggio dei candidati. Nasce dallo stesso problema che pone lei: non è possibile determinare la data esatta per tutte le pubblicazioni, e se non lo si può fare per tutte per pad condicio non lo si può fare per nessuna.
Scusate ma a me pare di parlare con abitanti di un altro pianeta.
Veniamo all’età accademica. Sostanzialmente dico quello che dice il collega Sam, anche se in modo più prosaico. A me pare talmente ovvio che il calcolo verrà fatto sulle pubblicazioni inserite da non meritare neanche un commento. D’altra parte, ragionateci, quale sarebbe l’alternativa? Che degli impiegati si mettono a controllare ad uno ad uno i profili dei singoli ricercatori, e poi chiamano ad uno ad uno i ricercatori chiedendogli “questa pubblicazione è sua?” “questa pubblicazione è pertinente?” ed ovviamente il ricercatore che non vuole che quella pubblicazione viene conteggiata dice “no non è mia” oppure “no non è pertinente” e cosa fa la commissione? Un’indagine affidata ai carabineri?
Sinceramente io penso che chi si è immaginato un simile scenario non meriti l’abilitazione a prescindere dalle mediane, perché non ha un minimo di connessione con la realtà, ed un professore universitario deve averla.
Veniamo alla “correttezza”. Sul calcio d’angolo non c’è il fuorigioco. Per cui l’altra sera in una partita di champions una squadra, sfruttando questa regola del calcio, ha segnato un gol prendendo a sorpresa la squadra avversaria. Sono stati disonesti? neanche per idea. Sarebbero stati disonesti se avessero segnato con le mani, ma hanno utilizzato in maniera legittima le regole del calcio. Chi non carica una sua pubblicazione perché ritiene non utile caricarla non fa altro che sfruttare in piena legittimità le regole che consentono ad un candidato, ovviamente, di farsi valutare nel modo che crede da una commissione. Anche in questo caso chi non ha capito questo meriterebbe, a prescindere, di non avere l’abilitazione. Un docente che non si sa muovere nelle regole del mondo non è onesto, ma fesso. E non saprebbe bene insegnare agli studenti.
Quanto alle commissioni, ovviamente si doteranno di altri parametri, mi sembra ovvio. Negli ambienti nei quali io lavoro (veterinaria) si parla di impact factor minimo, di un minimo di lavori con il primo o l’ultimo nome e altre cose. Non ritengo che si abiliteranno tutti, anzi molti colleghi stanno pensando di tenere bassissimo il numero, soprattutto degli ordinari. Poi naturalmente i numeri non saranno tutto, ma serviranno per selezionare “il grosso”. Tenete conto che le mediane possono essere anche alzate dalla commissione in maniera arbitraria ed illimitata, e questo potrebbe automaticamente risolvere il problema dei “borderline”
Veniamo alla questione più grave. In un forum di potenziali professori universitari diversi romaneggianti hanno fatto battute sul mio pseudonimo con “malde”testa e “malde” panza ma nessuno ha capito che si tratta di Gualtier Maldè, studente e povero. Questo secondo me non solo dovrebbe inibirgli l’abilitazione, ma anche l’insegnamento in un liceo (scherzo!)
Senti amico mio, nun te se nega,
In sti tempi d’abbissi e rribbejjone,
Se a tutti i costi vvòi l’abbilitazione
Puro si sei ‘na mezza sega.
A dattela fatica nun se sprega,
Così come se fa co la raggione
Che sempre se regala ar più cojjone.
Ma attento ar dritto che te frega:
Quello che conta è la chiamata!
Nun l’hai capito ffijjo mio bbello?
Er furbo, quella, già se l’ha ppijjata.
A te, pe ssolito, te spetta ‘na stangata,
Co ‘na mano sur culo e l’antra sur pisello.
Mortacci loro!! E vva mmorì ammazzata!!
Sam, io mi riferisco infatti al decreto attuativo e non alla norma. Ma ciò comunque non importa, il fatto scandaloso è che i regolamenti, le delibere, ecc..non possono contraddire norme o decreti attuativi. Infatti, come dice giustamente Sargenisco nel decreto è scritto periodo di tempo successivo alla data della prima pubblicazione dove data significa giorno, mese e anno.
Quindi il regolamento dell’ANVUR è in contraddizione con il decreto, cosa che nell’ordinamento italiano non è possibile perchè i regolamenti e le delibere non possono essere in contraddizione con il decreto attuativo…è per questo che anche l’h contemporary index è stato contestato..
comunque mi sembra inutile portare la discussione avanti all’infinito parlando di cose ovvie…diciamo che hai ragione te dai!e andiamo oltre..